Rudolph Potter

Qualcuno bussò insistentemente alla sua porta, Remus si alzò dal letto di malavoglia per aprire.

«Buon Natale, Remus», sorrise Tonks non appena il Licantropo la fece entrare.

Il cappellino rosso con pon-pon bianco stonava notevolmente con i capelli rosa e i vestiti della ragazza, notò il mago, mentre quell’indumento lo riportava indietro nel tempo.

Rivide davanti agli occhi i sorrisi di Sirius, Peter, Lily, James e del piccolo Harry quel magico Natale a Godric’s Hollow: Sirius si era messo in testa di voler fare il Babbo Natale per Harry, coinvolgendo il povero James trasformato in cervo per l’occasione.

Avevano trasfigurato una vecchia carcassa di automobile in una slitta rossa fiammante, mentre James sbuffava per l’ennesima volta per non doversi umiliare così tanto davanti al suo bambino. Lily cercava di convincerlo a fare quel piccolo sacrificio, per una volta, dopo tutti gli scherzi e le marachelle che avevano fatto ai tempi della scuola, le sembrava fosse il minimo per Harry.

Così, mentre Remus e Peter si sbellicavano dalle risate e James in forma di cervo guardava male sua moglie per aver tramato contro di lui, Sirius col costume di Babbo Natale distribuiva i vari regali e Harry continuava a battere le manine tutto eccitato.

A un tratto James, stanco di dover fare la renna-cervo, si ritrasformò in umano e cercò di concludere quella farsa.

«James, come sei diventato serio», protestò Sirius mentre prendeva in braccio Harry, che stava per scoppiare a piangere per l’interruzione.

«Non sono serio», iniziò a difendersi il moro. «Solo che non mi va che mio figlio cresca con l’idea che tu sia più divertente di me».

«E pensi che, per così poco, possa succedere una cosa del genere?» intervenne Lily, che ancora stava cercando di smettere di ridere.

«Non si sa mai», sospirò James sedendosi sul divano.

«Non fare il melodrammatico, ora», disse Remus non riuscendo ancora a smettere di ridere.

«E tu non ti ci mettere», ringhiò l’interessato cercando di spaventare i suoi amici, ma tutto ciò che ottenne furono altre risate.

«Remus, sei tra noi?» chiese Tonks sventolando una mano davanti agli occhi del Licantropo e riportandolo alla realtà.

«C-cosa?» domandò di rimando. «Sì, scusa, stavo solo pensando a una cosa», sorrise poi alla ragazza, sfiorandole il cappello da Babbo Natale.
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Altre coppie insolite per me, ma che spero di essere riuscita a rendere abbastanza bene, nonostante la brevità della storia^^

Ciao ciao