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Autore: Ino chan    24/12/2009    5 recensioni
-Non prendertela con me! E' la tradizione!- [Sirius Black/Andrea Moody] Ispirata a Came back to the hell.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buon Natale a tutti

Buon Natale a tutti!

 

 

 

 

 

Vischio maledetto!!!

 

 

Festeggiare il compleanno non era mai stato una gioia per lei, ma doveva ammetterlo, trovarsi al centro di tante piccole attenzioni era piacevole. Osservava i pacchetti disposti con cura di fronte a lei e  un sorriso leggero le piegava gli angoli delle labbra verso l’alto, forse non avrebbe dovuto essere felice, ma infondo era sempre una bimba di undici anni… Il suo emozionarsi davanti ai regali poteva anche essere scusato, no?

-Allora?-

Andrea Moody spostò lo sguardo dalla fila di doni disposta sul tavolino di fronte a lei e sorrise alla sua migliore amica di sempre, Hestia Jones che in uno svolazzo del lungo mantello nero andò a sedersi di fronte a lei nella Sala Grande quasi svuotata.

-Allora?- le fece eco spostando i pacchi per poterla guardare in viso ora che le era seduta davanti, deliziosa e adorabile nonostante il mostruoso apparecchio ortodontico. La Corvonero fece spaziare lo sguardo lungo il tavolo ingombro, poi si alzò e fece il giro per sedersi accanto all’amica- Te l’hanno fatto il regalo?-

Andrea sospirò sollevando lo sguardo al soffitto, non aveva bisogno di spiegazioni. Sapeva benissimo a cosa Hestia si stava riferendo. Sfilò tre pacchetti dal mucchio e con l’indice della mancina indicò il primo: un sacchettino piuttosto gonfio rosso a fantasia di boccini

-Questo me l’ha regalato Potter e Lily.- il secondo era una scatoletta piuttosto piccola e cenciosa – Questo Remus .- e il terzo era chiaramente un pacchetto di caramelle avvolto di fretta in una carta da regalo verde pisello – Peter Minus.-

Hestia fece schioccare le labbra in una smorfia – E lui? Niente?-

Ancora una volta Andrea non ebbe bisogno di spiegazioni, sapeva benissimo a chi Hestia si stava riferendo. Arricciò il naso e scosse la testa come se l’idea di ricevere un regalo di Natale da Sirius Black la ripugnasse a morte.  Afferrò il pacchetto di James e Lily e con uno strattone lo liberò dalla carta che lo avvolgeva, strabuzzò gli occhi e mostrò il suo contenuto a Hestia.

Un peluche. Per essere corretti un cane nero.

-Che strano regalo.- commentarono in coro le due bambine prima che la porta della Sala Grande si aprisse una seconda volta rivelando le forme di colui che si credeva il dono di Dio alle donne, Sirius Orion Black, che con un solo sorriso folgorò due Tassorosso e rischio di mandare per terra una Corvonero .

-Pagnottella.- esclamò in direzione di Andrea e Hestia, scavalcando quasi due adoranti Grifondoro e sedendosi di fronte alle due bimbe che gli rivolsero il medesimo sguardo -Ti eviro.- borbottò Andrea mentre Hestia le porgeva il pacchettino di Remus. Una scatola di caramelle, la bambina sorrise e dopo averne presa una porse il resto a Hestia.

-Tutti ‘sti regali? Non si scartano la vigilia?-

-E’il mio compleanno oggi...-

Sirius la fissò per un secondo –Ah si è vero, Moony mi aveva detto...- fece schioccare le labbra in un sorrisetto stronzo – Che oggi si festeggiava la tua sventurata venuta al mon..- si bloccò alla vista dello sguardo di puro odio di Hestia e la faccetta triste, triste di Andrea. Fece scorrere lo sguardo dal viso di una all’altra bimba, finchè Andrea non scattò in piedi e abbandonò di corsa la Sala.

-Che diavolo?-

-Certo che sei stupido!- scattò Hestia.

Sirius spalancò la bocca, agli insulti di Andrea ci era abituato ormai, ma era la prima volta che quella cosetta alta poco più di una mela si rivolgeva a lui a quel modo. Era scatta in piedi e incurante della reazione dei presenti aveva battuto entrambe le mani sul bordo del tavolino.

-Ehi mocciosa!- reagì comunque nonostante la sorpresa.

-Sua madre è morta nel partorirla!-

Il malandrino sentì la mascella inferiore piombare di botto a terra mentre fissava lo sguardo in quello azzurro cielo di Hestia, si volse verso  l’uscita appena imboccata a piena velocità da Andrea –Porca…- e in un impeto di frustrazione prese a spettinarsi i capelli – Possibile che non ne imbrocco una.-

 

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Nonostante il Natale molti studenti avevano deciso di rimanere a scuola a trascorrere le feste. Il clima di freddo terrore che serpeggiava per la Comunità Magica era poco percepibile fra le mura di Hogwarts perciò non era strano trovare capannelli di gente in questo o in quell’altro angolo della scuola. Andrea camminava per i corridoi fumando di rabbia come una fonte calda, lo sapeva benissimo che la sua nascita non era stata un evento da festeggiare, dato che sua madre c’aveva rimesso le penne nel darla alla luce, ma sentirselo dire con quella faccia da schiaffi, le aveva fatto male e anche tanto.

 

-Andrea?-

 

La bambina si volse di scatto e James Potter si tirò indietro, spaventato da quella faccetta da serial killer in erba che la piccola aveva portato su di lui. Arricciò l’angolo sinistro delle labbra in un sorriso e battendo la mano sulla panca fece segno alla piccola di sedersi fra lui e Lily.   Ovviamente Andrea rifiutò. Lo conosceva bene Potter e quando metteva su quel visino conciliante aveva in mente solo una cosa, perorare la causa di quella bestia del suo migliore amico.

-E dai Andrea è Natale.- pigolò Remus .

Di solito quel piccolo terremoto si addolciva di fronte a Remus, qualsiasi fosse il suo stato d’animo, bastava un’occhiata al buon Lupin per calmarla. Remie ormai le fungeva da sedativo naturale. Andrea fissò lo sguardo azzurro in quello color miele del ragazzo e sospirando dal naso gli si avvicinò, non poteva farci nulla, quel tenero biondino era troppo adorabile. Non poteva rimanere arrabbiata. Fece per andargli vicino, ma James fu più lesto, la prese per la vita e se la tirò a sedere sulle ginocchia – Sirius non ti voleva far soffrire piccola.- le disse con quel tono affascinante che metteva su quando voleva far capitolare una pulzella -… Non poteva sapere che cos…-

 

-ANDREA LENOR MOODY!-

 

Andrea socchiuse gli occhi mentre James, Lily e Remus voltavano la testa verso il fondo del corridoio. I primi due scoppiarono a ridere mentre Remie ebbe la decenza di fingersi scioccato prima di scoppiare pure lui. La folta chioma corvina del sexy Grifone era diventata di un terrificante color puffo, James si volse a schioccare un bacio sulla guanciotta di Andrea che se la rideva beata sul suo grembo.

-Io credo di amarti.-

-Nemmeno tu mi dispiaci…- gli rispose la bambina accettando il bacio e allo stesso tempo allontanando dai suoi fianchi il braccio sinistro di James – Ora però devo correre per salvare la mia giovane vita.- Scese con un balzo dalle ginocchia del Cercatore e dopo un – TI STA BENE BESTIACCIA!- si diede alla fuga.

 

James, Remus e Lily  videro Sirius superarli con la potenza di un treno a vapore. La ragazza si volse verso i due Malandrini, il dito della mancina premuto sulle labbra perfettamente carnose –Li seguiamo?- chiese e i due balzarono in piedi con un unico salto. Potevano considerarsi dei pessimi amici, ma adoravano quando Sirius dava i numeri con Andrea.

 

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-Ti ho presa monellaccia!- soffiò Sirius in direzione del fagotto che stava trascinando sul pavimento per il cappuccio del mantello. Era piccola quella peste, ma ne aveva di fiato per correre! Lo aveva costretto a fare il giro delle mura per ben due volte, prima di riuscire ad afferrarla. Con la coda dell’occhio la vide dibattersi per togliersi il mantello e un ghignetto satanico gli piegò le labbra– Se lo fai…- le disse con un tono di voce che poteva tranquillamente venire dall’oltretomba- Giuro su Morgana che dirò a tutti che dormi con un orso di pezza di nome Twinky!-

-Veramente si chiama Agenore.-

-Agenore?-

 

E’normale che abbia un orsacchiotto, piccola com’è…”

 

-Bel nome vero?-

-NON E’ QUESTO IL PUNTO MOODY!-

Quella ragazzina aveva lo strano dono di quietare i suoi nervi, scosse la testa e cercò di tenere a bada la strana dolcezza che sentiva nei confronti di quella teppa. Sbuffò e si guardò attorno, doveva vendicarsi, ma come? Non ci aveva pensato, vedersi con i capelli blu e correre per i corridoi era stato un tutt’uno, non aveva pensato al dopo.

 

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-Dobbiamo fare qualcosa.- esclamò Lily in panico.

-Quando Sirius è in quello stato potrebbe fare qualunque cosa.-

-Povera Andrea… Povera piccola.-

-Mi fa quasi pena.-

I due neo fidanzatini si rivolsero uno sguardo per poi voltarsi verso il terzo spettatore dell’imminente massacro, Remus appoggiato al muro con la spalla sinistra. Stava osservando Sirius e Andrea con il labbro inferiore fra i denti e James si lasciò andare ad un sospiro sollevato . Quando Remus faceva quella faccia, aveva la soluzione di tutti i loro guai a portata di mano!  -Vediamo di limitare un po’ i danni.- esclamò infatti il licantropo sfilando la bacchetta dalla cintura e puntandola poco sopra le teste dei due Grifondoro -

 

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Andrea sentì l’andatura di Sirius bloccarsi di colpo e prima di poter chiedere qualcosa si ritrovò a rimbalzare contro la sua gamba destra, portò una mano alla nuca e volse la testa a donargli uno sguardo dal basso –Decisa la mia punizione?- gli chiese, stava guardando verso l’alto un qualcosa che lei dal pavimento non riusciva a vedere – Ehi!-

Sirius ridacchiò e si volse a prenderla sotto alle ascelle. La piccoletta si sentì mettere in piedi di fronte al ragazzo che la fissava con una luce assassina negli occhi grigi –Allora?- gli chiese spaventata da quel silenzio, ma decisa a non farglielo vedere. Anche perché c’era una marea di gente in giro, e lei aveva una reputazione da difen

Sgranò gli occhi.

No! Non era possibile.

Sirius si era chinato su di lei e le aveva schioccato un bacetto sulle labbra. La bambina rimase immobile mentre il ragazzo si allontanava, reggendola sempre da sotto le ascelle – Non prendertela con me.- le disse con un filo di voce –E’ la tradizione.-

La bambina aggrottò la fronte.

-Alza gli occhi.-

 

Un rametto di vischio pendeva sopra le loro teste.

 

 

Natale 1996

 

[Allora Andrea com’è stato il tuo primo bacio?]

 

Le chiacchiere fra donne possono essere nocive, soprattutto se rivangano ricordi imbarazzanti, lesivi per il sistema nervoso e chissà cos’altro. Andrea abbandonò di corsa la stanza e sotto lo  sguardo sconcertato delle donne presenti a Grimmauld Place quella sera si fiondò al piano di sotto da dove proveniva la risata forte di Sirius.

-Tu Cagnaccio!- urlò entrando nel salone.

Sirius balzò in piedi e iniziò ad arretrare ad oltranza sotto le spinte inferocite della scatenata biondina. Rivolse uno sguardo perplesso ai presenti per poi tornare all’Auror che lo fronteggiava sbuffando vapore dalle narici come un toro furioso – ma che ho fatto?- le chiese completamente ignaro del tuffo nel passato appena compiuto della ragazza.

Si ritrovò a fare il giro del divano all’indietro e poi, avanzò di un passo e schioccò a tradimento un bacio alla ragazza, un secondo prima che questa tirasse su il ginocchio per mollargli un colpo dove hai maschietti fa tanto male.

 

-COS…?- mormorò Andrea presa in contropiede.

Sirius alzò un dito a indicare sopra le loro teste – Non prendertela con me- le disse dolce mentre Remus rinfoderava la bacchetta – E’ la tradizione.-

La ragazza sollevò lo sguardo e poi si portò una mano alla fronte… Un rametto di vischio pendeva sopra le loro teste.

 

 

Fine .

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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