Capitolo
4
Ma allora, E’ VERO!
<< Ma
perché non vuoi
ammetterlo!? Non ti uccide nessuno! >> Hinata vuole
sapere perché tanta
segretezza su quella questione.
<<
Ma perché non vuoi
ammetterlo!? Non ti uccide nessuno! >> Il biondino
attacca il rosso con
affare disperato tenendosi chinato verso di lui dal fondo del letto
d’ospedale
poggiato sulle mani all’angolo inferiore con le barre di
ferro, tornato da
Sabaku dopo il non consenso del moro.
<<
EH?! Guarda che la
Yamanaka non mi interessa! Come ve lo devo dire, in arabo?
>> Gaara si
tirò su di colpo, avvicinando terribilmente il viso a quello
del biondo, stufo
di parlare di lei.
<<
NON SONO BAKA!
Vedo come la guardi quando entra in classe! >> Scemo e
impacciato, ma
nelle questioni d’amore Naruto è infallibile.
Gaara strinse in
un attimo
fortemente le coperte che teneva tra le mano e un colorito bordeaux gli
sopraffece il volto con una certa estensione.
<<
Vedi?! Ho ragione
io! >> Il ragazzo si scorge ancor di più verso
Gaara, con sorriso beffardo
e sguardo di chi la sa lunga.
<<
MA!... >>
Anch’esso, come la ribelle Ino non sapeva come rivincere la
verità,
sopraffacendo tutte quelle verità venute a galla.
<<
NIENTE “MA”! Ci
penso io! >> Si volse verso l’uscio alzando un
braccio in segno di saluto.
<<
Eh!? Naruto, io
ti… >> Ma niente da dire. Il biondo
è sparito: non voleva rischiare la
vita prematuramente.
<<
Datteba! L’ho
scampata bella! >> Si calmò in cuor
suo… Gaara è capace di tirargli la
stampella in fronte se gli capita sotto tiro nel momento sbagliato.
Camminava
indecentemente,
come un vero bambino, attraversando tutto il corridoio per poi arrivare
alle
scale. Ma lo colse una sorpresa inaspettata.
Con passo
decisamente più
adulto e femminile, gli si avvicina una dolce ragazza col
viso grazioso.
<<
Ciao Naruto!...
>> Chiude gli occhi con un’espressione gentile,
salutando il biondo
fermandosi di fronte lui.
<<
C..Ciao Sakura! >> Naruto diventa terribilmente paonazzo,
osservando il volto della rosa con nota dolce.
<
Cavolo, che sbocco! >
Nella
palestra c’è ormai da
diversi minuti una certa agitazione.
Il prof. Gai fissa dal
dietro della cattedra i due amichetti, Naruto e Gaara, spostando
costantemente
con movimento fluido e estremamente lento lo sguardo prima su uno, poi
sull’altro scrutandoli dall’alto in basso, convinto
che ci fosse qualche strano
problema che non andava tra i due.
Il resto della classe
guardava il prof., sconcertata per quella imbarazzante situazione che
seguiva
da oltre 15 minuti.
Finalmente si decise a
parlare, passando ai fatti.
<< Che avete voi
due?! Nel mio spirito di assoluta giovinezza pura, posso sentire come
tigri
desolate un’aura cupa e negativa provenire da voi
due… >> Naruto lo
d’occhia in modo pietrificante, addirittura alzando con
fatica il capo a
penzoloni sul collo. Gaara manco bada alla situazione preso dai suoi
più
profondi pensieri, ma sicuramente anch’esso giù di
morale.
<< Insomma! ANDIAMO
IN PALESTRA O NO?! >> Sbraita Kiba, ormai stanco di
quella noiosa situazione.
Gai risponde all’istinto.
<< Ma certo allievi
miei!!! La giovinezza ha bisogno di duro allenamento! FORZA! IN 20
SECONDI IN
PALESTRA! CHI NON RISPETTA IL TEMPO SI BECCA DUECENTO ADDOMINALI DELLA
PURA
GIOVENTU’! >> E così, senza perdere
un centesimo di secondo, tutti si
riversano ammassati l’uno all’altro
all’ingresso della classe, con qualche
problema a passare dalla porta.
Scendono immediatamente correndo
come capre impazzite, ma praticamente nessuno arrivò in
tempo rispettando i 20
secondi. E così, tutti si beccano i duecento addominali, e
Kiba viene isolato
per tutta la giornata.
Ne escono tutti sfiniti. Ma
Gai non si perde d’animo, e comincia a farli correre per
qualche minuto,
diminuendo il tempo prestabilito di 20 minuti, on incredibile
indulgenza per
quelle povere creature già cotte.
Iniziano a correre, mentre
Gaara e Naruto rimangono seduti di fianco al prof.
Gaara è ancora mezzo
rimbambito dal colpo di Ino. per questo non svolge attività
fisica. Naruto si è
inventato una balla poiché era piuttosto depresso.
<< Ehi Uzumaki! Che
hai?! >> I due cominciano a conversare. Gaara si offre
per primo,
sbuffando qualche parola alla cavolo, con la mano a sostenergli la
testa,
poggiando il gomito sulle gambe saldamente incrociate.
<< Sakura mi ha
scaricato! >> Alza la voce in un lamento, ma poi scorge
con il volto del
prof., preoccupandosi che non lo avesse udito, capendo tutto quanto. Ma
Gai era
tutto intento a ridere di gioventù ai suoi
“allievi”, secondo lui aumentando lo
spirito di allentamento, cui funzionava solo con il suo amato Rock Lee.
<< C-come “ti ha
scaricato”?!!! >> Gaara non capisce a cosa si
stesse riferendo il suo
amico con “scaricato”, non credendo che i due si
fossero parlati.
<< Ha detto che non
le piaccio, solo perché sono troppo esaltato! UFFA! Ma chi
le ha svelato che ho
una cotta per lei! >> Solo a ripensarci, Naruto diventa
ancora più
depresso. Non c’è nessuno che lo avesse in
antipatia nella scuola, e quindi non
capisce come mai Sakura sia al corrente di tutto.
<< …Non ne ho idea.
Però è strano! >> Il rosso
è dispiaciuto per lui.
Ci fu un momento di
silenzio, in cui tutto si fece apparentemente più calmo.
Mentre gli alunni correvano
e sfaticavano come matti, Gaara inconsapevolmente cercava tra la
moltitudine
dei suoi compagni lo sguardo della Yamanaka. Sembrava imbambolato nella
ricerca.
< Ma che hai imbecille!
Perché cerchi quella pazzoide?! > Si disse
tra se, tornando con i piedi sulla Terra.
Però anche contro voglia,
continua a cercarla: è come una calamita da cui non si
può sfuggire. Appena una
lunga chioma bionda balzo alla sua vista, non le staccò
più gli occhi di dosso.
Certo, è davvero la più
bella della classe, per non dire di tutta la scuola.
< Gaara, ti sei ufficialmente
rimbecillito! > Continuava a incolparsi dentro di se.
La fissa
sempre più con foga, attratto da quella sua stupenda chioma
svolazzante di
color biondo angelico.
Quando Ino infine si accorge
di tutto ciò voltando lo sguardo verso di lui, si gira in un
attimo da un’altra
parte accelerando la corsa, diventando un poco rossa.
Hinata che stava seguendo tutta
la scena, si avvicina alla bionda e le bisbiglia
all’orecchio, con affanno di
stanchezza.
<< Ecco… i segni… di
chi è innamorato! >> Sussurra a occhi di cielo.
<< Cosa?! No, TI STAI
SBAGLIANDO! >> Ino non si rivolse a lei con cattiveria,
ma più che altro
con imbarazzo.
<< Se, se… ti si
legge in volto!... >> La sua affermazione non ebbe
risposta.
<< …Come fai a dire
che non ti piace, se continui a fissarla?! >> Naruto
osserva Sabaku in
cerca di risposta.
<< C-che? Io?! Mica
la sto fissando!!! >> Gaara viene risvegliato dal biondo,
in assalto di
colpevolezza.
<< Sei un gran
bugiardo… >>
L’ora dopo,
era quella di
Hatake, equivalente a ‘compito a coppie’.
I ragazzi
aspettano esausti
in classe, con il classico ritardo del prof che però non era
rimpianto. Molti
passano il tempo chiacchierando, e le ragazze pettinandosi e
truccandosi.
Quando infine
compare
improvvisamente correndo vero la cattedra, i divertimenti finiscono e
tutti
ammutoliscono. In me che non si dica, ordina subito di mettersi due a
due, come
la formazione data in precedenza.
<<
Su, VAI! >> L’incitazione
di Sakura e Hinata non è molto confortante. Ino venne spinta
da dietro la
schiena verso il rosso che aspettava annoiandosi con la testa china sul
banco.
Yamanaka si vergogna fortemente, e di sicuro, per non dar a vedere che
le piace
il rosso, sarebbe ritornata al suo carattere spaccone e impulsivo.
Lo stesso accade
a Gaara,
che però avrebbe mantenuto la sua calma, tranne se lo avesse
offeso.
<<
Ciao. >>
Gaara provò ad attaccare conversazione, un poco imbarazzato.
Ino si
soffermò a fissare
gli occhi azzurro chiarissimo del ragazzo, raggelanti ma allo stesso
tempo
molto dolci perla forma a mandorla ancora un poco bambinesca. Gaara la
guarda
sorpreso da quel suo gesto inaspettato.
< Che
strano,mi sta fissando.> Pensava il rosso, un
tantino preoccupato.
<<
Ehm, EHM! >>
Hinata e Sakura che stanno osservando tutta la scena, cercano di dare
un aiuto
all’amica, risvegliandola dal suo imbambolamento.
Qualche secondo,
e Ino
torna alla realtà.
<<
Allora, lo hai
fatto il compito?! >> Ovviamente, la ragazza torna al suo
solito
comportamento.
< Ma come?!
Fino a un momento fa non mi staccava lo sguardo di dosso,
e adesso pretende che abbia già finito il compito?!
>>
<<
Come te lo devo
dire?! Un compito “a coppie” si fa in due, non uno
lavora e l’altro se ne lava le
mani! Si può sapere perché mi tratti come una
merda?! Non sono mica il tuo
schiavetto! Non ti ho fatto assolutamente niente per meritarmi tutto
questo!
>> Sakura si volta subito verso il
prof., per vedere se aveva udito la sua parolaccia, così che
non lo sbattesse
fuori.
Ma Kakashi
è concentrato
sul suo programma.
Gaara intanto
aveva
attaccato Ino, arrivando al nocciolo della verità. Scruta
Ino negli occhi, con
il volto un poco straziato.
< Meno
male… >
Gaara lo sa: ha
esagerato.
Si prepara al colpo di grazia della bionda, ma… niente. Lei
non risponde alle
sue provocazioni.
<<
Cosa fai? Perché
non mi dici niente? >> Il ragazzo divenne spazientito e
confuso.
Naruto lo guarda
impressionato
da lontano. Hinata si chiede cosa avesse la ragazza per non
rispondergli.
Infine, a testa
china, come
pentita gli dice:
<< Hai
ragione.
>> A Gaara viene un colpo al cuore.
Ormai
ho capito una cosa.: la devo smettere di dire: "pubblico domani! "
Perchè tanto nn va mai così.
Mi scuso per l'ennesima volta con i lettori, a cui dico cose e poi ne
faccio altre.
Ma che scrittrice sono?
Mi impegno nei disegni, a colorare, ma le fanfic le trascuro sempre.
Fucilatemi, và.
Ringrazio
tutti i poveretti che leggono ancora e che addirittura recensiscono.
Vi ringrazio di cuore di sopportare i miei orari.
A presto (speriamo)
SABAKU NO INO