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Autore: LADY_youkai    20/12/2009    1 recensioni
Chiudo gli occhi, cercando di cancellare dalla mia mente quel sorriso forzato, quello sguardo triste, quel corpo minuto e privo di protezioni. Ho sempre sperato di essere la colonna portante della tua vita, quando invece mi sono accorto che sono solo un inutile frammento
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il nuovo capitolo! Mi sono impegnata a scriverlo...quasi.... si tratta di un flashback, sempre visto dalla parte di Reita. L

Chapter Five – Death love


Maledezione! Voglio sapere chi è quel cretino che chiama alle tre di notte! Trovassi almeno il telefono (vai a capire mia madre e la sua mania dei cordless!). Alla fine lo trovo, giustamente nel punto più remoto partendo da camera mia e, gridando contro l'apparecchio, inizio a imprecare

-Pronto! Si può sapere cosa diavolo...-

-R...Ryo...- La mia rabbia muore di colpo: sento il cuore fermarsi

-Taka-chan? Sei tu?- Non mi risponde, semplicemente sento un pianto soffocato, di quelli strazianti..di quelli che non ho mai sentito provenire da te -Takanori, perché piangi?- Mi agita non sentire la tua voce, ma solo questi singhiozzi

-E'...lei è...- Lei.

Sì, so di chi parli. Credimi, in un altro momento avrei sentito una stretta al cuore e avrei provato un sacco di sentimenti contrastanti invece adesso, stranamente...avverto solo paura...

-Taka, mi stai facendo preoccupare-

Cade il silenzio.

Un silenzio diverso

-E' morta-


“Mi sento in colpa a volte”

“E perché?”


Crolla il mondo, in due secondi. In due stupidi e insulsi secondi.


Corro senza fermarmi, corro finché ho fiato. Ad accogliermi c'è Kouyou, sconvolto anche lui, circondato da un'ambulanza e da una macchina della polizia.

C'è anche il pubblico, questo fastidioso agglomerato di persone ammalate di una curiosità malsana, che commenta, fa supposizioni

-Oddio...finalmente Ryo...-

-Che diavolo è successo? Dov'è Takanori?-

-E' in casa...- Mi accompagna all'interno dell'abitazione: sento che trema, così come la sua voce. E lo capisco, anche io non so come comportarmi.

E tu?

Vedo i suoi genitori, disperati, sua madre in lacrime, mentre suo padre cerca di sostenere la moglie, anche se è evidente che non ne è in grado.


Il dolore di perdere qualcuno...


Con lo sguardo ti cerco, in mezzo a tutta questa gente che mi disorienta, cammino con accanto Kouoyou

-Eccolo- Osservo il dito, che indica una figura nascosta in cucina, abbandonato sulla sedia: Dio...quello non sei tu...

Ci avviciniamo piano, ho paura di vedere il tuo volto e sono sicuro che per Kouyou è lo stesso. Respiro profondamente, prima di sussurrare il tuo nome, che ti scuote e ti fa alzare di scatto la testa: lacrime.

Vedo solo quelle...i tuoi occhi non riesco a trovarli, in mezzo a tutto quel dolore. Rincominci a piangere e a raggomitolarti sulla sedia, distrutto e disperato.

Ti abbracciamo e non possiamo che piangere assieme a te

-Lei...lei è...- Non riesci a dirlo, soffocato dalle lacrime e straziato dal dolore.

Takanori...il tuo corpo così piccolo non doveva conoscere tutto questo

-Sua..sua madre...l'ha trovata in bagno...e....- Kouyou ti abbraccia ancora più forte, ti aggrappi a lui, bagnando la sua spalla delle tue lacrime: ti dice di non dire nulla, sembra quasi cullarti. Mentre tu, continui a piangere e cerchi di parlare.

No, Taka-chan, ti supplico, smettila di piangere.

Sento un rumore fuori dalla cucina e vedo una cosa che mai avrei voluto vedere: un corpo, appoggiato su una barella, avvolto da un lenzuolo bianco e anonimo. I gemiti di dolore dei suoi genitori, seguiti subito dopo dai tuoi, così vicini e strazianti. Vorrei portarti via da qui, convincerti che è solo un incubo.


E in effetti lo è.


Ed è terribilmente reale.



In bagno...sua madre l'ha trovata. Una parete dipinta di rosso.



Non hai parlato per tutto il tempo del funerale. Ti abbiamo riaccompagnato a casa e ti sei limitato a sussurrare un “grazie”, per poi sparire dentro casa tua.

Solo.


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Sono passati anni da quella notte, eppure ho come la sensazione che nulla sia cambiato: tu ancora chiudi le porte e ti rinchiudi in camera. Il dolore e il senso di colpa continuano a perseguitarti eppure te l'ho già detto: tu non hai nessuna colpa


Non ho saputo ascoltarla...non ho saputo dimostrarle quanto l'amavo...”


No, glielo hai sempre dimostrato. Lo so. E sapessi quante volte ho sperato di poter essere al suo posto.

Adesso, tutti questi pensieri, mi sembrano così stupidi e cattivi...


-Allora, facci vedere il nuovo testo, sono curioso!- Osservo Aoi, seduto sul divanetto davanti a me, in attesa di leggere la tua nuova opera d'arte.

Perché si tratta di questo: ogni testo, è semplicemente un'opera d'arte.

Tu osservi il foglio, sorridendo tristemente

-Non sono sicuro che vada bene però...-

-Non scherziamo Ruki, i tuoi testi vanno tutti bene- Ti contraddice Kai, mentre mescola il caffè e attende anche lui ansioso. Osservo Uruha, che a sua volta mi osserva, preoccupato: troppe volte lo avevamo visto piangere di nascosto a scrivere quel testo, troppe volte in quel periodo tornava ad avere gli incubi di un tempo.

Ci porgi il foglio, sedendosi subito dopo sulla poltrona libera e, silenzioso, attendi il commento


“Perché temo di ferirla”

“Taka, te l'ho già detto, tu non hai mai...”

“Io amo qualcuno, Ryo”


Restiamo in silenzio, dopo aver letto il testo.

Non mi sbagliavo.

Ne ero certo.

Alzo lo sguardo e incontro il tuo

-E'...è bellissima Ruki...- Aoi sembra quasi sconvolto, così come Kai: anche loro devono aver capito. Anche loro sanno

-Te la senti di...cantarla?-

-Sì, mi serve-

-E come la vuoi intitolare?- Guardo Uruha: sappiamo quale sceglierai, la chiamavi così, perché a lei piaceva quel nome e perché dicevi che le stava bene. Respiri profondamente, prima di dire quel nome, che sembra una coltellata al cuore

-Reila-

continua...

Ovviamente stavo ascoltando Reila, mentre la scrivevo ç_ç Ogni volta che ascolto questa canzone mi viene il magone ç_ç e il live non lo posso più vedere! Ruki che piange mi distrugge çAç

Ah, sicuramente come avrete capito la frase "una parete dipinta di rosso" è ripresa da bathoroom ç_ç

Al prossimo capitolo *-*

  
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