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Autore: NiandraLades    28/06/2005    1 recensioni
Il rapporto tra Gohan e Videl si evolve..la loro prima volta...che cosa succederà?
Questa è la mia prima fanfic quindi siate clementi. Ma sopratutto...commentate! Positivo o negativo che sia il giudizio, purchè costruttivo.
Dragon Ball è stato il mio primo manga, ora i miei gusti sono un pò cambiati ...ma ho scelto la coppia Gohan e Videl perchè mi sembra che le fanfictions su di loro scarseggino...
Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Videl
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 : Soli a casa...

La campanella. La fine della giornata scolastica. Sospiro di sollievo collettivo. Quell’ ultimo anno era davvero stressante per tutti!
“Vieni da me a pranzo?”le disse sorridendo. Quante volte aveva pronunciato quella frase…
“Ma…non avverti prima tua madre?”chiese Videl.
“Ah no... oggi i miei e mio fratello sono andati a trovare il nonno, dovrebbero tornare questa sera… dato che devo studiare per gli esami mi hanno lasciato solo! Mia madre come al suo solito ha lasciato un pranzo che sazierebbe 20 persone!”
“Ah...” Non che l’idea di stare un po’ sola con lui le dispiacesse, ma dopo quelle insinuazioni di Iresa…si sentiva un po’ a disagio. Che Gohan pensasse veramente a fare l’amore con lei?? Arrossì improvvisamente.(che novità!!ND.).
Gohan la guardava confuso: ”Ehi allora?che c’è?”
“Ah si scusa…certo che vengo, devo solo avvertire mio padre” sorrise timidamente.
Gohan continuava a guardarla. Era da un po’ di tempo che lei gli faceva uno strano effetto. Negli ultimi mesi era cambiata molto. Nel carattere soprattutto. Era rimasta sempre la ragazza forte, combattiva e testarda, ma…era diventata più dolce,anche più matura…la rabbia che Gohan sapeva lei tenesse dentro sembrava essersi acquietata. ”Merito mio?”Pensava ogni tanto Gohan soddisfatto…In quasi due anni insieme avevano imparato a conoscersi profondamente. E ogni volta che lei era triste, che era arrabbiata con quel donnaiolo di suo padre, Gohan lo capiva al volo. E non si sarebbe mai stancato di ascoltarla. Gli piaceva tenerla stretta nelle sue braccia e farle dimenticare il mondo intero.
Ma non era cambiata solo nel carattere…anche la sua bellezza si era fatta più matura. Anche un cieco se ne sarebbe accorto, pensava Gohan. E non erano soltanto i vestiti a renderla più femminile…le sue forme…il suo seno…si era fatta più donna. Anche sforzandosi Gohan non poteva non accorgersene. Lei lo attraeva da morire. ”Non ci devo pensare, non ci devo pensare…”si ripeteva Gohan quando si sorprendeva in quei pensieri…sapeva che non c’era niente di male o per lo meno così gli aveva detto suo padre. Ancora si ricordava bene quando qualche tempo prima, Goku se n'era uscito all’improvviso con estrema naturalezza chiedendogli:
”Senti…ma tu e la tua ragazza siete ancora vergini?” (evviva il nostro Goku!!=)nd.)
”M-ma che diavolo ti viene in mente papà?” gli aveva risposto paonazzo.
”Ehi, calmati era tanto per sapere…guarda che non ci sarebbe niente di male! Anzi se ti serve qualche consiglio in materia…chiedi pure figliolo!” Detto questo era uscito dalla stanza lasciando il suo povero primogenito alquanto imbarazzato e sbalordito. Proprio non ce lo vedeva suo padre a spiegare queste cose… Alla fine quell’idea gli era entrata in testa. E poi lei era sempre così…innocentemente sensuale, quando erano soli. Di solito era lei a prendere l’iniziativa. La loro intimità fino ad allora si era fermata a baci, carezze…e quanto tempo era passato per arrivarci…d’altronde erano tutti e due privi d’esperienza. Ma forse non era giunta l’ora di compiere il grande passo anche per loro? Si chiedeva Gohan. Voleva fare l’amore con lei. Ma se lei non si sentisse pronta? L’ultima cosa che voleva era ferirla o spaventarla…No, non poteva rischiare di perderla. Avrebbe aspettato ancora un po’ prima di farsi avanti…

“Tutto buono come al solito!!Tua madre é insuperabile…”
“Già…” sorrise il giovane sayan, mentre guardava Videl sistemare la cucina.
“Ti sta dando delle lezioni di cucina vero? L’altro giorno vi ho visto tutte affaccendate...” chiese Gohan
“Eh si…” Ormai era diventata di famiglia. Le piaceva quella casa, che forse rappresentava per lei la ”famiglia nomale” che non aveva mai avuto. E Chichi stava diventando come una mamma per lei.
“Allora che facciamo adesso signorina?”chiese il ragazzo, quando Videl ebbe finito.
“Eh? Non lo so, quello che vuoi tu…” disse Videl un po’ esitante. Aveva ancora in testa quel dubbio.
“Direi di andare a fare una passeggiata, poi ci riposiamo un po’ e ci mettiamo a studiare ok?”
“Si va bene…” Si sorprendeva sempre di come fosse puro e semplice il suo Gohan.

“Mettiamoci seduti qui…”disse Videl. In effetti, avevano camminato parecchio.
”Che bello...” aggiunse. Erano arrivati vicino ad un piccolo torrente, reso luccicante dai raggi del sole del primo pomeriggio. Si misero seduti all’ombra di un grande albero. Videl appoggiò la testa sulle ginocchia di Gohan.
“Ehi sono un po’ di giorni che non ci alleniamo…tutta colpa dello studio!”disse la ragazza.
“è vero…dovremmo recuperare…”le sorrise Gohan.
“Già ma adesso sto bene così…” disse Videl a bassa voce.
Gohan la guardò intensamente. Videl distolse lo sguardo dal suo, arrossendo lievemente. Il ragazzo accorgendosene emise una piccola risatina.
“Che fai ridi di me?” esclamò Videl con aria contrariata.
“Non mi permetterei mai…”disse Gohan con un timbro di voce alquanto sensuale, da far quasi sussultare la sua ragazza.
I loro sguardi si incatenarono di nuovo. Gohan le accarezzò dolcemente il viso ”Come sei bella..” le disse bisbigliando. Videl si perse nei suoi occhi scuri. Non era raro che facesse apprezzamenti espliciti nei suoi confronti, ma questa volta…Gohan le sembrava diverso.
Senza aggiungere altro Videl gli cinse il collo con le braccia e il ragazzo senza esitare si chinò su di lei per baciarla.
Si susseguirono altre coccole innocenti fino a quando Gohan disse “Adesso torniamo a casa piccola...”
“Ok…”disse Videl frastornata. Si incamminarono mano nella mano verso casa.

“Saliamo su in camera mia …“ disse Gohan appena arrivati “Possiamo riposarci meglio…” aggiunse sorridendo.
Videl annuì, ma avvertiva una strana sensazione di disagio. ”Sono una stupida!” pensava cercando di autoconvincersi. “Devo stare calma, Gohan non farebbe mai una cosa del genere…”

Dalla finestra aperta si diffondeva nella camera l’odore fresco e penetrante della campagna in piena primavera.
“Senti stavo pensando al viaggio di quest’estate…però dovremmo sentire gli altri prima…che ne diresti se facessimo un tour…ehi ma mi stai ascoltando??”esclamò Videl sdraiata a pancia in giù sul piccolo letto di Goten.
“Eh? Ah si scusa! Stavo un attimo guardando…” disse Gohan seduto a gambe incrociate ai piedi del letto.
“Uffa…proprio non ci sai stare senza un libro in mano?” disse un po’ seccata, tirandosi su seduta e voltando il viso con aria arrabbiata dall’altra parte.
“Hai ragione scusa…” disse posando il libro e avvicinandosi a lei. "Credo di essere l’unico sulla faccia della terra che riesce a pensare ai libri quando si trova in camera da solo con la sua ragazza…” detto questo iniziò ad accarezzarle il viso, mentre con l’altra mano la strinse verso di se.
Videl confusa e impacciata lo guardava senza dire niente.
”Mi perdoni? ”disse il ragazzo con aria da cucciolo e poi, senza aspettare la risposta, le prese delicatamente il mento e avvicinò le labbra alle sue. Al contatto delle loro labbra, anche le loro bocche si unirono.
Incominciarono a baciarsi, prima lentamente poi sempre con maggior impeto. Quando si staccarono Videl aprì gli occhi. Gohan era davanti a lei e le sorrideva dolcemente, ma nei suoi occhi poteva vedere qualcosa che non riusciva a decifrare. Stava incominciando a pensare lucidamente alla situazione, quando Gohan le si avvicinò ancora. Questa volta le sue labbra presero a esplorarle il collo. In quel momento Gohan non riusciva più a pensare, si sentiva come inebriato. A Videl tornarono in mente le parole di Iresa e si irrigidì un pochino arrossendo vistosamente. Nel frattempo Gohan fece una cosa che non aveva mai fatto: le abbassò la maglietta e incominciò a baciarle la spalla, per poi risalire e catturarle di nuovo le labbra. Erano stretti l’uno contro l’altro e Gohan poteva sentire tutte le sue forme. Sentiva che stava per perdere il controllo. La spinse lievemente, per farla stendere. Videl si sentiva paralizzata, quasi fosse sotto qualche dolce incantesimo. Ma in cuor suo era davvero spaventata. Che le intenzioni di Gohan fossero…?

  
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