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Autore: WolfEyes    24/12/2009    4 recensioni
"Naruto ne rimase a dir poco sorpreso, si sarebbe potuto aspettare di tutto, ma non avrebbe mai immaginato che qualcuno potesse ricordarsi di lui per fargli un regalo."
Naruto forse non ricorda nemmeno cosa sia il Natale, non l'ha mai vissuto come un vero giorno di gioia, tutti gli anni lo trascorre in solitudine, solo sulla sua altalena... Ma, quest'anno, il ragazzo proverà davvero la gioia di trascorrere il Natale con la persona amata...
Breve NaruHina natalizia, spero vi piaccia!
NUOVA VERSIONE riveduta e corretta! (dal 2/08/2014)
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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Hinata allora si alzò e si voltò verso di lui

Come neve

 

 

Seduto come al solito sulla sua piccola e affezionata altalena nel giardino dell’Accademia, Naruto osservava il cielo, perso nei propri pensieri. I rami spogli e sottili dell’albero cui l’altalena era appesa permettevano al ragazzo una completa visuale delle grandi nuvole grigie che coprivano interamente il cielo, senza lasciar trasparire nemmeno un flebile raggio di sole.

Quante volte era rimasto lì, da bambino…?

Di solito, su quell’altalena stava a testa bassa, timoroso, come cercasse riparo…

I ricordi di lui che da bambino si nascondeva su quella piccola asse di legno appesa da due corde al ramo di un ombroso albero gli tornarono in mente, e con loro tutta la sofferenza di allora.

 

Col viso seminascosto da una delle due corde alle quali si aggrappava osservava gli altri bambini, che a loro volta lo scrutavano con sospetto e timore.

A differenza loro, Naruto li guardava con immensa tristezza, il suo sguardo lasciava trapelare un grande dolore, e l’espressione del suo volto riportava la rabbia del suo cuore, mentre si chiedeva perché mai doveva sentirsi chiamare di continuo “mostro”, senza ricevere come spiegazione un valido motivo.

Cos’aveva di così sbagliato? Erano quegli strani segni sulle guance simili a baffi a spaventare la gente? Ma era solo un bambino, cos’avrebbero mai potuto essere quei segni di tanto terrificante?

Lui non lo capiva, non riusciva a spiegarsi il comportamento di tutta quella gente, riusciva solo a soffrire, a piangere, mentre gli altri lo chiamavano mostro e lo trattavano male, come fosse un oggetto, come non fosse degno di vivere…

E dentro di lui cresceva l’invidia verso gli altri bambini della sua età, che potevano giocare tutti insieme senza essere presi in giro, che avevano un padre che li coccolava, una madre che li amava, che potevano vivere…

Mentre lui… lui era solo, abbandonato al suo pianto e alla sua solitudine, seduto su quell’altalena che al contrario di altri non lo tradiva, perché lei era sempre lì, per lui, a fargli un po’ di compagnia, mentre teneva la testa bassa, nascondendo le lacrime.

 

Quel giorno, invece, Naruto, cresciuto ed ormai sedicenne, sedeva sulla piccola altalena, ma stava a testa alta.

Questa volta era lui a tenere compagnia all’altalena, intrappolata su quell’albero, incapace di muoversi, rimasta sola.

Perché lui aveva trovato qualcuno con cui stare, e non aveva più bisogno di quella piccola asse di legno…

« Nevica… », sussurrò quasi meccanicamente, fissando il cielo, come se fosse lì soltanto con il corpo e non con la mente. Il suo sguardo era perso sulle nuvole grigiastre, mentre vedeva i piccoli fiocchi di neve vorticare sulla sua testa e scendere lenti, per poi infrangersi e sciogliersi sul terreno freddo.

In quella situazione però si rendeva conto più che mai di essere solo, in realtà. Nessuno era lì con lui…

Anche se ora aveva trovato validi amici che lo sostenevano e lo incoraggiavano, e che lui sosteneva a sua volta, che gli volevano bene, ora si trovava solo su di un’altalena altrettanto sola.

« Sembra che anche quest’anno passeremo questa giornata insieme… », sussurrò ancora, rivolto all’altalena sotto di lui, abbassando leggermente il capo e lo sguardo.

Fu allora che scorse con la coda dell’occhio una figura di fronte a lui. Abbassò di più la testa per vedere meglio chi fosse e con grande sorpresa si accorse che si trattava di Hinata.

Mai si sarebbe aspettato di vederla lì, proprio in quel luogo in cui mai una volta l’aveva vista.

« Oh, ciao Hinata… », nonostante si fosse sforzato, non riuscì a cancellare completamente una nota di tristezza dalla voce. Deglutì, sperando che il secondo tentativo sarebbe andato meglio ,e così fu, lasciando nella voce soltanto la sorpresa e non più la tristezza. « Come mai da queste parti? »

In effetti, la ragazza abitava dalla parte opposta.

Hinata era in piedi, immobile a pochi passi da lui, stretta in un pesante cappotto chiaro per ripararsi dal freddo e dalla neve che scendeva lentamente. I capelli, lunghi e scuri, scintillavano per via di qualche fiocco che vi era caduto sopra.

« Io… beh, stavo facendo una passeggiata… » disse, tradita dal respiro un poco accelerato che suggeriva una lunga ricerca, arrossendo appena e distogliendo lo sguardo, incerta.

« Una passeggiata? Con questo tempo? », il biondino ridacchiò, anche lui con qualche fiocco tra i capelli, ma non fece troppe domande a riguardo.

« E tu non rischi di ammalarti, stando qua fuori con solo quella giacchetta? », chiese lei, riferendosi al suo abbigliamento. Sopra la tuta indossava solo una leggera giacchetta nera. Ma il suo tono di voce non somigliava per niente ad un rimprovero, come invece avrebbe fatto Sakura.

Il biondo ridacchiò ancora. « No, non preoccuparti! », poi sollevò lo sguardo e lo fissò nei suoi occhi lilla. « Tu, piuttosto, non dovresti essere con la tua famiglia? »

Famiglia…

Già, ora poteva dire di averla davvero. Con il padre sembravano essersi risolte le cose e con Neji andava tutto bene. Questo lo doveva a Naruto, che aveva fatto comprendere al cugino che non doveva pensare alla vendetta, avvicinandolo di più ad Hinata ed al resto della famiglia.

« N-Noi abbiamo già festeggiato… », ammise la giovane, ricordando quel lauto pranzo con amici di famiglia e parenti al quale il padre l’aveva in un certo senso obbligata.

« Ah… capisco… », disse tornando a chinare il capo qualche secondo. « Ti va… di restare un po’ qua con me? », chiese tutto d’un fiato avendo trovato il coraggio chissà dove, rialzando gli occhi.

Hinata sobbalzò a quella richiesta, mentre le guance si coloravano di un delizioso rosa e sentiva il calore salirle dal collo.

Un sorriso illuminò il volto di Naruto, mentre si fece più indietro sull’altalena, in modo da lasciare più spazio. « Forza, vieni, in braccio c’è posto », concluse mantenendo quel sorriso fra il tenero ed il divertito.

« M-Ma non sono pesante? », chiese Hinata, cedendo alla richiesta e avvicinandosi, un po’ imbarazzata.

Appena gli diede le spalle, lui le prese con un braccio la vita e la attirò a sé, indietro, spingendola a sedersi sulle sue gambe.

« Su, non farti pregare! », aggiunse ridendo, ancora divertito, conscio di metterla un poco in difficoltà.

A quel contatto e a quelle parole, la Hyuuga rimase piuttosto sorpresa, con il cuore che batteva a mille, mentre il suo respiro si condensava in una nuvoletta di vapore davanti a lei, per poi sparire nel nulla.

Naruto poggiò appena la fronte sulla schiena della ragazza, con un sorriso amaro ed una voce che lasciava trasparire tutta la sua tristezza, incapace di trattenerla oltre.

« Scusami… mi serve qualcuno che mi ricordi cos’è il Natale… », sussurrò, ma la ragazza lo sentì benissimo e ne rimase piuttosto sorpresa, percependo tutto il suo dolore. « Io… », continuò lui, tentando di parlare con ironia per sdrammatizzare, ma riuscendoci appena. « Non ricordo più cosa sia, non ricordo come lo festeggiavo. Anzi, forse non l’ho mai festeggiato in tutta la mia vita. Nessuno mi ha mai fatto un regalo, in questa giornata, nessuno si è mai ricordato di me… » concluse, con la voce sempre più roca, e alla fine una lacrima scese lungo la sua guancia.

« Naruto… », sussurrò la ragazza, triste, sentendosi tremendamente in colpa per non averci mai pensato. Strinse qualcosa nella tasca e poi strinse la mano di Naruto, che ancora la avvolgeva. Quello che le aveva appena detto l’aveva lasciata senza parole. « Io… mi dispiace… », disse alla fine, chinando il capo, mortificata e ferita dal suo stesso comportamento, sentendosi stupida per aver trovato una risposta così banale.

« Non è colpa tua… » aggiunse il biondo, mantenendo tuttavia quel tono di voce. Non ce l’aveva per niente con lei, solo non riusciva ad essere il solito allegro per riuscire a consolare in lei quel dolore che lui stesso le aveva provocato con le sue parole, perché capiva che era sincera mentre gli aveva detto di essere dispiaciuta…

Hinata allora si alzò e si voltò verso di lui. Le mani strette in tasca.

« Io… Naruto, io in realtà ero venuta a cercarti per darti questo… », ammise, porgendoli un piccolo pacchettino avvolto in carta rossa e con un nastro bianco.

Naruto ne rimase a dir poco sorpreso, si sarebbe potuto aspettare di tutto, ma non avrebbe mai immaginato che qualcuno potesse ricordarsi di lui per fargli un regalo.

Che Hinata potesse ricordarsi di lui il giorno di Natale.

Il cuore prese a battergli molto più velocemente e arrossì appena.

« Hi-Hinata… », balbettò osservando il piccolo pacchetto, come se fosse la cosa più fantastica che avesse mai visto in tutta la sua vita.

« Naruto… », lo interruppe lei. « Sai, io credo che il Natale… Credo che sia un giorno in cui essere felici, un giorno che si deve passare accanto alle persone a cui vogliamo bene. Non dico che non lo si debba fare anche durante tutti gli altri giorni dell’anno, ma penso che a maggior ragione bisogna dimostrarlo a Natale, scambiandosi qualche pensierino per ricordarsi delle persone a noi care. Oggi devi essere felice, Naruto, non devi restare qui, da solo…» spiegò, un po’ emozionata. Sapeva che per lui i giorni tristi, con quello che aveva passato, erano molti, e che quel giorno non poteva passarlo in famiglia, ma non voleva che restasse da solo, nel suo dolore. « Io… Vuoi passare il resto del Natale con me? », trovò il coraggio di chiedergli, sperando che gli fosse chiaro che per lei lui era importante.

Dal canto suo, Naruto era rimasto a dir poco sbalordito dalle parole della mora, che ancora gli porgeva il regalo. Il ragazzo si alzò, lasciando che l’altalena dondolasse da sola, almeno per una volta, e prese le mani di Hinata fra le sue. Il freddo aveva congelato le mani di entrambi. Le accarezzò appena, facendo roteare i propri pollici.

Fissando ancora il pacchetto che tenevano insieme, Naruto cominciò a parlare.

« Hinata… scusami, io purtroppo non sono riuscito a farti nessun regalo… », spiegò dispiaciuto, ma le labbra gli si arricciarono automaticamente in un sorriso. « Ti ringrazio tantissimo, non sai quanto significhi per me questo tuo gesto. È la cosa più bella che tu potessi fare… ricordarti di me, oggi. Non sai quanto io sia felice ».

« Non… L’ho fatto per… Ricevere qualcosa in cambio… », spiegò, con le guance in fiamme ed un sorriso sincero, ancora un poco incredula ed intenerita dalla reazione che Naruto aveva avuto.

Naruto alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi della mora. Quegli occhi puri come la neve che ancora scendeva lenta dal cielo grigio e si depositava in un sottile strato candido sul terreno freddo. Quegli occhi così belli, così sinceri, così dolci.

Il cuore di entrambi prese a battere forte, mentre un leggero rossore colorava loro le guance.

« Però mi devo sdebitare… », disse Naruto, serio, con un filo di voce, sapendo già come fare.

« Non ti devi preoccupare per questo…», disse con un sorriso timido, tuttavia incapace di scollare lo sguardo dagli occhi azzurri del ragazzo, così limpidi, belli, eppure tristi…

« Hinata… », la chiamò lui, dolcemente, per farla zittire. « Ti amo… », aggiunse, una volta sicuro che l’avrebbe ascoltato.

Quasi la ragazza cadde a terra per lo stupore e per la felicità, incredula. Sentiva un forte calore nascere dal petto, come se proprio lì si fosse acceso un fuoco. E il calore saliva fino ad arrivare alle guance e a renderle ancora più rosse. Non faceva più tanto freddo, lì fuori.

« A-Anche io… Naruto… », ammise timidamente. « Ti amo anche io… », solo lei poteva sapere da quanto tempo amava quel ragazzo e desiderava dirglielo…

Il cuore del ragazzo sussultò a quelle parole. Già gli sembrava inverosimile che qualcuno potesse ricordarsi di lui il giorno di Natale, e gli sembrava ancora più inverosimile che quella stessa ragazza gli avesse detto di amarlo.

Preso dalla gioia, non riuscì ad impedirsi di sorridere, finalmente di un sorriso felice.

« E se il mio regalo fosse questo? », domandò.

« Che cos-…? », non terminò la frase. Non poté, perché Naruto aveva annullato la distanza fra le loro labbra e ora la stava baciando.

La ragazza chiuse gli occhi e si lasciò andare a quel momento magico che desiderava da sempre.

Sentì il braccio di Naruto scivolare dietro la sua schiena e l’altra mano sul suo fianco, così anche lei lo abbracciò, attirandolo ancora più vicino.

Si staccarono poco dopo, restando tuttavia abbracciati, mentre si guardavano con gli occhi che brillavano di felicità, di amore, e con un sorriso. Un sorriso dolce, un sorriso felice. Il sorriso di chi ama.

E mentre sopra le loro teste continuava a nevicare, Hinata interruppe il silenzio con un flebile sussurro che solo lui avrebbe sentito, prima di rubargli un altro di quei regali.

« Buon Natale, Naruto. Oggi è anche per te… ».

 

 

Angolo dell’autrice

Il mio lavoro di correzione, in questo caso, si limita tutto sommato agli errori di battitura, per cui i contenuti sono rimasti invariati.

Spero che la breve storiella vi sia piaciuta, anche se un’Hinata “normale” sarebbe svenuta prima…xD (per questo la considero un po’ OOC)

Colgo l’occasione per fare a tutti voi i miei più sinceri auguri di buon Natale e di buon anno!!!^^

Inoltre, ringrazio tutti i lettori “passati e futuri” (la fic conta infatti 681 visite), chi l’ha inserita nei preferiti (Harumin, Himeko Kuroba, Layla, naruhinafra), nelle ricordate (byebye00, kry333, WinterMoon) e nelle seguite (tama_:chan_), e, non meno importanti, tutti coloro che hanno recensito la storia (kry333, Tsukuyomi_Sama, Elly93Otaku, SuperEle94).

Un GRAZIE enorme a tutti! <3

WolfEyes

(ex dolceGg94)

  
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