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Autore: Aster_Nepthys    27/12/2009    5 recensioni
Un amore mai dimenticato, un'unica decisione dopo anni di solitudine. Un lavoro ispirato dall'immagine che vedete sopra la storia. E' molto corta, non aspettatevi niente di che ^^
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quest’aria pungente è quasi piacevole... sembra l’unica cosa in grado di distrarmi da te questa notte.

Non riesco a cancellare dalla mente il nostro ultimo incontro, quello sguardo straziato che avevi dipinto sul viso prima della nostra separazione. Non riesco a dimenticare i tuoi occhi pieni di lacrime, di quel colore che tanto mi ricordava il mare in tempesta. Non riesco a non pensare ai tuoi sussurri soffocati che mi seguono ogni secondo, insopportabili.

Eppure ora, immerso in questo luogo silenzioso, dove sembriamo esistere solo io e il suono del vento, mi pare quasi di avvertire la tua presenza e di sentire la tua risata dolce echeggiare in lontananza… e mi sento morire ogni volta che una tua immagine sfiora il mio pensiero, costringendomi a ricordare quanto ero felice con te, quanto mi manca il tuo profumo, il tuo sorriso.

Ho versato tutte le lacrime contenute nel mio cuore, leggendo il tuo nome inciso su questa pietra fredda e scura, ti ho raccontato tutto il mio dolore in queste tristi giornate invernali… ed adesso la primavera è sbocciata, portando un nuovo anno di ricordi…eppure non riesco ancora a strovare il coraggio per chiederti perdono… perché quello che ti ho fatto non può essere cancellato da gesti così piccoli…

Ma guarda Sarah…

Questi fiori sono nati proprio vicino alla tua tomba. Delle margherite di campo, così piccole e semplici da sembrare fuori luogo accato ai fiori di queste fosse. Eppure sono vive, crescono rigogliose in un terreno di morte, reali in un angolo di ricordi, inconsapevoli in una distesa di dolore. Come fanno, amore mio, a non rendersi conto che questo è il posto sbagliato per nascere? Come possono sopravvivere circondate da tanta desolazione?

Guarda Sarah…

Il sole sta sorgendo… avevo dimenticato la bellezza dell’alba dopo la tua morte. Mi rifiutavo di guardarla per non ripensare a quelle viste insieme. È così luminosa questa stella che a poco a poco sta scacciando il freddo dell’oscurità. Sembra un affronto… il cielo dovrebbe piangere calde lacrime per la tua scomparsa, invece, così immenso e distante sembra prendersi gioco della tua mancanza. Eppure…

Guarda Sarah…

Il giorno sta rischiarando questi piccoli fiori con tanta delicatezza da sembrare un tenue bacio, così puro e sincero da fare impallidire il più casto dei baci umani. Sembra più il saluto di una madre a un figlio, appena svegliato da un lungo incubo… Il buongiorno che ognuno desidererebbe avere la mattina dalla persona che ama. E questo tepore… perché sembra entrarmi nell’anima come solo la tua risata sapeva fare?

Sarah…

Lo senti anche tu, vero? Questo calore quasi dolce che rasserena il mio viso… se chiudo gli occhi ho la sensazione che sia una tua mano ad accarezzarmi. Il vento che scorre sulla mia pelle assomiglia quasi ai tuoi capelli di terra… che mi sfiorano, leggeri e morbidi… e questo frullare d’ali lontano e indistinto, perché mi fa sentire la mancanza della tua voce, amore mio?

Finalmente riesco a sentirti, dolce Sarah. Tu sei qui… con me… Perdonami amore, perdonami… se quella maledetta sera fossi stato più attento… se avessi visto quel camion anima mia. Te lo prometto, presto saremo insieme, di nuovo. E questa volta lo saremo per sempre.

   
 
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