PERDERE
L'AMORE
E adesso andate via,
voglio restare solo
con la malinconia volare
nel suo cielo.
Non chiesi
mai chi eri, perchè scegliesti me
me che fino a ieri credevo
fossi un re.
Mi ha lasciato.
Non posso ancora crederci.
Mi ha lanciato uno sguardo sprezzante e addolorato
allo stesso tempo, ha raccattato con rabbia le sue cose sparse nella stanza, le
ha infilate alla svelta in un sacco senza alzare il viso, se l’è caricato sulle
spalle e poi si è diretto alla porta.
L’ha aperta con violenza per poi richiuderla con
altrettanta rabbia dietro di sé.
Un suono, un tonfo.
Il rumore dei cardini di metallo che sbattono con
sdegno contro il telaio di legno.
Un eco di passi che veloce si allontana.
E poi più nulla.
Silenzio.
È così che è finita la mia storia con Harry
Potter.
E di lui ora mi resta solo questo:il frastuono di una porta che si chiude sul mio inferno
personale e lo sguardo di un ragazzino, di un cucciolo ferito, che non mi
perdonerà mai.
Ma del resto, forse, me lo merito perché, in
verità, sono uno di quelli che finora nella vita non ha
fatto nulla per meritarsi ciò che ha avuto.
Tantomeno lui.
Sono nato ricco e, grazie al mio cognome, temuto.
Non ho mai sperimentato la fame o la fatica.
Non ho mai saputo cosa volesse dire “tremare per
il freddo”.
Avevo una bella casa, sfarzosa, eccessiva.
Trasudava denaro e potere da ogni pietra.
Ho avuto una famiglia, non il calore o l’amore che
molti ritengono essenziale, ma sono cresciuto lo stesso.
Sono andato avanti e sono diventato ciò che sono.
Non rinnego me stesso né
da dove provengo.
Non ho deciso io di nascere Malfoy e dunque non me
ne faccio una colpa.
Sono infantile penserete voi?
Sciocco e viziato?
Immaturo e volubile?
Forse.
Ma, sinceramente, il vostro pensiero non mi interessa affatto.
Poche cose mi interessano
veramente.
Una di queste era quel ragazzino dagli occhi di un
verde come non l’avevo mai visto.
Un verde che, banalmente, definirei
”speranza” ma che proprio questo rappresentava per me.
Ed ora che questa Speranza se ne
è andata, ora che mi ha sbattuto in faccia il suo dolore e il suo
disprezzo, a me sembra che niente abbia più un senso.
Dove è finito il principe arrogante?l’angelo altezzoso?
Dove sono il mio sarcasmo e la mia lingua tagliente?
Svaniti, annientati, distrutti.
Da una porta che si chiude.
Da una speranza che muore.
Oggi smetto di essere un re.
Oggi non sono nulla.
Troppo patetico direte voi?
Forse.
In effetti è strano.
Non avrei mai pensato di poter dire una cosa del
genere.
Non io, Draco Lucius Malfoy.
Un Malfoy non può mai definirsi o essere definito
“nulla”.
Vero, padre?
È così che mi dicevi da piccolo.
Eppure, per tutto il tempo che ho trascorso con
te, è così che mi hai fatto sentire:una nullità.
Non ero una persona, ero
una tua appendice, un tuo prolungamento, una tua proprietà.
Una marionetta senza alcuna volontà.
Del resto non ne avevo
bisogno, perchè c’erano i tuoi fili a tirarmi, a comandarmi, a ferirmi, ad
annientarmi poco a poco.
E così sarebbe stato sempre se non fosse arrivato Lui.
La mia Speranza.
Non so perché mi ha scelto.
Non gliel’ho mai chiesto
né voglio saperlo.
Non mi interessa.
Ve l’ho detto, sono poche le cose che mi interessano.
E sapere per quale diamine di motivo Harry abbia scelto di amare me, proprio me, non è fra queste.
Ringrazio solo che lo abbia
fatto.
Ringrazio ora e per sempre.
Continua…