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Autore: IsAry    22/12/2009    4 recensioni
Come si sente prima di partire e mentre aspetta di rivederla? Cosa pensa Edward quando, atterrato a Phoenix viene a conoscenza della fuga di Bella? Come scopre della lettera che Bella ha affidato a Alice dicendo che era per sua madre? I pensieri di un Edward preoccupato e terrorizzato all'idea di perdere l'unica sua ragione di vita! Ecco come me lo sono immaginato!
Genere: Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La lettera Salve! Allora, io dovrei essere dietro a scrivere un capitolo delle mie ff, ma invece eccomi qui a dilettarmi con la mia prima One shot!!
Stavo guardando Twilight su sky poco fa sul punto in cui James cambia i suoi piani mi capita tra le mani(si fa per dire) Midnight sun che ho salvato sul computer e mi ricordo di un pezzo che ho sempre desiderato leggere dalla parte di Edward quello della lettera!
Come si sente Edward prima di partire per Phoenix e mentre aspetta di rivederla?
Cosa pensa quando, atterrato a Phoenix viene a conoscenza della fuga di Bella?
Come scopre della lettera che Bella ha affidato a Alice dicendo che era per sua madre?
I pensieri di un Edward preoccupato e terrorizzato all'idea di perdere l'unica sua ragione di vita! Ecco come me lo sono immaginato!

Vi lascio leggere!

La lettera

Dovevamo trovarlo...
Trovarlo e ucciderlo prima che potesse fare del male a Bella...
Non doveva nemmeno osare avvicinarsi a lei... Non lo avrei permesso...
Charlie era tenuto d'occhio da Esme e Rosalie e, al momento, la mia Bella è al sicuro con Jasper e Alice.
Noi dovevamo togliere il pericolo...
Noi eravamo i cacciatori!

Stavamo correndo, io Emmett e Carlisle alla ricerca di James, ma da un pò avevamo perso le sue tracce.
Ne una traccia di odore, ne un misero pensiero... dove era andato? Non poteva essersi volatilizzato nel nulla!
Ero frustrato, anzi... frustrato era dir poco...
Ero arrabbiato, soprattutto con me stesso. Avevo messo in grave pericolo la persona per me piùimportante al mondo a causa del mio egoismo. Dicevo di amarla, ma invece di fare il suo bene, le stavo facendo rischiare la vita. Ma proprio per il forte sentimento che mi legava a lei dovevo salvarla.
Mi bloccai nel bel mezzo del bosco e colpii un albero abbattendolo per scaricare la tensione. Fissai il suo tronco per qualche minuto.
Sentii la mano di qualcuno posarsi sulla mia spalla e mi voltai: Carlisle mi guardava triste, forse comprendendo ciò che mi tormentava.

"Edward, resta calmo, perdere il controllo non ci sarà di alcun aiuto."
Annuii, aveva perfettamente ragione, ma seguire il suo consiglio non mi era molto facile.
Feci un bel respiro, anche se non mi era necessario, ad occhi chiusi e riuscii a calmarmi. Almeno in parte.
Mi sedetti sul tronco prendendomi la testa tra le mani.
"L'ho messa io in questa situazione."
"Edward, figliolo, tu non potevi saperlo."
"Carlisle, sono io il suo pericolo più vicino."
"Il fatto che dopo tutto questo tempo è ancora viva, dimostra che non è così. Ma ora non è il momento di disperarsi, ora lei è al sicuro, dobbiamo trovare James e occuparcene alla svelta." disse serio.
"Si dai, ho voglia di fare un combattimento come si deve." disse allegro Emmett.
Guardai prima uno poi l'altro, annuii e mi alzai.

D'un tratto il mio cellulare prese a suonare e, non appena vidi che si trattava di Alice, risposi.
"Alice? Che è successo?"
"Edward! Il segugio ha cambiato i suoi piani! E' qui a Phoenix sembra aver intenzione di catturare la madre di Bella come ostaggio!"
Rimasi folgorato da quelle parole, come avevamo potuto permettere che si avvicinasse così tanto?
"Come lo sai?"
"Bella ha riconosciuto il salotto di casa sua in una delle mie visioni e..."
"Sa che lei è li?"
"Non lo so, ma non credo..."
"Ok, Alice prenderemo il primo volo per Phoenix voi dovrete pensare a proteggere Renee mentre io porterò via Bella. Carlisle e Emmett penseranno a settacciare la città alla ricerca di quel..." non terminai la frase.
"Daccordo, mando Jasper a pagare il conto e... Edward?"
"Si?"
"Stai tranquillo, non le accadrà nulla."

Non risposi nemmeno e chiusi la comunicazione voltandomi verso mio padre e mio fratello.
"E' a Phoenix." dissi solamente e notai chiaramente la nota di preoccupazione nei loro occhi, avevano ascoltato la conversazione, ma tentarono di nasconderla inutilmente.
"Bene allora è il caso di andare all'aeroporto." sentenziò mio padre prima di iniziare a correre alla volta di Seattle e chiamando l'aeroporto con il cellulare per prenotare i nostri posti.


Eravamo in aereo, prima classe... mio padre non si smentiva mai!
Carlisle era intento a leggere una rivista scentifica che gli era stata procurata da una delle Hostess, Emmett guardava la televisione ed io... beh, io pensavo a Bella... al fatto che di li a poche ore avrei potuto rivederla, riabbracciarla e risentire il suo fantastico profumo.
Mi mancava...
Non avrei mai creduto che una semplice umana come lei potesse soggiogarmi in quel modo, ma era una sensazione fantastica... essere innamorato...
Dovevo ammettere che all'inizio mi era sembrato strano... dopo aver passato un secolo a credere di bastare a me stesso e poi... poi è arrivata lei.
Ora il mio mondo ruota intorno a lei... il mio mondo è lei!

Ero talmente distratto dal pensiero di Bella, che nemmeno mi rendevo conto dei pensieri fastidiosi che le hostess rivolgevano a me e agli altri.
-Certo che sono proprio dei fighi! Soprattutto quello la, ma chissa a cosa pensa fissando il finestrino... devo assolutamente trovare un modo per lasciargli il mio numero di telefono...
-Guarda Lucy come se lo mangia con gli occhi! Eh, ma stavolta non le permetto di soffiarmelo sotto il naso...

Gli altri pensieri erano più o meno sulla stessa lunghezza d'onda, ma non me ne importava nulla, e me ne tornai tranquillo a pensare alla mia Bella...
"I signori passeggeri sono pregati di allacciare la cintura, fra quindici minuti atterreremo a Phoenix."
Ero talmente preso nei miei pensieri che nemmeno mi ero accorto che eravamo arrivati.


Una volta fuori dall'aereo, mi precipitati a velocità umana sostenuta verso l'uscita del gate in cerca di quel piccolo essere umano che tanto amavo, ma di lei nemmeno l'ombra e per un momento pensai al peggio.
Poi percepii l'odore della mia sorellina e lo seguii fino ad arrivare ad una panchina sulla quale lei era seduta con gli occhi persi nel vuoto.
Stava avendo una visione.
"Alice!" la chiamai affiancandola.
Ma perchè Bella non era con lei?
Entrai nella sua testa e ciò che vidi mi paralizzò: Bella che correva fuori da un bagno e si infilava a pelo dentro un ascensore, Bella che si fiondava fuori dalle porte di vetro scorrevoli per uscire dall'aeroporto, sempre lei che saliva su un autobus diretta all'Hotel Hyatt, poi lei che entrava in casa sua.

Alice si riprese dalla sua visione e mi guardò con il terrore negli occhi riflesso dei miei.
Entrambi, senza spiegare niente agli altri, corremmo verso Jasper fermo davanti alla porta del bagno delle donne di quel piano, forse eravamo ancora in tempo.
"Jazz!" lo chiamò sua moglie.
Lui, sentita la voce terrorizzata di Alice si voltò a guardarla.
"Che succede?"
"Bella?" chiesi rapido.
Mi indicò la porta del bagno nel quale si fiondò mia sorella uscendone poco dopo.
"Ha un'altra uscita, il suo odore va da quella parte."

Senza curarmi di nulla, solo preoccupato per Bella, mi fiondai nel bagno delle donne e uscii dall'altra parte seguendo la SUA scia che arrivava fino all'ascensore della visione. Fortunatamente stava per scendere e mi ci fiondai dentro come faceva lei nella visione.
Una volta al piano terra, continuai lungo la scia del suo odore che scompariva in un punto del marciapiede dove, probabilmente, era stato parcheggiato l'autobus su cui era salita.
Ero arrivato tardi!

"Edward!" mi voltai verso la mia famiglia che intanto mi aveva raggiunto.
"Tardi." sibillai arrabbiato.
"Edward dobbiamo raggiungerla ce la possiamo fare." mi disse Alice.
"Dobbiamo farcela." dissi con rabbia facendoli sussultare per il mio tono che sicuramente non avevano mai sentito uscire dalle mie labbra.
Poi mi voltai verso mio fratello: "Emmett, ci serve una macchina e che sia veloce."
Lui annuì e scomparì. Al momento non dovevamo farci problemi a comm
ettere un furto.
"Alice, non hai notato niente nei suoi comportamenti che potesse essere sospetto?" le chiese con calma mio padre.
Alice scosse la testa: "Non mi pare..."
Ma nella sua mente colsi un'immagine che mi fece pensare: una lettera per sua madre.

"Dammela Alice."
Lei si voltò verso di me e senza esitazione mi passò la busta.
Strappai la lettera dal suo involucro e cominciai a leggere:

Edward
ti amo. Mi dispiace tanto. Ha preso mia madre, devo provarci. So che potrebbe non funzionare. Mi dispiace, mi dispiace tanto.
Non prendertela con Alice e Jasper. Se riuscirò a scappare da loro sarà un miracolo. Per favore, ringraziali da parte mia. Soprattutto Alice.
E per favore, per favore,non venire a cercarlo. Credo sia proprio ciò che vuole. Non posso sopportare che qualcun altro si faccia male per colpa mia, soprattutto se quel qualcuno sei tu. Ti prego, questa è l'unica cosa che ti chiedo. Falla per me.
Ti amo. Perdonami.
Bella

Ero immobile mentre Alice mi toglieva quel pezzo di carta dalle mani.
Doveva provarci... Aveva preso sua madre... Ma ora aveva anche lei!
No... no... No! NO!
Non potevo perderla, non potevo!
Stavo perdendo il controllo mentre ero sopraffatto da un dolore al petto al pensiero di perdere la mia piccola umana per sempre. Era come se qualcuno mi stesse soffocando anche se la cosa era impossibile.

In quel momento sgommò davanti a noi con un auto rubata e si fermò per farci salire. Io nel sedile anteriore, gli altri dietro. 
Emmett ripartì a tutta velocità.
Bella perchè l'hai fatto? Avremmo potuto salvare tua madre noi, non era necessario il tuo sacrificio...
Avremmo risolto tutto... insieme...
Con noi saresti stata al sicuro e avremmo messo al sicuro anche tua madre terminando la vita di quel mostro che vuole ucciderti.
Ma lui non deve toccarti, non deve nemmeno osare sfiorarti con un dito. Se solo prova a farti qualcosa, io...

Non vuoi che vada a cercarlo perchè è me che vuole... ma credi che se ucciderà te sarei in grado di lasciralo vivere la sua eternità impunito?
No, questo non glielo permetterei! Non permetterò mai che la feccia che ha messo fine alla tua vita continui a vagare nel mondo tranquillamente.
Tu ti preoccupi troppo per me, ma io devo essere l'ultmo tuo problema.

Devo trovarti Bella e salvarti! Che significato avrà la mia eternità se ti perderò a causa di un mio errore? Perchè si è colpa mia, se non ti avessi portato alla partita saresti al sicuro...
Se ti avessi ignorato come avevo intenzione all'inizio, saresti al sicuro...
Se non ci fossimo mai incontrati saresti al sicuro...
Se... se... se... troppi se...
Tu, se fossi qui, mi diresti che mi faccio troppi problemi e che mi do colpe che non ho come fai sempre...
Ma ormai quel che è fatto è fatto e, sebbene ti abbia messo in pericolo, non mi posso pentire della felicità che ho provato grazie a te.

Se dovessi arrivare troppo tardi, gli darò la caccia per ucciderlo, dovesse volerci l'eternità e vendicherò la tua morte...
Dopo ciò, troverò il modo di raggiungerti amore mio... Ovunque tu sarai... Verrò da te e ci ameremo per l'eternità...
Andrò in Italia...
Andrò a Volterra...
Andrò dai volturi...
E chiederò di essere ucciso...

"Edward?"
La voce di mia sorella mi fa svegliare dai miei pensieri e mi volto a guardarla.
Posso vedere nella sua mente il mio votlo: sono stravolto, nei miei lineamenti si nota benissimo la sofferenza che sto provando per la situazione che stiamo affrontando, che dilania il mio cuore ormai morta da decenni.
"La salveremo fratellino, te lo prometto." disse con tono confortante.
Le sorrisi grato per il supporto morale, ma... non c'erano visioni ad accompagnare le sue parole e questo non era un bene.
"Non ti arrendere Edward." continuò prima che mi voltassi verso il finestrino.

Alice aveva ragione.
Non dovevi arrendermi, dovevo sperare e salvarla. Non avrei permesso che la sua vita, per me importantissima, terminasse all'improvviso.
Non avrei permesso che il suo cuore, il cui suono era per me la cosa più importante, smettesse di battere.
No, dovevo salvarla.
E mentre vedevo in lontananza la casa dove Bella aveva trascorso la sua infanzia, avevo un solo pensiero in testa: salvare Bella!

Ormai il sole era sceso oltre all'orizzonte e potevamo uscire all'aperto senza alcun problema.
Spalancai la portiera e mi precipitai alla porta, davanti alla quale l'odore della ragazza che amavo era ancora più forte.
Resisti Bella, sto venendo a salvarti!







Allora, fa veramente schifo, ma io l'ho pubblicata lo stesso! XD
Fatemi sapere che ne pensate!
   
 
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