Sensitive
Subject
“Hai gli occhi
in tasca?” ringhiò
Dean
“No.”
replicò calmo l’angelo “E i
tuoi?”
“No. E non è vero.”
“Sì,
è vero.”
“No, non
è vero.”
“Sì ,
è vero.”
“No.
All’infinito.”
Castiel sbuffò
“Sei così
infantile.”
“E tu sei troppo
adulto” Dean
sorrise. Quando questo gli valse un’occhiataccia celeste decise
improvvisamente
che il primo argomento era molto più importante e
gesticolò verso lo schermo.
“Quel tizio no mi assomiglia Cas. Neanche lontanamente.”
“Sei sicuro di
averlo guardato
bene?” replicò l’angelo, quindi sospirò
“O eri troppo occupato a guardare la
giovane donna con lui?”
Dean aprì la
bocca solo per
richiuderla poi un momento dopo. “Non è colpa mia se
è sexy” borbottò.
“Comunque” disse ad alta voce “Quel tizio... lui
è un imbranato, è un
so-tutto-io, è irritante”
“Esattamente”
mormorò l’angelo.
“Scusa, cosa hai
appena detto?”
Castiel si
limitò a guardarlo
innocentemente. “Niente” disse. “Comunque, chi ha
parlato di personalità? Io
sto semplicemente parlando del suo aspetto”
“Beh, non
è affatto come me
disse. Quando l’uomo sullo schermo sorrise “Andiamo! Sembra
abbia sei anni!”
quasi guaì.
“E parli
anche come lui” constatò l’angelo.
Dean si
imbronciò tornando a
guardare l’uomo in questione. Era diciamo alto, con gli occhi
verdi, le
lentiggini ed i capelli biondo sabbia... sì, come lui, ma ci
sono un sacco di
uomini che si adattano alla descrizione...vero?
“È anche
magro!” puntualizzò
Dean.
“Quindi questo
sarebbe il tuo
aspetto se non ti allenassi” replicò semplicemente
l’angelo.
“Cavolo
Cas!” ringhiò Dean “Non
mi assomiglia!”
“Perché
ti arrabbi per questo?”
il messaggero celeste era genuinamente confuso. Aveva semplicemente
constatato
un fatto, un’opinione. Le opinioni sono soggettive. Non
c’è una risposta giusta
o una sbagliata. Quindi qual è il punto di discuterci sopra?
Nonostante questo Dean
sembrava
averne trovato uno. Guardava furente lo schermo, borbottando qualcosa
sullo
scoprire se gli angeli sono immuni alla colt. Stava lentamente
diventando
un’ossessione.
“Perché
Cas” disse Sam quando
uscì dal bagno, “A Dean non piace quando la gente discute
il suo aspetto”.
Sorrise a suo fratello solo per incontrare un’occhiata mortale
che avrebbe
impressionato anche Mercoledì Addams in persona.
“Non l’ho
discusso” l’angelo
aggrottò le sopracciglia, sempre più confuso “Ho
semplicemente fatto notare una
somiglianza tra tuo fratello e questo personaggio”
Sam seguì il
gesto e guardò lo
schermo. Quando vide l’uomo in questione cominciò a
ridacchiare come un pazzo. “Amico,
Cas ha ragione!”
“Grazie
Samuel” disse
semplicemente l’angelo.
“Non iniziare
Sam!” avvertì Dean.
“Andiamo,
è vero!” quando videro
il personaggio andare via Sam passò dal ridacchiare al ridere a
crepapelle. “Ce
le ha anche lui!” disse trionfante.
“Ha cosa?”
brontolò Dean già
sapendo che lo avrebbe rimpianto.
“Le...”
Sam riprese fiato “Le
gambe!”
Dean tornò a
guardare lo schermo.
Di cosa stava parlando suo fratello? L’angelo invece
sembrò capire.
“Ha
ragione” disse Castiel “le
sue gambe sono come le tue.”
“Cosa intendi
come le mie?”
Castiel esitò.
Guardò Sam
sperando in del supporto, ma il suo imbarazzo faceva solo aumentare le
risate
del ragazzo. “Beh, sono...”
“Sono
cosa?!”
“Hanno una forma
strana” disse finalmente
l’angelo “Le gambe delle altre persone sono dritte. Le tue
– e quelle di quest’uomo
– sono un po’... come posso dire?” chiese a Sam.
Il più alto si
limitò a guardare
suo fratello cercando di riprendere fiato. “Sono storte!”
disse, cosa che lo
riportò all’isteria di poco prima.
Comunque, quello non
sembrò
essere il termine giusto poiché le guance di Dean diventarono di
un rosso
brillante e i suoi occhi lanciavano saette. “Si chiama avere le
gambe ad arco
idioti!” urlò mentre si alzava.
L’angelo
osservò incredulo le
gambe incriminate. “Dean avresti dovuto dirmelo prima”
“Di cosa?!”
“Della tua
condizione. Se l’avessi
saputo, l’avrei corretta quando ancora potevo guarire.”
Il respiro di Sam da
spasmodico
divenne irregolare e le sue costole minacciarono di venire fuori dal
suo petto,
ma cavolo se non era una bella sensazione.
Furioso, Dean si
precipitò fuori
dalla stanza, andò in bagno e sbattè la porta dietro di
lui. Ci volle un po’,
ma Sam riuscì a calmarsi, asciugandosi le lacrime agli angoli
degli occhi.
“Guardarsi allo
specchio del bagno”
commentò Sam, ancora un po’ a corto di fiato “Che
cosa femminile da fare”
“Sam?”
chiese Castiel dopo un po’.
“Sì?”
L’angelo
indicò lo schermo “Perché
quell’uomo ha un codice a barre sul collo?”
The
End
Ahahahah, povero Dean
preso in
giro da tutti, in fin dei conti non è colpa sua se ha le gambe
così (sono
sicura che a tutte noi fan di Supernatural piace lo stesso). Cas
d’altronde non
sapeva che i suoi commenti l’avrebbero offeso!