Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: SailorUranus    24/12/2009    2 recensioni
Cit..."Perchè alcune volte non importa se non seguiamo uno schema preciso, ma compiamo delle azioni tenendo conto solo delle nostre emozioni; non importa se non viviamo nella certezza, stabili, che quel desiderio che noi tanto vogliamo si avveri, realmente diventi realtà; e non importa se ci sentiamo soli e freddi nei confronti di ciò che accade intorno: esisteremmo sempre io e ciò che provo, il mio dolore, rinchiusi in una bolla in cui nessuno potrà mai entrare, ma che ci accomunerà tutti in quanto il dolore, quello non cambia mai. Una ragazza che esprime i suoi sentimenti attraverso una melodia, non è differente da colui che butta tutto all'aria per il dolore. Ma come il dolore eguaglia le persone, l'amore le differenzia: non esisterà mai un amore uguale a un altro; per quanto coloro che lo vivono possano essere simili, avranno un amore che è solo loro e di nessun altro. Unico, come l'aria."
Genere: Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LULLABY



Delle lunghe dita esili iniziarono a suonare una melodia dolce, ma allo stesso tempo triste, quasi come se con le sue note volesse far perdere ogni speranza alle persone. Una ragazza dai lunghi capelli ricci scorreva i tasti di quel pianoforte nero, con molta frenesia, aumentando sempre di più il ritmo di quella strana melodia; nessun impaccio era presente nei suoi movimenti; c'era solo tanto, ma tanto trasporto nel premere quei tasti che stavano dando vita ad una meravigliosa, seppur triste, composizione musicale.

Un sorriso le aleggiava sulle labbra, ma non era un sorriso comune, di quelli che rivolgeva spesso ai suoi amici, no; era un sorriso rassegnato, cosciente del fatto che non sarebbe mai stato consolato, che nessuna speranza era viva nel suo cuore, perchè la realtà era troppo dura ed era stata schiacciante la vittoria che aveva riportato contro quella fragile ragazza.

Il ritmo aumentava, non dando però segni di ripresa, di coraggio; spesso la gente ha delle ambizioni, dei desideri, perchè sa che questi, prima o poi, si esaudiranno, ma mancando questa certezza - che si può rivelare errata o meno - , crolla tutto: fiducia, voglia di rischiare, forza...

Perchè quella brava ragazza, che avrebbe dovuto aver tutto nella vita, non aveva più speranze? Come si era infranto il suo sogno?

Non dirò che un'enorme sofferenza era presente nel suo cuore, perchè io non credo di averla mai provata per amore, ma ammetto che un peso, sì, quello era presente nel cuore di quella fanciulla.


Due ore prima.

Doveva farlo, ormai era convinta di ciò che avrebbe fatto e non si sarebbe mai voltata indietro qualunque cosa fosse successa; Hermione pensò che fosse molto meglio vivere nella certezza, piuttosto che avere sempre accanto a sé, costante, quell'incertezza che la rendeva instabile e poco equilibrata. Sì, qualunque risposta egli le avrebbe dato, lei sarebbe stata contenta, perchè avrebbe riavuto quella sua tanto amata certezza.

Non gli avrebbe mica detto dei discorsi complicati e sdolcinati, avrebbe affrontato la situazione con leggerezza e fierezza, quasi come se ciò che stava accadendo non le importasse veramente.

Ma in fondo al cuore, in un angolino remoto, gliene importava eccome.

La sua vita era giunta ad un bivio; ora spettava a lui decidere quale strada dovesse percorrere: gli stava concedendo tutta la libertà di scelta possibile, non lo avrebbe assillato con stupide richieste, che sarebbero sembrate per giunta poco veritiere.

Ma, dette da lei, sarebbero sembrate più vere e importanti dell'aria.

E se lui avesse deciso di lasciarla andare, di non accettare ciò che lei gli stava offrendo, be', non ne avrebbe risentito poi molto; era una donna forte e indipendente, la sua vita sarebbe continuata normale e tranquilla come al solito, senza traumi eccessivi.

Ma questo era solo quello che voleva credere; non sapeva che le donne forti e indipendenti se la danno a gambe quando incontrano l'amore, il ragazzo, non uno qualsiasi. Colui che certe donne riescono a sposare, che riesce a smussare i loro lati del carattere più in contrasto con il suo; colui che, nel bene o nel male, le donne ricorderanno per sempre, amandolo anche, e struggendosi silenziosamente accanto ad un altro.

Quindi, decisa, si diresse verso il Lago Nero, dove gli aveva dato appuntamento, sperando che ci fosse e che non si fosse fatto prendere da qualche attacco di superbia acuta.

Tirò un sospiro di sollievo quando lo vide, intento ad osservare l'orizzonte con il suo sguardo indifferente. A pochi passi da lui lo salutò, imbarazzata, non trovando le parole per digli ciò per cui lo aveva incontrato; iniziò a torturarsi le mani quando notò che egli non aveva ricambiato il suo saluto, ma, al contrario, si era voltato e aveva cominciato a fissarla intensamente, con uno sguardo indecifrabile.

  • Perchè mi hai fatto venire qui? - Domandò diretto, con tono seccato.

  • Potresti essere più gentile, lo sai? - rispose Hermione, irritata.

  • Potrei, ma non ne vale la pena con te.

La ragazza incassò il colpo con noncuranza, quasi sorridendogli per non fargli vedere che ci era rimasta un po' male per la sua risposta; se non si meritava nemmeno la sua gentilezza, perchè avrebbe dovuto meritarsi la sua presenza?

- Mezzosangue, hai deciso di parlare o ti devo tirare io le parole di bocca?- guardò l'orologio e continuò – Non ho tempo da perdere, io.

Arrivata a quel punto, Hermione decisa di rischiare il tutto per tutto, non le importava se magari avrebbe fatto la più clamorosa figuraccia di tutta la sua esistenza, doveva sapere.

- Perchè mi baci? - chiese tutto d'un fiato, arrossendo per la sua domanda.

Il ragazzo si limitò a squadrarla, divertito. - Perchè mi va, Granger. -

Hermione sapeva che non avrebbe dovuto porgli quella domanda perchè sarebbe sembrata veramente una stupida, ma non ascoltò quella vocina nella testa, si tappò – metaforicamente- e orecchie. - E perchè ti andrebbe? Sentiamo, sono proprio curiosa. -

Gli occhi del ragazzo cambiarono in un attimo, erano diventate delle lame pronte a ferire chiunque.

- Non sono obbligato a confessarmi con te, quindi, non ti azzardare mai più a farmi il terzo grado- le scoccò un'occhiata sdegnosa – perchè mi va sono cazzi miei, e non mi sembrava che i miei baci ti dessero fastidio.

E come a dare un'ulteriore prova di quello che aveva detto, le si avvicinò, afferrandola prepotentemente per i fianchi, e le posò le labbra sulle sue. Con forza, infilò la lingua nella bocca di Hermione, premendo il suo corpo con il proprio e iniziando a baciarla con violenza. Nulla di quello che aveva sognato o desiderato la ragazza era presente in quel bacio: c'era solo la voglia di dimostrarle chi fosse il padrone e chi la schiava; e come tale doveva stare zitta e permettergli tutto ciò che voleva.

Hermione si staccò da lui, fissandolo scioccata, con le lacrime che premevano per uscire dagli occhi, ma che tratteneva perchè non voleva dare questa soddisfazione proprio a lui; sbarrò gli occhi quando si accorse che il ragazzo stava ridendo, divertito dalla sua reazione e da quella lacrima – l'unica - che le aveva rigato il viso.

- Malfoy... - iniziò a dire, ma fu subito interrotta dalla sua voce.

- Ma cosa pensavi? Che ti amassi? - il suo viso ora era diventato una maschera impetrabile e fredda – Sciocca, io non ti amo, io voglio solo una puttana che stia sempre al mio servizio per assecondare le mie voglie. Voleva esattamente te: una puttana.

La ragazza urlò. - Non sono una puttana!

- Ma certo che lo sei; altrimenti non mi avresti baciato e non saresti stata nemmeno sul punto di perdere la tua verginità con me. - rispose ghignando Draco.

- Peccato che ci abbiano interrotto...- aggiunse, quasi dispiaciuto.

- Io...- balbettò inutilmente Hermione, troppo ferita per ragionare e per dar forma a delle frasi di senso compiuto.

Il serpeverde le lanciò un'occhiata disgustata e se ne andò, portando con sé e dietro di sé anche le speranze di una ragazza che altre colpe non aveva se non quella di essersi innamorata, o scottata, di uno che non la voleva e che non l'avrebbe mai voluta.


Ecco come si era ritrovata a comporre quella melodia così rassegnata e triste, dolce, ma amara: dopo un colpo preciso al suo cuore, aveva iniziato a camminare, come in trance, e guardandosi intorno, ad un certo punto, aveva notato un pianoforte. Si era seduta sullo sgabello senza quasi rendersene conto, poi, silenziosamente come era arrivata, così iniziò a premere alcuni tasti: note si liberavano nell'aria, apparentemente senza uno schema preciso, ma in profondità più vere e ordinate di quanto lo sarebbero potuto essere se fossero state eseguite semplicemente leggendo il pentagramma.

Perchè alcune volte non importa se non seguiamo uno schema preciso, ma compiamo delle azioni tenendo conto solo delle nostre emozioni; non importa se non viviamo nella certezza, stabili, che quel desiderio che noi tanto vogliamo si avveri, realmente diventi realtà; e non importa se ci sentiamo soli e freddi nei confronti di ciò che accade intorno: esisteremmo sempre io e ciò che provo, il mio dolore, rinchiusi in una bolla in cui nessuno potrà mai entrare, ma che ci accomunerà tutti in quanto il dolore, quello non cambia mai.

Una ragazza che esprime i suoi sentimenti attraverso una melodia, non è differente da colui che butta tutto all'aria per il dolore. Ma come il dolore eguaglia le persone, l'amore le differenzia: non esisterà mai un amore uguale a un altro; per quanto coloro che lo vivono possano essere simili, avranno un amore che è solo loro e di nessun altro. Unico, come l'aria.

Ringrazio tutti per aver letto questa one shot, scritta mentre ascoltavo la canzzone che Edward dedica a Bella. xD se siete arrivati qui, vuol dire che siete vivi!! xD Vi auguro un Natale felice e senza troppe pressioni, tranquillo e rilassante.. Mi fareste davvero molto piacere se lasciaste una recensione, perchè si sa, come la gente comune ha bisogno dell'aria per vivere, gli scrittori - o gli aspiranti scrittori - necessitano delle recensioni. E ancora buon NAtale! *kat*

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SailorUranus