10 Songs Challenge

1. Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2. Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3. Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4. Scrivine 10, poi pubblicale.

Ho letto quelle di DiraReal e mi è venuta voglia di provarci. Quelle che seguono sono delle flashfic sulla mia fanfic Harry Potter e i Doni della Morte (in Alternate Universe). Alcune sono spoiler, ma vi posso assicurare che non svelano alcun colpo di scena.

Per tutti quelli che non leggono la mia fic, vi dico che è una AU, con pairing principale Tom/Harry. DiraReal la definita una ucro-fic perché ho mescolato personaggi di ere diverse.

Beh, buona lettura, spero vi piaccia.

Tu non sei come noi - Il re leone 2 (Gellert)

Li sentiva. Da sempre.

I sussurri alle sue spalle erano cominciati quando aveva sei anni ed era stato affidato a quella donna fredda e triste (così diversa da suo padre).

-E’ il figlio di Era Redbird-.

-I suoi genitori erano dei potenti Maghi Oscuri-.

-Farà una brutta fine, credete a me-.

-Si vede che non è come gli altri bambini-.

Quello che non capivano era che a lui non importava.

Lui non voleva essere come gli altri bambini.

Lui voleva essere come i suoi genitori.

E lo sarebbe diventato.

Get’cha head in the game – High school music (Harry/Tom)

Distrarsi non era permesso.

Un attimo di esitazione e un bolide poteva colpirti.

Potevi ritrovarti con un braccio fatturato o le ossa rotta.

E in tal caso… addio partita.

Se eri un Cercatore, a maggior ragione, la concentrazione era tutto.

Harry lo sapeva.

Bastava un battito di ciglia perché il Cercatore avversario vedesse il boccino prima di te. 

Lui si permetteva di distrarsi solo per un attimo.

Poco prima di afferrare il boccino, lanciava uno sguardo agli spalti e lì vedeva sempre Tom. Sempre pronto ad applaudire. Per lui.

Forse un angelo sei – Studio 3 (Personaggio Spoiler!/Harry)

Era bellissimo.

Un angelo.

Lo aveva sempre pensato.

Sempre così dolce, gentile, anche con chi non se lo meritava.

Desiderava restargli affianco.

Godere della luce che emanava.

Ascoltare la sua risata così genuina.

Voleva dargli tutto, perché lui si meritava tutto.

 -Harry, vuoi venire al Ballo con me?-

Ancora un giorno di te – Nek (Tom/Harry) Spoiler!

A volte lo faceva infuriare.

Come in quel momento, per esempio.

Sul serio, lo avrebbe ucciso pur d’impedirgli di continuare a intromettersi in affari che non lo riguardavano.

Eppure…

Non riusciva più ad immaginare la sua vita senza di lui.

Voleva che Harry gli stesse affianco per sempre.

Per lui aveva fatto follie.

Aveva stretto una tregua con l’odiato Dumbledore*.

Aveva chiesto un favore a Malfoy.

Tutto per lui.

Per farlo felice.

Perché se fosse stato felice, forse gli sarebbe rimasto affianco e Tom non desiderava vivere se lui non gli fosse stato affianco.

La squadra del cuore – Giorgio Vanni (Sirius)

Amava il Quidditch.

Non che ci fosse bisogno di specificarlo.

L’aria tra i capelli, l’incitazione della folla, l’adrenalina, il gioco di squadra.

Avrebbe segnato. Anche quella volta. Lo sapeva.

Harry avrebbe preso il boccino. Anche quella volta. Lo sapeva.

Avrebbero vinto. Anche quella volta. Lo sapeva.

Erano i migliori.

Erano i Grifondoro.

E quando scendevano in campo, pareva che anche il cielo diventasse rosso oro.

Non sbagliavano. Mai.

Vincevano. Sempre.

Erano loro.

Tu sei di serie B – Aladin (Bellatrix, Ninfadora)

Oh, era buffa.

Senza alcun dubbio.

La sua goffaggine.

I suoi vestiti strambi.

I suoi capelli multicolore.

Ma lei, Bellatrix, era la numero uno.

Era Purosangue.

Era Serpeverde.

Era potente.

Era una Black.

Nessuno poteva competere con lei, tanto meno quella lurida Mezzosangue di sua cugina Tonks.

La canzone di Gaston – La Bella e la Bestia (Sirius) Spoiler!

Li sentiva gli squittii eccitati delle ragazze quando passava per i corridoi.

Li vedeva gli sguardi ammirati e invidiosi dei ragazzi.

Come biasimarli?

Sirius Black era un re.

Un figo.

Un ganzo.

Bravo a Quidditch.

Bravo a scuola.

E nessuna ragazza poteva resistergli.

Il fatto che non riuscisse a confessare i suoi sentimenti all’unica persona, che veramente gli piacesse, non aveva alcuna importanza.

I want it all – High school music 3 (Gellert, Tom, Albus)

Gellert non aveva problemi ad ammetterlo.

Voleva la gloria.

Voleva la fama.

Voleva il rispetto e il potere.

Voleva tutto.

Neanche Tom aveva problemi ad ammetterlo.

Voleva il potere.

Voleva che nessuno provasse più pena nei suoi confronti.

Voleva essere rispettato e temuto.

Gellert e Tom volevano che tutti conoscessero i loro nomi.

Che ovunque andassero la gente li riconoscesse.

Volevano libri che citassero i loro nomi.

E li avrebbero avuti, ne erano certi.

Albus non ci riusciva.

Non riusciva ad ammettere di volere tutto ciò.

Perché lui voleva essere, a tutti i costi, un bravo bambino.

Ti amo Ti odio – Paolo Meneguzzi (Rodolphus/Bellatrix) Spoiler!

L’amava.

Era stupenda.

Capelli neri come la notte.

Carnagione candida come la neve.

Labbra rosse come il sangue.

Bellatrix era potente e brillante come un diamante.

Non importava se per paura o per desiderio: tutti giravano la testa quando passava.

La odiava.

Perché giocava con lui.

Perché lo sfruttava.

Perché gli concedeva il suo corpo, ma non il suo cuore.

Ma faceva qualche differenza?

No, perché la prossima volta che Bellatrix fosse venuta da lui, Rodolphus avrebbe comunque esaudito ogni suo desiderio.

Un’unica realtà – Il re leone 2 (Severus, Harry)

Per quanto potesse andare indietro con la memoria, non aveva un solo ricordo che non fosse, in qualche modo, legato a Harry.

Loro erano sempre stati un’unica realtà.

Sembrava che il destino avesse intrecciato i fili delle loro vite.

Quando erano giunti ad Hogwarts, quei fili si erano divisi.

A causa sua, lui aveva scelto un’altra strada.

Lo aveva visto gioire, soffrire, lottare.

Senza mai alcun timore, nonostante, a volte, lui non avesse potuto fare nulla per aiutarlo.

Però, ora, a distanza di anni,

mentre osserva Harry unirsi in matrimonio con l’uomo, con cui aveva deciso di passare il resto della sua vita,

riteneva che entrambi avessero mantenuto la promessa che si erano fatti da bambini:

-Staremo sempre insieme, qualunque cosa accada-.