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Autore: artemide82    17/12/2009    4 recensioni
Sì, si disse, aveva finalmente deciso quale sarebbe stata la sua buona azione per quell'anno: si sarebbe impegnato per restituire lo Spirito Natalizio a Kat.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II





Di come il Natale, quando ormai non lo aspetti più, bussa alla tua porta.




Era la notte del 24 Dicembre. E fuori non cadeva la neve. D'altra parte a Los Angeles sarebbe stato insolito.

Kat era sola nel suo appartamento, stravaccata sulla sua poltrona preferita a rileggere per la decima volta "Il Ritratto di Dorian Gray", quando sentì bussare alla porta.

Alzò la testa sorpresa, chi diavolo poteva essere?

Guardò un attimo dallo spioncino e si disse che, se avesse tirato ad indovinare, non ci avrebbe azzeccato in mille anni.

Aprì la porta non riuscendo a trattenere una risata.

Jared era di fronte a lei: guanti, sciarpa e l'orribile cardigan che indossava ultimamente, a concludere il tutto un cappello da Babbo Natale in testa. 

Sorrideva divertito

- oh mio dio! Il Grinch!! - esclamò Kat

- veramente sono Babbo Natale in anticipo sulla tabella di marcia. - rispose lui entrando

- che ci fai tu qui? - gli chiese lei ancora sorridendo

- sono venuto a restituirti lo Spirito Natalizio!

- se provi a trascinarmi ad una di quelle terribili feste in cui tutti si abbracciano e si sbaciucchiano sotto il vischio ti avverto che perdi il tuo tempo...

- allora non mi ascolti! - la interruppe -  Ho detto che sono Babbo Natale... quindi sono qui per il tuo regalo

- avevo detto di non comprarmi regali, Jay! - protestò subito la ragazza

- oh ma questo non l'ho comprato - disse lui con uno strano sorriso

Kat lo guardò perplessa

- dai... ormai te l'ho portato fin qua, almeno scartalo - disse con la sua migliore espressione da cucciolo indifeso, sfoggiando anche il labbrino sporgente 

- ok, va bene - si arrese lei con un sospiro; chiuse gli occhi e tese una mano

Lui però rimase immobile

- Jay... se vuoi che lo scarti, devi darmelo. - gli spiegò dopo un'inutile attesa tornando a guardarlo - dov'è?

Il sorriso di lui si allargò, fece un passo indietro e con un ampio gesto delle mani, come una soubrette televisiva che mostra i meravigliosi premi in palio, indicò il proprio corpo

- scartami. - le disse malizioso

- stai scherzando... - disse Kat improvvisamente seria, ma la sua voce fu quasi un soffio, la gola chiusa per quell'irresistibile invito.

Più di un pensiero decisamente impuro, e più volte al giorno, la sfiorava ogni volta che osservava Jay, il suo corpo ed il suo viso, quella bellezza assurdamente perfetta e quel modo assolutamente criminale che aveva di portarla in giro: come se non ci badasse un secondo prima, giocandoci spudoratamente un attimo dopo. Da dare fuori di testa. Ma non aveva mai creduto seriamente che una cosa del genere potesse capitare: lo adorava come persona, gli voleva bene come amico, ma una qualche parte di lei continuava a pensarlo irraggiungibile. Troppo bello, irreale, fuori dalla sua portata. 


Ma no, gli occhi di lui adesso non scherzavano per niente.  

- una volta citando Wilde hai detto "so resistere a tutto, tranne che alle tentazioni", dimostrami che è vero... spogliami. 

Le disse avvicinandosi.

Kat capì che Jared non era più un miraggio: era reale, concreto, davanti a lei e le si offriva in un modo così impenitente che le la solleticava. 

In fondo che male c'era? Erano amici, si piacevano... Perché no? Perché non decidere di giocare con lui, senza pensieri, senza costrizioni?

Gli rivolse uno sguardo malizioso

- "l'unico modo per resistere alle tentazioni, è cedervi"* - disse solamente

Lo prese per il passante della cintura e lo tirò verso il salotto. Lui si lasciò guidare. Quando lei si fermò vicino al divano Jared restò immobile, toccava a lei.

Kat prese il primo guanto e tirò lentamente dito dopo dito, finché la mano fu libera, poi replicò il gesto con la seconda.

Lui la guardò sorridendo, compiaciuto del tempo e della cura che ci stava mettendo, del modo giocoso eppure terribilmente sensuale con cui lo stava spogliando.

Kat afferrò l'estremità della sciarpa e la fece scivolare via dal suo collo in una lenta carezza, poi sorrise, chinandosi a togliergli le scarpe e quei calzini rosa e blu che ogni tanto indossava, e che le strapparono un sorriso per quanto le sembravano brutti e per quanto allo stesso tempo invece le piacevano su di lui.

Tornò ad alzarsi, aprì i due bottoni del cardigan e seguendo con lo sguardo il suo viaggio lo guidò fino a farlo cadere a terra.

Poi si fermò e tornò ad incrociare lo sguardo di Jared. 

Ogni altro indumento che sarebbe caduto adesso avrebbe scoperto la pelle di lui.

In qualche modo oltre quella soglia non sarebbero più tornati indietro.

Si sorrisero con dolce complicità, felici di ritrovare uguale nell'altro il respiro più corto e pesante per l'attesa e l'eccitazione.

Lei insinuò le dita sotto il bordo della vecchia maglietta che Jay indossava, indugiandovi. Lui alzò le braccia in alto per invitarla a continuare.

Gliela sfilò dal torace senza quasi toccarlo. 

Voleva avvicinarsi a lui lentamente, religiosamente, per ogni volta che aveva immaginato di passargli la mano sulla schiena, di disegnare con le dita le linee dei suoi addominali, chinò gli occhi a guardare quella sublime perfezione che in quel momento era totalmente sua.

E solo allora notò un particolare, una cosa che non si aspettava di trovare. 

Una scritta fatta con un pennarello sulla pelle, proprio sui pettorali: "MERRY CHRISTMAS!!!"

Tornò a guardarlo e scoppiarono entrambi a ridere

- ok, mi arrendo! Hai vinto tu! - gli disse

Lui finalmente si mosse, le sue braccia le circondarono la vita attirandola a sé

- quindi cominci ad apprezzare il Natale...

Le sussurrò sulle labbra

- decisamente sì

Rispose prima che le loro labbra si trovassero


All'inizio il bacio fu lento, delicato. Era per entrambi una prova, un esperimento. Le loro bocche si sfiorarono, scoprirono le loro diverse consistenze, e poco alla volta presero confidenza le une con le altre, iniziando a giocare. E un brivido diverso cominciò ad impossessarsi di loro. Il gioco, la curiosità lasciarono il posto a qualcos'altro, ad un'eccitazione nuova, ad una inaspettata ebbrezza.

Si staccarono nello stesso momento, guardandosi negli occhi un'ultima volta, e qualcosa scattò: una specie d'interruttore, una vertigine che improvvisa li colse nello stesso momento.

Le loro bocche tornarono a cercarsi con foga, le loro lingue si incontrarono e morirono l'una nel sapore dell'altra. 

Il loro abbraccio si strinse con vigore, necessità, impazienza... e le cose accelerarono, precipitarono. 

Arrivarono in camera da letto rimbalzando di mobile in parete, da ogni superficie verso la quale, nel percorso, potevano spingere l'altro per premerglisi addosso, per sentire i loro corpi ancora più vicini. 

E non c'era più voglia di scherzare a quel punto. 

Ma solo la voglia prepotente l'uno dell'altra.


Fu una lotta serrata di impulsi sottovalutati e troppo a lungo repressi che finalmente potevano esprimersi liberamente. Lo scoprire che l'attrazione tra loro era ancora più forte di come l'avevano sempre supposta, che i loro corpi, adesso che potevano toccarsi si accendevano a vicenda.

Ed era fuoco, era un incendio indomabile di desiderio e piacere. Era l'impulso prepotente a fondersi l'uno con l'altro. 

Era un rincorrersi, uno sfidarsi, un cercarsi ed un riprendersi assolutamente naturale, istintivo e perfetto.

Era lo scoprire, con sorpresa e meraviglia, che sembravano nati per scopare insieme.


Crollarono sfiniti ore dopo, sudati, con il respiro pesante e senza riuscire a smettere di sorridere.

Si guardarono con gli occhi che brillavano, entrambi felici e sorpresi che una tale perfetta alchimia potesse essere possibile.

- oh mio Dio... - commentò Jared ridacchiando

- già... - rispose lei sconvolta quanto lui

- senti, Jared... - disse dopo un po' fissandolo negli occhi - ti ho mai detto che odio anche il Capodanno?




Se il vero significato del Natale è quello di essere grati alla Vita per le sorprese che ci porta e si manifesta con il cuore pieno di Gioia e un sentimento di Amore Universale... beh, decisamente Kat lo aveva finalmente trovato.

In quanto a Jared... la sua buona azione di quell'anno era stata un successo, e forse questo gli avrebbe finalmente riservato un posto in qualche Paradiso... o almeno in quello del letto di Kat. 



* altra citazione di Oscar Wilde


  
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