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Autore: sakura2480    20/12/2009    4 recensioni
Ma povero, povero Cancer...ecco giunto per lui il momento di pagare per tutte le cattiverie commesse in passato! E cosa c'è di meglio di un allievo che ti rivoluziona la vita?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cancer DeathMask, Gemini Saga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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25 Due giorni di prove, due giorni di vergogna  pura e totale!
Quella che doveva essere una festa di bontà e altruismo, si trasformò radicalmente in una lezione di bestemmie e imprecazioni, parolacce e accidenti mandati a chiunque.
Amos, che era cristiano, confidava nel Santo Natale sperando in un miracolo, ossia che Shion capisse che era una cosa ridicola e lasciasse perdere il tutto, ma lui non demordeva.
In un momento di pura follia, resa forse dall'atmosfera, Death Mask si era addirittura fatto il segno della croce, e qui c'è da spiegare una cosa: Death Mask era "cristiano" anche lui, ma per capire come muovere le mani in quella maniera misteriosa, aveva dovuto chiedere aiuto a Shura, ma siccome la semplice mimica non era bastata, dovette fargli anche un disegno esplicativo.
Dopo tante pene e sofferenze, finalmente arrivò la temuta sera.
C'era stato un piccolo cambiamento un paio di giorni prima, quindi il presepe non sarebbe più stato allestito sul piazzale del Tempio, ma tutta la cittadina adiacente fu trasformata in scenografia!
Era estremamente adatta e creava un'atmosfera surreale, lungo il percorso erano state accese delle torce appese ai muri, le cantine trasformate in grotte, e i nostri poveri presero posizione per compiere quella che definivano la missione più pericolosa di tutta la loro vita!
La vergogna regnava sovrana, ma avevano un buon motivo per voler sparire dalla faccia della terra, infatti non avrebbero dovuto subire solo le prese in giro di tutti i Cavalieri esistenti, ma anche quelle degli stessi abitanti, che sgranarono gli occhi alla vista delle celebrità spogliate delle loro Armature d'Oro.
Mur si trovava quasi all'ingresso, dava il benvenuto ai visitatori con un sorriso che più finto e tirato non si poteva, faceva un freddo cane e quindi cercava di stringersi sulle spalle l'agnellino vivo che gli belava in un orecchio con traforazione del timpano.
Ma il freddo faceva effetto anche sulla vescica del piccolo ovino, perchè usò i capelli lunghi di Mu come cesso, facendoci sopra due litri di pipì.
Il Cavaliere sapeva che li vicino c'era Milo da qualche parte, sapeva che per oggi custodiva il forno, sapeva che stava facendo il fornaio...l'agnello era buono nel forno a legna, ma sapeva che se avesse mangiato il peloso belante e spisciolante, Shion gli avrebbe dato da riparare tante di quelle armature che non sarebbero bastate tre generazioni di Arieti d'Oro per ripararle tutte.
Aldebaran era qualcosa di fenomenale, in due secondi aveva spaccato tre cataste di legna, gli stava pigliando un infarto nello sforzo di andare sempre più veloce per far bella figura davanti alle ragazze, roteava quell'enorme ascia rischiando di decapitare Shura Aiolos e Aiolia che, nelle loro vesti di Re Magi inpegnati a reggere i cofanetti, si erano ritrovati a camminare entro un raggio di tre metri dal boscaiolo folle, poi schiantava l'ascia sul malcapitato ciocco che aveva di fronte, alcuni li divideva perfettamente a metà, altri venivano disintegrati e i proiettili generati dalla smollecolazione lignea, andavano all'impavida ricerca di occhi aperti nella quale conficcarsi per stare al caldo.
I tre Re Magi citati prima dovevano girare continuamente per le strade e stradine, beccandosi le domande di rito dei bimbetti impiccioni.
<< Cosa c'è là dentro? >> cantilenavano in coro.
<< Oro! >> rispondeva Aiolos.
<< Argento! >> rispondeva Aiolia.
<< Ehmm...>> Shura era in netta difficoltà, sapeva cos'era l'oro, sapeva cos'era l'argento, ma la mirra...secondo lui non lo sapeva nessuno!
<< Mirra! Ma non chiedetemi cosa sia! >>
Si sentiva un inetto e un fallito, al contrario di Aiolos e Aiolia che parevano averci preso gusto!
Shaka invece, stava rischiando di essere internato in una manicomio, girava per le strade comportandosi come un folle, aggrediva verbalmente sia cittadini che Cavalieri, senza nessuna differenza di età, sesso e stato sociale.
<< Pentiti dei tuoi peccati...il Redentore...arriverà il Redentore di tutti noi! >> diceva con espressione da matto e movenze da schizzofrenico.
La gente si speventava, perchè venivano afferrati da una mano ad artiglio che gli conficcava le unghie nelle carni, e lì entrava in azione Saga!
Il centurione romano folle scatenava le ammirazioni delle donne e le ire funeste dei mariti e fidanzati.
Ma lui si divertiva, come prima cosa afferrò Shaka per un braccio e lo strascinò per terra come un mocio, mentre gli gridava insulti e improperi.
<< Smettila, folle, o verrai crocefisso alle mura di Gerusalemme come sobillatore! >> diceva ad uno Shaka allucinato che promise di fargliela pagare molto cara.
Faceva il giro turistico delle strade, incontrò i Re Magi e li fermò per perquisirli.
<< Fermatevi! Cosa c'è lì dentro? >> domandò mentre sbatteva la punta della lancia sui contenitori di metallo.
I tre risposero a testa bassa, ma non per esigenza di copione, bensì avevano paura a contrariarlo per timore che la sua doppia personalità sarebbe uscita fuori!
E lì si che sarebbe stato un presepe reale!
Anche fin troppo!
Milo stava impazzendo, mai cotto il pane in vita sua.
Soltanto per far prendere il fuoco appestò tutto il complesso del Santuario e la città di fumo, l'artropode aveva furbescamente pensato che il fuoco poteva essere acceso con la legna umida!
Arrivato all'esasperazione aveva cominciato a fare gesti di aiuto, nella speranza che qualche fuochista passante si fermasse per aiutarlo.
Anche Camus aveva i suoi momenti di gloria, visto che cosa era riuscito a fare al compleanno di Amos, per lui la parte del cencioso pezzente che chiedeva l'elemosina andava più che bene.
Andava in giro curvo e zoppo, chiedendo l'elemosina a tutti quelli che passavano, ma lui era fortunato, infatti sotto quelle vesti povere che gli coprivano parzialmente anche il volto, nessuno aveva riconosciuto Camus dell'Acquario.
Alcuno lo scambiavano davvero per un mendicante e gli facevano l'elemosina e, siccome era Natale, tutti si sentivano più buoni e le loro mancette erano piuttosto consistenti.
Camus guardava le monete tintinnanti sulla sua mano, avrebbe voluto tirarle dietro a che gliele metteva in mano, poi però le guardava meglio.
<< Hmmm...mica male! >> diceva e si intascava il maltolto!
Quando si accorse che era un lavoro redditizzio, si munì di tazza scassata e ricominciò a girovagare tra la gente.
<< Fate la carità...un tozzo di pane...>>
Il bello era che la gente ci credeva!
Però c'era anche una presenza che non passava inosservata, il Grande Sacerdote Munifico Shion!
Munendosi di scorta armata, giustamente preoccupato per la sua incolumità dopo quello che aveva organizzato, girava beato e sorridende come un ebete, ammirando la stronzata che aveva creato!
A furia di girovagare senza una meta, s'imbattè in Doko.
I due si guardarono, Doko gli dette un'occhiata tale da incenerirlo, mentre Shion continuava a ridersela guardando il compagno secolare condannato a farsi il giro del presepe spingendo una cariuola con cinquanta chili di legno dentro, legna destinata al boscaiolo matto Aldebaran!
Alla fine del presepe, si arrivava alla Sacra Famiglia, la famiglia più strana del mondo.
Death Mask, purtroppo per lui riconoscibilissimo, basculava sul bastone dopo essersi addormentato al freddo e al gelo.
Per svegliarlo, ogni tanto la Madonna gli tirava un ciocco in fronte, la povera Lithya non poteva muoversi perchè teneva in braccio un vero neonato, figlio di una delle attendenti della Tredicesima Casa, che per l'occasione aveva gentilmente prestato il frutto del suo grembo.
Il bimobo era incredibilmente imbacuccato di coperte per non fargli prendere freddo, lì vicino, debitamente nascosto, un termos che serviva a mantenere caldo il latte per la poppata, Lithya stringeva il cucciolotto microscopico e lo cullava, sembrava veramente una mamma col bambino.
Solo che anche lei aveva bisogno di alzarsi, mentre la gente si affollava davanti alla capanna per guardare l'attrazione principale.
<< Tienilo un momento, devo alzarmi un pò altrimenti mi congelo, così! >> diceva passando il neonato nelle mani rozze e inesperte di Death Mask.
<< Grrrr...>> era l'unico suono che emetteva Giuseppe!
Non sapeva nemmeno da che parte era la testa, non appena il piccolo avvertì un abbraccio diverso cominciò a blaterare come solo loro sanno fare.
<< Piantala...o giuro che ti scoppio per terra! >>
Lo cullava un pò troppo energicamente, e aveva appena poppato dal biberon, il rigurgito partì puntuale a preciso come un missile arrow, centrando Death Mask in piena faccia.
Il Cavaliere rimase immobile con gli occhi chiusi, mentre tocchi di latte predigerito gli colavano dappertutto, ma non era solo ad affrontare i guai, ecco che una mano sapiente gli passò un fazzoletto sulla faccia con fare premuroso.
<< Non lascerei mai mio cognato in codesta situazione! >> disse Santa Rita, la sorella della Madonna, che aveva le fattezze di Aphrodite.
Giuseppe bloccò la mano di colpo.
<< Stà fermo! Qui sono capaci di pensare che Giuseppe ha messo le corna alla Madonna con la sorella! >> disse digrignando i denti.
Lithya lanciò un ciocco anche in testa alla "sorella".
<< Potresti evitare di fare il depravato anche qui, per favore? >> ormai Lithya era diventata la lanciatrice di ciocchi ufficiale del Santuario, dal momento che poteva gareggiare tranquillamente alle Olimpidi come partecipante al lancio del giavellotto!
Ma i problemi nella stalla non si limitavano ai battibecchi tra i santi coniugi e il parentado, ma anche gli altri inquilini ci mettevano lo zampino.
Nella catapecchia erano stati anche inseriti, come da tradizione, un bue e un asino, c'era una puzza tremenda ma i loro nasi ibernati quasi non la sentivano più.
Però Death Mask se la vedeva male, molto male!
Dopo che i visitatori avevano scoperto che il bue era ghiotto di castagne, cominciarono a rimpinzarlo come a una calza della befana, il che aveva avuto un effetto devastante sul doppio stomaco ruminante del bovino, che cominciò a sbuffare dal posteriore come una balena che riemergeva per respirare, e siccome Death Mask gli stava vicino, quando sbadigliava respirava a pieni polmoni la fragranza con un susseguirsi di conati di vomito mascherati con una mano sulla faccia.
Ad un certo punto, una vocina pia che proveniva dall'alto chiedeva aiuto.
<< Per favore...qualcuno potrebbe staccarmi da quassù? Ho fame, sete, mi scappa la pipì...e tante altre cose! >>
Il povero Amos piangeva come un disperato, soffriva in maniera immane appeso come un salame, stava congelando e non ce la faceva più.
Ad un certo punto la sua sopportazione arrivò al limite.
<< Adesso basta! Non voglio rimetterci la vita per far ridere la gente! >>
Afferrò con la mano la corda che lo sosteneva e, bruciando solo un pò del suo cosmo, riuscì a disintegrarla, si spezzò all'improvviso ma Amos ricaddde in piedi come un gatto e leggero come un grillo.
<< Amos! Dove vai? >> disse la sorella quando lo vide togliersi la parrucca e tutto l'armamento da angelo.
<< Dove vado? Ora te lo faccio vedere dove vado! A prendermi una bella tazza di cioccolato caldo alla faccia di Shion che mi ha appeso lassù come un capocollo! >>
Era arrabbiato e si vedeva, punto nell'orgoglio e innervosito dalla fame e dal freddo, si allontanò a passi svelti, attorno alla sua figura volteggiavano Fuochi Fatui che arrivavano quando di solito si innervosiva un pò troppo.
<< Amos! >>
La voce di Death Mask arrivò chiara e forte tra il vociare della gente.
<< Stai calmo! >> gli disse serio.
<< E già che ci sei porta una cioccolata calda anche a me! >>
<< Bhà...>> rispose allontanandosi.
Intanto il santo poppante, che era stato nuovamente passato a Lithya, aveva inondato la veste della Madonna di urina santa!
Ma qualcun'altro se la sarebbe passata male e ancora non lo sapeva!
L'artefice di tutto questo!
Mentre Shion passeggiava sorridendo come un ebete, non sapeva che la tremenda vendetta dei suoi sottoposti dorati si sarebbe presto abbattuta su di lui.
Durante il suo camminamento, si imbattè in un mendicante cencioso e, per fortuna, quasi irriconoscibile.
<< La prego buon signore...faccia un offerta! >> diceva Camus che nel frattempo era diventato ricco.
Shion cominciò a divincolarsi nel tentativo di liberarsi della presa dell'Acquario che cominciò a frugare nei recessi della veste sacerdotale in cerca di preziosi.
<< Ma lasciami stare! E molla! >>
<< Ma buon signore...siamo a Natale...mi dia qualche spicciolo per una minestra calda! >>
Camus si meritava l'oscar per l'interpretazione, e sarebbe arrivato molto più in là se non fossero sopraggiunte le guardie ad allontanarlo!
Quando vide le brutte si tolse il cappuccio e i soldati vedendo con chi avevano a che fare, si allontanarono intimoriti.
<< Eh eh...ben ti stà! >>
Shion continuò a camminare quando ad un certo punto una lama invisibile gli aprì di netto la veste sulla schiena.
<< Ma che cazzo...>> disse con poca della grazia che avrebbe dovuto avere, rabbrividendo per lo spiffero gelato che lo investì in pieno.
<< Ma...ma...>> era interdetto, voltandosi vide solo i tre Re Magi.
Shura, bastardo come non mai, esordì per parare il culo a lui e agli altri due.
<< Potente Shion, deve stare attento a camminare o si deve comperare un'altra veste meno lesa! Così si prenderà un malanno! >>
<< Hai ragione Shura, grazie! >>
Disse andandosene senza accorgersi del sorriso malefico dei tre.
Passò davanti ad Aldebaran dove rischiò di farsi moncare i piedi di netto dall'ascia che, casualmente, sbagliò bersaglio!
<< Oh...mi spiace Sacerdote, non volevo! Ma a furia di spaccare legna...le braccia si stancano! >>
Shion era diventato bianco come un lenzuolo slavato, e parlò balbettando.
<< Tra...tranquillo...no..non è succ...successo niente! Sono ancora vivo! >>
Putroppo, pensò Aldebaran.
Quando passò davanti al forno, vide Milo che ormai aveva preso la mano nel cuocere il pane, accanto a lui montagne di pagnotte calde che donava alacramente agli abitanti del villaggio.
<< Ehi, Sacerdote, viè un pò qui! >>
Shion raggiunse Milo.
<< Che c'è? >>
<< Non è che potrebbe prendere il mio posto? Dovrei andare a fare la pipì! Lei ci costringe a restare qui! >> disse urlando e tutta le gente si voltò.
<< Shhh...si può sapere che ti urli? Ci stanno guardando tutti! >>
Ma il danno era fatto, tutte le persone guardarono il Gran Sacerdote come se fosse uno schiavista incallito, Shion si guardava attorno vergognoso!
Dovette prendere il posto di Milo per non peggiorare la situazione, e quando questì tornò, lo trovò affumicato e tossente alle prese con le pagnotte malefiche.
<< Grazie! >> disse lo Scorpione senza curarsi minimamente del suo stato di salute.
Per Shion stava cominciando a diventare una situazione insostenibile, sembrava che si fossero messi d'accordo invece agivano autonomamente!
Dovette fare il giro largo per non cadere più nelle trappole, ma non riuscì a sfuggire ai deliri di Shaka, alla carriola di Doko che lo investì "involontariamente", Mu che dall'entrata si era trasferito nel centro a cercare Milo per scaldarsi, e che gli fece sorreggere il lanoso belante per quasi mezz'ora sparendo chissà dove.
Saga, facendo finta di essersi calato completamente nella parte, gli punzecchiò le chiappe con la lancia!
<< Sgombrare sgombrare, pezzenti! >>
Shion s'incazzò non poco a sentirsi chiamare pezzente, ma la lancia in mano a Saga lo convinse che era meglio stare zitti.
I ragazzi che incontrò per strada lo guardarono con una faccia strana, non aveva riconosciuto che sotto quei vestiti laceri e sporchi si nascondevano i futuri Cavalieri d'Oro.
Anche loro non gliela fecero passare liscia, Keko, l'allievo di Camus, gli creò una nuvoletta sua tutta personale dalla quale cominciò a nevicare senza sosta.
Erano pochi quelli che potevano vantare di usare i loro poteri a distanza per nuocere al Sacerdote che li faceva vergognare così tanto.
Shion non capiva il motivo di quest'astio, ma un pò l'immaginava!
Gixa, l'allievo di Mu, si divertì a sollevarlo di dieci cm da terra, Shion camminava ma non si era accorto che i suoi piedi vagavano nel vuoto, quando se ne accorse partirono le minacce.
<< Gixa, lo so che sei tu! Se non vuoi andare isolato sul Jamir mettimi subito giù! >>
I suoi piedi toccarono subito terra.
Anche Sury, l'allievo di Milo voleva vendicarsi, ma usare la Cuspide sulle chiappe sacerdotali sarebbe stato troppo esagerato!
Alcuni erano troppo brutali per poterli usare anche solo per scherzo, e Ninus, l'allievo di Shura fermò anche gli altri.
Basti dire che Shion si allontanò circondato da Fuochi Fatui rispondenti alla chiamata di Amos appollaiato sul tetto di una casa.
L'arrivo alla capanna fù devastante, Shion guardò dentro e scoppiò in una risata isterica, la rabbia di Death Mask salì all'improvviso e non fù più possibile controllarlo.
Si slanciò fuori la capanna afferrando Shion per il collo e scrollandolo come un pollo!
<< Tu...maledetto...ti diverti alle nostre spalle, vero? Adesso ti faccio divertire io! >>
Le guardie riconobbero l'aggressore del Sacerdote ed ebbero paura di intervenire.
Passarono altre due ore, ma il Presepe Vivente subì un cambiamento radicale, ossia i suoi personaggi.
Death Mask, abbracciando Lithya e Amos si godeva la capanna da fuori, mentre Shion e due sacerdotesse avevano preso la parte di Giuseppe, Santa Rita e la Madonna.
La ribellione del Cancro aveva fatto il giro del villaggio e tutti i suoi compagni avevano obbligato le semplici guardie a prendere il loro posto, senza che questi si potessero minimamente opporre all'ordine di un loro superiore!
E così le cose tornarono alla normalità!
Il presepe chiuse le luci tra gli applausi della gente, e ognuno tornò a casa sua!
Amos era triste però!
<< Che cos'hai? >> gli chiese Death Mask.
Ad Amos si riempirono gli occhi di lacrime e le labbra cominciarono a tremare.
<< Io...alla fine mi sono divertito! >>
<< E allora? >> chiese ancora il Cancro che non riusciva a capire.
<< Ma fra un anno...>>
Il ragazzino non riuscì a resistere, si fiondò addosso al Cancro stringendolo forte e cominciando a singhiozzare.
<< Io...non voglio lasciarti! Io...io...ti voglio bene, Death Mask, tu...sei il mio papà! Se ti lascio...non potrò più divertirmi così! >>
Death Mask rimase male, ma male veramente!
Nessuno gli aveva mai detto ti voglio bene, nemmeno Lithya!
Se lo strinse, non potè fare altro e cercò di tranquillizzarlo.
<< Andiamo! manca un anno possono succedere tante cose! Stai tranquillo! >>
Ma Death Mask non era indifferente, mentre Lithya guardava commossa il fratello.
Amos era davvero stanco per continuare i suoi piagnistei, e si addormentò addosso al petto del suo maestro.
Death lo prese in braccio e lo portò nel letto grande, la sua compagna lo guardava sorridendo.
<< Dormirà tra noi! Ha preso molto freddo stasera! >>
Lithya si abbassò e baciò il fratello sulla guancia.
<< Notte, fratellino mio, ci vediamo domattina! >>
Amos dormiva e rideva.
Si, sarebbe stato veramente un grande Cavaliere.
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Ecco un'altro capitolo per voi, spero che vi sia piaciuto e che abbia azzeccato i vostri gusti!
Non so ancora se questo sarà il penultimo capitolo o no, vedrò man mano, ma vi verrà comunicato all'inizio del prossimo capitolo!
Tsuku: Io non sono un genio e lo sai! E poi si, ho avuto il coraggio di far apparire Manigoldo perculante e sbavante per Lithya! E poi...la tua presenza ispiratrice c'è sempre!
Richlee: Mi sento onorata di aver scritto la prima etero che ti sia piaciuta, davvero! Spero che Shaka e Milo ti siano piaciuti anche in questo capitolo!
Hime: O_O...ma no, un genio del male no, ti prego! E poi noooooooooooooooooo...Panariello...quando ho letto la recensione sono caduta dalla sedia dal ridere! Sei tu il genio del male, mia cara, non io! Lo zampognaretto però...c'ho provato ma non sono riuscita a inserirlo bene! Spero che ti sia andato bene lo stesso stò capitolo!
Sary: Ecco quello che ti chiedevi sarebbe successo, tesò! Però avrai letto che Amos non è così felice di vedere la luce alla fine del tunnel! Poeverino!
sagitta72: Ti piace il Death Mask rincoglionito, mi sembra, o sbaglio? Non dare la colpa all'età, il guaio è che siamo noi ad essere matte, ma è una follia innocua che ci piace! Vi sfido a riguardare le puntate dell'anime con Death Mask e non pensare ad Amos! Vediamo se lo guarderete in maniera seria! Io non ci riuscirei!









  
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