"Tu che m'ascolti, insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria."
Fabrizio De André – Il Cantico dei Drogati
Déjà-vu
È una notte silenziosa, Sakura è concentrata per sentire altri rumori oltre al fruscio delle foglie mosse dal vento e i passi leggeri degli scoiattoli, e uno spicchio di luce galleggia nel nero del cielo. Se non sapesse cosa accadrà di lì a poco scoppierebbe a ridere, perché è tutto così comico nella sua tragicità.
Sakura sente dei passi lievi sui sassi del viale, e nonostante non sia più la ragazzina timorosa di prima, le manca il fiato quando alza lo sguardo e lo vede.
Sasuke si è fermato, lo zaino in spalla, e l’espressione di infastidita incredulità che aveva quando ha tentato di fermarlo è sostituita da una di sufficienza.
“Sei noiosa,” decreta freddamente, senza alcun riguardo nei suoi confronti.
Sakura si alza a viso basso, e quando lo guarda la ragazzina spaurita è scomparsa. “E tu sei prevedibile,” ribatte decisa.
Sasuke alza un sopracciglio, indignato. “Che cosa vorresti dire?”
Sakura sbuffa, con un sorriso amaro. “Vuol dire che scappi sempre di fronte ai problemi,” spiega Sakura, mentre Sasuke si acciglia visibilmente. “In realtà scappi anche quando non ci sono problemi ma semplicemente situazioni che non sai affrontare, e questo è un comportamento che andava bene quando avevi dodici anni, ma ora non più!” continua con foga, perché adesso che sono uscite le parole sembrano voler continuare senza più fermarsi. Sono anni che si tiene tutto dentro e non sa se è effettivamente il momento giusto per tirarle fuori, ma va bene così.
“Bene, hai finito?” domanda Sasuke facendo un passo avanti con l’intento di ignorarla.
“Se te ne vai adesso te ne vai per sempre,” dice Sakura ferma. “Lo sai, vero?”
Sasuke si ferma di nuovo, guardandola negli occhi senza parlare, e Sakura lo interpreta come segno di andare avanti.
“Non passeremo altri anni a ricorrerti,” lo informa con una calma non da lei. “Non possiamo passare la nostra vita a fare questo. Se vuoi scappare ancora una volta, bene, sei sulla strada giusta, ma noi andremo avanti.” Sasuke continua a fissarla senza proferir parola e lei prosegue, anche se l’agitazione le fa brutti scherzi e si sente scottare. “Puoi restare qui. Puoi andare avanti, con noi,” sussurra con voce debole.
“Capisco. Altro?” domanda Sasuke imperturbabile.
Sakura sente la gola diventare secca, perché ha fallito di nuovo, e scuote la testa rassegnata.
Sasuke si avvicina e si china su di lei, e Sakura sta per sentirsi male perché sa cosa accadrà ora.
“Grazie Sakura,” sussurra al suo orecchio. Sakura chiude gli occhi, preparandosi al colpo, che però non avviene. Gli getta le braccia al collo con foga, e Sasuke quasi cade a terra perché non se lo aspetta, mentre lei ride, senza riuscire a fermarsi.