10.
E
Goku alla fine era tornato angelo.
Il
come è abbastanza ovvio.
Con
Vegeta stava troppo bene.
Una
serenità che solo creature angeliche possedevano.
Vegeta
non se n’era dispiaciuto.
Kakaroth
gli era piaciuto
perché era un angelo, ma uno diverso, che ragiona.
Goku
non aveva dimenticato la lezione e aveva ridimensionato notevolmente il suo
concetto di bene e di male.
Nonostante
tutti gli ostacoli, ogni giorno i due si vedevano nella valle del dubbio, e forse
erano proprio quegli ostacoli a spingerli a rischiare.
Sì
sa che l’amore, con i rischi, è più eccitante.
Vegeta
non divenne mai un angelo e nemmeno ci provò.
Goku
provò a imbronciarsi per un po’, ma non avrebbe ammesso mai che in realtà n’era
felice.
Sapeva
che il suo demone sarebbe morto, sotto il peso di regole e privazioni.
E
nemmeno lui, a dire il vero, poteva sopportare l’idea di un Vegeta mansueto e
gentile, rispettoso e cordiale.
Il
loro amore sarebbe andato perso, e tutte le punizioni del mondo per aver
infranto le regole non erano così terribili, in confronto a quella.
Vegeta,
dal canto suo, non aveva più provato a trasformare Goku.
Se
gliel’aveste chiesto – e non foste rimasti immediatamente uccisi – vi avrebbe
detto che mantenersi un compagno era troppo impegnativo.
Naturalmente,
anche quello era uno dei motivi, ma il principale era che l’angelo era tornato
in sé da solo.
E
il demone non se n’era dispiaciuto poi molto.
Gli
piaceva dover correre rischi, doversi giocare il tutto per tutto, e gli piaceva
Goku con le sue ali bianche e i suoi capelli biondi.
Senza
scordare gli occhi acquamarina, ovviamente.
Potremmo
dire che finì così, ma diremmo il falso.
Quello
fu solo l’inizio.
Perché
se la storia può dirsi ben terminata, non si può dire lo stesso per la realtà.
Vegeta
e Goku s’amarono per molti secoli, forse millenni, prima che fossero scoperti.
E
gli fu chiesto di rinnegare l’altro, se volevano sopravvivere.
Nessuno
dei due rinnegò ed entrambi furono uccisi.
Uno
dalla scure crudele di un boia nero, l’altro dalla spada magnanima – ma può
essere magnanima una condanna a morte? – di un angelo bianco.
Si
ritrovarono, i due amanti, in un luogo di cui nessuno era a conoscenza.
Un
luogo con pioggia e con sole alternativamente, un luogo a volte perfetto a
volte terribile, un luogo inesplorato solo per loro.
Loro
non lo sapevano, ma lì finivano angeli e demoni che avevano osato amarsi.
Quando
lo scoprirono, non si stupirono che fosse deserto.
Nessuno
prima di loro aveva osato tanto, e nessuno dei due che mi crediate o no se ne
pentiva.
Lì
vissero per sempre, e sì, felici e contenti.
Ma suppongo che questa sia un’altra storia, che
forse un giorno conoscerete, o forse no.
Per ora vi basti sapere Goku addormentato tra le
braccia del suo demone, il quale lo accarezza in un gesto che non si
permetterebbe mai durante la veglia dell’angelo.
E che nessuno li disturbi, per cortesia.
Potrebbero essere le loro ultime notti serene.