TO ANSWER
Capitolo Unico

28 Luglio

Amore mio,
Ti prego di scusare una lettera così poco personale, anche se via gufo. E perdona la mia scrittura, degna di un bambino che anche io leggo a stento e… bhe, devi anche scusare la mia ignoranza in questo genere di cose.
Mi senso come il giorno della mia prima partita ai Mondiali, quando dal nervoso non riuscivo a trovare il manico di scopa.
Però non ti voglio pesare, quindi: se non vuoi che ti scriva gufi, basta dirlo!
Ti voglio ringraziare e, sinceramente non so neanche io il perché… forse mi sento così bene per il semplice fatto che per UNA volta le cose mi vengono dette spontaneamente, senza mezze frasi dalla quale io devo cogliere il significato… rimanendo, così, nel dubbio perenne.
Tu sei stato sincero come me, sempre, e anche io lo vorrei essere, non per un dovere, ma perché IO lo VOGLIO. Perciò… chiedimi qualunque cosa: QUALUNQUE!
Sono un tipo che arrossisce al minimo complimento, ma ti giuro che accettò ogni cosa che provenga da te, anche se me ne vergognerò: e non perché sei tu, anzi.
Qualche settimana fa sono riuscito a riavvicinarmi ad una persona a cui ho perlato dei miei sentimenti per te e c’era una solo cosa che continuavo a ripeterle (a lei come a me stesso) non voglio che mi odia. Lei mi diceva che ero uno scemo a pensarlo, ma non potevo farne a meno, lei mi ha dato un solo consiglio: insistere! Mi ha fatto notare che dovevo sfruttare una delle mie caratteristiche principali: la testardaggine! Insistere fino a che non avrei avuto una risposta.
Mi spiace, per non aver capito prima. Non scherzavo quando ho detto che quel ricordo lo conservo dentro di me e ti chiedo scusa per non essermene reso conto di nulla, rileggendo ho capito e mi spiace di aver pensato di IO mi stavo sbagliando, perché era tutto giusto e così naturale che mi sono sentito un mostro; credevo di averti costretto!
Questa sempre una lettera di scuse, ma perché non ho mai fatto nulla di simile: tu sei la mio primo partner, la mia prima storia, favola, relazione, fidanzato, ragazzo, compagno… IL PRIMO! E, non so perché, ma ne sono onorato.
Ho riso, pianto e sanguinato come chiunque, in questo folle mondo così serio da sembrare ridicolo, e sono giovane con ho la presunzione di un vecchio, eppure, qualcosa mi dice che una parte di me sarà sempre quel piccolo spaurito che, senza sapere perché, si ritrovava sul tetto della scuola babbana: è possibile.
Scusami se questa non è la solita, smielata letta d’amore… alla fine mi lascio sempre scappare qualcosa che non devo. Scusa.
Forse non me ne rendo ancora davvero conto della mia fortuna… con me è sempre stata alquanto stronza, invece ora, da un giorno all’altro pare che si sia resa conto di aver lasciato qualcosa per strada. Ma che brava!
Ora mi pare tutto più bello, più arcobaleno… non posso mica sperare di sistemare i torti del mondo se prima non sistemo la mia vita. E qui ce ne sarebbe da sistemare…
Voglio che tu sappia che io sono qui, cioè… insomma… si, lontanino un bel po’ geograficamente parlando, ma… vorrei che se tu avessi un problema (con me o chiunque altro e di qualunque cosa) ne parlassi con me; voglio sapere tutto, ogni cosa di te! Sì, forse sono arrogante e… bho, che altro?, ma non posso stare a guardare chi amo stare male.
E credo proprio che, allora, per rimediare, ti chiederò di dirmi “ti amo” fino alla nausea, perché io ancora non ci credo alla questa fottuta fortuna che mi è capitata! Mi aiuterai a crederci, per favore?
Ti amo Lucius,
Il tuo Harry.

17 Agosto

Caro Lucius,
Le giornate passano e tu, ancora, non ti fai sentire. Inizio a pensare d’aver sbagliato tutto: che non dovevo fare qualcosa… ma non so cosa.
Mi pare difficile riuscire ad individuarla, visto che non ci sentiamo ne vediamo da molto.
Ti ho chiamato via camino, ieri, e mi ha risposto uno dei tuoi tanti elfi domestici, poi sei arrivato tu… hai detto ciao e poi basta: sei sparito.
Ma quel “ciao” ormai è diventato il mio incubo ricorrente; come se tu, in quel ciao ci avessi messo tutto in discorso per chiudere con me, non so perché, davvero, ma mi ha dato questa impressione e spero solo di sbagliarmi.
Tanto, ormai, sbaglio più, sbaglio meno: a quanto pare sono un tipo che sbaglia molto.
Te lo ripeto: se mi chiederai di allargare le gambe, di gridare, di piegarmi a te, di gemere, di pregare lo farò.
Ma ti avviso: se credi di avere la priorità, sei sulla cattiva strada!
Non sei il primo che mi vede nudo!
Baci,
Il tuo Harry.

19 Agosto

Caro Lucius,
Sono di fretta, devo partire per degli allenamenti in vista dei Mondiali – ma tu sicuramente lo saprai, visto che lavori per il Ministro e hai sempre i posti migliori, sarebbe difficile non notarti, con quella chioma profumata e splendente: il sole, che sei tu – e saranno due settimane di torture per me e i miei compagni, ma le cose si ottengono con la fatica… ogni cosa, si ottiene versando lacrime e sangue, vero?
Ma non volevo andarmene in ritiro senza prima dirti questo: perdonami!
Predona il mio tono arrogante nella precedente lettera (dio, come vorrei parlarti di persona), che sapeva anche di minaccia: ma ho paura e forse tu sei troppo impegnato per badare a un ragazzino (perché, in confronto alla tua eleganza e bellezza lo sono).
Sì, forse è così: sei solo molto impegnato con il tuo lavoro. Posso solo immaginare la stanchezza quando torni a casa, la sera (ci torni?).
Io… Scusa.
Ti amo e… spero sia lo stesso anche per te.
La tuo Harry.

22 Settembre

Caro Lucius,
Ieri sera mi hanno fatto Capitano della Squadra Nazionale di Quidditch –ma sicuramente lo sai… cazzo, lo sa tutta la Comunità Magica!
Hanno fatto una festa in mio onore, per fortuna sono riuscito a tenerla abbastanza sul personale, invitando qualche amico: è stata davvero una piacevole festa… peccato che c’era solo una piccola macchiolina nera: perché non sei venuto?
Lo so che non siamo sposati e quindi non posso legarti ad una sedia per impedirti di mettere piede in un posto dove non ci sia anche io ma… posso, per piacere, sapere cosa fai? Non sempre, ma… sapere qualcosa in più di te mi farebbe solo che bene, no?
Appena hai tempo e voglia, per piacere, butta giù due righe.
Ti amo Lucius,
Il tuo Harry.

9 Ottobre

Caro Lucius,
Aspetto ancora paziente una tua risposta, ma vabbè, se una persona è impegnata come te, cosa posso fare se non capirti.
Dopotutto… un ragazzo alto, castano e snello è molto impegnativo come lavoro, vero?
Immagino quanto sia duro lavorare per te! Sì, lavorati LUI!
Lucius: ti avviso!
Se è come penso faresti meglio a sbarazzarti di quella troietta da quattro zellini, prima che ci pensi io.

31 Ottobre

Caro Lucius,
Vorrei, come mai prima d’ora, averti qui, con me, oggi.
Ti amo.

3 Novembre

Amore mio,
Riflettendo, ho capito che ho esagerato: scusami.
Come stai? Spero bene, io sto già facendo dei giretti per preparare la mia casa al Natale, sì, è presto, ma Diagon Alley è così piena di quelle luci fatate e di quegli alberi verdi e splendenti che non ho potuto resistere.
Sto già pensando a cosa regalarti, ma non credo che sarà un’impresa facile, insomma: hai già tutto, cosa altro potrei mai volere? Non voglio regalarti cose troppo materiali, o che non userai (sono un tipo pratico).
Spero solo che l’aria delle feste che si avvicina ti faccia venir voglia di mandarmi un gufo.
Ti amo.
Ti amo tantissimo.
Tuo Harry.

15 Dicembre

Dovresti proprio vedere come ho ridotto la casa, amore mio!
E’ un ammasso di luci lampeggianti e di neve magica!
Senti… mi chiedevo se… ti va di venire da me per Natale?
Solo io a te!
Fammi avere una riposta.
Ti amo,
Tu Harry.

20 Dicembre

Caro Lucius,
Fammi sapere al più presto, così do una scusa ai miei amici e agli Weasley, in modo da passare il Natale assieme.
Ti amo.
Tuo Harry.

25 Dicembre

Va bene, è ora di fare un po’ di pulizie di quasi fine anno:
Non so come ci si debba comportare di solito, in situazioni come queste, ma so come mi comporterò io.
Non ti sei mai fatto sentire. Mai una singola risposta. Mai.
Eppure ho notato che vai avanti con la tua via come se nulla fosse, cosa c’è, pensi che non sappia proprio nulla di te, Lucius? Tutte quelle parole dolci… quelle… quelle… cazzo!
Ed io! Io! Cretino!
Oh, sì, tu che colpa ne hai, eh? Tu non c’entri ASSOLUTAMENTE nulla, vero? Io mi logoro, mi faccio seghe mentali per nulla, per cosa campate solo nella mia testa bakata, e nel mio cuore che, illuso, era convinto di averne trovato uno affine a se stesso! E tu fai?
La cosa non ti tocca minimante, vero?
Ti osservo, quando mi capita, e vedo solo un uomo che passa nella più totale normalità le sue giornate, che rilascia interviste sul Profeta - di cui solo il 10% corrisponde alla verità! -, che partecipa alle feste organizzate dal Ministro (vai a letto anche con lui o cosa?) – alla quale anche IO sono invitato, ma non partecipo, perché mi mettono a disagio. Concetto a te TOTALMENTE estraneo.
Ma la gente chiacchiera Lucius, e molte voci arrivano anche a me – anche se sono in Norvegia ad allenarmi -. Sento delle cose… roba che vorrei strapparmi le orecchie, e gli occhi, quando vedo foto di te sui giornali di gossip: ovviamente sempre accompagnato da un ragazzo molto giovane e molto diverso dal precedente. Marchettari! Ho pena per loro.
Perché chissà che cosa dirai, cosa farai: gli ipnotizzerai – ha funzionato per Harry Potter, perché non dovrebbe essere la stessa cosa per chiunque!? – e loro si convinceranno.
S’lluderanno, di essere qualcosa per te!
Natale da solo! Ne ho passati, dai miei parenti Babbani, di Natali brutti, ma questo… questo è senza dubbio il Natale più schifoso che mi potesse mai capitare!
E tu hai il coraggio di definirti un uomo? Ma non farmi ridere!
La mia promozione passata senza di te, il 31 Ottobre da solo… TUTTI I GIORNI SOLO! Cacciare i miei amici, fare orecchie da mercante, pur di non sentire le loro consolazioni orribili.
E pensare che tutto si poteva evitare semplicemente parlando, ma tu NO! Sai mai! Parlare… ma lo sai fare? Non so, forse sei analfabeta!
Ma, nonostante tutto, sono ancora possessivo verso di te: ti vorrei legare all’albero di Natale, con le stelle. Così da poterti sempre ammirare, io.
E passare assieme il Natale. Natale tutti i giorni, sì perché ti devi far perdonare, Lucius.
…
Ti ricordi quando hai detto che vivo di coccole? Non avevi tutti i torti e lo sai. Ma… se qui non c’è nessuno che me le fa, io come vivo?
Non voglio che mi odi, anche se lo preferirei a questa tua totale indifferenza nei miei confronti. Forse è solo un modo per farmi capire che non mi vuoi, che hai sbagliato a parlarmi, che io ho sbagliato a darti retta.
Ti volevo chiedere scusa, perché non ho fatto che infastidirti. Davvero. Tu non mi vedi dare alcuna spiegazione, se non ti fa sentire, specie con me.
Mi dispiace di essere stato così insistente: ma è stato più forte di me!
Molto probabilmente, hai tante di quelle cosa da fare che, quando vedi il mio nome sulla lettera che ti consegna il gufo, ti chiederai se ho una vita mia. Neanche stessimo insieme!
Non posso che essere d’accordo con te, l’ultima cosa che voglio è il tuo odio.
Eppure… eppure…
Io voglio che tu prenda tutto di me… io-sono-tuo… tu sei mio…
Io…
E’ un noi… come coppia sposata… relazione a lungo termine… non è prevista fine…
Io…
Io voglio stare con te, finché morte non ci separi…
Io ci credevo.

Buon Natale, Lucius.

FINE