Reaching
The Bottom But Still Digging
Dean era contento.
No, era più che
semplice
contentezza.
Era estasiato.
Castiel era arrivato
da venti
minuti, si era seduto sul divano vicino a Sam, guardato lo show e non
aveva
detto una parola.
Non una sola sillaba.
Dean era felice.
In un modo quasi
sadico.
Perché appena
vide alle stesse
espressioni orripilante di Sam e Castiel non poté fare a meno di
sentirsi
soddisfatto di se stesso.
“Andiamo”
disse, un sorriso a
trentadue denti sulla faccia “È divertente!”
Sam gli rivolse uno
sguardo torvo
“Questa è la tua idea di divertimento?”
Dean annuì
vigorosamente “Sì!
Allora, chi pensi che vincerà? Io scommetto sul quel tizio
Cinese laggiù,
sembra che possa farcela”
Sam guardò
Castiel e capì che non
era l’unico che quasi sperava in un problema legato a Lucifero
per mettere una
fine alla loro tortura.
Appena tornò a
guardare lo
schermo (del perché, non ne aveva idea), non poté non
chiedersi se D.o avesse
fatto gli umani così stupidi intenzionalmente, o se era qualcosa
che neanche
Lui potesse controllare. Dopo i fratelli Pumfrey1
credeva di aver visto il peggior caso di stupidità.
Beh, si era
decisamente
sbagliato.
“Quindi”
deglutì, contento di non
aver mai mangiato. Probabilmente avrebbe vomitato in quel momento
“Ancora, perché
lo stanno facendo?”
“Il premio
è di mille dollari” lo
informò Dean.
“Tutto
qui?” Castiel era
sconvolto.
“Sì,
tutto qui”
“Stanno mettendo
la loro salute a
rischio per mille dollari?” chiese incredulo l’angelo.
“Sì”
Castiel guardò
ancora Sam. Il più
giovane dei Winchester scosse la testa. “Non guardare me,
anch’io penso sia
stupido”
“Stupido non
inizia nemmeno a
descriverlo” mormorò l’angelo, disgustato.
“Shh!”
bisbigliò Dean eccitato
mentre si raddrizzava sulla sedia “Arriva!”
Aveva a malapena
finito di
pronunciare la frase che l’evento aspettato avvenne. Sam
spostò velocemente lo
sguardo, Castiel chiuse gli occhi e Dean ridacchiò come un
maniaco.
“Sapevo che era
pieno!” disse
trionfante.
“Amico,
seriamente” si lamentò
Sam, e Dean rise ancora di più quando la faccia di suo fratello
assunse una
strana tinta di verde.
“Aw, qual
è il problema Sammy,
hai lo stomaco delicato?”
“Sai che ti
odio, vero?”
Il resto dello show
continuò
silenziosamente, con tutti e tre gli uomini che lo guardavano.
Nonostante Sam e
Castiel non avessero la minima idea del perché. Entrambi
avrebbero potuto
semplicemente andarsene, eppure entrambi erano lì, i loro occhi
incollati ad
uno show che li disgustava profondamente. È
come guardare un incidente ferroviario pensò Sam.
Quando uno degli
ultimi due
partecipanti perse sonoramente, Sam si alzò velocemente e cose
in bagno,
sbattendo la porta quando entrò. E mentre Cas provò pena
per lui, Dean si
limitò a ricominciare a ridere.
“Stai bene,
Sammy?” chiese
innocente.
Quando non ottenne
risposta, il
suo ghigno malvagio si allargò. L’angelo lo guardò
accusatorio “Sei davvero un’idiota
a volte”
“Grazie”
disse Dean, con un
cenno. “Ma che posso dire?” alzò il volume della
voce così che anche Sam
potesse sentire “Non si chiama Hurl2
per niente!”
The
End
1I fratelli Pumfrey,
sono gli
idioti del capitolo precedente, quello dei tizi che rompevano le cose.
2 ‘Hurl’
in inglese vuol dire gettare e Dean prende in giro Sam per la sua
assonanza con
la parola rigettare, cioè vomitare. Il programma in questione
è una gara a chi
mangia di più, vince l’ultimo che vomita (sì lo so
fa parecchio schifo anche a
me).
Ahahahahah,
poveri Cas e Sam, Dean a volte ha davvero pessimi gusti e loro ci
rimettono!