Innamorato per
Caso
Dicono che mi servirà
Se non uccide fortifica
Perché fa male
male
Male da morire
Senza te
Sere nere – Tiziano Ferro
******************
“Posso
fare altro, signore?” scuoto la testa brevemente, ma il mio cameriere si guarda
intorno continuamente, il mio diniego non è servito ad alcunché;
è uno dei servitori più fedeli di villa Hiwatari, ma
ha il pallino della pulizia e dell’ordine in maniera assolutamente ostinata.
Sbuffo
impercettibilmente, in maniera stanca. “Alfred, se ho bisogno di una qualunque cosa ti chiamo io.” Lo liquido, infine; lui annuisce e se ne
va, probabilmente a vedere se c’è un angolo della casa che non ha ancora
spolverato.
Eh, si, alla fine me ne sono andato da casa Kinomiya:
a una settimana dal mio litigio con lei – non voglio nemmeno pensarlo, il suo
nome – mi ritrovo a non vedere l’ora che passino questi tre giorni che mi
rimangono, perché la settimana che ho passato è stata veramente infernale: in
me c’è una tensione talmente densa e radicata che credo si possa benissimo
tagliare con il coltello; coesistono anche rabbia, sofferenza, delusione e
rancore.
Dopo
aver ponderato per benino l’idea di andare via da casa Kinomiya,
sono per caso passato dalla villa che è stata intestata a mio nonno, ora in
galera, e lì ho deciso di prelevare tutte le mie cose e di trasferirle nella
casa che è mia per successione. Ho anche deciso di venderla, una volta che mi
trasferirò in Russia.
Quando
ho annunciato ai miei amici le mie intenzioni, nessuno è stato dalla mia parte:
tutti hanno scosso la testa o se la sono presi tra le mani, avvertendomi del
mio sbaglio, ma io non ho alcuna intenzione di ascoltarli. Devo trasferirmi. Devo. Non posso stare qui, non
ci riesco, non ce la faccio. Qui tutto mi parla di lei, ogni cosa mi grida il
suo nome, e il mio cuore sanguina, ferito a morte.
Ieri
sera Rei e Mao sono venuti a trovarmi, hanno portato le pizze e mi hanno fatto
compagnia.
Ho
davvero apprezzato il loro tentativo di non fare i fidanzati per non farmi
soffrire, ma una persona innamorata è innamorata, e non può impedirsi di
lanciare, a quella amata, degli sguardi adoranti o di
sorriderle. Io lo so bene: chi può saperlo meglio di
me?
Ad ogni
modo, durante la serata l’argomento ‘lei’ è
stato preso solo una volta, per qualche secondo: Mao mi ha chiesto perché non
rispondessi alle sue chiamate, alle sue e-mail o almeno ai suoi sms, e come mai
la facessi mandare via dai miei domestici quando si presentava sotto casa.
Magari, sosteneva, lei aveva qualcosa da dirmi.
Si, ho replicato
io, che le dispiaceva, che per lei ero solo un amico, che ora era tornata con Sonny e che non dovevo affatto trasferirmi a causa sua.
Mao non
ha replicato: è rimasta a fissarmi, furente e rossa in viso, con l’espressione
di chi sta letteralmente scoppiando per non urlare, in faccia ad una persona,
una verità che conosce da tempo. Così, per qualche
secondo, un silenzio assordante ha pervaso la casa; ma poi è intervenuto Rei
che ha cambiato discorso, dirottandolo su un argomento neutro, in modo da far
sciogliere la tensione creata.
Tutto sommato è
stata una bella serata, e alla sofferenza che da giorni minaccia di sopraffarmi
posso rispondere che ho degli amici fantastici, anche se in amore sono
sfortunatissimo.
Spero
verranno a trovarmi, in Russia, di tanto in tanto.
La
musichetta del mio cellulare interrompe i miei pensieri, facendomi provare una
stretta al cuore. Chiudo lentamente e dolorosamente gli occhi: non ho bisogno
di alzarmi per vedere chi è. Il suo nome, scritto a caratteri cubitali sul
display del cellulare mi farebbe troppo male.
La
musica si interrompe, e io sospiro di sollievo. Ma,
subito dopo, mi arriva un sms che sono costretto a leggere, se non voglio che i suoimessaggi
mi intasino il cellulare.
Kai, dannazione, vuoi
deciderti a rispondermi?! Ti prego, ho bisogno di vederti, di parlarti. Ti scongiuro…
Cancello
il messaggio senza nemmeno pensare, con gesti assolutamente automatici;
sospiro.
Non sto
bene. Non sto bene affatto; proprio per nulla. Rei, suo padre, sua madre, mi avevano
avvertito. E ora che mi ritrovo in questo stato, ci sono i ricordi che non
fanno altro che tormentarmi.
Perché,
perché è entrata a forza nella mia mente e nel mio cuore? Perché è tutto così
straziante senza di lei? Perché diavolo mi deve mancare in questo modo? Perché
mi sono innamorato proprio di lei? Perché, gira e rigira, devo sempre soffrire
nella mia vita? E perché, perché,
deve fare così male?
Allungo
la mano verso il vecchio stereo che c’è nella stanza e, quasi senza pensarci,
premo PLAY.
Qualche
giorno fa sono andato nella mia auto e, all’improvviso, mi sono ricordato del
cruscotto.
Hilary
va a casa un attimo e torna trenta secondi dopo con un sorrisetto sulle labbra.
“Cos’hai dietro?” le chiedo, sporgendomi per guardare. Lei chiude
la portiera della mia macchina con un gesto secco e, mentre io mi accingo a
guidare, lei non smette di sorridere.
“E’
un regalo.” Dice, arrossendo. Quando allungo la mano per riceverlo, lei me la
schiaffeggia via. “Ah, no! No, no, no! Te lo metto nel cruscotto, lo vedrai
quando sarai da solo!”
Con
le mani faccio segno di resa. “E va bene, come vuoi.”
Ho
aperto il cruscotto e l’ho visto; un quadrato spesso, con il suo viso sorridente stampato su.
Il suo cd.
L’ho
aperto e ho visto una dedica con un pennarello blu.
A Kai,
persona alla quale
tengo tantissimo. Spero ti piaccia, ma io ti avevo avvertito che non era il tuo
genere…
Ti voglio bene,
Hilary Tachibana
Da
allora l’ho ascoltato un sacco di volte, soprattutto quando ho voglia di
sentire la sua voce.
Aveva
ragione, non è il mio genere, ma devo ammettere che canta benissimo, ha una
bellissima voce. E ha dedicato una canzone a tutti: a Takao,
il suo migliore amico, la cover dei Rembrandts, “I’ll be there for you”,
che lei canta in maniera energica e grintosa.
A Mao,
“There you’ll be”,
canzone di Faith Hill che lei reinterpreta in chiave
d’amicizia.
Agli
altri amici, “You’ve got a friend”, di Carole King,
che ha cantato cambiando totalmente l’arrangiamento.
E poi, ad un certo KH, “Everytime” di
Britney Spears, canzone che ha cantato con dolcezza e anche con molta
tristezza.
E
qualcosa mi dice che sia il sottoscritto questo KH… In fondo ha realizzato
questo cd anni fa, quindi è probabile…
Mi
passo una mano sul viso: sono stravolto. Il giorno la penso, la notte la sogno…
Perché mi tormenta in questo modo?
Le
domande vorticano nella mia mente ad una velocità
impressionante, e ruotano tutte attorno al suo ricordo, che ferisce a morte e
fa male, fa malissimo.
Mi
stendo sul letto, provo a chiudere gli occhi, ma ecco che ci risiamo. Mi manca.
Mi mancano le sue mani da stringere, il suo corpo da abbracciare, la sua risata
che mi sveglia, i suoi occhi da guardare, le sue labbra da baciare…
E
adesso, che sono in questo stato, non posso fare a meno di tormentarmi su
ricordi. Ricordi nei quali c’è lei, bellissima e sorridente, che mi guarda come
se fosse innamorata di me. Ricordi nei quali un tempo lei, anche solo per
finta, è stata mia.
Sorrido
quando apro la porta e vedo Mao.
“Ciao!”
trilla. “Ti ho portato delle polpette di riso che ha preparato Rei.” Mi dice,
vivace. Io la ringrazio con lo sguardo. “Come stai?” mi chiede poi, fissandomi,
come alla ricerca di una qualche malattia.
Scrollo
le spalle. “Come al solito.” Bofonchio, prendendo il
sacchetto che la mia amica regge tra le mani.
Lei
scuote rabbiosamente la testa. “Sei un testone unico,
accidenti! Se solo tu ascoltassi me, per una volta, e ti fermassi a
chiarirti con lei, potresti scoprire…” si interrompe
come qualcuno che si è appena accorta di essersi fermata in tempo; poi si passa
una mano tra i capelli rosa. “Testone idiota.” Borbotta, fulminandomi con lo
sguardo.
Io non
replico e vado verso la cucina, lei mi segue, bofonchiando qualcosa
sommessamente.
“Signore,
faccio io.” Mi dice Alfred in cucina, prendendomi il sacchetto dalle mani. Io lo lascio fare e, non appena mi volto, c’è Mao che mi guarda
male.
“Kai, perché non capisci che stai sbagliando, che stai commettendo un grosso errore?”
“Io non
credo.” Dico, gelido.
Lei
emette un sospiro profondo, come se stesse pregando tutti i santi del
calendario pur di non saltarmi addosso e strozzarmi a mani nude. “Siete due
idioti, due testoni.” Dice, sputando fuori le parole con rabbia. “Chi si
somiglia si piglia, eh?”
Non
posso fare a meno di sorridere alla sua affermazione: chi si somiglia si
piglia… eh, già. Peccato che io e lei non ci assomigliamo
affatto, anzi.
Io sono
un freddo russo, distaccato e asociale. Lei è una giapponese
tutto pepe, spigliata e solare.
Io sono
il buio, lei è la luce. La mia luce. Che c’entra lei,
con me? Niente, assolutamente nulla.
“Senti, Kai, io me ne vado.” Mi fa,
brusca, scuotendo la lunga chioma rosa. “Quando ti sarai
svegliato e avrai capito quanto stai facendo il deficiente, fammi uno squillo.
Anzi, no. Fallo a lei.” Sbotta, andandosene. Io la
guardo, poi sospiro.
Sono
convinto di star facendo la cosa giusta: andare in Russia, pensare solo al beyblade, dimenticarla. Ma so
anche che sarà più difficile a dirsi che a farsi. Anche perché lei è entrata nel mio cuore, ma non sembra
aver alcuna intenzione di uscirne.
Continua…
Scrivere
questo capitolo è stato pesante, e mi sono depressa pure io… Ma ci rifaremo con
il prossimo. ;)
Avly: “Questa
è la prima storia in cui mi metto dal punto di vista maschile, chi lo sa se ci
sto riuscendo bene o meno… Se poi il maschietto in
questione è uno intricato come Kai, allora le cose si
fanno complicate… xD Comunque si, come si scoprirà Hila ha avuto un buon motivo, ma non posso dire alcunché…
Chi lo sa se questi due polli riusciranno a stare finalmente insieme, e per
davvero? Beh, per saperlo dovrai aspettare il prossimo capitolo, che poi sarà
pure l’ultimo! xD un
bacione, gioia.”
Ria: “Ciao, grazie per i complimenti. =) Un bacio.”
Kaifan91: “In effetti Hila ha combinato un
po’ un pasticcio… E il nostro Kai finalmente si è
dichiarato, anche se non è proprio stato come voleva lui, ma sono i risultati
ciò che contano, no? No? xD Per il motivo di Hilary devi aspettare l’ultimo capitolo, cioè il prossimo. Uuuuh, chissà, chissà. Che non accada tanto presto? Mmm… Ci hai azzeccato… per metà. Tiè.
xD Un
bacione, gioia.”
Sveva90: “Innanzitutto grazie per i complimenti. xD Poi, beh, un seguito proprio
no. O.o C’è un’altra fanfic in cantiere, però. u.u e
Kaiuccio nostro è vivo e vegeto, non ha intenzione di
farsi fuori, tranquilla. xD Un bacione.”
Lexy90: “Eccotelo, il seguito del
capitolo. xD Spero solo non ti abbia troppo depresso: un Kai depresso è fa un po’ più pena di uno complessato,
povero cucciolo. Staremo a vedere nell’ultimo capitolo
se si riprenderà o meno. *fischietting*
Un bacione.”
Mizuki96: “Ah, eri con Yuri mentre c’era la
telefonata? Buono a sapersi! xD Povero Kaiuccio,
così depresso, così coccolo… =( Riguardo Hilary, c’è da sperare che si faccia
perdonare… Incrociamo le dita… ;) Un bacio.”
Violettamiciomiao: “Il vecchio sarebbe Kai? xD Beh, anche lui sa stupire, sai. xD
No, Hila entrerà ancora in gioco, lei è una tosta,
non si arrende, e c’è ancora tutto un ultimo capitolo… xD
Chi vivrà vedrà. XD un bacio.”
Giuly_Pattinson: “Figurati per il ritardo. xD …
Donna, tu sei troppo intuitiva. Basta, non dico altro. Non dico
dove hai toppato né dove hai azzeccato perché ‘farebbe troppo sgamo’, come si dice dalle mie parti, ossia si capirebbe in
anteprima e si rovinerebbe la sorpresa. xD Sappi che
sei tremendaaaaaaa!! In
alcuni punti non hai azzeccato, ma sono pochissimi. O.o Basta, basta. Con te non ci parlo più. *offesa*
Vedrai all’ultimo capitolo, là dove i pezzi del puzzle si metteranno al loro
posto. XD Un bacione con lo schiocco, gioia.”
Kristy: “Questo è stato il cosiddetto capitolo di transizione, un
po’ lento, un po’ depressivo (solo un po’?
xD) ma serve per preparare al bum di cose che
accadranno nel prossimo. XD Quindi preparati psicologicamente. Un bacio.”
Chibilory: “Tranquilla per il ritardo. =) Appurando e constatando che
il nostro Hiwatari preferito è sfigato, e che
cercando sfiga sul dizionario esce la sua foto (è fortunato al gioco, lui! xD), sono d’accordo, è Yuri
l’uomo vero!*ççç* Ricambio in pieno gli auguri di natale, ci risentiamo per il prossimo capitolo, mi auguro. ;) un bacio.”
Okay,
ragazzi, ci vediamo nel 2010 con l’ultimo capitolo di questa storia. Intanto
godetevi le feste e Buon Anno! *__*