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Autore: YamaMaxwell    29/12/2009    5 recensioni
"Avevi in mano tutti i miei sogni. Perchè hai richiuso il palmo così velocemente?" Seguito di Seven days, molto più approfondito e contorto
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Nuovo Personaggio, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Finché arriverà il mio momento tu stammi accanto, col pensiero tu stammi accanto”

 

Ultimi miei ringraziamenti prima del finale... il prossimo sarà veramente l’ultimo e mi sta già costando fatica scriverlo… dovrò anche farmi coraggio e scrivere l’extra per spiegare alcune cose che potrebbero, per chi ha letto attentamente riga per riga la storia, risultare ancora poco chiare…

Che dire se non grazie a chiunque si sia posato anche su una singola pagina, un singolo capito di questa storia che va avanti da ormai due anni… come ogni storia mi ha fatto crescere e ha seguito i ritmi della mia vita quotidiana, i miei sentimenti. Ultimamente si è conclusa una fase importante della mia vita, un periodo che durava da qualche anno e che ora è volato via.. quindi l’ultimo capitolo, me ne scuso, potrebbe risentire dei toni un po’ drammatici della mia personalità momentanea.. spero comunque di dare a tutti i miei personaggi non solo un degno finale ma un giusto finale secondo ogni loro soggettività… non tutti voi sarete contenti, lo so.. ma la storia è stata pensata per finire così… spero possa essere di maggior gradimento a quasi tutti..

Ringrazio chi ha continuato a commentare in questi mesi che si sono trasformati in anni… e chi ancora commenta…

La mia carissima HOPE, alla quale dedico questo capitolo, perché dopo ‘avermela menata’ per tipo un anno e mezzo sulla morte di Yuu, qui, finalmente, si capirà se avevano ragione i suoi presagi XD

Grazie alla mia cara amica RAFFY

Grazie a RIKA, l’unica ancora a commentarmi sul sito che ha visto la mia nascita…

Grazie a VALERY_IVANOV e WARASHI che hanno continuato a commentare fin’ora…

Grazie a TEMARI, LAV, FIGHTCLUB

Grazie a MAMY-CHAN  e AVALON9

 

Un enorme grazie a tutti… ovviamente spero di ricevere i vostri commenti sia in questo che, soprattutto, nel prossimo capitolo…..

Saluti a tutti… e ancora grazie, davvero

 

Yama Maxwell

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Finché arriverà il mio momento tu stammi accanto, col pensiero tu stammi accanto”

 

 

 

 

27   DO NOT MAKE ME TAKE A ROAD THAT I CAN NOT GO

 

 

 

Urlò con tutto il fiato che aveva. Si sporse in avanti. Sentì la gola bruciarle. Gli occhi inondarsi di lacrime. Le parole le uscirono veloci, come fossero loro le prime in preda al panico.
Yuu- NON UCCIDERE IL PADRE DI MIO FIGLIO

L’urlo riecheggiò nelle pareti per poi perdersi completamente e lasciare spazio solo ai singhiozzi più vistosi.

Però oltre a quelli non udì nulla.

Che fosse già tutto finito?

Alzò lentamente gli occhi non tentando nemmeno di asciugarsi il viso.

Cosa avrebbe visto? ..la risposta più ovvio era il corpo dell’uomo che amava, privo di vita.

Sarebbe riuscita a sopportare quella vista?

No.

Però tentò lo stesso di mettere a fuoco la visuale lontana.

Sentì un tuffo al cuore.

Due sagome distinte erano rivolte verso di lei.

Sanzo era immobile, si, ma con lo sguardo attento e vivo.
Kodja aveva fatto qualche passo verso di lei, un’espressione totalmente sbalordita- Cosa?- Domandò stupidamente

Questa volta si pulì il viso- Ti ho detto di non uccidere il padre di mio figlio, tuo nipote- Gridò tossendo subito dopo.

Kodja fece ancora qualche passo- Da quanto?- Osservò chiaramente il suo addome

Tirò su col naso- Sono stata da un medico qualche giorno fa…- Allungò lo sguardo verso il bonzo- .. e ne ho avuto la conferma…- Sospirò.. – due mesi- Concluse infine

Kodja- Oh…- Il sorriso gli invase le labbra- Ma che splendida notizia Yuumei!!! Diventerò… zio.. oh…- I suoi occhi sembrarono seriamente contenti. Le si avvicinò a passi spediti e la prese per mano tirandola a sé- Che bello sorellina, che bello!

Sanzo scattò rapidamente in piedi, gli occhi saettarono verso quella visione orrida. La donna amata tra le braccia di quel… e il suo….. il suo….

Yuu lo spintonò via ma lui la ritrasse a sé con forza- Su.. non vorrai allontanarmi proprio in un momento così gioioso?!!

Lei lo guardò cauta, gli occhi attirati più dai movimenti di Sanzo.

Kodja battè i pugni come illuminato da un’idea geniale- Ho capito!!! Ahah, ora ho capito!!!

Yuu- Che cosa?- Prese tempo

Kodja- Come salvarti!!! Vedi, fino a pochi minuti fa non c’era altra soluzione che uccidervi entrambi- Parlò tranquillamente, come nulla fosse- E invece ora non è più necessario uccidere te

Yuu- E di grazia, cosa sarebbe cambiato?

Kodja- Beh..- Si accucciò rapidamente posando un orecchio sulla pancia di lei- Ora c’è lui…. Ah lo sento già scalciare questo malandrino!

Lei inarcò un sopracciglio e si tirò istintivamente indietro

Kodja- Oh- Allungò una mano- Non devi aver paura, non più cara Yuumei… ora le cose sono cambiate… ora ho un figlio!

Yuu- Come???- Quasi urlo. Sentì poco distante un ringhio non trattenuto.

Kodja- Ma si.. – le girò intorno- Basta non dire che sei mia sorella… ci assomigliamo si, ma a nessuno verrà mai il dubbio… potremmo dire che questo figlio è il mio, oh il signor Krafenberg sarebbe lietissimo di accoglierlo in famiglia ne sono sicuro! Sarà mio figlio a tutti gli effetti!!! Gli insegnerò a combattere e altre cose .. e a te, cara sorella, ti proteggerò sopra ogni cosa.. ti amerò come un uomo ama una donna… ti ho sempre adorata sorella mia

Sgranò gli occhi, completamente disgustata- E questo.. sarebbe il tuo piano?

Kodja- Piano perfetto, aggiungerei
Yuu- E in tutto questo tuo..piano perfetto… il vero padre che ruolo ha?

Fece spallucce- Sono io il vero padre, tesoro- Le diede un buffetto sulla testa

Sanzo- Chiudi quella bocca razza di porco perverso!!!

Gli sparò tutti i colpi che aveva in canna che però l’uomo evitò facilmente.

Kodja- Forse è meglio chiudere subito i conti con te.. così dopo potrò coccolare la mai sorellina come si deve

In un lampo gli fu nuovamente addosso e gli strappò la shureiju dalle mani, gettandola lontano.
Yuu- NOOOOOO

Kodja- Non ti darò nemmeno il tempo di respirare questa volta, brutto stronzo- Afferrò la pistola e gliela puntò al cuore

 

 

*

 

 

Quando aveva chiuso gli occhi pensava di non riaprirli mai più. Non aveva mai creduto in una vita oltre la morte, e ora rimpiangeva di non aver nemmeno vissuto degnamente l’unica possibilità concessale.

Per questo si era aggrappata nell’unica speranza di poter dare un senso a quell’indegna esistenza. Per la prima volta aveva esteso il suo pensiero oltre il naso. Aveva provato ansia… terrore…

Non era amore… ma allora cosa l’aveva portata ad afferrare il corpo del giovane davanti a lei e serrarsi al suo busto, in attesa che il colpo del fratello giungesse seccamente su di lei. Ma sopratutto.. come mai provava ancora quella sensazione comune alla paura? Pensava i suoi sensi si sarebbero persi nell’oblio più profondo.

Eppure percepiva ancora chiaramente il calore più che umano del primo uomo per il quale aveva provato profondo affetto… Sentiva le mani di lui serrate sulle sue braccia, probabilmente si era anche voltato, per proteggerla a sua volta. La certezza era che voleva staccarla in tutti i modi, ma lei resisteva, avrebbe resistito.

Gojyo- ENIE TOGLITI

Le sue grida le invadevano il cervello ma non riusciva a pensare, non poteva fare altro lei misera e inutile essere umano. Non altro se dare la sua stessa vita… ma non ci stava riuscendo poi un granché…

Alla fine la sua presa venne meno e capitombolò, in modo poco aggraziato per terra. Alzò il viso irritato e confuso e accusò con lo sguardo il mezzo demone che di rimandò le grugnì contro qualche imprecazione casuale.

Gojyo- .. e non osare mai più!!!

Si rialzò impacciata- Io oso quanto voglio, razza di cretino! E do in pasto la mia vita all’ora che decido io!- Gli fece un gesto eloquente

Gojyo- Beh, non con me carina, e non oggi!- Sbottò indignato

Enie- Lo vedremo!!!- Ruggì tentando di riavvicinarsi a lui che però indietreggiava a grandi falcate.

Due spari li fecero bloccare. Frettolosamente tornato all’unico punto a cui avrebbero dovuto portare attenzione che ora si stava decorosamente sfregando i capelli e stropicciando gli occhi.
Enie- Io non ci torno con te! – Gli urlò di rimando dispensando altri gesti poco cordiali.

Ian abbassò le mani e le armi- Direi che non ce ne sarà bisogno Enie…

La ragazza lo guardò stupita, perdendo un attimo il cipiglio battagliero

Ian- Mi arrendo.. un po’ perché sei mia sorella.. un po’ perché è la prima volta che ti vedo … viva.. la tua vitalità te l’ho sempre invidiata, lo sai.. ma ora.. sembri una farfalla rinata

Enie- Dove sta il trucco?

Alzò le braccia- Nessun trucco… Nostro padre è già furioso di suo, dirgli della tua mancata morte non gli gioverà molto.. ma a tutto c’è rimedio

Gojyo- Che intendi dire?

Rise appena- Abbassa pure quell’arma Sha Gojyo, la tua vita non finirà certo oggi o per mano mia… Vi sto offrendo l’opportunità di continuare a vivere

Gojyo- Me ne fotto delle tue opportunità del cazzo, bastardo! Non ho intenzione di scappare!

Ian- Allora attaccami. Non muoverò un ciglio nemmeno quando mi ucciderai. Non ho intenzione di dare battaglia alla persona amata da mia sorella. Ne ora, né mai. Questo è quanto. Se non mi credi puoi alzare subito la tua alabarda su di me.

Enie- Gojyo, calmati…- Gli fece abbassare l’arma- Ascoltiamolo

Socchiuse gli occhi- Ovviamente capirete bene che non posso tornare a casa a mani vuote. Nostro padre- La guardò fisso- Non smetterebbe mai di cercarti, non ti darebbe tregua… è per questo che io oggi ti ucciderò.

Gojyo- Bastar….

Ian- Ascolta. Io vi posso far uscire di qui, concedervi del tempo per allontanarvi da questo posto. Ma voi, in cambio, dovrete rinunciare alle vostre vite. Quanto meno tu sorella…Oggi dovrà morire Enie Krafenberg, almeno per il resto del mondo…. E se Sha Gojyo riportasse ferite così gravi da non poter più combattere come un tempo sarebbe una cosa magnifica…

Gojyo- Perché?

Ian- In questo modo diventeresti una preda troppo facile quindi non più di giusta per i Krafenberg

Gojyo- Non intendevo questo.. perché lo faresti?

Il suo volto si rabbonì improvvisamente- Io non ho mai conosciuto l’affetto di una madre, o forse dovrei dire di una donna in generale. Troppo potere, troppi affari sono sempre girati intorno alla mia vita…. Enie… è stato il mio unico appiglio alla realtà…. L’unica donna che mi ha fatto provare un briciolo di vergogna per il mio essere… una madre, un’amante.. una sorella… Io voglio che viva, tutto qui

Non riuscì a trattenerla, si divincolò dalla sua presa e si gettò fra le braccia del fratello- Ian…. Tu non sei come loro… tu puoi cambiare….

Le baciò il capo- Ormai non più… non più.. ma tu puoi vivere per me… lo farai?

Enie- Ogni giorno

Le asciugò dolcemente le lacrime- Ho un’altra richiesta.. mi piacerebbe scegliere il tuo nuovo nome, me lo concedi?… Hei-wa, come pace.. e Kibò, come speranza…

Enie- Splendidi…
Un’esplosione fece tremare il terreno sotto di loro.

Ian- Ora andate… Prendete quella direzione- Indicò un sotterraneo- Continuate dritti, troverete una scala.. vi porterà nell’esatto punto dove vi abbiamo trovato

Gojyo- D’accordo- Accumulò le informazioni

Strinse le sue mani- Non voglio dirti addio fratello

Ian- Missà che dovrai farlo invece- Si chinò facendo combaciare le fronti- Mi farò compagnia coi tuoi bonsai

Sorrise mentre frugava velocemente nelle tasche ma lui la fermò- Non darmi nulla… è un rischio troppo grande… però…- Fu lui a togliersi un anello posandoglielo in mano- Giustificherò la sua assenza come una perdita casuale… lo riconosci? Era l’anello della nonna… lei era una gran donna.. le somigli molto…

Scosse la testa mentre lui glielo infilava al dito- Non voglio…

Le prese la testa fra le mani- Ora vai, sorella… vai.. vivi per me ogni secondo… e vivilo al meglio.. le posò numerosi baci sui capelli mentre lei non tratteneva i singhiozzi.

Alzò gli occhi chiari sul mezzo demone- Te la affidò. Se mai le succedesse qualcosa ne risponderai tu

Gojyo- Se le succedesse qualcosa sarei il primo a morirne

Sorrise allungandogli una mano che lui strinse saldamente- Abbi cura di lei

Gojyo- Certo

Enie- Ian!- Lo abbracciò forte per poi girarsi e correre incontro a un Gojyo che la stava chiamando incessantemente.

Sembrava la terra volesse risucchiarli da un momento all’altro.

Lei si rivoltò subito dopo ma…..….. del fratello non c’era più traccia

 

 

*

 

Non capiva, non riusciva a capacitarsene. Per un folle istante ponderò seriamente l’idea di togliersi il sigillo di controllo. Ma vedendola sfrecciare da una parte all’altra come una furia quest’idea gli sembrò sciocca. Lui doveva mantenere assolutamente la padronanza di se, quel tanto almeno da impedire di farla perdere a lei.

Si davano come il cambio in quella danza senza fine. Ovviamente il suo tempo era di lunga maggiore ma anche la difficoltà era più intensa in quanto doveva continuamente schivare pallottole che potevano provocargli ferite incurabili.

Quando la vide per l’ennesima volta schiantarsi al suolo, non provò nemmeno a domandarle come stava dato le precedenti imprecazioni ricevute, quindi si lanciò contro quell’avversario che sembrava vivere solo di aria e combattimenti.

Da quando stavano combattendo, e non era passato un tempo impossibile, Sato aveva lanciato come minimo una ventina di bombe fra fumogene e non. Un delirio di botti improvvisi e fumate moleste.

Dal canto suo Goku aveva una leggera vittoria sulla velocità ma soprattutto sulla resistenza. Essere un demone doveva pur servigli poi a qualcosa!

Ma quell’avversario si muoveva con maestosità tra i colpi e le schivate. Forse aveva imparato prima a sparare che a camminare … tutto ciò gli stava procurando notevole disturbo.

Meimi scattò in piedi, ansimando, per poi rigettarsi addosso al nemico.

Sato- Sicura non vuoi fare una pausa, dolcezza?

Meimi- Non osare nemmeno dirlo!!!- Digrignò i denti e affondò il coltello nella sua spalla. Ma lui non si scompose più di tanto, si limitò ad afferrare la mano di lei, togliere la lama dalla carne e scaraventarla lontano.

Raye strisciò verso di lei, la gamba continuava a sanguinargli impedendogli movimenti sciolti- Calma Kei- Aveva abbandonato ogni forma di riserbo- Vuole solo provocarti.. prendi fiato e rifletti

Meimi- Col cazzo- Si asciugò un rivolo di sangue che le appannava la vista e sfrecciò in piedi.

Vide una pallottola sfiorare lievemente il braccio di Goku, la veste ormai era a brandelli. Il ragazzo si ritrasse, come bruciato.

Sato scoppiò a ridere- Ed è solo l’inizio- Si passò la lingua sulle labbra- Pregusto già il banchetto a base di demone cotto
Goku serrò i denti e si lanciò contro di lui, ma Meimi lo superò e lo spinse via, facendolo capitombolare malamente a terra.
Sembrava infuriata, oltre che stanca sopra ogni misura.

Ma anche Sato sembrava accusare le continue ferite che lei gli causava.

Sembravano fermi in quel momento da ore. Lo scontro più lungo che avesse mai affrontato.

Sgranò gli occhi mentre si trovò istintivamente a guardarsi i piedi. Acqua. Toccò il pavimento bagnato cercando di capire da dove potesse provenire. Una piccola crepa nel muro ne faceva uscire giusto un rivolo ma… per quanto avrebbe retto quella crepetta?

Meimi riuscì a colpire nuovamente Sato questa volta in pieno petto, un punto pericoloso che sembrò sortire i primi effetti. Lui urlò e la scaraventò più lontano del normale, facendola ruzzolare davanti a Raye.

Camminò velocemente verso di lei estraendo una sola pistola e puntandogliela contro- Ora assaporerai la morte, tu per prima- I suoi occhi erano folli-  E tu adorato Raye, guarda come muore la tua fottuttissima donna!!!- Caricò il grilletto

Lei si alzò in velocità ma non avrebbe fatto in tempo a spostarsi e nemmeno accennò il movimento. Se si fosse spostata il proiettile avrebbe colpito l’uomo dietro di lei. E qualcosa nelle parole appena sentite le dava l’impulso di non farlo.
Goku corse furiosamente verso di loro ma.. troppo tardi.

Tre colpi di pistola partirono rapidi ma… mancarono il bersaglio. Almeno quello mirato.

Come a rallentatore lei lo vide cadere, afflosciarsi ai suoi piedi come un sacco vuoto.

Non riuscì nemmeno ad allungare una mano per fermare la sua caduta, restò lì immobile per qualche istante mentre Goku afferrava Sato e lo sbatteva a terra.

La sua vita aveva mai avuto un senso? Perché in quel momento non riusciva più a vederlo.

Tremando si chinò verso il corpo ricoperto di sangue. Posò una mano sulla spalla girandolo dolcemente fino a scorgere il suo viso. Stava sorridendo. Piccole gocce iniziarono a colare sul viso di lui mischiandosi al sangue. Lei sentiva le mani scoppiare di calore, il liquido vermiglio le inzuppava ormai i vestiti. Chinò appena il viso non curandosi dei capelli appiccicati, cercò con la guancia la sua bocca, e rimase in attesa di un respiro.

Raye- Keitel

Si tirò su di scatto posando il suo sguardo sugli occhi chiusi e sulla bocca fremente- Zitto idiota- Disse, accorgendosi solo in quel momento di piangere a dirotto

Raye- Ho paura di non aver mantenuto la promessa…
Meimi- Non parlare… non parlare- Scuoteva il capo animatamente, chinandolo a tratti e poggiandolo sul petto di lui.
Raye- Però ti ho protetta fino all’ultimo… a mio modo.. ma l’ho fatto…- Aprì per un momento gli occhi cercando disperatamente il suo viso che subito fu pronto sull’attenti- Keitel……… io ti….

Un nuovo boato invase la stanza.
La crepa si era allargata, il muro aveva ceduto del tutto.

L’acqua iniziava a sgorgare furiosa.

Lei lo prese tra le braccia, tentando di alzarlo- Cosa stavi dicendo?- Chiese- CHE COSA?- Urlò stringendolo più forte.

Cercò con lo sguardo Goku che stava ancora prendendo a pugni un Sato ormai irriconoscibile. Vide quest’ultimo alzarsi e puntare le pistole contro il demone ma alla fine si accartocciò su se stesso, non emettendo nessun suono. La sua sagoma indistinta lasciò il posto a un altro demone ricoperto di rampicanti e col cuore dell’uomo fra le mani. Lo gettò via, fece qualche passo afferrando Goku e portandolo verso di loro.
Hakkai- Dobbiamo muoverci. Presto si allagherà tutto

Meimi- H….Hakkai..- Pronunciò il nome senza fiato.
Hakkai- Non ora… abbiamo la necessità di ritrovare gli altri prima di qualsiasi altra cosa

Goku- Lascialo a me- Se lo caricò tranquillamente sulle spalle mentre Hakkai avvolgeva il corpo di Raye con i suoi rampicanti.

Meimi tentennò sul corpo senza vita di Sato. Comprendeva di aver vendicato non solo migliaia di innocenti, ma anche un po’ della sua vecchia vita.

 

 

*

 

 


Yuu- Se non la getti giuro che ti ammazzo- Concluse la frase con fatica, ansimando a ogni parola.

Sanzo- Buttala via- Gli intimò con un gesto secco.
Il fratello non si staccò nemmeno per un attimo dal bersaglio, ma sorrise- Yuu, cara, abbiamo risolto i nostri dissapori giusto? Quindi non minacciare il tuo futuro compagno

Fu colta da una collera crescente- MA CHE CAZZO DICI BASTARDO???? Quello… quello che vuoi uccidere E’ il mio compagno e non sarò tua nemmeno fossi l’ultimo fottutissimo uomo su questa terra, piuttosto mi ammazzo

Kodja- Mi rattrista vederti così, ma avrò tempo per farti cambiare idea- Ricalcò il sorriso.
Sanzo- Yuumei- Tuonò imperioso

Tirò su col naso prepotentemente e caricò la pistola- Tu spara a lui, e io sparo a te. Questo è quanto

Ridacchiò- Credi davvero di farmi paura con una pistolina del genere? Non hai avuto buona mira

Yuu- Lo vedremo brutto coglione!!!!!!!!!!!!

Sparò solo il primo proiettile in quanto il contraccolpo la fece cadere rovinosamente a terra.

Kodja- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH

La stanza fu riempita di urla di dolore.

Lei si tirò su, frastornata, cercando a tentoni la shureiju. Girò appena lo sguardo giusto in tempo per vedere Sanzo che si gettava contro suo fratello e, sbattendolo a terra, cominciò a prenderlo violentemente a pugni.

Tremava, non sapeva se associare il motivo alla mano staccata che riversava sul pavimento oppure alla faccia ormai irriconoscibile di quello che un tempo era il suo adorato fratello.

Non notò nemmeno Enie che gli correva incontro e la scuoteva con foga- Alzati Yuu, dobbiamo andarcene di qui

Si ridestò solamente quando la figura di Gojyo si stagliò sulle altre due riverse sul pavimento. Il mezzo demone afferrò il bonzo trascinandolo, curiosamente con poca fatica, in piedi- Queste non sono questioni che si dovrebbero risolvere in famiglia- Pronunciò a bassa voce- Tanto meno per mano di una ragazza

Kodja- Yuu.. Mei…

Sentì indistinta quella voce disperata che la chiamava. Ne fu attratta pericolosamente infatti scattò in avanti, ma Enie la trattenne con forza. La strinse forte e cercò di allontanarla, ma solo con l’aiuto di Sanzo riuscì a farla camminare.

Non avvertì alcun rumore, solo il sottile suono di una lama.

Rimase in piedi, stretta tra le braccia di Enie che versava per lei le lacrime che proprio non le uscivano.

Sentì Gojyo mugugnare qualcosa su un possibile allagamento sotterraneo e sulla roba da recuperare.

Enie- Ti do una mano- Esclamò mollando la presa.

Ecco, ora era di nuovo sola.
Una mano sopraggiunse scuotendola- Ohi! Non è questo il momento di rammollirsi idiota

Lei cercò disperatamente i suoi occhi. Aprì leggermente la bocca ma le parole gli morire sulle labbra.

Lui la strinse forte prima che i singhiozzi silenziosi si presentassero alla visuale. Le baciò la testa ripetutamente, attendendo.

Dopo pochi minuti spuntarono da un punto sconosciuto anche gli altri quattro dispersi.
Goku- Dobbiamo uscire di qui, sta per sommergersi tutto

Gojyo- Oh, la scimmia elargisce consigli stupidi! Sai, non l’avevamo notato, grande perla di saggezza!- Ma voltandosi scorse Hakkai senza sigilli e Raye penzoloni sulle spalle del demone- Si.. sbrighiamoci va

Meimi, notando quello che doveva essere stato sicuramente un uomo ora irriconoscibile a terra ebbe un conato di vomito. Si voltò e vomitò quasi l’intero stomaco.

Enie le fu subito vicino, prendendole la mano.

Meimi- Non penso dovresti sostenermi
Enie- Ma che dici?- Domandò mentre l’aiutava a rialzarsi

Meimi- Ho cercato di uccidere tuo fratello.. l’ho desiderato con tutte le mie forze

Enie- Quale?- Chiese titubante

Goku- Sato. E’ morto- Disse senza troppi rigiri- Ma le spiegazioni meglio rimandarle a dopo

Enie- Oh…- Disse solo e nel gruppo calò il silenzio.
Velocemente uscirono e trovarono Hakuryù gia trasformato in jeep e la moto ancora in perfetto stato.
Gojyo batté forte una mano sulla spalla di Hakkai- Tu stai bene?

Il demone sorrise- Se non è un problema preferirei rimanere così fino a riprendere completamente le forze

Scosse il capo- Non è un problema per me… per te piuttosto?

Sorrise- Sai cosa fare in caso io..

Gojyo- Non succederà- Sentenziò subito

Hakkai- No- Socchiuse gli occhi, inarcando le labbra leggermente verso l’alto.

Meimi- Gojyo, guidi tu Hakuryù?- Saltò sulla moto per poi far posto a Goku

Il mezzo demone annuì e saltò al posto di guida con Hakkai accanto.
Enie rimase nel sedile posteriore sostenendo la testa di Raye con delicatezza- Per favore, fai in fretta- Disse tremando

Gojyo- Ci proverò

Yuu cercò la spalla di Sanzo per sistemarsi sopra essa. Lui cercò senza ritegno la sua mano e la strinse forte. Entrambi socchiusero gli occhi.

Era finita.

Quella battaglia aveva trovato finalmente conclusione.

Non avevano perso compagni anche se uno era in serio pericolo di vita.

Ma… sia lui che lei sapevano entrambi che ben presto avrebbero dovuto affrontare una differente battaglia… dove ci sarebbero stati, come minimo, un morto e una ferita.
La cosa ora gravava su di loro in maniera impaziente, estremamente dolorosa.
Yuu allungò una mano e la cinse intorno al bonzo. Cercò il suo collo e gli posò un delicato bacio, poi alzò leggermente la testa- Ti amo- Fu un lieve sussurrò cancellato dal rumore della jeep.
Sanzo sospirò e si girò di scatto. Incurante di chiunque lì intorno la baciò con passione, un bacio che durò per molto, molto tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Quando ascolterò la nostra canzone danzerò,

 quando mangerò quel tempura lo assaporerò con gusto,

 quando sentirò il tuo odore nell’aria sorriderò,

 quando stringerò il tuo cuscino dormirò serena

 …..… Ma se tu non sarai ad un passo da me piangerò, all’infinito, senza fermarmi”

 

 

 

 

 

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

Copertina:

Tramonto. Una macchina con a fianco una moto che si allontanano velocemente da un punto sconosciuto. Le vetture sono vicine, come vicini sono i passeggeri.. uniti come fosse il loro ultimo viaggio

 

 

Canzoni usate:

Chicane- Stoned in love

Nickel Back - Someday

  
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