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Autore: Juls18    28/12/2009    3 recensioni
certe storie sono fatte per essere tramandate, altre per essere mitizzate, altre per servire da insegnamento, altre semplicemente dimenticate... altre storie invece, vengono fatte dimenticare ma non sempre è possibile cancellarle per l'eternità. basta un piccolo indizio, un filo sfuggito al buio dell'oblio per farne rivivere il ricordo e per riportarla alla luce. è questo che capita ad un gruppo di amici. attraverso sogni che non sono solo sogni, ricerche e indizi che a volte non sembrano portare a niente, questo gruppo scoprirà che certe storie ci appartengono più di altre e che a volte i sentimenti e le emozioni sono fatti per superare i secoli e per rivivere, in un ciclo continuo di amore, amicizia, rivalità, invidia e inganno. cosa sarà più forte? l'amore o l'invidia?
Nuova versione della storia. si chiama "I ricordi del tempo"
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mimi Tachikawa, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Lo scontro aperto ha inizio





-Matt, tu ci sarai sempre, vero?-

-Come?-

-Non mi abbandonerai, vero? Per nessun motivo-

-Mimi, ma cosa?-

-Ci sarai sempre per me, vero?-

-Mimi.... si, ci sarò sempre per te. Da ora in poi, per sempre-





Non ci sono parole sufficienti per potere descrivere quello che si prova durante l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive. Anzi si. Un solo pensiero accomuna tutti gli studenti, sia che essi siano dei geni o che non ne abbiano voglia. Il quella giornata tutti, ma proprio tutti pensano solo ed esclusivamente ad un'unica cosa. É finita! Quel pensiero inizia ad attraversarti già dalla mattina, quando ti svegli e senti già spuntare sul tuo volto un sorriso. Perché in quella giornata ti senti bene e sei felice. Niente interrogazioni, niente compiti, niente di niente. Solo divertimento, risate, chiacchiere. Questo è l'ultimo giorno di scuola. E anche il mio era iniziato così.


La sveglia mi aveva colto già destata. Avevo avuto il solito sogno sulla mia vita passata e non ero più riuscita ad addormentarmi. Non perché avessi brutti pensieri che vagavano per la mia testa, al contrario. Avevo in mente tre pensieri, e tutti e tre mi davano una gioia incredibile. Primo ero fidanzata, fidanzata con Matt, uno il ragazzo più bello, dolco, intelligente e affascinante che io abbia mai conosciuto. Ok, forse lo stavo idealizzando un pochino, ma è questo il bello di essere innamorati. Non puoi vedere cose negative, perché per te, in quel momento, di brutto non c'è niente. Secondo pensiero era il fatto che presto saremmo andati in Inghilterra, e questo significava avvicinarsi sempre più alla scoperta della verità. Non che il percorso si rivelasse facile, anzi, rischiavamo di compiere un viaggio inutile, dove non avremmo trovato altro che delusioni. Ma quella mattina, non c'erano preoccupazioni. E terzo pensiero era il fatto che non ero sola. Avevo degli amici fantastici su cui contare. Amici che mi avrebbero sorretto e incoraggiato.

E con il sorriso sulle labbra mi preparai per andare a scuola. L'ultimo giorno di scuola.


Quella stessa mattina altri due ragazzi si erano svegliati prima del suono della sveglia. Altri motivi li avevano privati del sonno, motivi diversi tra loro ma profondamente legati.

Uno di quei due ragazzi era Matt. A tenerlo sveglio ero io. O per meglio dire, il pensiero di tutto quello che avevamo affrontato. Ok, tutto quello che lui era stato costretto a subire per causa mia, come la sfuriata-litigata tra me e mio padre e le stranezze di mia madre. Insomma i Tachikawa avevano distrutto la calma routine delle sue giornate, e la cosa gli piaceva molto. Incredibile, ma vero, l'impassibile Matt era contento di avere al suo fianco l'imprevedibile Mimi Tachikawa, così dannatamente inclassificabile. Riusciva sempre a sconvolgerlo, e Matt non vedeva l'ora di vedere cosa si sarebbe inventata. Soprattutto non vedeva l'ora di scoprire quello che sarebbe successo in Inghilterra.


L'altra persona sveglia era lei, Sora. Anche lei era pervasa da bei pensieri. Pensieri che prevedevano la mia completa e totale distruzione. Certo, non sono dei bei pensieri, naturalmente per me non lo erano proprio, ma per lei lo erano eccome. Era tutta la notte che pensava al modo giusto di distruggermi, al modo giusto di annientarmi. E proprio quando la sveglia aveva iniziato a suonare, un'idea le aveva attraversato il cervello. Era il primo passo per la sua vendetta. E anche lei si alzò e uscì di casa con il sorriso sulle labbra.


É ovvio, tuttavia, che l'ultimo giorno di scuola si passa a fare lezione normalmente. Ovvio, perché i professori, si sa, sono una specie rara e particolare, anzi particolarissima. I professori sono persone che si sono totalmente dimenticate cosa vuol dire essere studenti, e per loro, che sia il primo o ultimo o un altro qualsiasi giorno di scuola, è indifferente. Si fa lezione. E più intransigenti sono, ovviamente, i professori di matematica. Se poi ci aggiungete il fatto che io ODIO la matematica, il risultato è evidente a chiunque. Le prime ore di lezione furono un vero e proprio incubo. Ma quel giorno non mi importava. Avevo la testa altrove, e non riuscivo proprio a seguire. Ma quel giorno non ero l'unica. E con buona pace del mio professore, le ultime ore di lezione dell'anno non le seguì nessuno. Credo che l'unico ad avere seguito fosse Izzi, ma lui non contava. Di Izzi posso dire qualsiasi cosa, ma che sia stato un bambino e un ragazzo normale, proprio non posso farlo.

La giornata iniziò a prendere una piega strana a partire dall'intervallo. Io e Matt avevamo deciso di non dire ancora niente a nessuno riguardo a noi due, esclusi i quattro che già lo sapevamo. Perciò decisi di passare il mio tempo con le mie due amiche Kari e Yolei sulla terrazza della scuola, a fare quello che sapevamo fare meglio: chiacchiere. E l'argomento principale ero io.

-Insomma ragazze, lasciatemi stare! Vi ho già detto che non vi dico niente, quindi basta!-

-Ma Mimi... siamo curiose!!!-

-Ma non c'è niente che vi debba dire-

-Oh avanti... proprio niente niente?-

-No, niente... cioè forse si ma no!-

-Ah Ah allora c'è qualcosa!-

-No, niente che vi riguardi-

-Va bene. Ma sappi che io e Kari non ci arrendiamo! Prima o poi ci dirai tutto, giusto Kari?-

-Giusto Yolei!-

-Voi due siete tutte matte, lo sapete?-

-Matte? Direi proprio che stai esagerando. Comunque siamo qui per parlare di cose serie, vero Mimi?-

-Esatto. Allora, venite in Inghilterra con me, vero?-

-Puoi contarci, io ci sono-

Yolei, l'amica più pazza che io conosca. L'unica pronta a partire per una impresa imprevedibile, senza avere nessuna certezza, fidandosi sempre delle persone. Le voglio molto bene, sia a lei che a Kari. Sono come sorelle per me, e l'avventura che abbiamo vissuto ci ha unito ancora di più. Dicono che le persone fortunate sono quelle che possono contare su altre persone, quelle che possano dire di avere amici fidati, di avere persone che si fidano di noi e ci sostengono nel momento del bisogno. Io allora, sono una delle persone più fortunate della terra.

Trascorremmo l'intervallo a parlare del nostro viaggio-avventura a Croftwell. Tutte e tre eravamo entusiaste all'idea di scoprire cosa si celava dietro i miei sogni, quale fosse la vera storia. E ci lasciammo trasportare dalla fantasia.

-Secondo me è una principessa!-

-Yolei, ma cosa dici! Non è una principessa!-

-E se invece lo fosse? Magari non lo sa, magari lo deve scoprire. Pensa, Mimi principessa!-

-Non mi vedo molto come una principessa, sai?-

-Invece saresti fantastica. Magari il tuo bel principe lotterà per avere la tua mano, e vivrete poi felici e contenti nel vostro castello fatato... che romantico!-

Io e Kari ci lanciammo entrambe lo stesso sguardo, lo stesso sguardo di chi sta pensando la stessa cosa. Poi scoppiammo a ridere.

-Che c'è da ridere?-

E noi ancora giù a ridere.

-Scusa Yolei...-

-Si, scusaci-

-Si può sapere che ci è preso? Che ho detto di male?-

-Niente. Solo che non credevo avessi un animo così romantico. Da quanto sogni di principesse e principi che vivono poi felici e contenti nel loro castello fatato?-

-Che c'è di male! Non è il sogno di ogni ragazza? Trovare la proprio anima gemella?-

-Credo di si...-

-Già... spero proprio di averla trovata quella volta, allora-

-Come Mimi?-

-Spero di avere trovato l'anima gemella a Crofwell... non vorrei scoprire una vita triste e solitaria-

Mi ero intristita. Infondo, non avevo mai pensato al fatto di non trovare cose positive nel mio passato. Avevo sempre pensato a cose belle, ad un passato affascinante e misterioso, ma sempre bello. Ora avevo il terrore che non fosse tutto così bello.

-E se scopro di avere vissuto una vita infelice, costretta ad un matrimonio di interesse, senza amore? Se la mia non fosse altro che la storia di migliaia di donne della nobiltà costrette ad essere vendute come merce di scambio tra i contratti degli uomini? E se poi scopro che...-

-Mimi, questo non succederà-

-Come fai ad esserne sicura?-

-...Non lo sono-

-E allora come puoi dirlo?-

-Perché quando mai una cosa che ci riguarda è normale?-

-Kari ha ragione Mimi. Tutto quello che riguarda noi, stanne certa, è speciale. E poi Gennai non si sarebbe scomodato tanto per dirci le solite cose, no?-

-Forse avete ragione...-

-Forse? Ma la senti Kari, forse!-

-Noi abbiamo sempre ragione Mimi! Come so che ora è il momento di tornare in classe. Ultime ore e poi... VACANZA!-

-VACANZA!!!-

-VACANZA!!!-

e come sempre, giù a ridere. Ma una voce ci fece trasalire, interrompendo le nostre risate e postandosi via tutta l'allgria.

-Bene bene bene... vedo che mi hai già rimpiazzata, eh? Vedo che ci tieni molto alla nostra amicizia, Mimi-

Mi voltai. Non ebbi dubbi a chi appartenesse quella voce.

-Ciao Sora-

-Mimi-

CI fissammo. C'era qualcosa di diverso in lei, qualche cosa di sinistro, sia nello sguardo che nel comportamento. Era impassibile, sembrava quasi fosse un'altra persona.

-Cosa vuoi Sora?-

-Ma come Mimi cara... me lo chiedi anche?-

-Cosa vuoi?-

-Siamo irritabili questa mattina... che peccato. Comunque, prima che tu me lo richieda, sono qui perché voglio parlare un po' con te, come hai vecchi tempi. Infondo, siamo migliori amiche, no?-

-Forse lo siamo state-

-Ora non più? Ah già, è vero... ti sei offesa e ora non mi rivolgi più la parola. Ma cosa ho fatto di male?-

-E hai anche il coraggio di chiedermelo? Tu dovevi essere la prima ad incoraggiarmi, a difendermi. E invece ti trovo a ridere di me alle spalle, a criticarmi-

-E la piccola Mimi si è offesa!-

-SMETTILA DI CHIAMARMI PICCOLA!-

-Oh, ora si arrabbia anche la piccolina...-

e iniziò a ridere. Una rabbia improvvisa si impadronì di me. Se non fosse stato per Kari e Yolei, credo le sarei saltata addosso. A quella vista, di me trattenuta da loro due, Sora scoppiò a ridere ancora più apertamente.

-Ma guardatela la piccolina! Vuole attaccarmi! Non sei mai stata brava a fare la dura, Mimi. Quello era il mio compito, non è vero? Tu la principessina, quella buona e pura, e io quella che faceva il lavoro sporco!-

-Cosa stai dicendo?-

-È sempre stato così, non negarlo. Io ti difendevo sempre, a Digiworld. Non negarlo!-

-Può anche essere vero, ma le cose cambiano!-

-Oh, lo so bene. Ora sei più forte, non è vero! Ora ti fai proteggere da un altro, non è così?-

-Cosa stai dicendo?-

Senza rendercene conto, ci stavamo studiando attentamente. Eravamo come due animali, fiutavamo entrambi il pericolo e lo scontro imminente, e ci stavamo studiando. Dietro di me sentivo le mie amiche preoccupate e agitate. Ero preoccupata anche io, ma la mia attenzione non era dedicata alla paura, ma allo scontro. Una improvvisa scarica di adrenalina mi aveva pervaso, e volevo vedere fino a che punto Sora si sarebbe spinta. Era attratta e affascinata, dall'altra parte preoccupata e pronta a tutto. E per prima cosa, dovevo mettere in salvo le mie amiche. Fu così che, senza neanche voltarmi dissi loro

-Andatevene!-

-Cosa? Non ti lasciamo quì-

-Scordatelo Mim-

-Andate, ora. Questa cosa riguarda Sora e me, voi non c'entrate-

-Ma Mimi...-

-Si ragazze, seguite il consiglio della vostra amica. Questa cosa non vi riguarda, perciò sparite-

-Come osi parlarmi così razza di...-

-DI cosa Yolei...-

-Ora BASTA! Yolei, Kari, andate. Ci vediamo dopo-

E forse lessero qualche cosa nel mio sguardo che le tranquillizzò. Silenziosamente si avviarono verso la porta della terrazza, e senza voltarsi indietro, se ne andarono. Ora eravamo solo io e lei. Lo scontro poteva avere inizio.

Ora, non vi immaginate una lotta tipo film americano, con salti e colpi mortali. Avrei perso subito nel giro di due secondi. Il nostro scontro era tutto a livello psicologico e verbale, basato sull'affronto diretto. E bisognava stare attenti a quello che si diceva, poteva rivoltarcisi contro.

Ormai avevo dimenticato di essere a scuola. Avevo dimenticato che sotto di noi si stava tornando alle lezioni, non ci preoccupavamo di chi avrebbe potuto notare la nostra assenza. Era come se ci fossimo isolate in un mondo dove quello che contava eravamo solo noi due.

-Allora piccola Mimi... ti senti tanto coraggiosa? Ti senti tanto più brava di me? Mi sfidi da sola, tutto questo coraggio da dove ti viene?-

-Non lo so... forse ho imparato qualche cosa da te in tutti i nostri anni di amicizia-

-Amicizia che hai prontamente rinnegato, non è vero?-

-Mi chiedo se sia stata mai vera amicizia Sora...-

-Cosa intendi dire?-

-Le amiche non si sparlano alle spalle, si difendono sempre-

-Vero, e le vere amiche non rubano le cose alle altre-

-Cosa vuoi dire?-

-Non lo sai Mimi? Non sai cosa mi hai rubato?-

-Io non ti ho rubato niente!-

-NON DIRE BUGIE MIMI!!!-

-Cosa ti è successo Sora?-

-Cosa mi è successo? Hai anche il coraggio di chiedermelo? Allora te lo dico... ti sei presa quello che mi spettava di diritto, ti sei presa il mio posto, e questo non lo posso sopportare-

-Quale posto ti ho preso?-

-LO SAI!-

Non era la Sora che conoscevo. Era come se un'altra persona si fosse impossessata di lei, una persona vendicativa e folle.

-Stai delirando...-

-No, non sto delirando. Non sono mai stata così lucida in tutta la mia vita-

-E allora dimmi, quale posto ti ho sottratto? Tra le due sei sempre stata quella che tutti cercavano. Sora la coraggiosa, Sora che sa fare tutto, Sora che non ha problemi con niente...-

-Mi vuoi far credere che eri gelosa di me Mimi?-

-No, non ero gelosa o invidiosa. Forse lo sono stata, perché tu eri sempre perfetta. Non ti lamentavi mai, sembravi sempre pronta a tutto. È per questo che ti rispettavo, eri la mia migliore amica-

-Ma che belle parole! Infondo non potevo aspettarmi niente di meglio dalla digiprescelta della purezza, non è così? Belle parole e niente altro. Ma vedi cara, ti smentisci con le tua azioni-

-Quali azioni?-

-Non fare la finta tonta, so che non lo sei-

-Cosa stai insinuando? Parla chiaro!-

-Devo parlare chiaro? Proprio non sai di cosa sto parlando?-

-No-

-Sei anche brava a recitare. Ma questo lo sapevo già da prima, bastava vederti ieri sera...-

-Ieri sera? Ma cosa stai...-

E poi capii.

-Era tua quella risata...-

-Si, ieri sera ho riso tanto! E ora, mia cara, mi devo vendicare-

Il suo sguardo era cambiato. Vedevo tracce di una follia pericolosa emergere dalle profondità dei suoi occhi, e indietreggia, fino a che non mi trovai contro la ringhiera. Sotto di me, il vuoto.

-Così mi faciliti le cose Mimi... Mia cara Mimi...-

-Cosa vuoi fare?-

-Non hai mai voluto volare, Mimi? Ora mi dirai com'è!-

E senza neanche me ne rendessi conto, mi diede una spinta. E mi sentii cadere, nel vuoto. *È la fine* pensai.


Ma visto che sono qui a raccontarvi la mia storia, è logico presumere il fatto che non mi successe niente di grave quella volta. Oltre allo terribile spavento, intendo. Infatti, due paia di mani mi afferrarono saldamente, e mi riportarono al sicuro. Due forte braccia mi abbracciarono. E indovinate di chi erano? Esatto. Ma vi starete chiedendo: ma come faceva a sapere cosa stava succedendo? Come poteva arrivare sempre al momento giusto? Bé, ora lo scoprirete.


Appena si furono chiuse la porta alle spalle, Kari Yolei si scambiarono uno sguardo preoccupato.

-Non possiamo lasciarla da sola!-

-No, questo no. Ma cosa possiamo fare? Ci ha ordinato di andarcene....-

-Forse noi non possiamo più fare niente, ma una persona che può fermarle c'è!-

Si fissarono, e poi, contemporaneamente (Yolei ci tiene a precisare il fatto che lo dissero contemporaneamente) esclamarono

-Matt!-

E si misero a correre, in direzione della sua classe.

La lezione era già incominciata, ma loro non ci fecero caso. Affannate per la corsa, ignorando le regole scolastiche, spalancarono la porta della classe, provocando un colpo alla povera professoressa che cercava di fare lezione.

-Signorine, vi sembra questo il modo di irrompere in una classe e ….-

-Ci scusi professoressa, ma non abbiamo tempo. Matt, esci, di corsa!-

-Signorine, ditemi subito la vostra classe, sarà mia premura fare sapere al preside il vostro comportamento sconsiderato e inappropriato all'interno della scuola e...-

-Professoressa, ci scusi, ma non abbiamo proprio tempo-

-Yolei, vuoi dirmi quello che succede?-

-Si, scusa Matt. Mimi è nei guai!-

-Cosa?-

-Eravamo nella terrazza ed è arrivata Sora e... non mi piace Matt, non mi fido?-

-Sora? E ora dove sono?-

-Sulla terrazza, stanno parlando e...-

-E voi l'avete lasciata sola con lei?-

Matt si precipitò fuori dalla classe, seguita da un Tai particolarmente agitato, che aveva seguito lo scambio di battute e aveva un terribile presentimento e dalle urla della prof.

-Yolei, Kari, andate a cercare mio fratello e Ken. Ci vediamo su alla terrazza-

-E tu dove vai?-

-Vado su subito. Ci vediamo là-

E presero a correre verso le proprie destinazioni.

-Matt, fermati-

-Cosa vuoi Tai?-

-Si può sapere cosa sta succedendo?-

-Non lo so Tai, ma se non ci muoviamo...-

-Allora andiamo-

e si misero a correre verso la terrazza. Avevano appena aperto la porta quando videro Sora spingermi di sotto. Subito, si precipitarono verso di me. Sono stati loro due a salvarmi, Matt e Tai. Ma fu nelle braccia di Matt che mi sentii veramente al sicuro.


Quello che accadde nei venti minuti successivi decretò quello che poi in seguito sarebbe successo. Alla fine sulla terrazza ci ritrovammo quasi tutti. Io, Matt, Sora, Tai. Yolei, Kari, Ken, Tk e Izzi. Izzi aveva notato la mia assenza ed era venuto a cercarmi quando si era scontrato con Yolei che correva in cerca di Ken. Si era fatto spiegare brevemente quello che era successo e si era subito unito a lei. E ora, noi 10, stavamo decidendo tutto. E Matt era molto arrabbiato.

-Cosa credevi di fare Sora,eh?-

-Cosa volevo fare? Niente di che, stavamo solo parlando!-

-E da quando in qua parlare significa spingere qualcuno di sotto?-

A quella domanda Sora non rispose mai. Si limitò a fare un'altra domanda

-E da quanto a te importa così tanto di lei?-

-Non sono affari che ti riguardano-

-Oh, invece si. Mi riguardano-

-Non credo proprio-

-Invece io credo di si Matt. E credo che anche gli altri lo debbano sapere!-

-Sapere cosa Sora?-

-Quello che tu e la piccola Mimi fate dietro le nostre spalle-

Un silenzio carico di domande si posò su di noi. Non sapevo quello che stava succedendo, non sapevo dove Sora voleva arrivare, non lo capivo. Gli altri si stavano scambiando sguardi preoccupati e increduli. Cosa stavano dicendo?

-Sai, caro Matt, credo che tu debba dire a tutti la verità. Anzi, è meglio che il compito spetti a Mimi. Infondo non è lei la digiprescelta della purezza e della sincerità?-

-Sora, piantatela di farneticare!-

-Ma sentitela, la piccola Mimi ha ancora voglia di sfidarmi. Allora lo dirò io-

Si voltò per fissare bene gli altri, soprattutto Tai. E proprio guardando Tai negli occhi, disse

-Sai Tai, te l'ho già detto ieri sera, ma te lo ripeto. La nostra piccola Mimi, non è poi tanto pura come dice di essere... io l'ho vista! Ed è bene che lo sappiate anche voi. Matt e Mimi hanno una relazione, e sono, come dire, molto intimi!-

E si mise a ridere. Gli altri si guardavano sconcertati. Certo, alcuni lo sapevano già, ma i volti di Izzi e Tai erano sconvolti. Tai, soprattutto non ci credeva, non ci voleva credere. Quando ieri sera Sora lo aveva chiamato e glielo aveva detto non ci aveva creduto. Aveva sentito che qualche cosa non andava in Sora, e la aveva assecondata. Ma ora, iniziava a pensare che qualche cosa di vero ci fosse in quella storia. Era il modo in cui Matt la stava proteggendo, e il modo in cui lei si faceva proteggere. E capì tutto.

-Allora è vero... tu e lei state insieme...-

-Si-

Lo aveva detto. Davanti a tutti, lo aveva detto. Io e lui stavamo insieme.

-Da quanto voi...-

-Non molto!-

-Non molto...-

-Tai senti io...-

Ma Tai non lo fece finire. Si avventò su di lui, tirandogli un pugno in pieno viso.

-Matt! Tai, ma sei impazzito?-

Mi ero precipitata verso il mio ragazzo. Fortunatamente non sembrava ferito.

-Tu lo sapevi, tu lo sapevi che lei mi piaceva!-

-...-

-Rispondimi!-

-Si, lo sapevo-

-Ma non ti è importato, vero? Non te ne è fregato niente se io, il tuo migliore amico, sono innamorato proprio della ragazza che ora sta con te?-

-Non l'ho potuto impedire-

-Certo, non l'hai potuto impedire. Sai, credo proprio che voi due stiate molto bene insieme. Una cosa in comune l'avete... avete perso i vostri migliori amici-

e detto questo se ne andò, senza voltarsi indietro.

-Ma bene bene bene... mia piccola Mimi combini solo guai vero?-

-Piantatela Sora-

-Non fare la dura con me, non è il tuo ruolo. Il tuo ruolo ideale è quello di usurpatrice. Ma non ti preoccupare, mi riprenderò quello che mi spetta, prima o poi. Credo che ci rivedremo molto presto, mia cara piccola Mimi. Izzi, vieni con me?-

Izzi guardò confuso ognuno di noi. Poi, si diresse dietro Sora, seguendola.

-Vedi piccola Mimi, non tutti sono disposti a seguire una traditrice come te-

-Mimi non è una traditrice...-

-Kari, non ti conviene metterti contro di me. Tuo fratello è dalla mia parte ormai, dovresti decidere bene anche tu-

-Non ti preoccupare Sora, io sto benissimo dove mi trovo!-

-E allora preparati. A stare dalla parte sbagliata, si perde sempre!-

E finalmente se ne andò. Rimanemmo solo noi sei, più sconvolti da quello che avevamo visto e sentito più di quello che fosse realmente successo. E ora tutti avevamo un unico pensiero, che fu espresso ad alta voce da Tk

-Abbiamo un problema serio ragazzi. E prima scopriamo cosa sta succedendo, prima sapremo cosa fare-

-Sono d'accordo Tk, sono perfettamente d'accordo. Ma ora torniamo in classe. Infondo, questo è il nostro ultimo giorno di scuola-

E con l'aria poco convinta, ognuno di noi ritornò alle proprie aule. Ma non prima di essersi messi d'accordo su dove e quando trovarci. Naturalmente si trattava di casa mia, alla fine della scuola. Come primo giorno di vacanza, si stava rivelando assolutamente contro ogni schema tradizionale. Invece di vederci per un gelato e fare delle piacevoli chiacchiere, noi dovevamo affrontare il problema dei nostri ex migliori amici. Proprio un gran bel modo di iniziare le nostre vacanze.


Prima di potere partire per l'Inghilterra dovevamo aspettare ancora un mese. Ma la cosa peggiore era che avevamo solo due settimane per potere scoprire cosa era successo nel 700, avevamo solo due settimane per riuscire a scoprire la verità. Dovevano bastare. E in più dovevamo riuscire a non fare capire a Sora e a Tai il vero motivo per cui andavamo là. E la cosa si stava rivelando sempre più difficoltosa. Infatti, tutti noi avevamo sottovalutato un aspetto fondamentale: Izzi. Izzi era dalla parte di Sora. E questo voleva dire che Sora poteva contare su un abile collaboratore. Che non ebbe molti problemi a scoprire il legame che c'era tra Croftwell e il quadro. E ben presto Sora seppe cosa avevamo in mente.

-Ne sei sicuro Izzi?-

-Si, te l'ho detto. Il quadro che ritrae Mimi p stato ritrovato dai conti Foster, che abitano vicino al paese di Croftwell. Ed è proprio lì che gli altri stanno andando. La cosa deve essere collegata-

-Ma perché Mimi dovrebbe andare dove è stato ritrovato il quadro? Che cosa c'entra con loro?-

-Tai, proprio non capisci, vero? La nostra piccola Mimi vuole scoprire la verità sulla dama del quadro... e noi contribuiremo a fare in modo che la nostra piccolina scopra la verità!-

-Cosa intendi dire Sora?-

-Cosa vuoi fare?-

-Non vi preoccupate ragazzi. Stiamo solo andando a prendere un aereo-

-Per dove?-

-Inghilterra. Ragazzi, andiamo a Croftwell-

e come le capitava spesso in quel periodo, si mise a ridere.

-Mia cara Mimi, capirai molto presto cosa vuol dire avermi come nemica. E mi riprenderò quello che mi spetta, te lo giuro!-



Intanto, a casa mia, in un ennesimo nostro incontro, inconsapevoli di quello che gli altri avevano scoperto, ci stavamo perdendo in un ennesimo discorso su quello che avremmo fatto non appena arrivati là.

-Per prima cosa dobbiamo liberarci dei genitori!-

-Non credo sarà facile Yolei. Mio padre è da un po' che mi tiene d'occhio...-

-Lo so Mimi, per questo ci vuole un piano-

-Ma non sarà facile!-

-Quando mai ho pensato che lo fosse?-

-Non sto dicendo questo!-

-Ragazze calma! Ken ha avuto l'idea perfetta per iniziare-

-Ah si?-

-Si. Per prima cosa dobbiamo andare dai conti Foster-

-E secondo te ci inviteranno per una tazza di te?-

-No. Ma il loro castello si può visitare. E visto che è lì che hanno trovato il quadro... -

-È il primo posto dove andremmo anche noi!-

-Allora è deciso ragazzi. Primo passo castello Foster!-

E con una nuova meta, ci preparavamo a partire. Ora l'avventura stava per iniziare veramente. E avevamo ancora tanta strada da fare, tante prove da superare. E dei nemici da affrontare. Era l'inizio della storia che ci ha resi quello che siamo, nel bene e nel male.



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Salve a Tutti!!!!!!!

scusate l'enorme ritardo con cui aggiorno, ma ho avuto alcuni impegni che mi hanno impedito di dedicare la dovuta attenzione alla mia storia. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e grazie a tutti quelli che commentano o che si fermano a leggere la mia storia. Un bacio Juls

E ora passiamo ai ringraziamenti

Didda94: se nello scorso capitolo Sora e Tai non ti erano stati simpatici, non oso immaginare come ti siano sembrati in questo!!! Comunque sappi che il bello deve ancora venire! Grazie mille per il continua così, sapere che qualcuno si sta entusiasmando leggendo la mia storia mi fa molto piacere e mi spinge a continuare. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, un bacio

Chandelora: grazie per il commento, mi fa piacere vedere che anche se avevi poco tempo hai voluto dedicarmi un minimo di attenzione, mi ha fatto molto piacere^^ spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e mi dispiace se Sora e Tai sono antipatici, ma ho il terrore che presto lo saranno ancora di più! Ciao e a presto



Un saluto a tutti e anche se un po' in ritardo



AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI!!!! E A QUESTO PUNTO AUGURI DI BUON ANNO!!!!!!!!!!!



Alla prossima, la vostra Juls



  
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