Vittime.
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I numeri esistenti sono
infiniti, eppure il primo è sempre l’uno.
Prima che
si abbiano venti regni, se ne ha uno.
Prima che
si versi un mare di sangue, bisogna versarne una goccia.
Prima che
si faccia una strage, bisogna uccidere un uomo.
La morte di
un uomo, il primo omicidio, è sempre una tragedia.
Guardare
negli occhi quell’essere, percepire la paura che avanza in lui, poi tutto
finisce, tutto perde senso.
Una goccia
di sangue, poi un fiume, poi un mare.
La prima
vittima.
Una
tragedia.
Poi le
vittime diventano due, poi ancora dieci, cento, mille.
Ma non è
più una strage, diventa un mattatoio.
E le
vittime di un mattatoio non sono poveri innocenti: sono numeri.
Numeri, che
sono annotati su una schedina bianca.
Una
tragedia che diventa statistica.
Mille,
diecimila morti.
Nessuna
lacrima, nessuna bara.
Solo
sangue.
E pioggia.
Acqua che
scorre, che bagna.
Che cerca
di cancellare.
Che piange,
perché non ci sarà nessuno a farlo.
Solo sangue
e pioggia.
E l’innocenza che svanisce.
Ma nessuno
la piangerà.
Infondo, è solo
un’altra vittima.
So che non
è come al solito, volevo comunque sperimentarla. Se non vi piace, torniamo al
vecchio stile XD Buon Natale in ritardo e Buon anno nuovo in anticipo ^-^
Scusate se ieri non ho aggiornato e se non ringrazio, ho un po’ di febbre e
vado al calduccio, non vorrei farla aumentare ^-^” fatemi sapere, a sabato, ciau ciao^^