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Autore: Samwise The Brave    20/12/2009    0 recensioni
Gaara non la sopportava. Era terribile, rompiscatole, testarda, ribelle e selvaggia. Costei era Ino Yamanaka, una ragazza terribilmente bella d'altro canto. La trovava irritante, ma in realtà nascondeva i suoi veri sentimenti... *fanfic scolastica*
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Ino Yamanaka
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 4 - Ma allora, E' VERO!

Capitolo 4

Ma allora, E’ VERO!


 

<< Ma perché non vuoi ammetterlo!? Non ti uccide nessuno! >> Hinata vuole sapere perché tanta segretezza su quella questione.
<< Ma perché non vuoi ammetterlo!? Non ti uccide nessuno! >> Il biondino attacca il rosso con affare disperato tenendosi chinato verso di lui dal fondo del letto d’ospedale poggiato sulle mani all’angolo inferiore con le barre di ferro, tornato da Sabaku dopo il non consenso del moro.
<< EH?! Guarda che la Yamanaka non mi interessa! Come ve lo devo dire, in arabo? >> Gaara si tirò su di colpo, avvicinando terribilmente il viso a quello del biondo, stufo di parlare di lei.
<< NON SONO BAKA! Vedo come la guardi quando entra in classe! >> Scemo e impacciato, ma nelle questioni d’amore Naruto è infallibile.
Gaara strinse in un attimo fortemente le coperte che teneva tra le mano e un colorito bordeaux gli sopraffece il volto con una certa estensione.
<< Vedi?! Ho ragione io! >> Il ragazzo si scorge ancor di più verso Gaara, con sorriso beffardo e sguardo di chi la sa lunga.
<< MA!... >> Anch’esso, come la ribelle Ino non sapeva come rivincere la verità, sopraffacendo tutte quelle verità venute a galla.
<< NIENTE “MA”! Ci penso io! >> Si volse verso l’uscio alzando un braccio in segno di saluto.
<< Eh!? Naruto, io ti… >> Ma niente da dire. Il biondo è sparito: non voleva rischiare la vita prematuramente.
<< Datteba! L’ho scampata bella! >> Si calmò in cuor suo… Gaara è capace di tirargli la stampella in fronte se gli capita sotto tiro nel momento sbagliato.
Camminava indecentemente, come un vero bambino, attraversando tutto il corridoio per poi arrivare alle scale. Ma lo colse una sorpresa inaspettata.
Con passo decisamente più adulto e femminile, gli si avvicina una  dolce ragazza col viso grazioso.
<< Ciao Naruto!... >> Chiude gli occhi con un’espressione gentile, salutando il biondo fermandosi di fronte lui.
<< C..Ciao Sakura! >> Naruto diventa terribilmente paonazzo, osservando il volto della rosa con nota dolce.
< Cavolo, che sbocco! >

 

 

Nella palestra c’è ormai da diversi minuti una certa agitazione.
Il prof. Gai fissa dal dietro della cattedra i due amichetti, Naruto e Gaara, spostando costantemente con movimento fluido e estremamente lento lo sguardo prima su uno, poi sull’altro scrutandoli dall’alto in basso, convinto che ci fosse qualche strano problema che non andava tra i due.
Il resto della classe guardava il prof., sconcertata per quella imbarazzante situazione che seguiva da oltre 15 minuti.
Finalmente si decise a parlare, passando ai fatti.
<< Che avete voi due?! Nel mio spirito di assoluta giovinezza pura, posso sentire come tigri desolate un’aura cupa e negativa provenire da voi due… >> Naruto lo d’occhia in modo pietrificante, addirittura alzando con fatica il capo a penzoloni sul collo. Gaara manco bada alla situazione preso dai suoi più profondi pensieri, ma sicuramente anch’esso giù di morale.
<< Insomma! ANDIAMO IN PALESTRA O NO?! >> Sbraita Kiba, ormai stanco di quella noiosa situazione. Gai risponde all’istinto.
<< Ma certo allievi miei!!! La giovinezza ha bisogno di duro allenamento! FORZA! IN 20 SECONDI IN PALESTRA! CHI NON RISPETTA IL TEMPO SI BECCA DUECENTO ADDOMINALI DELLA PURA GIOVENTU’! >> E così, senza perdere un centesimo di secondo, tutti si riversano ammassati l’uno all’altro all’ingresso della classe, con qualche problema a passare dalla porta.
Scendono immediatamente correndo come capre impazzite, ma praticamente nessuno arrivò in tempo rispettando i 20 secondi. E così, tutti si beccano i duecento addominali, e Kiba viene isolato per tutta la giornata.
Ne escono tutti sfiniti. Ma Gai non si perde d’animo, e comincia a farli correre per qualche minuto, diminuendo il tempo prestabilito di 20 minuti, on incredibile indulgenza per quelle povere creature già cotte.
Iniziano a correre, mentre Gaara e Naruto rimangono seduti di fianco al prof.
Gaara è ancora mezzo rimbambito dal colpo di Ino. per questo non svolge attività fisica. Naruto si è inventato una balla poiché era piuttosto depresso.
<< Ehi Uzumaki! Che hai?! >> I due cominciano a conversare. Gaara si offre per primo, sbuffando qualche parola alla cavolo, con la mano a sostenergli la testa, poggiando il gomito sulle gambe saldamente incrociate.
<< Sakura mi ha scaricato! >> Alza la voce in un lamento, ma poi scorge con il volto del prof., preoccupandosi che non lo avesse udito, capendo tutto quanto. Ma Gai era tutto intento a ridere di gioventù ai suoi “allievi”, secondo lui aumentando lo spirito di allentamento, cui funzionava solo con il suo amato Rock Lee.
<< C-come “ti ha scaricato”?!!! >> Gaara non capisce a cosa si stesse riferendo il suo amico con “scaricato”, non credendo che i due si fossero parlati.
<< Ha detto che non le piaccio, solo perché sono troppo esaltato! UFFA! Ma chi le ha svelato che ho una cotta per lei! >> Solo a ripensarci, Naruto diventa ancora più depresso. Non c’è nessuno che lo avesse in antipatia nella scuola, e quindi non capisce come mai Sakura sia al corrente di tutto.
<< …Non ne ho idea. Però è strano! >> Il rosso è dispiaciuto per lui.
Ci fu un momento di silenzio, in cui tutto si fece apparentemente più calmo.
Mentre gli alunni correvano e sfaticavano come matti, Gaara inconsapevolmente cercava tra la moltitudine dei suoi compagni lo sguardo della Yamanaka. Sembrava imbambolato nella ricerca.
< Ma che hai imbecille! Perché cerchi quella pazzoide?! > Si disse tra se, tornando con i piedi sulla Terra.
Però anche contro voglia, continua a cercarla: è come una calamita da cui non si può sfuggire. Appena una lunga chioma bionda balzo alla sua vista, non le staccò più gli occhi di dosso.
Certo, è davvero la più bella della classe, per non dire di tutta la scuola.
< Gaara, ti sei ufficialmente rimbecillito! > Continuava a incolparsi dentro di se. La fissa sempre più con foga, attratto da quella sua stupenda chioma svolazzante di color biondo angelico.
Quando Ino infine si accorge di tutto ciò voltando lo sguardo verso di lui, si gira in un attimo da un’altra parte accelerando la corsa, diventando un poco rossa.
Hinata che stava seguendo tutta la scena, si avvicina alla bionda e le bisbiglia all’orecchio, con affanno di stanchezza.
<< Ecco… i segni… di chi è innamorato! >> Sussurra a occhi di cielo.
<< Cosa?! No, TI STAI SBAGLIANDO! >> Ino non si rivolse a lei con cattiveria, ma più che altro con imbarazzo.
<< Se, se… ti si legge in volto!... >> La sua affermazione non ebbe risposta.
<< …Come fai a dire che non ti piace, se continui a fissarla?! >> Naruto osserva Sabaku in cerca di risposta.
<< C-che? Io?! Mica la sto fissando!!! >> Gaara viene risvegliato dal biondo, in assalto di colpevolezza.
<< Sei un gran bugiardo… >>

L’ora dopo, era quella di Hatake, equivalente a ‘compito a coppie’.
I ragazzi aspettano esausti in classe, con il classico ritardo del prof che però non era rimpianto. Molti passano il tempo chiacchierando, e le ragazze pettinandosi e truccandosi.
Quando infine compare improvvisamente correndo vero la cattedra, i divertimenti finiscono e tutti ammutoliscono. In me che non si dica, ordina subito di mettersi due a due, come la formazione data in precedenza.
<< Su, VAI! >> L’incitazione di Sakura e Hinata non è molto confortante. Ino venne spinta da dietro la schiena verso il rosso che aspettava annoiandosi con la testa china sul banco. Yamanaka si vergogna fortemente, e di sicuro, per non dar a vedere che le piace il rosso, sarebbe ritornata al suo carattere spaccone e impulsivo.
Lo stesso accade a Gaara, che però avrebbe mantenuto la sua calma, tranne se lo avesse offeso.
<< Ciao. >> Gaara provò ad attaccare conversazione, un poco imbarazzato.
Ino si soffermò a fissare gli occhi azzurro chiarissimo del ragazzo, raggelanti ma allo stesso tempo molto dolci perla forma a mandorla ancora un poco bambinesca. Gaara la guarda sorpreso da quel suo gesto inaspettato.
< Che strano,mi sta fissando.> Pensava il rosso, un tantino preoccupato.
<< Ehm, EHM! >> Hinata e Sakura che stanno osservando tutta la scena, cercano di dare un aiuto all’amica, risvegliandola dal suo imbambolamento.
Qualche secondo, e Ino torna alla realtà.
<< Allora, lo hai fatto il compito?! >> Ovviamente, la ragazza torna al suo solito comportamento.
< Ma come?! Fino a un momento fa non mi staccava lo sguardo di dosso, e adesso pretende che abbia già finito il compito?! >>
<< Come te lo devo dire?! Un compito “a coppie” si fa in due, non uno lavora e l’altro se ne lava le mani! Si può sapere perché mi tratti come una merda?! Non sono mica il tuo schiavetto! Non ti ho fatto assolutamente niente per meritarmi tutto questo! >>  Sakura si volta subito verso il prof., per vedere se aveva udito la sua parolaccia, così che non lo sbattesse fuori.
Ma Kakashi è concentrato sul suo programma.
Gaara intanto aveva attaccato Ino, arrivando al nocciolo della verità. Scruta Ino negli occhi, con il volto un poco straziato.
< Meno male… >
Gaara lo sa: ha esagerato. Si prepara al colpo di grazia della bionda, ma… niente. Lei non risponde alle sue provocazioni.
<< Cosa fai? Perché non mi dici niente? >> Il ragazzo divenne spazientito e confuso.
Naruto lo guarda impressionato da lontano. Hinata si chiede cosa avesse la ragazza per non rispondergli.
Infine, a testa china, come pentita gli dice:

<< Hai ragione. >> A Gaara viene un colpo al cuore.

Ormai ho capito una cosa.: la devo smettere di dire: "pubblico domani! " Perchè tanto nn va mai così.
Mi scuso per l'ennesima volta con i lettori, a cui dico cose e poi ne faccio altre.
Ma che scrittrice sono?
Mi impegno nei disegni, a colorare, ma le fanfic le trascuro sempre.
Fucilatemi, và.

Ringrazio tutti i poveretti che leggono ancora e che addirittura recensiscono.
Vi ringrazio di cuore di sopportare i miei orari.

A presto (speriamo)

SABAKU NO INO

  
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