Il locale affollato ma tranquillo risuonava solo del
ticchettio delle tastiere. Nonostante l’afa oppressiva, neanche un
ventilatore in funzione. Nonostante la stanchezza, neanche una
pausa.
Centinaia di cervelli lavoravano all’unisono per un unico, grande
scopo: il bene dell’azienda.
Non poteva certo dichiararsi scontento del
suo lavoro: gli piaceva, soprattutto in virtù delle sua laurea in lingue
straniere, e così avrebbe avuto una posizione vantaggiosa in
un’organizzazione importante, ma non si aspettava certo di dover lavorare con un
lessico tanto complesso. Ovviamente, con le sue qualifiche non gli avevano
assegnato l’inglese o il francese, ma lingue complicate e semisconosciute
ai più.
Inoltre era estate e la sua mente non era in condizione di lavorare
granchè attentamente.
Non era permesso allontanarsi, neanche per prendere un
po’ d’aria e schiarirsi le idee;
“Ma no, cosa uscite a fare? Qui avete tutto
quello che vi serve: l’area relax, un posto comodo, tranquillità. Tornate a
lavorare”, ti rispondevano con un sorriso gli addetti al piano, certi di poter
tornare in poco tempo a casa, senza dover stare troppo tempo con loro “sfigati e
nerd” della sezione di programmazione.
Forse …
Forse la soluzione era
ritagliarsi un po’ di spazio di riposo lì, seduto alla
scrivania.
------
Consiglio di leggere tutti e tre i capitoli, altrimenti la storia non ha molto senso.
Ci vedremo alla fine, se rimarrete con me.
smoke-o