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Autore: fleacartasi    21/12/2009    5 recensioni
Andromeda, suo malgrado, si concesse un sorriso. “Eri un pazzo” Precisò. “Sei venuto a parlarmi mentre ero in biblioteca con le mie sorelle! Bella ti avrebbe volentieri ucciso, e Cissy ha passato ore a dirmi di evitarti come la peste...” Subito, sul suo viso ritornò un'espressione di dolorosa malinconia.
Ted le posò una mano sulla spalla, affondando le dita nella lana morbida del maglione. “E' per questo che sei triste?” Domandò.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Ted Tonks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Penny e pergamene





24 dicembre 1972.



Un penny per i tuoi pensieri”
“Cosa?” Non si voltò, continuando a passare il dito sul profilo ghiacciato del vetro. Oltre la finestra, il paesaggio si stendeva pigramente sotto il cielo notturno.
“Un penny per i tuoi pensieri, Meda” Ripeté il giovane, facendo scivolare una monetina vicino alla guancia della moglie. “E' una cosa da Babbani: te l'ho spiegata qualche anno fa, quando ci siamo conosciuti. Mi hai guardato come se fossi un pazzo, se non ricordo male”
Andromeda, suo malgrado, si concesse un sorriso. “Eri un pazzo” Precisò. “Sei venuto a parlarmi mentre ero in biblioteca con le mie sorelle! Bella ti avrebbe volentieri ucciso, e Cissy ha passato ore a dirmi di evitarti come la peste...” Subito, sul suo viso ritornò un'espressione di dolorosa malinconia.
Ted le posò una mano sulla spalla, affondando le dita nella lana morbida del maglione. “E' per questo che sei triste?” Domandò.
“So che è stupido, Ted. Non rimpiango la mia decisione, ma...”
“Ma è Natale, e vorresti essere con la tua famiglia”
Andromeda annuì. “Non ho mai festeggiato il Natale senza di loro” Disse, abbassando la voce. “Anche se la cosa più divertente che poteva capitare era che zio Orion usasse la forchetta sbagliata per l'insalata”
“I tuoi parenti sono sempre stati dei simpaticoni, Meda” Convenne Ted. “Si vede che hai preso da loro”
Ehi! Attento a come parli, Tonks”
“Quando mi minacci sì che mi ricordi la mia amata cognata Bellatrix” Osservò lui, ironico, prima di porgerle un biglietto. “E' arrivato poco fa” Spiegò. “Chissà che non possa tirarti un po' su il morale”
Andromeda spezzò il sigillo che chiudeva la busta, incuriosita. Dentro c'era un foglio di pergamena, strappata e macchiata d'inchiostro in più punti. Non appena riconobbe la scrittura spigolosa, ancora infantile, sembrò rilassarsi.

Buon Natale, Meda!!
Mi manchi, e il pranzo senza di te sarà davvero uno schifo... Però sono contento che tu sia scappata, adesso sei libera... E hai quasi fatto venire un infarto alla zia e a mamma! E non è vero che ti odiamo tutti: io non ti odio, e forse neanche Reg. Vieni a salvarmi un giorno o l'altro, io ti aspetto!
Il tuo cugino preferito,
Sirius.
PS. Salutami Ted, sono sicuro che è molto simpatico!

E' di Sirius” Disse, non appena ebbe finito di leggere. “Ti saluta, è sicuro che tu sia molto simpatico”
“Sono sicuro che lo è anche lui, visto che è in mezzo a quel branco di pazzi è l'unico che ti capisce” Ted le baciò la guancia. “Buon Natale, Meda”
“Buon Natale anche a te” Rispose, riponendo la lettera in tasca e stringendo con forza la carta ruvida.




NOTE

Una brevissima storia natalizia, un po' malinconica perché quest'anno lo spirito delle feste non sembra avermi conquistato più di tanto T_T
Non ho mai scritto nulla su Ted e Andromeda, e di sicuro questa flash non è un capolavoro, ma allo stesso tempo spero che sia leggibile. Per quanto riguarda il biglietto di Sirius, ho pensato che a dodici anni non potesse scrivere con uno stile molto ricercato, e ho cercato di adattarmi.
Ovviamente i commenti, positivi o negativi, sono bene accetti!
A presto ;)

Flea.

  
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