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Autore: EclipseOfHeart    25/12/2009    3 recensioni
Questa storia è il sequel della mia fic "Grazie Natale".

E' passato un anno dal bacio di Rufy e Nami, eppure loro non hanno ancora chiarito. Riusciranno a farlo, grazie alla mitica magia natalizia?
Con questa fic auguro un bellissimo Natale a tutti ^O^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non mi sembra vero che sia passato un anno, sembra che il tempo sia volato sfuggendomi dalle mani

Questa storia è il sequel della mia fic “Grazie Natale”.

 

Christmas time

 

 

 

Non mi sembra vero che sia passato un anno, sembra che il tempo sia volato sfuggendomi dalle mani.

Tra qualche ora sarà passato esattamente un anno da quel nostro primo e ultimo bacio.

Un bacio che io e Rufy non siamo riusciti a chiarire in un anno.

Sì, lo so, non posso certo dire che ci è mancato il tempo. Ma sinceramente non so neanche io il vero motivo.

Il giorno dopo e gli altri giorni a seguire non abbiamo toccato l’argomento. Spesso non si creavano le circostanze per parlare noi due da soli e, a lungo andare, evitavo di parlarne pur avendo una buona occasione sottomano.

E spiegarmi perché è molto difficile. Lui non toccava mai l’argomento e io… forse avevo troppa paura per farlo.

Posso rimandare a domani, mi dicevo.

E, a furia di dirmelo, è passato un anno nel più totale silenzio. Non ho mai detto neanche a Robin di quel bacio.

Certi momenti sono pure arrivata a dubitare che ci sia mai stato, ma, fortunatamente, quel dubbio svanisce subito ricordandomi il mio folle batticuore e gli occhi profondi di Rufy.

Occhi in cui annegherei volentieri, sempre e comunque, ma in cui non posso immergermi.

E’ colpa mia. O tua. O nostra.

Colpa di questo silenzio, di queste cose dette e non dette, di sguardi che volevano far intendere chissà cosa e che si svelavano alla fine come banali questioni.

Manca poco, ormai, al Natale. Siamo tutti riuniti nel salone principale e sono le 23.

Quest’anno lo passeremo sulla nave, non siamo arrivati in tempo alla prossima isola. Nessuno di noi, però può dirsi dispiaciuto.

Robin, accompagnata da Usopp, Chopper e Franky ha provveduto solertemente ad addobbare la nave. L’abete che si erge al centro del salone era stato recuperato con mesi d’anticipo.

Esattamente l’8 Dicembre Robin aveva addobbato l’albero, con un risultato finale a dir poco meraviglioso.

Quest’anno ha deciso di utilizzare le decorazioni rosso e oro. Palline, piccole campanelle, fiocchetti e ogni altro tipo di addobbo era stato infilato negli splendidi aghi dell’abete. Una lunga catena di lucciole luminose era stata messa a spirale intorno all’albero accompagnata da nastri rossi e oro che circondavano l’albero. I rami erano ulteriormente decorati con della neve finta che brillava ancora di più con le luci e le decorazioni.

Infine risplendeva, nella cima, un magnifico puntale dorato a forma di stella.

Sì, quest’anno Robin ci aveva messo decisamente più impegno e passione. E lo si poteva notare non solo per la magnificenza dell’albero ma anche perché aveva provveduto ad addobbare anche tutta la nave.

Ghirlande rosse e verdi erano state appese a tutte le porte. Lunghe file di lucine si susseguivano sulle pareti della nave ed aveva perfino messo dei rametti di vischio nel salone principale.

Arrivo anche a chiedermi il motivo di tutta questa passione, mi sembrerebbe eccessiva per qualsiasi persona, per Robin ancora di più.

Lascio il salone raggiungendo velocemente il ponte della nave. E’notte e tantissime stelle punteggiano la volta celeste.

Mi appoggio al parapetto gustando il meraviglioso suono del silenzio unito allo sciabordio delicato delle onde.

Non passa molto tempo, però, che io senta un altro suono, precisamente un rumore di passi che si fa sempre più vicino.

Tengo gli occhi saldamente chiusi, sperando che chiunque sia dei compagni mi ignori e passi. Ovviamente ciò non avviene, in quanto i passi divenuti ben distinti e vicini si bloccano a poca distanza da me.

Dopo qualche secondo sento una mano calda che si è appoggiata al mio braccio nudo. E, pur non volendolo ammettere, so che è lui.

- Non senti freddo? -

Figurati se poteva trattenersi dallo spezzare quel meraviglioso silenzio, figurati se non era lui che mi aveva disturbato, figurati se non era Rufy.

Apro gli occhi e mi volto verso di lui avendo ancora la sua mano sul mio braccio.

- Non ho freddo, ho un coprispalle pesante. – rispondo velocemente.

La sua presenza mi mette agitazione, soprattutto ora che, grazie al Natale ormai prossimo, il ricordo del nostro bacio è più nitido che mai.

Mi chiedo se tu te lo sia dimenticato. In fondo, è vero che io non ho mai riaperto l’argomento ma neanche tu mi hai detto nulla al riguardo.

Possibile che quello che io considero uno dei momenti più felici della mia vita per te sia stato solo uno sciocco e superficiale bacio?

Però tu non sei superficiale, non per queste cose, non con me.

La sua mano si alza e un brivido mi coglie in quel preciso punto. Dietro la sua testa vedo l’alternanza delle luci colorate appese al muro.

- E’ quasi Natale. – mi dice Rufy ridestando la mia attenzione.

Guardo il mio orologio e mi accorgo che effettivamente manca appena un quarto d’ora alla mezzanotte.

- Già. – rispondo a voce bassa.

Sento il baccano provocato dai miei compagni, delle dolci canzoni natalizie intonate da Franky e Brook.

- Perché non sei con gli altri? – gli chiedo.

- Volevo stare con te. –

Arrossisco leggermente maledicendo quel suo modo così innocente di dire le cose. Non se ne preoccupa, non gli creano alcun imbarazzo.

- E perché? – se non si imbarazza lui perché devo farlo?

- Perché sì, volevo stare con te punto. –

- Non te la puoi cavare con una risposta così… infantile! – grido.

Rufy prende la mia mano nella sua inondandola di così tanto calore che mi chiedo se sia lui ad avere la mano bollente o io ad avere la mia gelata.

- Non è una risposta infa- quello che hai detto… -

- Infantile. – lo correggo al volo.

- Quella. E’ una risposta come un’altra, ti ho vista uscire e ho avuto voglia di uscire per stare con te. Non c’è nient’altro. –

La cosa che mi dà più i nervi è che so perfettamente che lui è sincero e non ha realmente cos’altro dirmi.

- Però ci deve essere una motivazione che ti spinga a stare qui con me. -

Lui mette la mano sinistra sotto il mento, assumendo una posa comica da pensatore. Lui sta realmente pensando ma vederlo in quella posizione è così buffo che mi sfugge una piccola risata.

Lui mi guarda e fa il suo solito enorme sorriso.

- Ho trovato la risposta che volevi! -

- E ti è venuto pensando? – chiedo sbeffeggiandolo.

- No, mi è venuta guardandoti ridere. –

Mi blocco a quella risposta, con le mie guance che sento sempre più calde. Come si poteva restare indifferenti a Rufy? Io, anche mettendoci tutto la forza di cui disponevo, non riuscivo proprio a restare impassibile di fronte alle sue affermazioni.

- E quale sarebbe questa risposta? -

- Ho provato la stessa sensazione che ho avuto l’anno scorso quando ci siamo baciati. –

Rufy si avvicina ancora di più a me appoggiando la sua fronte sulla mia con infinita dolcezza.

- Allora te lo ricordi?- domando in un soffio di voce.

Lui non mi risponde, semplicemente appoggia di nuovo le sue labbra sulle mie. Sento un fuoco esplodere dentro di me e rispondo al bacio quasi senza accorgermene.

Mi stacco di malavoglia dalle sue labbra, guardandolo intensamente.

- Certo che me lo ricordo. Non era neanche una domanda da fare. -

- Non ne abbiamo parlato tutto l’anno, credevo che per te non avesse significato nulla. –

Rufy mi bacia di nuovo.

- Tu sei Nami, niente di quello che faccio con te è nulla per me. -

Mi manca il fiato. Rufy riusciva sempre a sorprendermi, non capivo come ci riuscisse.

- Non ne ho mai parlato perché non credevo che dovessi chiarirti nulla. E poi, potevi chiedermi qualcosa tu se volevi. -

- Non ho mai trovato il coraggio, avevo paura. – gli dico con sincerità.

- E di cosa? –

- Avevo il timore che mi dicessi che il tuo era stato un semplice gesto d’amicizia, quando tu per me non sei un amico Rufy. – credo che sia la magia di Natale a darmi il coraggio di esprimere sentimenti che ho taciuto per un intero anno.

Vedo che un’ombra gli offusca per un attimo il volto e mi affretto a chiarire.

- Scemo, intendo non solo. Io ti amo, Rufy. Ed è un anno che voglio dirtelo, un anno che voglio avvicinarmi e baciarti di nuovo. -

Rufy sorride e mi bacia ancora, e ancora.

- Io non so cos’è precisamente l’amore, Nami. Però se è provare questo infinito ed enorme affetto per una persona, allora credo proprio di essere innamorato di te. -

Sorrido al massimo della gioia. Ogni Natale diventa speciale grazie a Rufy.

Sento le urla dei miei compagni e mi precipito, con la mia mano in quella di Rufy, nel salone. Sbircio l’orologio, manca poco più che un minuto alla mezzanotte. Entriamo nella stanza dove tutti i miei compagni cantano e sono pronti a festeggiare.

Franky e Brook hanno cambiato canzone e nell’aria si sentono solo note di felicità e di festa.

 

Do they know it's Christmas time at all?

Feed the world
Feed the world

Feed the world
Let them know it's Christmas time again
Feed the world
Let them know it's Christmas time again

 

Abbraccio Rufy e mi unisco al coro di Franky e Brook, seguita da tutta la ciurma. Vedo perfino Zoro aprire le labbra per cantare.

La mezzanotte scocca tra le note della nostra canzone. Cominciamo a scambiarci gli auguri, abbracciandoci e gridando “Buon Natale!”

Mi sento invasa da quell’euforia che porta il Natale, da quell’eccitazione che solo una festa può portare, da quella gioia e quella voglia di essere felice e di vedere tutti felici.

In un impeto di frenesia bacio Rufy sotto gli occhi di tutti che, dopo averci visto, battono le mani applaudendoci.

Mi giro verso Sanji e vedo che mi sorride, non c’è né rabbia né gelosia nel suo sguardo, cosa che mi sorprende molto.

- Rufy! Non ti spacco la faccia e non ti ammazzo di botte solo perché è Natale e mi sento davvero più buono al momento! – grida Sanji rivolto al capitano che, come risposta, alza il pollice.

- Grazie Sanji! –

Tutti ricominciammo a cantare. Natale è davvero magico.

Vorrei gridare un “grazie” grandissimo per quelle enormi emozioni che sento nel cuore.

Grazie Rufy, grazie amici miei, grazie Natale!

 

 

 

Fine!

Ecco la mia ff natalizia, pubblicata esattamente a mezzanotte ;) Ovviamente una Runami <3, anche se so benissimo che Rufy in alcuni punti è così OOC da far male! Perdonatemelo, mi appello al fatto che a Natale siamo tutti più buoni! XD

Ma bando alle ciance.

Vi auguro un felicissimo Natale! Tanti tantissimi auguri!

La canzone alla fine è “Do They Know It's Christmas Time” dei Band Aid.

Canzone che ho ascoltato mentre scrivevo il pezzo finale della storia e credo che si capisca questo.

Adoro questa canzone <3, mi fa venire voglia di cantare e di gridare “Buon Natale” a tutti!

Okay, mi avrete presa per pazza! XD Questo è il mio personale regalo per il forum Mugiwara No Usagi! ,

, spero vi piaccia ^O^

Auguri auguriiiiiii!

Baci.

 

 

Marty De Nobili.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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