Si era svegliata da poco ma se ne stava rannicchiata ancora tra le lenzuola, il sole si stava alzando leggermente nel cielo cominciando a scaldare la nuova giornata, saranno state le sette e mezza , le otto al massimo.
Era sempre stata una buona osservatrice del sole, il suo paese era caldo e lei lo amava molto, anche se le piogerelle leggere che di tanto in tanto rinfrescavano le sue giornate non le dispiacevano affatto.
Si alzò leggiadra ,spostando il lenzuolo che ricadeva sul suo corpo per coprirla durante la notte dal fresco che arrivava , gli sbalzi di temperatura erano frequenti soprattutto in quel periodo dell'anno, in poco tempo fù pronta per la solita giornata che era sorta ad attenderla, i suoi obblighi venivano sempre prima per lei, il suo popolo era tutto, e a lei bastavano i suoi ritagli di tempo. In fondo non aveva molte cose da fare, le mancavano molto i suoi amici, li aveva conosciuti non per molto tempo , ma quello che avevano trascorso insieme le era bastato per imparare ad amarli tutti , e come spesso accade qualcuno più degli altri.
Non ne aveva fatto parola con nessuno. Forse la sua compagnia di avventure sulla stessa nave aveva potuto avere dei dubbi a riguardo ma nessuna parola esplicita, forse anche lei viveva una situazione simile a bordo, poteva escludere anche il forse dopottutto era evidente, forse loro due testardi gli unici a non capirlo.
Continuava a ripensare al giorno della loro partenza,quando avevano ripreso il mare dopo averla scortata a casa e aiutata a salvare la sua popolazione, una parte del suo cuore era partito con loro, e non aveva alcun senso provare a parlarne, non poteva chiedergli di restare anche lui aveva il suo sogno, come lei d'altronde, era ritornata in patria per realizzarlo e sapeva bene cosa significasse per questo non aveva voluto dar voce ai suoi sentimenti, quello non era il momento, si chiedeva se sarebbe , però, mai arrivato quel momento per lei.
Persa nei suoi pensiri Bibi era pronta per andare a colazione, la sera prima era arrivata la conferma di quello che aveva sempre saputo , e di quello che da qualche settimana si parlava già nel suo regno.
La sua ciurma era riusciata a sbarcare a Raftel island finalmente, e con il loro arrivo lì ognuno aveva coronato il proprio sogno, sorrise felice al pensiero dei loro volti , li immaginava come se fosse davvero lì con loro, li sentiva.
Doveva essere successo già da tempo, ma per qualche ragione la notizia era stata data in ritardo e qualche problema di comunicazione fra isole ha fatto arrivare, a lei ancora dopo la notizia ufficiale. Continuava a sorridere da sola felice per loro, mentre si avvicinava al tavolo, quella mattina suo padre le aveva fatto sapere che non sarebbe stato con lei , si sedette in attesa che le portassero la colazione , non notando una busta ripiegata appoggiata dinanzi a lei.
Una manciata di minuti e fù subito servita, assaporando il cibo che le avevano portato si rese conto che la cuoca qualla mattina aveva davvero superato se stessa , nonostante fosse un piatto semplice aveva davvero un sapore eccellente, ne era rimasta sorpresa, o forse dipendeva dal fatto che era di uno splendido umore per la notizia appena ricevuta, o forse il cibo le portava altri bei ricordi. Mentre stava per lasciare la sala , vide la lettera che era stato lasciato lì per lei, aprì la busta il foglio al suo interno aveva scritto solamente
“ore 11 in libreria”
Sospirò pensando a la nuova giornata che l'attendeva ,pensava qualche strana trovata d' Igaram e suo padre, il giorno continuò tranquillamente, e alle undici si recò nella libreria, sperando che non ne volessero combinare una delle loro.
La stanza sembrava vuota, non vedeva nessuno. Entrò chiudendo la porta alle sue spalle, fece pochi passi in direzione della finestra e si mise a guardare fuori, finchè due mani si posarono sui suoi occhi chiudendo ogni visuale.
Un profumo acre la inondò mentre una voce le sussurrò all'orecchio
"Spero avete gradito la colazione principessa”
Il tono basso e profondo le inondò il cervello, non poteva sicuramente sbagliare, si girò di scatto gettandogli le braccia al collo e stringendosi a lui che le avvolse le braccia intorno alla vita. Rimasero lì per un tempo indefinito , potevano essere secondi come ore, stavano bene persi nel calore dei loro corpi uniti dopo tanto tempo.
Si staccò per fissare i suoi occhi al suo volto, non poteva davvero crederci , era tornato , forse quello era il momento che tanto aveva pensato in quel tempo
“mi sei mancato ” disse semplicemete, ma le parole esprimevano tutto il suo affetto , i suoi occhi continavano con quello che non aveva detto a voce
“anche tu mi sei mancata, sai ho realizzato il mio sogno ho trovaro l'all blue, e ora sono venuto a riprendermi il mio cuore” disse appoggiando le labbra alle sue.