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Autore: Hiromi    26/12/2009    9 recensioni
Da un po’ di tempo a questa parte, ossia da quando mi sono finalmente svegliato, ho sempre la tentazione di presentarmi con una bella frasetta ad effetto: "Ciao, sono Kai Hiwatari e sono un idiota." Per una volta, è il maschietto a farsi tutti i crucci mentali per la riuscita di una storia d'amore!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Spero proprio di essere la prima a farti gli auguri, visto che li ho scritti da oggi alle 10

Innamorato per Caso

 

 

Dicono che mi servirà
Se non uccide fortifica

Perché fa male

male
Male da morire
Senza te

 

Sere nere – Tiziano Ferro

 

******************

 

“Posso fare altro, signore?” scuoto la testa brevemente, ma il mio cameriere si guarda intorno continuamente, il mio diniego non è servito ad alcunché; è uno dei servitori più fedeli di villa Hiwatari, ma ha il pallino della pulizia e dell’ordine in maniera assolutamente ostinata.

Sbuffo impercettibilmente, in maniera stanca. “Alfred, se ho bisogno di una qualunque cosa ti chiamo io.” Lo liquido, infine; lui annuisce e se ne va, probabilmente a vedere se c’è un angolo della casa che non ha ancora spolverato.

Eh, si, alla fine me ne sono andato da casa Kinomiya: a una settimana dal mio litigio con lei – non voglio nemmeno pensarlo, il suo nome – mi ritrovo a non vedere l’ora che passino questi tre giorni che mi rimangono, perché la settimana che ho passato è stata veramente infernale: in me c’è una tensione talmente densa e radicata che credo si possa benissimo tagliare con il coltello; coesistono anche rabbia, sofferenza, delusione e rancore.

Dopo aver ponderato per benino l’idea di andare via da casa Kinomiya, sono per caso passato dalla villa che è stata intestata a mio nonno, ora in galera, e lì ho deciso di prelevare tutte le mie cose e di trasferirle nella casa che è mia per successione. Ho anche deciso di venderla, una volta che mi trasferirò in Russia.

Quando ho annunciato ai miei amici le mie intenzioni, nessuno è stato dalla mia parte: tutti hanno scosso la testa o se la sono presi tra le mani, avvertendomi del mio sbaglio, ma io non ho alcuna intenzione di ascoltarli. Devo trasferirmi. Devo. Non posso stare qui, non ci riesco, non ce la faccio. Qui tutto mi parla di lei, ogni cosa mi grida il suo nome, e il mio cuore sanguina, ferito a morte.

Ieri sera Rei e Mao sono venuti a trovarmi, hanno portato le pizze e mi hanno fatto compagnia.

Ho davvero apprezzato il loro tentativo di non fare i fidanzati per non farmi soffrire, ma una persona innamorata è innamorata, e non può impedirsi di lanciare, a quella amata,  degli sguardi adoranti o di sorriderle. Io lo so bene: chi può saperlo meglio di me?

Ad ogni modo, durante la serata l’argomento ‘lei’ è stato preso solo una volta, per qualche secondo: Mao mi ha chiesto perché non rispondessi alle sue chiamate, alle sue e-mail o almeno ai suoi sms, e come mai la facessi mandare via dai miei domestici quando si presentava sotto casa. Magari, sosteneva, lei aveva qualcosa da dirmi.

Si, ho replicato io, che le dispiaceva, che per lei ero solo un amico, che ora era tornata con Sonny e che non dovevo affatto trasferirmi a causa sua.

Mao non ha replicato: è rimasta a fissarmi, furente e rossa in viso, con l’espressione di chi sta letteralmente scoppiando per non urlare, in faccia ad una persona, una verità che conosce da tempo. Così, per qualche secondo, un silenzio assordante ha pervaso la casa; ma poi è intervenuto Rei che ha cambiato discorso, dirottandolo su un argomento neutro, in modo da far sciogliere la tensione creata.

Tutto sommato è stata una bella serata, e alla sofferenza che da giorni minaccia di sopraffarmi posso rispondere che ho degli amici fantastici, anche se in amore sono sfortunatissimo.

Spero verranno a trovarmi, in Russia, di tanto in tanto.

La musichetta del mio cellulare interrompe i miei pensieri, facendomi provare una stretta al cuore. Chiudo lentamente e dolorosamente gli occhi: non ho bisogno di alzarmi per vedere chi è. Il suo nome, scritto a caratteri cubitali sul display del cellulare mi farebbe troppo male.

La musica si interrompe, e io sospiro di sollievo. Ma, subito dopo, mi arriva un sms che sono costretto a leggere, se non voglio che i suoimessaggi mi intasino il cellulare.

 

Kai, dannazione, vuoi deciderti a rispondermi?! Ti prego, ho bisogno di vederti, di parlarti. Ti scongiuro

 

Cancello il messaggio senza nemmeno pensare, con gesti assolutamente automatici; sospiro.

Non sto bene. Non sto bene affatto; proprio per nulla. Rei, suo padre, sua madre, mi avevano avvertito. E ora che mi ritrovo in questo stato, ci sono i ricordi che non fanno altro che tormentarmi.

Perché, perché è entrata a forza nella mia mente e nel mio cuore? Perché è tutto così straziante senza di lei? Perché diavolo mi deve mancare in questo modo? Perché mi sono innamorato proprio di lei? Perché, gira e rigira, devo sempre soffrire nella mia vita? E perché, perché, deve fare così male?

Allungo la mano verso il vecchio stereo che c’è nella stanza e, quasi senza pensarci, premo PLAY.

Qualche giorno fa sono andato nella mia auto e, all’improvviso, mi sono ricordato del cruscotto.

 

Hilary va a casa un attimo e torna trenta secondi dopo con un sorrisetto sulle labbra.

“Cos’hai dietro?” le chiedo, sporgendomi per guardare. Lei chiude la portiera della mia macchina con un gesto secco e, mentre io mi accingo a guidare, lei non smette di sorridere.

“E’ un regalo.” Dice, arrossendo. Quando allungo la mano per riceverlo, lei me la schiaffeggia via. “Ah, no! No, no, no! Te lo metto nel cruscotto, lo vedrai quando sarai da solo!

Con le mani faccio segno di resa. “E va bene, come vuoi.”

 

Ho aperto il cruscotto e l’ho visto; un quadrato spesso, con il suo viso sorridente stampato su.

Il suo cd.

L’ho aperto e ho visto una dedica con un pennarello blu.

 

A Kai,

persona alla quale tengo tantissimo. Spero ti piaccia, ma io ti avevo avvertito che non era il tuo genere…

Ti voglio bene,

Hilary Tachibana

 

Da allora l’ho ascoltato un sacco di volte, soprattutto quando ho voglia di sentire la sua voce.

Aveva ragione, non è il mio genere, ma devo ammettere che canta benissimo, ha una bellissima voce. E ha dedicato una canzone a tutti: a Takao, il suo migliore amico, la cover dei Rembrandts, “I’ll be there for you”, che lei canta in maniera energica e grintosa.

A Mao, “There youll be”, canzone di Faith Hill che lei reinterpreta in chiave d’amicizia.

Agli altri amici, “You’ve got a friend”, di Carole King, che ha cantato cambiando totalmente l’arrangiamento.

E poi, ad un certo KH, “Everytime” di Britney Spears, canzone che ha cantato con dolcezza e anche con molta tristezza.

E qualcosa mi dice che sia il sottoscritto questo KH… In fondo ha realizzato questo cd anni fa, quindi è probabile…

Mi passo una mano sul viso: sono stravolto. Il giorno la penso, la notte la sogno… Perché mi tormenta in questo modo?

Le domande vorticano nella mia mente ad una velocità impressionante, e ruotano tutte attorno al suo ricordo, che ferisce a morte e fa male, fa malissimo.

Mi stendo sul letto, provo a chiudere gli occhi, ma ecco che ci risiamo. Mi manca. Mi mancano le sue mani da stringere, il suo corpo da abbracciare, la sua risata che mi sveglia, i suoi occhi da guardare, le sue labbra da baciare…

E adesso, che sono in questo stato, non posso fare a meno di tormentarmi su ricordi. Ricordi nei quali c’è lei, bellissima e sorridente, che mi guarda come se fosse innamorata di me. Ricordi nei quali un tempo lei, anche solo per finta, è stata mia.

 

 

Sorrido quando apro la porta e vedo Mao.

“Ciao!” trilla. “Ti ho portato delle polpette di riso che ha preparato Rei.” Mi dice, vivace. Io la ringrazio con lo sguardo. “Come stai?” mi chiede poi, fissandomi, come alla ricerca di una qualche malattia.

Scrollo le spalle. “Come al solito.” Bofonchio, prendendo il sacchetto che la mia amica regge tra le mani.

Lei scuote rabbiosamente la testa. “Sei un testone unico, accidenti! Se solo tu ascoltassi me, per una volta, e ti fermassi a chiarirti con lei, potresti scoprire…” si interrompe come qualcuno che si è appena accorta di essersi fermata in tempo; poi si passa una mano tra i capelli rosa. “Testone idiota.” Borbotta, fulminandomi con lo sguardo.

Io non replico e vado verso la cucina, lei mi segue, bofonchiando qualcosa sommessamente.

“Signore, faccio io.” Mi dice Alfred in cucina, prendendomi il sacchetto dalle mani. Io lo lascio fare e, non appena mi volto, c’è Mao che mi guarda male.

Kai, perché non capisci che stai sbagliando, che stai commettendo un grosso errore?”

“Io non credo.” Dico, gelido.

Lei emette un sospiro profondo, come se stesse pregando tutti i santi del calendario pur di non saltarmi addosso e strozzarmi a mani nude. “Siete due idioti, due testoni.” Dice, sputando fuori le parole con rabbia. “Chi si somiglia si piglia, eh?”

Non posso fare a meno di sorridere alla sua affermazione: chi si somiglia si piglia… eh, già. Peccato che io e lei non ci assomigliamo affatto, anzi.

Io sono un freddo russo, distaccato e asociale. Lei è una giapponese tutto pepe, spigliata e solare.

Io sono il buio, lei è la luce.  La mia luce. Che c’entra lei, con me? Niente, assolutamente nulla.

Senti, Kai, io me ne vado.” Mi fa, brusca, scuotendo la lunga chioma rosa. “Quando ti sarai svegliato e avrai capito quanto stai facendo il deficiente, fammi uno squillo. Anzi, no. Fallo a lei.” Sbotta, andandosene. Io la guardo, poi sospiro.

Sono convinto di star facendo la cosa giusta: andare in Russia, pensare solo al beyblade, dimenticarla. Ma so anche che sarà più difficile a dirsi che a farsi. Anche perché lei è entrata nel mio cuore, ma non sembra aver alcuna intenzione di uscirne.

 

Continua

 

Scrivere questo capitolo è stato pesante, e mi sono depressa pure io… Ma ci rifaremo con il prossimo. ;)

 

Avly: “Questa è la prima storia in cui mi metto dal punto di vista maschile, chi lo sa se ci sto riuscendo bene o meno… Se poi il maschietto in questione è uno intricato come Kai, allora le cose si fanno complicate… xD Comunque si, come si scoprirà Hila ha avuto un buon motivo, ma non posso dire alcunché… Chi lo sa se questi due polli riusciranno a stare finalmente insieme, e per davvero? Beh, per saperlo dovrai aspettare il prossimo capitolo, che poi sarà pure l’ultimo! xD un bacione, gioia.”

 

Ria: “Ciao, grazie per i complimenti. =) Un bacio.”

 

Kaifan91: In effetti Hila ha combinato un po’ un pasticcio… E il nostro Kai finalmente si è dichiarato, anche se non è proprio stato come voleva lui, ma sono i risultati ciò che contano, no? No? xD Per il motivo di Hilary devi aspettare l’ultimo capitolo, cioè il prossimo. Uuuuh, chissà, chissà. Che non accada tanto presto? Mmm… Ci hai azzeccato… per metà. Tiè. xD Un bacione, gioia.”

 

Sveva90: “Innanzitutto grazie per i complimenti. xD Poi, beh, un seguito proprio no. O.o C’è un’altra fanfic in cantiere, però. u.u  e Kaiuccio nostro è vivo e vegeto, non ha intenzione di farsi fuori, tranquilla. xD Un bacione.”

 

Lexy90: Eccotelo, il seguito del capitolo. xD Spero solo non ti abbia troppo depresso: un Kai depresso è fa un po’ più pena di uno complessato, povero cucciolo. Staremo a vedere nell’ultimo capitolo se si riprenderà o meno. *fischietting* Un bacione.”

 

Mizuki96: “Ah, eri con Yuri mentre c’era la telefonata? Buono a sapersi! xD Povero Kaiuccio, così depresso, così coccolo… =( Riguardo Hilary, c’è da sperare che si faccia perdonare… Incrociamo le dita… ;) Un bacio.”

 

Violettamiciomiao: “Il vecchio sarebbe Kai? xD Beh, anche lui sa stupire, sai. xD No, Hila entrerà ancora in gioco, lei è una tosta, non si arrende, e c’è ancora tutto un ultimo capitolo… xD Chi vivrà vedrà. XD un bacio.”

 

Giuly_Pattinson: “Figurati per il ritardo. xD … Donna, tu sei troppo intuitiva. Basta, non dico altro. Non dico dove hai toppato né dove hai azzeccato perché ‘farebbe troppo sgamo’, come si dice dalle mie parti, ossia si capirebbe in anteprima e si rovinerebbe la sorpresa. xD Sappi che sei tremendaaaaaaa!! In alcuni punti non hai azzeccato, ma sono pochissimi. O.o Basta, basta. Con te non ci parlo più. *offesa* Vedrai all’ultimo capitolo, là dove i pezzi del puzzle si metteranno al loro posto. XD Un bacione con lo schiocco, gioia.”

 

Kristy: “Questo è stato il cosiddetto capitolo di transizione, un po’ lento, un po’ depressivo (solo un po’? xD) ma serve per preparare al bum di cose che accadranno nel prossimo. XD Quindi preparati psicologicamente. Un bacio.”

 

Chibilory: “Tranquilla per il ritardo. =) Appurando e constatando che il nostro Hiwatari preferito è sfigato, e che cercando sfiga sul dizionario esce la sua foto (è fortunato al gioco, lui! xD), sono d’accordo, è Yuri l’uomo vero!*ççç* Ricambio in pieno gli auguri di natale, ci risentiamo per il prossimo capitolo, mi auguro. ;) un bacio.”

 

 

Okay, ragazzi, ci vediamo nel 2010 con l’ultimo capitolo di questa storia. Intanto godetevi le feste e Buon Anno! *__*

 

   
 
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