Capitolo 9: The party (La festa)
Allison’s pov
Quella domenica
mattina esitai parecchio nel letto prima di alzarmi. Ci misi il triplo del
tempo per pettinarmi e vestirmi prima di scendere a fare colazione.
La verità
era che non avevo per niente voglia di affrontare mia madre…
C’era anche
un’altra persona però che non avevo minimamente intenzione di
sentire: avevo deciso di tenere il cellulare spento per tutto il giorno per
evitare qualsiasi chiamata di Mark. Certo avrebbe potuto chiamare a casa, ma
avrei fatto rispondere i miei; mio padre lo avrebbe mandato a quel paese e a
mia madre avrei detto di rispondere che non ero in casa. E Nicolas…beh
non c’era pericolo che il principino alzasse la cornetta, dato che era abituato a mandare gli altri a rispondere a
telefono e citofono, lui non si scomodava mai.
La sera
precedente io e mia madre eravamo state per tutto il tempo in fase di mutismo.
Ero andata a letto senza dirle una parola e lei aveva fatto lo stesso.
-Ciao
papi…- Appena scese le scale feci cenno con la mano a mio padre seduto al
tavolo a sorseggiare caffè. Una smorfia involontaria si dipinse sul mio
volto: chissà che ci trovava nel caffè, era così
amaro…
-Ciao
cucciola.- Mi sorrise
dolce come sempre; mia madre non gli aveva detto niente della sera precedente a
quanto pareva. Se da una parte la cosa mi tranquillizzava, dall’altra mi
preoccupava; significava che voleva prima parlarne con me.
Mi guardai in
giro. -La mamma?- Chiesi sospettosa.
-È uscita
a fare la spesa…voleva aspettarti, ma questa mattina ti sei alzata
più tardi del solito.- Mi fece notare tranquillo.
-Eh
già…ero parecchio stanca…- Dissi addolcendo gli occhi in
modo fintamente ingenuo prima di prendere del latte dal frigo.
-Ti sei divertita
alla festa della tua amica ieri?-
Mi bloccai di
colpo inarcando il sopracciglio ironica. Oh sai
papà, invece che uscire con le mie amiche sono uscita con David
Woldrich, hai presente il criminale, che dopo avermi offerto la cena e da bere e
avermi quasi –da sottolineare il quasi- scopato
in macchina, mi ha gentilmente riaccompagnato a casa facendosi beccare da mia
madre mentre mi stava per baciare. Già immaginavo l’infarto che
l’avrebbe colto se gli avessi detto una cosa del genere.
Feci spallucce
indifferente. -Sì, abbastanza.-
-Ne sono
contento.- Sorrise di nuovo prima di ritornare a leggere il suo giornale.
-Nicky invece?-
Domandai guardando distrattamente l’orologio: le undici. Alle tre ci
sarebbe stata la festa in barca; non avevo ancora deciso se andarci o no.
-Ha dormito a
casa di un amico.- Spiegò sorseggiando un altro po’ di
caffè.
-Ah.- Brillante conclusione la mia. Se non altro
il moccioso era fuori dai piedi.
Il rumore della
porta d’ingresso mi spaventò parecchio, più che altro
perché sapevo già chi fosse…
-Ciao.- Salutò mia madre sorridendo radiosa
a mio padre. Il suo sorriso s’incupì un po’ non appena
guardò me, ma mio padre non lo notò:
-Bentornata
cara.-
-Ciao
mamma…- Mormorai indecisa in sua direzione.
-Lily tesoro, mi
daresti una mano a sistemare le cose?- Mi chiese subito mia
mamma senza perdere tempo.
Stavo sudando
freddo, dovevo calmarmi. -Certo.- Risposi torcendomi le mani.
Mio padre
continuava a sorseggiare il suo caffè e non accennava minimamente ad
andarsene facendo irritare parecchio mia madre.
-Tesoro qui
disturbi…- Il sopracciglio scattò su; brutto segno. -O ci aiuti
con la spesa- E qui arrivò un sorriso perfido
-O vai in salotto a vedere la Tv.-
Per mio padre
bastò meno di un secondo per decidere. -Va bene, vi lascio qui tra voi
ragazze.- Concluse alzandosi. -Immagino dobbiate cucinare poi…Ah, cosa
farei senza le donne della mia vita.- Sorrise ruffiano.
-Certo certo.-
Ridacchiò mia madre.
Lentamente, ma molto lentamente iniziai a mettere a posto la spesa. Sapevo che mancasse poco alla raffica di
domande e prediche che doveva farmi mia madre. Quando sospirò dopo aver
messo via un sacco contenente cipolle, capii che il suo non era un sospiro
dovuto alle cipolle riposte nello scaffale, ma a quello che aveva da dirmi.
Deglutii rumorosamente pronta a rispondere a qualsiasi sua
accusa/affermazione/domanda.
-Da quanto va
avanti Lily?- Domandò seria guardandomi negli occhi.
Nonostante la
preparazione psicologica a cui mi ero sottoposta,
esitai un attimo a rispondere.
-Solo da
ieri…- Mormorai improvvisamente interessata al coniglietto sorridente
sulle mie ciabatte. In fondo, il giorno della festa l’avevo incontrato
per caso, non era un appuntamento.
-Mamma ma non
è successo niente, davvero!- Aggiunsi svelta
alzando lo sguardo di scatto.
-Non è
successo niente?!- Spalancò la bocca incredula.
-Lui è un ragazzino psicopatico scappato di casa a soli dodici anni per
unirsi ad un gruppo di pazzi assassini!Questo ti
sembra niente?-
Non risposi. Di
nuovo il coniglietto sorridente mi sembrava molto più interessante degli
occhi furiosi di mia madre. Codarda.
-Santo cielo Lily, se lo sapesse tuo padre gli
verrebbe un colpo!Avrei dovuto chiamarlo subito ieri e farlo arrestare; non
riesco a credere che abbia avuto la faccia tosta di presentarsi qui dopo tutto
quello che ti ha fatto!- Continuò; sembrava quasi che non riuscisse
più a fermarsi.
Questa volta la
risposta venne fuori da sola, prima che potessi controllarla. -Cosa mi ha fatto?!- Chiesi incredula, lasciandola un attimo spiazzata per la
mia reazione. -Lui non mi ha fatto niente mamma!- Senza rendermene conto stavo
alzando anche io la voce; non era mai successo che
litigassi in quel modo con mia madre.
-Lui mi ha solo aiutata, lui mi ha permesso di ritornare a casa, lui…-
-Lui ti ha
accompagnato a casa in macchina ieri.- Mi interruppe
mentre si massaggiava le tempie ad occhi chiusi cercando di calmarsi.
-Perché
eravate insieme?Siete usciti?Mi hai mentito
allora…- Non riapriva ancora gli occhi.
-No!- Alzai un
po’ troppo la voce e venne fuori stridula. –Non ti ho
mentito…- Sbottai sulla difensiva. –Io l’ho incontrato per
caso a quella festa a cui sono andata e…-
-Anche
l’altro ieri quando ti ha riaccompagnato in moto
vi siete incontrati per caso?- Mi bloccò sprezzante.
Ci aveva visti. Mi cacciai con forza le unghie nella mano nervosa.
-Sì, non
ci siamo messi d’accordo.- Da dove mi fosse uscito quel filo di voce non
ne avevo idea.
-Lui ti piace.-
Nei suoi occhi non c’era traccia di ironia.
Quella
consapevolezza arrivò come una forte fitta allo stomaco che
iniziò a contorcersi.
-No!- Strillai
nuovamente con vocina acuta. Non l’avrei data a bere nemmeno ad un bambino.
-Non era una
domanda…- Mormorò guardandomi seria.
-Non mi piace
mamma, come ti può venire in mente una cosa del genere?- La guardai sbigottita.
-Lily…il
fatto che tu lo neghi è una conferma.-
-Cosa dovrei fare allora, confermare la cosa?- David non mi
piaceva, lui non doveva piacermi.
-Non devi mai
più vederlo.- La sua voce arrivò fredda e tagliente come una lama
fino al mio cuore. Mai più.
Perché mi faceva così male?
-È per il
tuo bene tesoro.- Continuò, ma la sua voce mi sembrava distante.
Già, certo, comodo dire così. Il mio bene?Sarebbe stato un bene per me?Ma per favore, la storia del mio bene era
vecchia quanto il mondo! Tutte balle, non vederlo non mi avrebbe fatto bene.
-Questo lo dici tu.- Ribattei grintosa senza abbassare lo sguardo.
Mai più. Quelle parole continuavano a ronzarmi in
testa e non riuscivo proprio a toglierle di lì. Maledizione,
perché mi davano così fastidio?Di sicuro
era perché non sopportavo una proibizione da parte di mia madre e per
puro istinto adolescenziale tendevo a ribellarmi, non c’era altra
spiegazione.
-E’ un
criminale Lily. Ha ucciso delle persone! Che futuro pensi di avere se ti
dovessi innamorare di lui?Soffriresti ancora di più…- Mi guardò
seriamente preoccupata.
Aveva ragione e
lo sapevo bene. Se lo avessi rivisto avrei fatto la
cazzata più grande della mia vita. Stavo per innamorarmi di lui, mia
madre aveva ragione, non potevo permettere che accadesse.
Lasciai ricadere
le braccia sui fianchi rassegnata, senza rispondere e
tenendo lo sguardo basso.
-Lily…-
Cominciò di nuovo guardandomi dispiaciuta. –Tu sei la mia vita,
non voglio che ti accada niente…se anche lui non
è un totale squilibrato mentale, i suoi amichetti delinquenti
sì. E lo è pure quel pazzoide di Johnny Rydell che sta tramando
contro tuo padre da molto e potrebbe usarti di nuovo contro di lui.- Le sue
parole erano completamente esatte e lo sapevo bene, eppure non riuscivo a
condividerle del tutto, non mi sembravano abbastanza per
costringermi a rinunciare a David…
Annuii come in
trance prima di risvegliarmi da quel torpore.
-Hai ragione.-
Sospirai. Avevo perso qualsiasi parte razionale del mio cervello da quando
avevo conosciuto quel ragazzo, dovevo rinsavire e fare la cosa giusta…per
quanto la cosa giusta fosse maledettamente sbagliata
per me. -Non lo rivedrò,
stai tranquilla, non avrò occasioni per farlo.-
Anche mia madre
sospirò, ma di sollievo. –Oh grazie al cielo.- Considerò
con voce sollevata. –Quindi immagino non andrai
nemmeno alla festa sul molo di oggi.- Roteò gli occhi
allusiva.
-Come…?Hai
origliato?!- Chiesi indignata.
-Tesoro…-
Cercò di nuovo di abbracciarmi, ma l’allontanai
come schifata.
-Come hai potuto
mamma?- Piagnucolai colta da un’ansia improvvisa.
-È una
festa di delinquenti; tuo padre sta agognando di arrestarli da una vita!Come
hai potuto tu tenere nascosta una cosa del genere?!-
-Lui non è come gli altri, lui…mi ha invitata a quella
festa al molo solo per trascorrere del tempo con me, come un ragazzo qualsiasi
con la sua...- L’occhiataccia che mi lanciò fu più che
eloquente. –Con una ragazza.- Mi corressi immediatamente.
-Così la
festa è al molo, eh?- Domandò improvvisamente famelica. –E
in quale precisamente?-
-Credevo avessi
origliato…- Replicai sprezzante. –È un problema tuo.- Mi
girai per andarmene, ma lei mi afferrò veloce per la spalla facendomi
male.
-Dove credi di
andare signorina?Non è così che ci si rivolge a tua madre!-
Sbraitò furiosa. –Ora tu mi dici in che molo si trova quella dannatissima
festa o non ti muoverai di qui.-
-Scordatelo.-
Dissi gelida. Non avrei parlato nemmeno sotto tortura, non avevo nessuna
intenzione di tradirlo.
Dall’espressione
di mia madre sembrava che stesse per tirarmi uno schiaffo da un momento
all’altro.
-Sai benissimo
che tuo padre li troverà comunque e allora per David saranno guai…-
Sapeva come prendermi, quelle parole servirono a catturare tutta la mia
attenzione. -Dimmi il molo e ti giuro che farò in modo che tuo padre non
faccia niente al tuo amico; se lo lascerà scappare accidentalmente per questa volta.- L’intensità del suo
sguardo mi fece riflettere.
Aveva ragione,
mio padre sarebbe riuscito comunque ad irrompere a
quella festa con una numerosi rinforzi…e non c’era modo di
impedirglielo. Per David sarebbero stati solo guai.
-Ho la tua parola
mamma?- Mi morsi il labbro nervosa. Se parlare fosse
servito ad evitare un eventuale arresto di Dave, lo
avrei fatto. A quel punto che io parlassi o no non
cambiava niente.
-Te lo giuro tesoro, ma ora ti prego dimmi dove si trova, quei criminali
non possono continuare ad agire indisturbati in città…ti ricordo
che uno di loro mi ha quasi fatto perdere una delle cose più belle che
la vita mi abbia mai donato.- Gli occhi le si inumidirono
di nuovo e questa volta non mi sottrassi al suo abbraccio.
-Il molo
-L’hai già detto a papà?- Sentivo il magone
pressare come un macigno sul petto. Senso…di colpa?
-Gli ho detto che
ti sei ricordata che ne hanno parlato l’altro giorno quando ti han
rapito. Ci sarà di sicuro anche quel Johnny,
sai da quanto tempo tuo padre…- Non la lasciai finire; corsi su per le
scale ignorando il suo tentativo affettuoso di richiamarmi.
Johnny, Johnny, Johnny, sempre Johnny!Sono
stufa!Catturare quel criminale è più importante della mia
felicità?
Mi buttai sul
letto incominciando –per quanto odiassi farlo- a piangere e, come presa
da una schizofrenia improvvisa, presi a pugni il cuscino per sfogarmi. Non
c’erano più dubbi, ero una campionessa di box
nata, avrei dovuto seriamente prendere alcune lezioni per sfogarmi su un
bel sacco o sulla faccia di qualcuno.
Sentii rimbombare
dal piano di sotto la voce di mio padre entusiasta.
-Li prenderemo. Alle 4 precise interverremo, la festa
dovrà già essere ben avviata, ci dovranno essere tutti, non
sospetteranno nulla.- Continuò imperterrito; probabilmente stava
parlando al telefono con qualche suo collega.
Li avrebbero
arrestati?E poi condannati?Ma per David in fondo non sarebbe stata una cosa del
tutto negativa, no?Avrebbe rivisto i suoi genitori e magari avrebbe chiarito
con loro qualche malinteso che si era creato. Forse li odiava per una
sciocchezza che si sarebbe potuta tranquillamente risolvere. E comunque mia mamma mi aveva assicurato che lui non rischiava; eppure mi
sentivo così irrequieta. Dannazione non avevo
nemmeno il suo numero di telefono per avvisarlo…
L’idea di
vederlo in manette mi faceva stare male e il fatto che stessi
male per lui mi faceva imbestialire; aveva ragione mia madre, era un criminale
e aveva ucciso delle persone cazzo!Eppure con me era così dolce…
Le sue labbra quando mi avevano baciato erano state così…
Calde…morbide…
E il suo sorriso
era così luminoso e piacevole…
Come quello di un bambino
I suoi occhi
bellissimi così pieni di disprezzo ed odio
Erano così dolci quando guardavano me
Mi facevano
sentire bene…
Basta!
Sbuffai girandomi
dall’altra parte. Dovevo finirla o sarei sul serio impazzita. Io ero la
figlia di un poliziotto, chi mi assicurava che lui non mi stesse usando solo
per quello?Avrei dovuto odiarlo, non pensare di continuo a lui in quel modo,
cavolo!
Chiusi gli occhi
con l’intento di dimenticare tutto e non mi accorsi che pian piano mi stessi
addormentando.
Quando mi risvegliai ci misi un po’ a capire dov’ero e
cosa fosse successo. Una coperta mi copriva le spalle e la porta era socchiusa;
aggrottai la fronte, ricordavo perfettamente di averla chiusa.
Mia madre. Doveva
avermi trovata così mentre stava venendo a chiamarmi per il pranzo e
aveva preferito lasciarmi dormire.
Ricordandomi
improvvisamente di una cosa, guardai ansiosa l’orologio e mi
tranquillizzai subito vedendo che erano le 2 del pomeriggio. Mancava
un’ora. Rimasi un po’ imbambolata a fissare la radiosveglia prima di
prendere il telefono e comporre velocemente un numero che conoscevo bene a
memoria.
-Lily ciao!Come stai?- Mi chiese, a giudicare dalla voce, contenta. -Mi
devi ancora raccontare…-
-Non adesso- La
bloccai prima che potesse finire -Angie mi devi
accompagnare in un posto.- Dissi tutto d’un fiato.
-Ok..- Mormorò confusa -Dove?-
-Ehm…- Mi
morsi il labbro. -Vediamoci al porto di Brooklyn fra un’ora, pensi di
farcela?-
-Sì,
ma…-
-Perfetto a dopo
allora.- Riattaccai subito senza darle nessuna risposta; risposte
che nemmeno io avevo. Perché lo stavo facendo?Ero impazzita?Probabile,
mi appuntai mentalmente di consultare qualche psicologo in futuro.
Mi vestii di
corsa con qualcosa di carino e misi un filo di matita sugli occhi. I capelli
piuttosto lisci e con solo qualche ondina, li pettinai
con le mani per evitare che si gonfiassero come erano soliti fare.
Mio padre per
fortuna era alla centrale di polizia anche di domenica pomeriggio quindi uscire non fu un problema. Sgattaiolai fuori dalla stanza
senza farmi vedere da mia madre che era in cucina a guardare come ipnotizzata Beautiful. Assurdo, non bastavano le
puntate settimanali, ora pure la domenica dovevano
rompere con quell’infinita schifezza.
Corsi in strada
come una forsennata e, una volta trovato un taxi disponibile, mi feci portare
subito a destinazione.
Angela era
lì in piedi davanti al molo 1 e quando arrivai
mi fissò piuttosto seccata.
-Stavo studiando
biologia, spero tu abbia una scusa plausibile perché questa volta non accetterò il fatto che tuo fratello ti obblighi a
giocare alla play!- Mi venne incontro come una furia puntellando le mani sui
fianchi.
-Credimi, vorrei
essere qui per quello.- Scossi impercettibilmente la testa prima di dirigermi
verso quello che sapevo essere il molo 4. Lei mi era
alle calcagna, la sentivo.
-Allora?Per cosa
siamo qui?-
Mi dispiaceva
coinvolgerla, avevo fatto una gran cazzata, lei non c’entrava.
-Io sono qui per
una festa, ma è meglio se torni a casa Angie.-
-Cosa?Ma scusa mi
hai fatto venire fin qui e adesso voglio vederla questa festa!-
Bofonchiò
seccata.
Alzai gli occhi
al cielo prima di bloccarmi davanti ad una barca.
-Accidenti,
ma cos’è,
una nave?- Angela spalancò la bocca sorpresa guardando la lussuosa barca
attraccata al molo 4 da dove partiva della musica da discoteca.
-Ci siamo-
Sussurrai piano prima di incominciare di nuovo a camminare a passo deciso.
-Lily!Aspettami!-
Lei continuava a seguirmi leggermente offesa.
Come immaginavo c’era un tipo all’ingresso della
barca che fermava chiunque cercasse di entrare senza essere stato invitato.
Quando fui abbastanza vicina per essere vista lui
dall’alto dei suoi
No e per
cos’altro scimmione!
-Sì
ehm…- Sentii Angela strattonarmi leggermente un braccio, ma non per
portarmi via, più che altro per costringermi a voltarmi verso di lei e
spiegarle la situazione.
-Hai
l’invito?- Chiese lui soffermandosi parecchio sulla scollatura della mia
magliettina. Istintivamente rabbrividii, ma cercai di non darlo a vedere. -Sì,
sono con David Bellick.- Ancora non avevo capito il perché di quel
cognome falso. Certo non sarebbe stato saggio dire il suo vero cognome,
però la cosa non mi quadrava proprio per niente…Insomma, i suoi
“colleghi” sapevano che il suo cognome era Woldrich, che senso
aveva mentire?
L’uomo
annuì sorridendo. -Ah sì, mi aveva avvisato che sarebbe arrivata
una sua amica- Disse togliendosi per
un attimo gli occhiali da sole e ammiccando malizioso.
-Già..- Sorrisi cercando di non essere troppo nervosa.
-L’altra
ragazza invece?- Squadrò anche Angie ben bene prima di ghignare
divertito in sua direzione. Che razza di maniaco!
-È una mia
amica, è con me.- Risposi gelida stavolta.
-Mi dispiace, ma
la ragazza non è stata invitata, Dave mi ha parlato solo di te non di
lei.-
Meglio
così in fondo. Non volevo che venisse coinvolta
dalle mie cazzate.
-Scusa eh Lily,
adesso mi spieghi che cavolo…-
Le tappai
immediatamente la bocca sperando che il ciccione non si insospettisse
per il comportamento di Angie.
-Mi spiace
dolcezza- Biascicò lui dispiaciuto pensando che la sua reazione fosse
dovuta al fatto che non potesse partecipare alla festa. -Ma è per
difenderci dagli intrusi, senza invito non si entra.-
Annuii. -Certo capisco, la scusi, ci è rimasta male.- La trascinai
via da lì un attimo per parlarle con calma.
-Che stai facendo
Lily?- Mi chiese non appena fu di nuovo libera di
parlare. –Intrusi?Quello si deve difendere dagli intrusi?Che razza di
festa è?!-
-Una cazzata appunto. Angie tu
devi andare via di qui, d’accordo?Ti spiegherò tutto stasera, ora
vai però!-
Tentennò un attimo indecisa sul da farsi.
-Fidati di me-
Sapevo che lo avrebbe fatto; quella frase funzionava sempre.
Si morse il
labbro. –D’accordo, ma fai attenzione ti prego.- Mi supplicò
con lo sguardo.
Annuii e la
osservai allontanarsi indecisa dal molo. Quando fu definitivamente sparita
dalla mia traiettoria raggiunsi di nuovo il tipo
all’ingresso che mi fece entrare.
Il party mi
ricordava la canzone Barbie girl degli
Aqua; le donne, squillo di lusso probabilmente, sembravano tante bamboline che
mostravano in modo pietoso le loro “grazie” per attirare
l’attenzione degli uomini che invece assomigliavano a tanti
Ken in smoking.
Ogni singola
donna era avvinghiata come una piovra al proprio cavaliere d’occasione,
più il boss era ricco e potente, più l’aggancio era
conveniente. Disgustoso…
Dio quanto doveva
essere ricco il proprietario di quella barca, miliardario. Chissà se era
di Johnny Rydell. Mi ritrovai inspiegabilmente elettrizzata all’idea di
essere alla festa di una persona così importante. Certo, era un pazzo
squilibrato mentale, ma la cosa era comunque morbosamente eccitante!Stavo
diventando peggio di Bella Swan, sempre inevitabilmente in pericolo…eh
beh, con il ragazzo che si ritrovava.
Mi guardai
intorno, godendomi la canzone The way I
are di Timbaland, mentre cercavo una persona che -non lo avrei mai ammesso
nemmeno sotto tortura- avevo voglia di vedere.
Quando andai a
sbattere contro un uomo, mi girai immediatamente per scusarmi, ma le parole mi
morirono in gola.
L’uomo in
questione era terribilmente alto, sui due metri circa, e aveva dei capelli sul
castano chiaro lunghi più o meno fino a poco
sotto il mento. L’abbronzatura appena accennata e il sorriso in cui erano
distese le sue labbra sottili e perfette mi fecero
aumentare il battito cardiaco. Era l’uomo più bello che avessi mai
visto, terribilmente magnetico. Ma chi era, Brad Pitt?
Non riuscii a
vedere i suoi occhi -che dovevano essere splendidi visto
il contorno- perché portava degli scuri occhiali da sole.
Deglutii cercando
di far muovere le mie stupide corde vocali che si erano seccate. –Scu- scusi…- Balbettai a disagio. Caspita quell’uomo
abbassava da morire l’autostima. Con la faccia che si ritrovava
chissà quanto doveva essere carismatico.
-Non ti
preoccupare piccola.- Disse con una voce bassa e roca,
ma piacevole.
Era incredibile,
emanava una maestosità pazzesca; sembravo una gazzella che si inchinava di fronte ad un leone! Scossi la testa
infastidita riprendendomi prima di riprendere a
camminare.
Mi sentivo
veramente a disagio per via di tutti gli sguardi da pervertiti che mi
rivolgevano i ragazzi e anche gli uomini mentre passavo davanti a loro.
Un ragazzo moro
mi si parò davanti facendomi quasi saltare per lo spavento.
-Ciao
bella.- Celiò
malizioso.
-Ciao.- Feci un sorriso tiratissimo e abbastanza
stranito –che voleva da me?- prima di cercare di sviarlo per andare
avanti.
Lui però
non sembrava minimamente intenzionato a spostarsi, continuava a guardarmi
soddisfatto con un sorriso da ebete stampato in faccia.
-Ti prendo per
tutta la giornata e anche per la notte.- Se possibile il suo sorriso
diventò ancora più largo.
Aggrottai la
fronte incredula. -Come scusa?- Chiesi sforzandomi di stare calma e ignorando
la rabbia che stava prendendo possesso pian piano di ogni minima cellula del
mio corpo.
-Io lavoro per Theodor
Madison.- Mi informò vanitoso, come se la cosa
mi potesse anche solo minimamente importare. Avevo sentito nominare da mio
padre quel tipo, doveva essere qualche altro criminale ricercato.
-Quindi?-
Arricciai il naso in una smorfia di sufficienza.
-Posso pagarti
bene.- Finì incrociando le braccia al petto arrogante.
Spalancai la
bocca sbalordita e stizzita, prima di rivolgergli uno dei miei peggiori sguardi
d’odio.
-Ma tu scherzi!Ma
sai dove te li puoi mettere i tuoi soldi?!- Sbottai
indignata diventando tutt’uno con i miei capelli.
-Oh andiamo, non
fare la preziosa.- Roteò gli occhi seccato. Ah
osava pure fare il seccato?!
-Non faccio la
preziosa e ora scusami, ma devo andare.- Ero riuscita a stare calma e a non picchiarlo, una cosa molto positiva. Modestamente io avevo
un autocontrollo da paura.
-Tutta sola
soletta?- suggerì con tanto di nuovo sorriso ebete in agguato.
Ok,
l’autocontrollo stava andando a farsi un girettino…
-Non sono sola!-
Puntellai le mani sui fianchi esasperata.
-Ah no?E con chi
sei?- Odiavo il suo tono di voce insolente. Brutto
poppante che non era altro!
-Con David
Bellick.- Più o meno, quando lo
trovavo…in fondo era lì, da qualche parte.
Il sorriso
dell’idiota si spense. –Ah, ma che cazzo, non può
accontentarsi di sbattersi Kimberly e basta quello lì?-
Kimberly chi?!Chi diavolo era quella Kimberly?! Dio, se lo avessi avuto davanti lo avrei strozzato!
–Evidentemente
no.- Sibilai torva non vedendo l’ora di togliermi dalle scatole quel
cretino.
-Fate una cosa a
tre e piccola?- Schioccò la lingua divertito,
irritandomi con un nuovo sorriso e avvicinandosi a me con il viso.
Benissimo, non
aspettavo altro. Gli stampai la mia mano con forza sul viso e quello schioccare
forte sulla sua guancia mi procurò un piacere ed
una soddisfazione impossibili da descrivere.
-Ma brutta
puttana, come ti permetti?!- Sbraitò tenendosi
la guancia arrossata con la mano.
-Ma come ti
permetti tu!- Gli ringhiai contro furiosa, se sperava di spaventarmi si
sbagliava di grosso!
Si stava
avvicinando a me minacciosamente, quando una voce lo bloccò.
-Lascia stare
Harry!- Mi ricordava vagamente qualcosa quella voce, l’avevo già
sentita.
-Quella non la
puoi comprare, non ti conviene proprio.- Quando mi girai in direzione della
voce divertita, capii subito a chi apparteneva.
Kevin Parks se ne
stava in piedi a braccia conserte con un’espressione quasi più
ebete di quella del tipo che avevo davanti.
-E poi è
di Dave, non ti conviene farlo incazzare, sai che caratteraccio ha…-
Continuò con una scrollata di spalle.
Il moro
sembrò convinto del tutto, annuì e sparì di corsa
lasciandomi con lo sguardo basso per la vergogna che sentivo nell’essere
stata aiutata da Kevin Parks. Dio, che sensi di colpa, era solo colpa mia se era ricercato.
Alzai di poco lo
sguardo e notai con sollievo che i suoi occhi non erano
affatto ostili, anzi erano amichevoli.
Mi fece un cenno
con la testa alla sua sinistra e seguendolo lo vidi.
Il battito del
mio cuore non poté fare a meno di accelerare; era appoggiato alla
ringhiera della barca e stava bevendo un drink. I capelli biondi scompigliati e
il viso erano illuminati dalla luce del sole ed il suo
fisico asciutto messo in risalto dalla camicia a maniche corte bianca che
portava, mi fece quasi sospirare. I primi bottoni erano slacciati, facendo intravedere
così la linea perfetta del collo e una parte del petto. I jeans scuri
gli fasciavano le gambe alla perfezione e la cintura che aveva della JC –tra l’altro osservarla mi stava
facendo venire una voglia pazzesca di togliergliela- metteva in risalto la sua
vita perfetta senza un briciolo di grasso. Perfetto.
Era davvero perfetto, non aveva un solo difetto. Almeno non fisicamente.
Sembrava un angelo. Anzi, molto di più, un Dio greco.
Rideva. Stava
parlando con una ragazza e questo mi fece provare una strana sensazione; sentivo
di odiarla senza nemmeno conoscerla. Era alta e aveva un fisico da modella. I
capelli erano biondi e mossi e gli occhi azzurri cristallini, sembrava la
reincarnazione di Venere. Osservandola meglio
realizzai, spalancando gli occhi, chi fosse: la ragazza del bagno in
discoteca!Era alla festa di Tatiana!
Quando gli sorrise una morsa mi attanagliò lo stomaco: era
davvero bellissima. D’un tratto
mi sentii tremendamente anonima e brutta rispetto a lei ed
arrivai a chiedermi che cosa diavolo ci fossi andata a fare lì. E dire
che non mi era mai capitato di sentirmi insicura…Quella biondina stava
letteralmente mandando a puttane la mia autostima, cazzo.
David’s pov
Di solito quelle
feste mi avevano sempre divertito, invece quella volta ero parecchio annoiato e
non facevo che guardarmi intorno.
-Kim?- Chiesi
attirando l’attenzione della bellissima ragazza bionda che sorseggiava un
drink vicino a me. Certe volte mi chiedevo davvero come avessi fatto a lasciare
uno schianto del genere. Cazzo, era una visione con quel vestitino corto che
indossava, aveva attirato lo sguardo di tutti gli uomini della barca.
-Uhm?- Si
girò leggermente verso di me in attesa.
-Tu conosci un
tipo di nome Edward Cullen?- Già che c’ero…
Ciò che
non mi aspettavo era una sonora risata in risposta.
-Che ho detto?-
Aggrottai il sopracciglio confuso.
-Dio Dave quanto
sei coglione!- Alla faccia della gentilezza… -Beh mi piacerebbe
conoscerlo- Sorrise di sbieco -Se solo esistesse.-
-Che vuoi
dire?Non esiste?- La guardai sbalordito, sentendomi improvvisamente un vero
idiota.
-No, è il
personaggio di un libro.- Spiegò prima di sorseggiare un altro po’
del suo drink.
-Come mai me lo
chiedi?- Chiese ancora mentre io stavo imprecando mentalmente in dieci lingue
diverse. Quella stronzetta mi aveva fregato alla grande!E io che mi ero fatto
un sacco di seghe mentali cercando di immaginarmi un possibile rivale
rincoglionito da eliminare. Grandioso
David. Davvero grandioso. Se non ci fosse stata Kim mi sarei
applaudito da solo per la mia scemenza. Chissà quanto cazzo ci aveva
riso su quella stronza…
-Così- Risposi alzando le spalle e lei capendo
perfettamente che quel gesto volesse dire che non avrei aggiunto altro non indagò
oltre.
Parlammo per un
po’ delle solite cazzate di cui parlavano solitamente le donne, ma io non
ero particolarmente interessato al discorso.
Mi guardai in
giro, pronto a fulminare con lo sguardo la persona che aspettavo. Mi sarei
vendicato eccome!Mi aveva fatto fare la figura dello
stupido.
-Cerchi
qualcuno?- Mi chiese Kim aggrottando il sopracciglio destro.
-No, figurati.-
Continuò a
parlare delle solite cavolate ed io mi limitai ad ascoltarla distrattamente, cogliendo alcune parole ogni tanto come: ragazza, lui, trucco, economico, mascara, scommessa; e
ogni volta che lei smetteva di parlare per riprendere fiato non dovevo far
altro che fare un cenno d’assenso con il capo e dire
“sì” o “no”.
-David, ma mi
stai ascoltando?- mi domandò accigliata, scoccandomi
un’occhiataccia quando risposi con un “sì” al posto di
un “no”, smascherandomi.
-Sì- Risposi cercando di mostrarmi convinto.
-Ripetimi quello
che ho detto allora dai!-
-Kim- cominciai serio –Sei stata
così esauriente e precisa che non riuscirei a concentrare tutto in poche
frasi, così su due piedi.-
Mi guardò
scettica. –Allora che ne pensi?- Mi chiese a tranello.
-Che sia una grande cosa.- Annuii sicuro della mia affermazione.
-Cosa
“è una grande cosa”?-
-Quello che hai
appena detto.- Aggrottai la fronte.
-Quindi pensi che
l’incidente aereo che c’è stato l’altro giorno e di
cui parlava il telegiornale stamattina sia una bella cosa?-
Argh. Beccato.
–Certo che no.- Scossi appena la testa accigliato.
-Quindi non mi
stavi ascoltando.- Concluse compiaciuta di averla avuta vinta.
-No, non ascolto
quasi mai le cazzate che dici.- Ammisi ridacchiando.
-Grazie tante,
eh?- Rise anche
lei divertita. Kim riusciva sempre a tirarmi su il morale anche con le sue
madornali cazzate.
Passai qualche
altro minuto a guardarmi intorno, poi improvvisamente la vidi. Appena la notai
il mio cuore aumentò –possibile?- i battiti. Mi dimenticai
immediatamente della
ragazza splendida che avevo vicino, perché
avendo quella visione divina davanti ai miei occhi era impossibile vedere
qualcos’altro. Era davvero bellissima, i capelli erano più lisci
rispetto al solito e dovevo ammettere che così stava ancora meglio.
Indossava un vestito chiaro, sul beige, piuttosto corto che le fasciava
perfettamente il seno e le gambe. Mi stava guardando quasi con odio e mi ci
volle qualche secondo prima di realizzare che stesse
guardando Kim. Dopo qualche altro secondo i suoi occhi si incatenarono
ai miei; lo sguardo pieno d’odio però rimase lo stesso. Il tempo
di battere le ciglia e la vidi sparire fra la gente che le era intorno.
-Scusa un attimo.- Mi affrettai a dire a Kim che mi guardava frastornata.
Allison’s pov
Via, via, via di qui. Continuavo a pensare mentre camminavo a
passo veloce fra la gente che ballava. Lei era così carina, così
elegante…io ero così anonima con quel vestitino stupido e conciata
così non ero per niente elegante. Quando mi sentii afferrare per un
braccio imprecai più volte mentalmente.
-Che fai,
scappi?- Mi sussurrò vicino all’orecchio facendo completamente
contorcere il mio cuore in una fitta piuttosto dolorosa. Come potevo lasciare
che venisse arrestato?
-Certo che no.- Risposi orgogliosa e strattonando il braccio
finché non mollò la presa.
Mi girai per
fronteggiarlo, ma fu un errore. Incrociare i suoi occhi mi fece
quasi perdere la capacità di comporre una frase di senso compiuto.
-Ti ricordo che
mi devi un ballo.- Disse divertito.
-Questo l’hai stabilito tu.- Gli ricordai acida.
-Non mi sembra
che tu abbia obbiettato la scorsa volta comunque.-
-Sì
invece.- Protestai.
Ridacchiò
prima di assumere un’aria fintamente seria.
-Oltretutto mia
cara, devi anche farti perdonare per la storia del tizio del libro.-
Inarcò un sopracciglio allusivo. Capii
immediatamente a chi si riferisse e non potei fare a meno di ridere sentendo
una strana e piacevole sensazione al cuore.
-Ti sei informato
a quanto pare.- Stavolta fui io a sorridere allusiva.
Subito si fece
serio e alzò la guardia. –Dove vuoi arrivare?- Mi guardò di
sbieco.
-Dico soltanto
che a quanto pare la storia del mio ex
–e qui mi scappò una risatina– ti ha turbato parecchio,
tanto da andare ad informarti su chi fosse, che ne so,
magari cercando su google il suo nome?- Tirai ad indovinare. Lo vidi fare una
smorfia.
-Solo
curiosità- Borbottò piuttosto infastidito facendomi nuovamente sorridere. Per una
volta ero io ad avere in mano la situazione.
-Io ci metterei
la mano sul fuoco sul fatto che fossi geloso.- Ridacchiai dimenticandomi della polizia,
della bionda e di tutte le altre cose che in quel momento avrei dovuto avere
per la testa; lui aveva il potere di farmi dimenticare tutto.
-Ma davvero?-
Riacquistò in un attimo il suo ghigno. –Pure io ce la metterei la mano su quel cazzo di fuoco sul fatto che tu
fossi gelosa della ragazza che era con me prima.-
Mi
irrigidii subito e lui
lo notò parecchio divertito. Era maledettamente furbo, aveva sviato il
discorso da lui a me.
-Siamo pari- Annunciò entusiasta.
–Anzi- Ci pensò su un attimo. –Direi che conta anche la tua
sceneggiata con la gelataia, quindi tu sei a quota 2.-
-Non ero gelosa
di quella.- Misi il broncio peggio di una bambina di
due anni.
-Certo certo.-
Scosse la testa dandomela vinta. -Allora questo ballo?- Mi chiese poi
tendendomi una mano divertito.
La guardai
incerta prima di seguire quello che mi dettava il cuore, nonostante il cervello
volesse solo ed esclusivamente la mia fuga da lì.
-Uno
solo- Precisai scettica.
Rise.
-Basterà.-
Fece un cenno al
tipo al lato della pista immensa da ballo che c’era su quella nave -altro
che barca!- e subito il dj acconsentì con la testa a qualcosa che non
avevo afferrato.
Ci misi poco a
capire con orrore che cosa il dj avesse già in serbo di mettere fin
dall’inizio. Era già tutto programmato!Fulminai David con lo
sguardo che se la rideva mentre When you
say nothing at all di Ronan Keating iniziava le sue prime note. Un lento. Voleva farmi
ballare un lento quello stronzo!Con la musica da discoteca sarebbe stato
più facile, ma un lento! Trattenni un ringhio che mi stava per uscire
dalla bocca seguito poi da una serie di insulti che
avrebbero fatto arrossire persino la persona più volgare del mondo. Ci
avvicinammo, o meglio, lui mi avvicinò a
sé mettendomi una mano dietro la schiena facendomi sentire delle strane
sensazioni sulle spalle. Quando la sua mano era entrata in contatto con la mia schiena era come se avessi preso la scossa, di quelle
piccole che si prendono magari per un secondo toccando qualcosa di ferro. Mi
dimenticai subito di tutti gli insulti che la mia mente stava accumulando e non
riuscii a pensare ad altro che a lui che mi sorrideva divertito.
It's
amazing how you can speak right to my heart
E’sorprendente come tu riesca a parlare
dritto al mio cuore
Le parole della
canzone iniziarono, ma io le sentivo solo in lontananza, ero troppo ipnotizzata
dal suo sguardo, dalla sua bocca, così vicina alla mia…riuscivo a
sentire il suo respiro fresco soffiare sulla mia fronte e da lì mandare
tante piccole scosse elettriche a tutto il mio corpo. Il suo profumo poi
contribuiva a mandarmi completamente in tilt il cervello che ormai non aveva più
la capacità di fare niente.
Without saying a word you can light up the dark
Senza dire una parola puoi illuminare il
buio
Allison-David pov
Come riesci, senza dire niente, a parlare al
mio cuore?
David’s pov
Non mi ero mai
sentito così strano in presenza di una ragazza.
Continuavo comunque a sorridere, mostrando quella sicurezza che però
dentro di me non avevo. Vederla arrossire mi piaceva, vederla sussultare ogni
volta che la sfioravo o mi avvicinavo mi elettrizzava, vedere il suo sguardo
ipnotizzato in quel momento me la faceva desiderare
come non avevo mai desiderato nessuna. Che mi aveva fatto?
Try as I may
I can never explain
Provo come posso, non riesco mai a spiegare
What I hear when you don't say a thing
Cosa sento quando non dici niente
Mi piace lo sguardo che hai adesso Allie…vale
più di mille parole.
È solo una mia impressione o i tuoi
occhi stanno davvero brillando?è solo una mia impressione o ti sei
avvicinata di più a me?
The smile on your face
il sorriso sul
tuo viso
lets me know that you need me
mi dice che hai bisogno di me
Allison’s pov
Perchè?Perchè solo con te mi
sento completamente persa, ma allo stesso tempo al sicuro?Il tuo sorriso mi infonde una sicurezza ed una forza che non avrei mai
pensato di avere.
Riesci a sentire in questo momento il mio
cuore battere all’impazzata?Per colpa tua credo che rischierò
un infarto.
Penso proprio che potrei naufragare nei tuoi
occhi verdi così profondi. Sembra che stiano sorridendo anche
loro…Sei felice adesso David?La prima volta che
ci siamo conosciuti i tuoi occhi non avevano un colore così limpido. Avevano
qualche sfumatura grigia che ora invece sembra sparita.
Mi avvicinai di
più a lui sempre stregata dai suoi occhi, incurante di quello che le
persone intorno potevano pensare o dire. Al diavolo tutto! Dalla mia mano sulla
sua spalla continuavano a partire brividi che si diffondevano piacevolmente per
tutto il corpo. Desideravo che mi abbracciasse ancora più forte, volevo
essere stritolata fra le sue braccia, non me ne sarebbe importato un cavolo se
magari non fossi riuscita più a respirare. Quanto mi sarebbe piaciuto
restare per sempre così.
All day long
I can hear people talking out loud Tutto il
giorno sento gente parlare forte
But when you
hold me
Ma quando mi
abbracci
near you
drown out the crowd copri il
rumore della folla
Sì, la folla…cosa me ne
importa di loro in fondo se ci sei tu qui che mi abbracci?
Try as they
may they can never define
Per quanto ci
provino non potranno mai dire
What's been
said between your heart and mine Cos’è stato detto
fra il tuo cuore e il mio
No…loro non potranno mai capire che
cosa si stanno dicendo i nostri cuori adesso, anche perché nemmeno io lo
so con esattezza. Che diavolo mi succede?
David’s pov
Volevo davvero
che non finisse mai quel momento. E non me ne fregava assolutamente un cazzo di
sentirmi addosso gli sguardi increduli e contrari di
Kimberly e Kevin, si potevano pure fottere per quanto me ne importava.
Davvero, non
sapevo nemmeno come sarei riuscito a staccarmi da lei alla fine della canzone,
la mia mano che la stringeva forte a me sulla sua schiena sembrava dotata di
volontà propria. Il profumo dei suoi capelli mi stava letteralmente
facendo impazzire, grazie al cielo avevo un buon autocontrollo –anche se
lei gli stava dando parecchio filo da torcere- altrimenti non sapevo se avrei
resistito alla tentazione di saltarle addosso anche lì davanti a tutti.
Continuava a torturarsi la bocca mordendosela con i denti
nervosa e quel gesto non fece che eccitarmi ancora di più. Okay,
diciamo pure che lei non stava proprio contribuendo a far scemare la mia voglia
di saltarle addosso.
Allison’s pov
Sentire il mio
corpo così vicino al suo stava letteralmente facendo uscire il mio cuore
fuori dal petto. Stavo respirando affannosamente, ma non per la stanchezza del
ballo, più per il desiderio di un suo bacio…Guardavo le sue labbra
esattamente come un assetato guardava l’acqua nel deserto. Avevo proprio
bisogno delle sue labbra per aiutare la mia sete di lui.
Dissetami…
Caspita, da
quando ero così poetica?
You say your best when you say nothing at all Tu dici le cose migliori, quando non dici niente.
Allison-David pov
Sì, tu riesci anche senza la tua voce
a parlarmi…
Allison’s pov
Non mi accorsi
nemmeno della fine della canzone perché quelle parole riecheggiavano
lontane nella mia testa. Solo il mio cuore riusciva a sentirle nitidamente e a
ripeterle mentre guardavo David.
Improvvisamente
una sveglia impostata al mio orologio da polso quello stesso pomeriggio, un
pomeriggio che mi sembrava lontanissimo però,
mi ricordò che erano le quattro…
*To be continued*
Ta-dan xD Ecco cosa
intendevo quando dicevo che le cose si sarebbero aggravate >.< Il finale
lascia un po’ così, ma il prossimo capitolo è già
scritto –così come tutta la storia, ma va beh xD- e vi assicuro
che cercherò di rispondere il prima possibile
alle vostre stupende recensioni per riuscire a postarlo :P Eh sì,
perché come al solito la colpa del ritardo è mia, Chiara è
stata velocissima e favolosa a betare e io lentissima e chiacchierona anche
nelle risposte come sempre xD Però credo che meritiate molto di
più di un semplice grazie per le vostre meravigliose recensioni, per
questo cerco sempre di scrivere il più possibile nelle risposte^^
Beh che dire sul
capitolo?Avete capito chi è l’uomo biondo che incontra Allison?Sì
dai, è semplice ;)
Per quanto riguarda
il ballo spero davvero che vi sia piaciuto e non vi sia sembrato banale
>.< Non
sapevo proprio che canzone scegliere, ne adoro tantissime, ma per ballare il lento
questa mi sembrava adattissima, anche per le parole che sono riuscita ad
adattare più o meno alla circostanza…credo…spero xD Come vi
è sembrato? Noioso, vero?Spero non troppo sdolcinato –David non lo
è per niente xD-, era la circostanza a renderli così smielati xP
Che altro dire?Mmh…Alla
fine salta di nuovo fuori Edward…Ma quanto gli fischieranno le orecchie a
quel poveraccio di un vampiro??? xD Pazienza,
sopporterà ù_ù
Ah una precisazione
importante: non essendo mai stata a New York non avevo la minima idea del fatto
che a Brooklyn non ci fosse un molo in cui si potesse attraccare una barca.
Perciò, grazie al preziosissimo aiuto di Bea (eulalia_17) che a NY ci
è stata**, ho corretto e ho messo Brooklyn nel capitolo precedente,
scusate per l’errore >.<
Pooi, vi lascio un
piccolo spoiler sul prossimo capitolo :P
-Dave, Kevin è stato ferito!-
Strillò agitata e con gli occhi leggermente umidi.
Ok, questo è
un po’ cattivello xP Poi immagino che a voi interessi di più
sapere cosa succederà fra Allie e Dave ;) vi dico solo che il prossimo
capitolo si intitolerà “I don’t
want to see you anymore – Non voglio più vederti”,
quindi…a voi l’immaginazione^^
Un bacione
grandissimo, grazie come sempre per il vostro sostegno che per me è
importantissimo**
Bec^^
*Risposte
recensioni*
Emily Doyle: Condivido più che pienamente la tua
conclusione xD Hai proprio ragione a dire che Allison sia disturbata, io sarei
andata avanti eccome xD Ma io sono io ed Allie
è Allie, cioè una deficiente ù_ù
Sono contenta che
Dave ti piaccia così tanto*___* Eh sì,
l’unico difetto è che un criminale, ma che vuoi che sia xD Si
può sorvolare!
Titanic è
abbastanza noioso sì –lo ammetto io che lo adoro e l’ho
visto un sacco di volte XD-, più che altro perché è molto
lento come film, certe scene magari sono un po’ troppo lagnose, ma alla
fine a me nel complesso il film mi piace ^//^
I pensieri di Dave
sono il contrario di quelli di Allie –ovviamente xD- e un pochino sono
come i miei, soprattutto
per quanto riguarda il pezzo noioso iniziale sulla vecchia che io
non sopporto xD
Paul
Walker*________* (faccia alla Homer Simpson quando
vede una ciambella xD) Non sarebbe stata una cattiva idea mandarli a vedere
2fast2fourius xD Ma ricordo che Allison è disturbata mentalmente, tanto
da volersi rivedere lo stesso film per la 137esima –mi sembra- volta xD
quindi...ù_ù
Grazie per tutti i complimenti cara, sei sempre gentilissima a
commentare^^
Un bacione grande,
al prossimo capitolo, Bec =)
mAd wOrLd: Ciao!^^ Grazie mille per la recensione, sono
contenta che il capitolo ti sia piaciuto^^
Come ho scritto
nello scorso capitolo -che ho corretto poi- ti
ringrazio tantissimo per avermi fatto notare l’errore^^ La mia ignoranza
geografica è veramente imbarazzante ^//^ Ero più che convinta che
Seattle fosse al posto di Boston -.- e quindi da brava cretina scrivevo Seattle
pensando a Boston, il che è assolutamente stupido lo so xD Poi guardando
sull’atlante ho notato che nemmeno Boston è tanto vicina,
però alla fine lo è molto di più di Seattle =D Si vede che
non ci sono mai stata in America, eh? :P
Grazie ancora per
la recensione, un bacio grande, Bec =)
semplicemente_lunatica: Ciao Giuly! =) Ti ringrazio infinitamente
per i tuoi complimenti, sono sempre più che graditi :D
Eh sì,
Allison ha avuto un aumento improvviso di lucidità in quel momento e si
è ripresa, cosa che io di sicuro non avrei
fatto xD
Sono contenta di
non essere l’unica che piange ogni volta rivedendo più volte quel
film xP La prima volta che l’ho visto avevo sette anni, è stato il
primo film da “grandi” che ho visto, forse per questo da allora
è rimasto il mio preferito xD
La tua sensazione
era giustissima purtroppo, le cose iniziano a complicarsi nel prossimo capitolo
>.< Ma anche in questo non è andato tutto perfettamente
liscio…
Come hai visto
Allison è riuscita lo stesso a sgattaiolare fuori di casa e ad andarci
alla festa, ma alla fine la cretina non è riuscita ad avvisare David -.- in altre parole la sua presenza è stata del tutto
inutile, si è fatta distrarre da lui e ha dimenticato tutto xD Eh beh,
anche lei è umana xP
Spero che questo
capitolo ti sia piaciuto, un bacio grande, grazie per la recensione, Bec :D
SweetCherry: Ciao Jessy!^^ Non sai quanto mi rende felice
sapere che la mia ff ti piace!!!!!*_____* Davvero ti rallegra vedere un mio
aggiornamento?Oddio sto gongolando dalla gioia, grazie ^//^
Non so davvero come
rispondere a tutti i tuoi complimenti, mi hanno lasciata
senza parole, sono stata mezz’ora a fissare il pc con la bocca spalancata
come una cretina :P Posso solo dire un banale, ma sentitissimo, GRAZIE =D
Per quanto riguarda
la trama, sentirmi dire che è originale e per nulla scontata è la
soddisfazione più grande in assoluto xP
Sono contenta che
ti piacciano entrambi i pov** Il mio timore più grande era che David non
pensasse da ragazzo, ma come me ed Allison, da
ragazza. Cerco sempre di fargli pensare l’opposto di quello che potrei
pensare io, come per il film Titanic =D
Il loro rapporto si
evolve piuttosto lentamente sì, proprio perché non voglio che
sembrino troppo finti xP Se i baci ci sono stati
è stato solo merito di Dave che prende sempre l’iniziativa xD
Grazie della
recensione e del sostegno, un bacio grande, Bec =)
silvietta_in
love 4ever: Ciao
carissima!!!!^^ Sono contenta che la scemenza dei personaggi ti abbia fatto
ridere :D Li ho resi così cretinamente comici anche per far ridere il
lettore :P E anche perché lo sono un po’ anche io cretina,
diciamocelo xD
Eh sì, la
madre li ha scoperti e mi è venuta fuori un pochino più perfida
di quanto volessi xD Però è da capire dai, è preoccupata
per la figlia…ù_ù Dirà al padre solo della festa,
non dell’appuntamento fra Allie e Dave ;)
Si vedranno lo
stesso vedrai, tutto dipenderà da Allison
però…riuscirà a risolvere il casino combinato?Vedrai
più avanti ;)
Grazie per tutti i
complimenti tesoro e grazie anche infinite per aver messo il link
della mia storia nella tua*_* Con molta fatica (io con i codici html faccio
schifo! XD) sono riuscita a ricambiare e a mettere il tuo, perché credo
davvero che meriti di essere letta :D Un bacione
grandissimo, grazie per tutto, Bec^^
Jes Potter: Ciao Jes!!^^ Grazie
per la solidarietà scolastica xD Purtroppo hai ragione, in questo
periodo i compiti sono tantissimi un po’ in tutte le scuole >.< i
professori appena si avvicina la fine del trimestre vengono presi da una
schizofrenia improvvisa (che hanno sempre, ma si accentua xD) e iniziano a dare
compiti e interrogazioni a raffica…come se non avessimo una vita al di
fuori della scuola, bah xD
Tornando al
capitolo, sono contenta che ti sia piaciuto*_* Eh sì, Titanic è
troppo sdolcinato in effetti per un ragazzo. Poi lui
non aveva nemmeno Leonardo DiCaprio da ammirare durante il film xD
Per Vicky capirai
tutto più avanti vedrai ;) Kim e Kevin riappaiono già in questo
capitolo, non posso stare senza di loro, sono i miei personaggi preferiti :D
Grazie infinite per
i complimenti cara, un bacio grande, Bec^^
Sabry87: Ciao Sabry!!^^ Grazie infinite per la
recensione e per i complimenti cara**
Eh sì, alla
fine Allison si è ritirata proprio sul più bello però xP
Ha avuto un attimo di lucidità^^
Come ti è
sembrato questo?Spero che non ti abbia delusa
>.< Un bacio grande, grazie per il sostegno, Bec =)
___Yuki___: Ciao Yuki!!^^ Sono
contentissima di leggere anche questa tua recensione, non mi sono persa nessuna
delle altre^^
Che questa storia
sia anche solo minimamente, parzialmente e lontanamente paragonata
a Twilight è per me un onore immenso*____*
Sai che non avevo
mai fatto caso alla somiglianza del film con la storia di David ed Allison?La scelta di Titanic è stata del tutto
casuale, è sempre stato il mio film preferito xP Il discorso che hai
fatto però mi ha fatto riflettere molto; Jack e Rose sono molto
più simili di quanto pensassi ad Allison e David** Tranquilla
però che il finale sarà diverso, a me non piacciono i finali
drammatici anche se a volte mi capita di esserlo :P Sono un po’
contraddittoria lo so, ma ci
sarà un lieto fine comunque ;D
Ti ringrazio
infinitamente per tutti i tuoi complimenti che mi hanno fatta
sorridere come una deficiente mentre la leggevo^^ Non so davvero che dire, se
non un banale GRAZIE, sono parole bellissime e molto incoraggianti le tue**
Mi fa davvero
piacere sapere che la mia storia ti sia piaciuta così
tanto, a differenza di altre che trattavano più o meno lo stesso
argomento*_*
Tu hai i capelli
rossi???Oddio che belli, beata te!!!!!!!*___* Io sto
seriamente pensando di tingermeli con l’henne xP Mi mancano solo un altro
paio di moine per convincere mia madre a lasciarmelo fare e poi sarò
anche io rossa xD
Hai proprio
ragione, a rappresentare le rosse ci sono solo Anna e Pippi, è ora di
riscattarsi, ci vuole una rivolta delle rosse! xD
Sono contenta che
Kevin ti piaccia così tanto** Ha avuto un
passato difficile che lo ha segnato molto, anche la sua fissa per la moda
è legata ad esso :P ne parlerà lui stesso in un suo pov
più avanti ;)
Vicky non fa parte
del mondo di Dave e Kev, ma ha avuto a che fare con quest’ultimo,
racconterò anche la sua versione da un suo punto di vista^^
Spero che questo
capitolo non ti abbia delusa >.< Un bacione
grande, grazie infinite per il sostegno, Bec =)
pirilla88: Ciao Vale!!!^^ Ti ringrazio per il supporto
per quanto riguarda la scuola, hai proprio ragione, basta resistere ancora
qualche giorno e sarà Natale! :D
Mi fa tantissimo
piacere che ti siano piaciute le scene fra Dave e Allie =)
Eh sì, Allison stava ragionando solo con gli ormoni all’inizio,
poi si è ripresa e si è staccata. Non sarà così
semplice per Dave, Allie è una che ragiona con il cervello ;D
Sì Dave mi
è uscito molto più gentleman di quanto volessi xP Diciamo che non
insiste anche per non litigare e ancora non sa che lei non lo
ha mai fatto :P Altrimenti qualche battuta sarebbe uscita sì xD
Ti dirò, mi
rende davvero contenta anche il fatto che Mark ti stia così antipatico :D perché più avanti lo odierai ancora di
più, ma tranquilla che avrà quello che merita ;)
Spero che questo
capitolo ti sia piaciuto e non ti abbia delusa** Un
bacione grandissimo cara, grazie del supporto e dei complimenti, Bec =)
rossy87: Ciao carissima!!!^^ Non mi stancherò
mai di dirti che non ti devi assolutamente giustificare per nessun ritardo! :D Sei già carinissima a lasciarmi queste recensioni
bellissime –non cretinate come dici tu- tutte le volte, non posso pretendere
niente di meglio ;)
Come al solito riesci sempre a farmi sorridere come una cretina
leggendo tutti i tuoi complimenti, grazie :D
Mi dispiace per la
storia degli ormoni, non credevo che Dave potesse avere quest’effetto xD
La scena della
macchina è stata abbastanza difficile da descrivere per me, quindi
sentirmi dire che ti è piaciuta per me è una gioia immensa**
Sono contenta che
Allison ti piaccia così tanto^^ Hai capito alla perfezione il suo
carattere, lei è proprio così =)
Mi piacerebbe
davvero tantissimo vedere te ed Allie inseguire Dave
con i guantoni per menarlo, sarebbe una scena divertentissima! :D Beh ma hai ragione scusa ù_ù povero Winnie
The Pooh, che ha Dave contro di lui? xP
David sta
diventando anche dolce sì** Vedrai fra due capitoli però che non
sempre lo è…quando non è con Allison
è diverso :P
Sto ancora
trattando con Babbo Natale; per il momento si rifiuta di portarti Dave e Kev
perché sono troppo pesanti per la sua slitta, ma vedrai che a suon di
calci farò cambiare idea al buon vecchio Babbo! xD
Credo anche io che il tuo 2 più 2 sia giustissimo ;) Beh,
vedrai più avanti attraverso un pov di Vicky come si sono conosciuti e
cosa li ha divisi…e non dico altro, parlo troppo! :P
In questo capitolo
hai visto che è successo…e nel prossimo le cose andranno malino,
ma tranquilla che sistemerò tutto! =D
Spero tu sia
riuscita a dormire nei giorni scorsi, nonostante il grosso punto di domanda che
avevi su questo capitolo xD Un bacione grande cara, grazie per tutto, Bec :D
fallsofarc: Tesoro non so più come dirti di non
preoccuparti assolutamente dei ritardi! =) Con tutti quelli che faccio io poi
>.<
Anche
io sono rimasta indietro
con i regali di Natale xD Eh sì, scrivere porta via molto tempo, ma
è uno sfogo imparagonabile :D
Sentirti dire ogni
volta che adori le battute tra Allie e Dave non mi stanca
affatto, mi riempie sempre di più di gioia*_*
Vedo che gli occhi
da cucciolotto di Dave hanno riscosso molto successo
xD Mi fa molto piacere, anche se lui non si è dimostrato molto entusiasta!
Eh beh, povero, per uno che vuole fare il duro sentirsi dire che ha gli occhi
da cucciolotto non è il massimo, gli ha smontato l’orgoglio,
muahahah xD
Hai proprio ragione
a dire che la paura di Allie che un ragazzo possa vedere quella foto è
la stessa che abbiamo più o meno tutte xP
Nemmeno io sono mai venuta bene in foto, non sono per niente fotogenica :P
I tuoi complimenti
sono sempre una carica di coraggio e autostima pazzesca (autostima che poi va
sotto i piedi dopo che leggo i tuoi meravigliosi capitoli, ma questi sono
dettagli xP), grazie^^
Puoi ripeterlo
tutte le volte che vuoi che Allie e Dave sono divertenti
–e anche un po’ cretini aggiungo xD- io non mi stancherò mai
di sentirlo, mi fa sempre piacere =D
Eh sì, Dave
mi è uscito quasi un gentleman quando si è fermato xP Inizia a
provare qualcosa, ma diciamo che ha anche voluto evitare una litigata :D
Allison è
molto dispettosa e vendicativa xD Alla fine si è vendicata
nell’unico modo che poteva; ordinando addirittura del vino francese che
poi si rivela uno schifo totale xP
I pensieri
malinconici di Dave mi vengono quando sono malinconica anche io
xP Involontariamente tante volte influisco sui loro pensieri :)
Titanic lo hanno rifatto anche da poco in tv, quel pezzo l’ho
riscritto dopo averlo visto non so quante altre volte xP Mentre scrivevo poi mi
ero immedesimata benissimo nella storia (:
Non ti preoccupare
assolutamente per la storia Seattle/Boston, è stato un errore mio^^ Ho
controllato e avevi ragione tu sul fatto che Forks fosse dalla parte di
Seattle, mi ero confusa pure su quello xP
Se odi adesso Mark,
non oso immaginare quanto lo odierai più avanti! =P Vedrai
però come lo sistemeranno poi ;) sono molto crudele io nelle vendette xD
Eh sì, un
po’ come Bea con Simone, anche Allie ha voluto gestire la cosa da sola.
Oltretutto, c’è qualche dettaglio da ricordare: David non sa
niente di Mark, non sa che Allie ci usciva insieme
–contemporaneamente era come se stesse con entrambi- e che lei gli ha
mentito quella sera in discoteca dicendo che il ragazzo che chiamava al suo
cellulare non era né il suo ragazzo, né lo stesso che aveva visto
lui al suo tavolo. Ci giocherà parecchio su Mark con queste piccole
bugie di Allie in presenza di Dave…
Eh, la mamma di
Allie alla fine si mette in mezzo >.< Però è preoccupata
per la figlia, per me è già tanto che non l’abbia relegata
in casa xD
Le tue recensioni
non sono meravigliose, sono molto di più!^^ Io le adoro, leggerle mi
mette di buon umore^^
Sono sempre
più che contenta di sostenerti tesoro, per qualsiasi cosa tu abbia
bisogno di sfogarti ci sono sia su msn che sul cell
(anche se non ho mai soldi, ma sono dettagli xD)
Un bacione
grandissimo, ti voglio bene, Bec^^
eulalia_17: Ed ecco qui la Scrittrice che nasconde i
suoi capolavori nella memoria del suo pc!Bea ti dovrei rimproverare, ti
conviene muoverti a ricopiare la tua storia perché io sono impaziente e
sono curiosa di vedere come andrà avanti! :D
Ah, pardon, ho
iniziato la risposta nel modo sbagliato:
Beaaaaaaaaa!!!!!!!!Ecco, questo era il modo giusto xD Sorvolando sulla
mia scemenza, ricopiata la storia la devi assolutamente postare, altrimenti
interpello la Chia e in due ti stresseremo finché non lo farai ;)
Detto questo,
sì i Woldrich hanno fatto qualcosa al loro piccolo pargoletto Dave xD Ma
anche a qualcun altro…
Mi fa piacere che
anche l’altra mia schifezza ti sia piaciuta^^ Proprio ieri sono andata
avanti a scrivere qualcosa, ma non è venuto tanto bene xP
Tornando al
capitolo, sono contenta che ti abbia fatto sconquassare!
xD
Oddio ti son piaciute
così tante scene?*____* Basta, ormai sono a Pensierolandia come Bea (l’altra xD) sono partita per la
tangente per la contentezza, grazie^^
La storia del vino
mi è venuta fuori così di getto, ho cercato su google nomi di
vini francesi costosi, non ho la minima idea di che sapore abbia quel vino,
poraccio, magari è pure buono xD
I pensieri di Dave
sul Titanic non so nemmeno io come mi siano venuti, mi ero calata proprio nella
parte allora dai =D
Ma…no
cioè Bea, ma che esclamazione è “Granitacruda”?Tu me
lo devi proprio spiegare xD
Va beh, Mark
è odioso sì, più avanti lo
odierai mooolto di più >.< Uhahahah, povera Hele che ha fatto di
male per meritarsi Mark? xD
Sono contenta che
Dave e Allie abbracciati ti siano piaciuti così tanto*___*
Eh la mamma è
la mamma….frase che non vuol dire niente lo so
ù_ù Comunque, sua madre come hai visto da questo cap
combinerà non pochi casini e nel prossimo le cose andranno male male
ç_ç Ma, c’è sempre un ma, si risolveranno
ovviamente, prima o poi xD
Un
bacione grandissimo cara,
concludo qui perché sto smaniando per leggere il tuo capitolo :P Grazie
per tutto, Bec =)
Detto questo Bec stramazza al suolo per tutte le
bellissime recensioni che ha letto*__* Scherzo, ma ci è mancato poco xP
Grazie veramente ragazze siete carinissime^^
Dicevo,
detto questo non posso che consigliarvi di leggere la Divina
Secretly
di fallsofarc – la Bellissima drabble 'Nothing But
Love; di eulalia_17 – la Mitica Love Penalty di
Trappy – e udite udite, una new entry, la Stupenda Per Amore di un Ladro
di silvietta_in love 4ever ^^
Se volete vedere i volti dei personaggi, ho aperto
un blog grazie all’aiuto della mia beta, Qui.
Dovevo postare la scorsa volta la scheda della
madre di Allie, ma mi sono dimenticata -.- un applauso
a me? :P Dovrei postarla nei prossimi giorni comunque,
sperando di ricordarmi ^^
Ps: Se avete tempo, correte a dare anche
un’occhiata al forum
dedicato a Secretly ;) Ci sono tante anticipazioni e curiosità sulle
storie di fallsofarc^^
Ringrazio infine le 59 meravigliose
persone che hanno inserito la storia fra le preferite
(non commento neanche più, sono troppo contenta, grazie^^) e le
altrettanto magnifiche 56 persone che
l’hanno inserita tra le seguite (vi adoro, grazie^^)