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Autore: Cicci 12    18/12/2009    2 recensioni
Elettra Bertani, una ragazza italiana, da poco trasferitasi a Los Angeles, ma con tanta voglia di fare nuove esperienze e di conoscere gente nuova. Ed è proprio quello che le accadrà, anche se nel suo piano non era previsto un certo attore famoso dagli occhi cristallini che tante volte l’ha fatta sognare. Si incontrano per caso, sotto il sole californiano; come si dice, quando il destino ci mette lo zampino....
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- Scusami, non volevo. Tutto bene?- chiese una voce roca e profonda. Sollevai gli occhi per guardarlo in viso e il cuore mi si fermò per quelli che mi sembrarono almeno 5 secondi. Due occhi azzurri e profondi mi osservavano con un misto di preoccupazione e fastidio. Ma quello che mi fece rischiare l’infarto fu il fatto che io conoscevo quegli occhi, anche se li avevo sempre e solo visti in fotografie, film e programmi TV. Quegli stessi occhi azzurri che spesso tormentavano i miei sogni da ormai 2 anni, da quando li avevo incrociati nel film cult dell’anno precedente, “Twilight”. Quelli erano gli occhi di Robert Pattinson, il mio sogno proibito ed impossibile. (Capitolo 2)
Salve a tutti!! Bè, negli ultimi tempi le ff su Robert si sprecano,
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap.20 Riconciliazioni

Titolo: What do you live for? I live for you
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
Autrice: Cicci12
Capitolo: Riconciliazioni
Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me

 

What do you live for? I live for you

…Riconciliazioni…

Cap. 20 Riconciliazioni

 

 

- Robert, sei ancora tra noi?-

La “soave” voce di Kellan mi riportò alla realtà, mentre gli altri stavano già scaricando le macchine.

Non ero del tutto sicuro di aver capito di chi fosse stata l’idea, ma ero certo del fatto che in quel preciso istante mi trovavo sulla calda spiaggia californiana.

Quella mattina, Kellan e Jackson mi avevano letteralmente trascinato fuori di casa, “obbligandomi” a trascorrere una giornata in compagnia dei miei colleghi ed amici, lontani dal set, dal lavoro e dalle preoccupazioni.

Sapevo perfettamente che l’avevano fatto per me, per cercare di distrarmi un po’ dagli avvenimenti degli ultimi giorni, ma non ero sicuro di volere tutto quello.

Avrei preferito restarmene chiuso nel mio appartamento a strimpellare con la chitarra, pensando a lei.

Ma ormai ero lì e non mi avrebbero certo riportato indietro.

- Non vorrei disturbare i tuoi pensieri, Mr TengoIlMusoLungo, ma se ci dessi una mano ci farebbe molto piacere.- mi rimproverò Kris, mentre aiutava Ashley a scaricare il pic-nic che avevano preparato insieme a Nikki.

Feci come mi aveva chiesto, ma il pensiero mi tornò ancora una volta inevitabilmente a lei.

Non la vedevo e non la sentivo da quando avevamo litigato in quel locale.

Non avevo seguito il consiglio di Kellan e non l’avevo chiamata: non avrei saputo da che parte cominciare e anche se mi rendevo conto di aver sbagliato, almeno in parte, non riuscivo ad alzare quella maledetta cornetta e comporre quel dannato numero.

D’altro canto nemmeno Elettra mi aveva chiamato.

Sapevo che si sentiva quasi tutti i giorni con Kris, ma non le avevo mai chiesto come stava, cosa faceva, se l’avrei più rivista…

Ma nemmeno io sapevo il perché.

Mi importava di lei, forse più di quello che avrebbe dovuto.

E quella situazione che si era creata tra di noi era insopportabile.

- Patti chiari e amicizia lunga, Pattinson. Non ti abbiamo portato qui per piangerti addosso e rimuginare per conto tuo tutto il giorno.- mi rimproverò Nikki, piantandosi davanti a me con i pugni ai fianchi.

- Hai ragione.- le dissi sorridendo. – Chiedo umilmente scusa.-

- Oh, eccoli, finalmente.- sentii esclamare Ashley.

- Gian, so camminare da sola, non mi devi spingere.-

Quando sentii la sua voce un gelo improvviso mi percorse ogni più piccolo capillare presente nel mio corpo.

Mi voltai piano, come un film a rallentatore, e quando la vidi non potei fare a meno di pensare a quanto fosse carina.

Indossava un paio di pantaloncini corti in jeans, accompagnati da una canotta azzurra, del medesimo colore dei suoi occhi.

Il costume che s’intravedeva sotto gli abiti era di un bel colore cremisi, coordinato alla bandana rosso fuoco che aveva tra i capelli scuri.

Quando le sue iridi chiare incrociarono le mie, vidi che la sua reazione alla mia vista era identica a quella del sottoscritto: a quanto pareva entrambi non sapevamo della presenza dell’altro.

Lasciò andare la mano di Gianluca che teneva stretta nella sua, cercando di farlo passare come un gesto incondizionato.

- Ehi, bambolina, eccovi qua.- disse Kellan, al mio fianco.

- È stata una tua idea, vero?- gli sussurrai a denti stretti, cercando di non farmi sentire da Elettra.

- Mi sono rotto di vederti con quel muso giorno e notte. E come me anche gli altri. Quindi cerca di divertirti e di risolvere le cose con lei.- mi rispose il mio collega, quasi minaccioso, per poi superarmi e raggiungere i nuovi arrivati.

Li guardai salutare uno per uno i due ragazzi, senza avere la forza di muovere un muscolo.

Cosa dovevo fare? Avvicinarmi e salutarla o fare finta di niente? Dovevo farlo io il primo passo oppure lei?

Non dovetti attendere molto prima di conoscere la risposta, anche se non ero ben sicuro di sapere chi si era avvicinato a chi.

Seppi solo che me la trovai davanti, a nemmeno mezzo metro di distanza, un sorriso debole e timido che le incurvava le labbra.

Ci fissammo per un po’, forse attendendo che l’altro facesse la prima mossa.

Mi bastò guadarla negli occhi per capire che dovevo essere io a farlo.

- Ciao.- sussurrai piano, temendo quasi che non mi avesse sentito.

Ma non era così: mi aveva sentito, forse lo avrebbe fatto anche se l’avessi solo pensato.

- Ciao.- mi rispose lei.

E i suoi occhi m’incatenarono come sempre, anche se in fondo non mi avevano mai lasciato andare.

 

* * *

 

Il mio cuore aveva cominciato a battere all’impazzata appena lo avevo visto, per poi fermarsi di colpo non appena avevo incrociato il suo sguardo.

Mi guardava come se fosse la prima volta, come se non si aspettasse di trovarmi lì.

E probabilmente le cose stavano proprio così; in fondo, nemmeno io sapevo della sua presenza.

Ci guardammo negli occhi per un po’, imbarazzati e timidi, senza avere la più pallida idea di cosa fare.

Poi un debole “Ciao” uscì dalle sue labbra, quasi inudibile, come se l’avesse semplicemente mimato con le labbra.

Ma io l’avevo sentito, eccome se l’avevo sentito: avrei percepito quel sussurro anche in mezzo ad altri miliardi di voci, soltanto perché proveniva da lui.

- Ciao.- sussurrai a mia volta, cercando di sorridere.

Ci guardammo negli occhi ancora per alcuni secondi, prima di essere interrotti dalla voce squillante di Nikki.

- Ehi, Ele, vieni a darci una mano.- mi urlò, voltandosi verso di me.

Raggiunsi lei e le altre che stavano allestendo tutto l’occorrente per il pic-nic, ringraziando Nikki per avermi tolto da quel momento d’imbarazzo.

- Lasciatemi indovinare. È stata un’idea di Kellan.- osservai dopo qualche minuto, mentre aiutavo Kris ad estrarre il cibo dalle borse.

- L’ha fatto per voi, non arrabbiarti con lui.- cercò di difendere il suo collega Ashley.

- Non sono arrabbiata.- le risposi, sorridendo per rassicurarla.

- Il fatto è che ultimamente Rob non è più lo stesso: è distratto, si perde nei suoi pensieri. Grazie al cielo le riprese sono finite, altrimenti Kellan lo avrebbe ucciso.- mi spiegò Nikki, guardandomi.

- È distrutto da questa situazione.- aggiunse Kris.

Mi persi nei miei pensieri, senza tuttavia interrompere quello che stavo facendo.

Se davvero era così distrutto, perché non mi aveva cercata?

Era passata più di una settimana da quella sera, ma lui non si era fatto vivo.

Perché, tu si, invece? Mi disse una vocina in fondo alla mia testa.

No, ma non sono stata io ad aver sbagliato.

O forse si?

Bè, una parte della responsabilità era anche mia e del mio modo di comportarmi con il mio migliore amico.

Ma che cavolo sto dicendo? Non devo rendere conto a Robert di come mi comporto con Gian, mi rimproverai mentalmente.

Ma cercai subito di scacciare quei pensieri per evitare che la rabbia rimontasse.

- Hai bisogno di una mano?-

La sua voce calda e sensuale mi raggiunse come un soffio portato dal vento.

Mi voltai verso di lui, notando che le altre mi avevano abbandonata, raggiungendo i ragazzi: quella me l’avrebbero pagata!

- S-si, grazie.- risposi titubante, abbassando lo sguardo.

Si sedette accanto a me, mentre il cuore mi martellava nel petto.

 

* * *

 

La stavo guardando, anzi, fissando da un pò, quando vidi che si era persa nei suoi pensieri.

Non so da cosa lo capii, forse dallo sguardo, dai suoi sospiri, ma lo percepii.

La vidi estrarre sandwich e ciotole dalla borsa e appoggiarle sul panno, un po’ a caso, come se non desse peso a quello che stava facendo.

Ad un certo punto vidi le altre alzarsi ed allontanarsi, lasciandola sola, mentre Kris mi lanciava uno sguardo significativo.

Elettra sembrava non essersi nemmeno accorta di essere rimasta sola; aspettai qualche secondo prima di avvicinarmi.

- Hai bisogno di una mano?- le chiesi dolcemente, cercando di non spaventarla.

La vidi voltarsi e guardarmi con i suoi grandi occhi blu e rendersi conto di essere stata abbandonata dalle sue amiche.

Sorrisi notando il suo sguardo che dava l’impressione di dire “questa me la pagate”.

- S-si, grazie.- mi rispose poi timida.

Mi sedetti davanti a lei, aiutandola a preparare l’occorrente.

Avrei voluto dirle qualcosa, ma non sapevo da che parte cominciare.

Quel silenzio cominciava a diventare imbarazzante, quando fu lei ad interromperlo.

- Non sapevo che saresti venuto anche tu. Anche se forse avrei dovuto immaginarlo.- disse senza guardarmi negli occhi.

- Nemmeno io sapevo niente. Kell quando fa le cose o le fa bene o non le fa.- risposi sorridendo e guardandola.

- Ti da fastidio che sia qui? Vuoi che me ne vada?- chiese puntando i suoi occhi chiari sul mio volto.

Non era un’accusa e il suo non era un tono di rabbia: semplicemente voleva sapere cosa pensavo, cosa volevo davvero.

- No!- esclamai con forse troppa enfasi, guadagnandomi così uno sguardo stupito.

- No, non mi da assolutamente fastidio. Anzi, sono contento che tu sia qui. Come stai?- le chiesi poi, addolcendo lo sguardo.

- Bene. Sto bene.- mi rispose, riportando l’attenzione sulle vivande.

Il silenzio calò nuovamente, trovandoci impegnati nel nostro compito.

- Senti, mi dispiace.- esclamammo poi all’unisono.

Ridemmo entrambi, un po’ imbarazzati ma divertiti, e forse anche un po’ sollevati.

- Vai prima tu.- m’invitò Elettra, arrossendo.

- Mi dispiace per come mi sono comportato. Sono imperdonabile, lo so. Ho giudicato senza conoscere veramente il rapporto tra te e Gianluca, saltando subito a conclusioni affrettate. Mi potrai mai perdonare?- dissi guardandola negli occhi.

Lei non distolse lo sguardo dai miei occhi nemmeno per un secondo mentre parlavo, scrutandomi come solo lei sapeva fare.

- La colpa non è solo tua. Avrei dovuto avvertirvi prima del mio rapporto con il mio migliore amico. Quello che succedeva in Italia doveva suggerirmelo.-

- Cosa intendi?- chiesi curioso, inclinando la testa da un lato.

- Bè, siamo sempre stati criticati dai nostri amici per queste nostre “effusioni”, se così si possono chiamare.- spiegò, mimando le virgolette nell’aria.

- Ma tra di noi non c’è mai stato niente di malizioso, non vedo neanche come si potrebbe. Per me è come un fratello, è il mio confidente, il mio doppio al maschile. Tra noi non potrebbe mai esserci niente più di una bellissima amicizia.- concluse sorridendomi.

- Quello che mi ha fatto davvero male…- continuò Elettra, e mi resi conto che voleva essere sincera con me fino in fondo.

- Quello che mi ha fatto davvero male è che tu sia arrivato alla conclusione come tutti gli altri, senza credere a me.-

Mi si spezzò il cuore nel sentire quelle parole: lei si fidava di me e io l’avevo tradita.

- Hai ragione. Mi dispiace. Non troverò mai le parole giuste per scusarmi come si deve. Spero solo che tu possa perdonarmi. Ci tengo a te e alla nostra… amicizia. Non voglio perderla.-

Vidi quel sorriso così bello aprirsi sul suo viso, solo per me, solo per il piacere dei miei occhi.

- Anche io ci tengo, ed è per questo che forse ti ho già perdonato da parecchio tempo.-

Le sorrisi anche io, mentre restavamo immobili, solo guardandoci negli occhi.

- Ehi, Rob, vieni a darci una mano.- mi chiamò Taylor accanto alla macchina di Jackson.

- Si, arrivo.- gli urlai in risposta.

- Meglio non farli arrabbiare. Ci vediamo dopo.- dissi, rivolgendomi ad Elettra.

- Ok.- mi rispose lei ridendo.

Mi alzai veloce, lanciandole un ultimo sguardo, poi mi voltai sorridendo, mentre raggiungevo i miei amici.

 

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Eccomi quiiiii!!!!

Pensavate che me la fossi squagliata e che vi avessi abbandonato, eh???

E invece ci sono ancora, più esuberante che mai.

Penso sia tutta colpa del clima natalizio.

Ho una voglia di Natale!!!

E mancano solo 7 giorni. Yuppiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

No, ok, ora comincio a preoccuparmi anche io. O.o

Ma vi rendete conto??

Ancora un paio di settimane e finisce il 2009.

Cavolo, è passato in un baleno!!

E cosa ci aspetta nel 2010??

Mah, chi lo sa… di sicuro ci sono SOLO “Remember me” ed “Eclipse”.

E dici poco, direte voi.

Hihihihi!!! In effetti!!

Avete sentito che sembra che “Remember me” uscirà il 12 marzo anche per l’Italia?

Speriamo davvero, così non dovremo tagliarci le vene fino a Settembre. O.O

Non vedo l’ora di vedere il mio Robbino in questo nuovo ruolo.

Poi come ha detto lui stesso, qui sarà ROBERT, non Edward.

Cioè, ha rifiutato qualsiasi tipo di trucco proprio per essere se stesso, quindi sarà perfetto!! *.*

Io sono curiosa di vedere anche il film di Kris e Dakota “Runaway”…

Sarò bello vedere tt gli attori fuori dai loro personaggi di Twilight, non credete?? ^^

Skitty: è vero, a Natale si è tutti più buoni. Quindi, come hai chiesto tu, hanno finalmente fatto la pace. Non sono troppo carucci??? ^^ ti capisco per la pazzia.. non so se hai notato le mie ultime uscite in questo post-capitolo… V.V Cmq vero, Kell quando ci si mette può anche fare qualcosa di serio. XD Per quanto riguarda Gian… bè, è un personaggio tratto da una persona reale, ovvero il mio migliore amico, quindi non faccio altro che riportare il suo carattere… almeno in parte!! XD Un bacione grande grande e Buon Nataleeee!!! ^^

STRAWBERRY: Wow, che entusiasmo! XD Bè, per il bacio ci sarà da aspettare ancora un po’ e x il resto ancora di più, quindi un pochino di pazienza e sarai soddisfatta, promesso. Un bacio e buon natale!!! ^^

Lyla_: tesoraaaaaaaaaaa!!!!! Ma ciauuuuu!!! ^^ (ricorda, pazzia natalizia!! XD) mmmmh… sì, forse le tue minacce mi hanno dato una marcia in più. Soprattutto nel far fare pace a sti 2! XD Contenta?? ^^ Vero, anche io voglio l’anno nuovo, anche xkè il 2009 non è stato il massimo. Xò vero, gennaio è sinonimo di esami…. E io sto già sclerando!!! Aiutoooooo!!! Non ce la farò mai… ç_ç ora però non mi uccidere, ma dovrai attendere fin dopo le vacanze di Natale per il prox cap… insomma, anche noi scrittori abbiamo bisogno di vacanza, no?? V.V Un bacione grande grandissimo e un mega augurio di Buon Natalee!!! PS: ho letto la tua storia… mooooooolto carina!! Devi aggiornare presto, xò, altrimenti parto anche io con le minacce!! XD Un altro bacione… ^^

 

Miei cari lettori, credo proprio che non aggiornerò più prima di natale, quindi ne approfitto per farvi tanti auguri.

BUONISSIMO NATALE A TUTTI!!!!!

Un bacione
Cicci 12

  
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