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Autore: Melisanna    28/12/2009    5 recensioni
2000 caratteri per una donna, per un uomo perfetto e una cena di Natale
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giovanni

Giovanni

La neve danzava nei globi gialli dei lampioni. Laura osservava le evoluzioni, nel buio oltre la finestra.

Cos’hai? chiese Giovanni riscuotendola dai suoi pensieri.
Nulla rispose con un sorriso pallido.

Il tacchino nel piatto era morbido e saporito. L’aveva cucinato Giovanni; come sempre aveva cucinato.

Giovanni occhi verdi. Giovanni riccioli bruni. Giovanni aspettato tanti anni, dipinto nei sogni e sposato dietro casa.

La cena la illuminavano candele rosse su una ghirlanda di pungitopo. La tovaglia comprata al mercato delle pulci, candida col monogramma di una sposa defunta. Come piaceva a lei, l’aveva trovata lui.

Il bambino era già a letto, dormiva con respiro quieto.

La sera di Natale era per loro. Loro due, come fidanzati, ancora. Per parole morbide da scambiarsi sopra la tavola e sguardi sotto le ciglia.

Cos’hai?
Nulla.

Dopo ci sarebbe stato tempo per l’amore: il bambino era già a letto. S’era addormentato tra le parole di Giovanni.

Giovanni che sussurrava con dolce fermezza. Giovanni che non sbagliava mai e non lo faceva mai pesare. Giovanni che sapeva sempre come fare.

Ci sarebbe stato tempo per l’amore, appassionato come la prima volta. Amore di grida soffocate e mani che stringono. Amore di ansiti e sospiri, di abbracciarsi forte quando è finito, di carezze e baci sulla fronte e dormire sul suo petto.

Cos’hai?
Nulla, guardando i suoi occhi.

Insieme al dolce, profumo di chiodi di garofano. E scambiarsi i regali, come ragazzi. Giovanni l’osservava scartare l’argento e il rosso, braccia incrociate e aspettativa negli occhi.

L’ambra s’accordava dorata con i suoi occhi scuri. Giovanni lo sapeva , comprandola ha pensato alla sua pelle bruna. Ha pensato ai suoi denti bianchi, al suo sorriso meravigliato di bambina.

Giovanni che non scordava mai gli anniversari. Giovanni che portava sempre fiori. Giovanni che ogni giorno è un giorno in più per renderti felice.

Cos’hai?
Nulla.

Nulla, ma non ti amo più.

  
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