Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Whole_Cullen    30/12/2009    2 recensioni
Ciao a tutti! E' la mia prima ff e spero che possiate apprezzarla.. La mia storia narra un pò del mio rapporto con Twilight, molto forte e struggente. Davvero così potente che un desiderio immenso potrebbe diventare realtà..e quindi.. E se i Cullen entrassero nella mia vita? E se stessero per scomparire? E se io dovessi fare di tutto per evitare che ciò accada? E' una cosa innovativa e spero vi piaccia. Buona lettura e saluti!
Genere: Avventura, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prefazione


Avevo vissuto un tempo in cui sembrava che ogni giorno potesse scoppiare di passione, in cui la vita era pregna di magia e desiderio, un tempo in cui credevo che il futuro non potesse che essere perfetto. Avevo vissuto un tempo così. E nella mia giovinezza, età di innocenza e di ardore, sentivo che era stata tracciata per me una strada che non poteva che portarmi ancora più in alto, a qualcosa che la mia anima non sapeva ancora di agognare più dell'aria e dell'acqua, ma che in seguito avrebbe capito di aver sempre celato e tenuto intrinsecamente al suo interno, di aver costantemente tenuto al proprio fianco, in attesa che divampasse e mi invadesse la mente, e mi trascinasse con se come mare con la sabbia. E quel qualcosa non poteva che essere Twilight.

 
 

1. Repulsione e curiosità

 
 
21 Novembre 2008

Panico. Orrore. Ribrezzo. Intolleranza.
Una ad una queste sensazione si accavallavano dentro di me. La data di uscita della versione cinematografica del primo capitolo della saga più osannata del momento assieme ad Harry Potter gravava sulla mia testa come una spada di Damocle. Era una pura e ardente sofferenza dover assistere a uno scenario così insulso: profluvi di ragazzi che tra lacrime, grida, singhiozzi e tanto ( troppo ) entusiasmo si strattonavano per acquistare i primi biglietti di uno stupido film, migliaia - milioni e miliardi - di individui che si pizzicavano la guancia per riuscire a credere che quello che proiettavano nella sala fosse davvero Twilight, inetti e mentecatti che non facevano altro che mordersi le labbra e continuare a urlare per l'emozione e parlare e straparlare di Edward Non-so-chi e Bella Chissenefrega. Ma dov'erano finiti il buon senso, la ragione e la razionalità? Magari era fuori moda riuscire a pensare con la propria testa senza rendersi ridicoli banali e idioti? Già, era proprio questo il nocciolo della questione : la moda, dover seguire inequivocabilmente un sentiero già intrapreso dal mondo intero per non sentirsi estranei e ripugnanti, e poi assuefarsi in futili emozioni che la tendenza ad essere vissute dalla maggior parte della Terra ha reso fervide e scottanti agli occhi di tutti; ma sarebbero rimaste inconcrete e false, come il fumo, col quale ci si erge finte consapevolezze, ma che rimarrà sempre un soffio di aria grigia senza consistenza. Io volevo fermamente restare estraneo a questo processo di raggiro e mistificazione di sentimenti e di anime intere, ma giorno per giorno restavo basito e sconcertato dalla propaganda di questo fenomeno: anche chi innocentemente era entrato in quel cinema senza sapere di cosa il destino avesse in serbo per se stesso, ne usciva totalmente diverso e dopo qualche giorno si ritrovava immerso da capo a piedi nella passione di Twilight, e nella lettura di New Moon, Eclipse o Breaking Dawn; un'ennesima conferma dell'ipnosi di cui un processo di moda più carenza di personalità e sentimenti era in grado.
 "Peppe!". Se al mondo esisteva una persona che non si dava mai per vinta quella era Alessia.
"Dai, unisciti a noi! Siamo già una ventina!".
Trasalii. Fantastico. Venti, un biglietto di sola andata per un manicomio.
"Scommetto che ti piacerà e non potrai resistergli".
Campa cavallo che l'erba cresce!
"No davvero, Ale. Non è il genere di film che fa per me", continuavo a ripeterle. "Lo sai come la penso a riguardo.. Credo che sia una storia patetica, scema e balorda. E non mi va di immischiarmi in questo formicaio, in questa mandria di buoi senza testa né coda che segue un unico punto senza neanche guardare. Lo trovo quasi un insulto".
Mi sentivo quasi in colpa a parlare così male di questo Twilight di fronte ad una come lei che invece riponeva in esso grande ammirazione; almeno lei, così come Delilah, l'altra mia compagna di classe, aveva scoperto la saga proprio quando uscì nel 2005, senza lasciarsi quindi suggestionare dal film. Per questo avevo molta stima di entrambe. Ma la mia congettura non cambiava, anche perché su una classe di 25 persone solo due l'avevano scorta già da prima, e la percentuale faceva loro sì grande onore, ma gettava gli altri in cattiva luce, riconfermando quelli che erano i miei pensieri.
"Bé, è strano sentirsi paragonati a degli animali, ma non c'è nulla di normale in tutto questo, per cui.. se cambi idea, faccelo sapere" disse Ale. "Certo", risposi io con voce flebile ma pungente quanto bastava per esprimere fermezza. Certo, gliel'avrei fatto sapere.
 
17 Novembre 2009

Di nuovo costernazione e raccapriccio. Di lì a un giorno sarebbe stato esaudito il desiderio dei tanti fan ipnotizzati-sfegatati che avevano atteso e caricato di aspettative quel momento: l'uscita del film del secondo capitolo della saga della Meyer, New Moon. Rabbrividii all'immagine delle sciagurate ciurme di turno che avrebbero brulicato davanti all'ingresso di qualsiasi cinema entro 24 ore, e mi frastornò come fosse stato un attacco di vomito. Ancora non riuscivo seriamente a discernere quale fosse l'aspetto magico di questa storia che tanto attraeva le persone e le induceva a comportarsi in maniera così ebete, demenziale e.. folle. Si, ne avevo già parlato con mia cugina durante l'estate, anch'essa coinvolta da capo a piedi in questa "passione" : tutto ciò che ravvisavo in questa saga era un vampiro, un umana e un amore che si insinuava tra di loro quasi fosse stato una montagna, alta e imponente; ma più di questo, non mi perveniva l'eco di un fascino così eccessivo. Parlando spessissimo, Laura - mia cugina - era quasi riuscita a convincermi a sforzarmi di leggere il primo libro o per lo più a vederne il film; ma fu un tentativo vano, perché abbandonai il progetto poco dopo.
 Quel martedì, a un giorno dall'uscita di New Moon in tutti i cinema italiani, continuava a girare senza sosta il trailer per televisione, e cercare di evitarlo era un'impresa ardua, poiché non appena cambiavo canale rieccolo lì, che iniziava da capo. Dopo una serie di sguardi furtivi ma involontari e distratti, fui attratto da un piccolo dettaglio che destò subito la mia attenzione: i lupi, lupi che si trasformavano, saltavano e ringhiavano fragorosamente, pronti a scontrarsi. Personalmente, avevo sempre avuto un debole per gli elementi fantasy e d'azione, per cui mi decisi una buona volta a voltarmi e guardarlo interamente: quella che ne derivò fu una sensazione davvero strana e mai provata prima d'allora, che mi sbalordì e mi disorientò del tutto. Il film mi incuriosiva, mi lasciava perplesso e pensieroso, perchè non sazio di quelle brevissime scene di un "quasi combattimento" tra lupi e desideroso di vederne ancora e ancora, e perché confuso dall'abbandono di lei da parte di lui dopo che avevo sentito di un così forte legame. Giunsi ad un unica, spaventante e inaspettata conclusione: volevo vederlo. Per curiosità, ovvio, e per nient'altro. Ma si trattava del secondo capitolo della saga, e come avrei potuto capirne qualcosa se non avessi visto il primo?
 Oh no. No. No. No.
 Quindi ciò comportava che avrei dovuto per forza vedere quel.. Twilight? Io, proprio io che lo avevo detestato e debellato dai miei interessi? E mi sarei dovuto quindi unire a quella caterva di dementi che si erano lasciati incantare tanto facilmente? Sarei andato a finire così.. in basso? Non sapevo se fossi disposto o meno ad accettare tutto questo. Ma decisi di riporre il mio orgoglio e la mia fierezza personale, per far spazio anche a qualcosa di diverso, di nuovo e così ampliare le mie conoscenze. Assaggiare, assaggiare, provare e riprovare, e infine scegliere. Era quella la chiave. E io dovevo assaggiare e provare davvero tutto. Chissà perché ero convinto che vedere quel film non avrebbe fatto altro che riconfermare le mie supposizioni. Ma avevo intenzione di espormi a quest'eventualità e compiere un sacrificio forse a discapito di tutto me stesso. Sapevo come fare per arrivare a Twilight. Non avrei dovuto comprarlo, né fittarne il Dvd, né scaricarlo da internet o cose del genere. C'era sempre lei, c'era sempre stata lei; lei che non aveva mai demorso dal suo intento di convertire anche me; lei, fan e lettrice super-accanita; lei, Alessia. Un po’ mi bruciava dargliela vinta, arrendermi e farla esultare di gioia perché finalmente avevo deciso di compiere quel passo che riteneva fosse il più importante e decisivo di tutti; ma ancora una volta, stipai l'orgoglio al mio interno e mi abbandonai a quella fatidica telefonata.
"Pronto?"
"Pronto Ale? Ciao sono Peppe.."
"Ehi, che sorpresa, ciao Peppe! Dimmi tutto". 
Tutto quel suo entusiasmo e quella cordialità forse mi agevolarono il compito e sciolsero un po’ il groppo in gola; mi decisi a parlare. "Senti Ale. Sto per dirti una cosa che.. non credo avresti mai pensato di udire dalla mia bocca.."
"Ah", fu l'unica risposta monosillabica che diede. Sentii anche attraverso il telefono quel sorriso che affiorava mano a mano sul suo viso.
"Non sono uscito pazzo. Non ho preso nessuna botta in testa. Ma ho visto il trailer di New Moon e.. bé, mi intriga e voglio andare a vederlo. Purtroppo non posso vedere il secondo se non ho visto il primo, e per cui..", mi sforzai per completare la frase "si, ho deciso finalmente di vedermi Twilight".
Wow. Ce l'avevo fatta. Ovviamente ora sarebbe scoppiata in quei suoi momenti di entusiasmo trionfante, quando assaporava il piacere della vittoria appena ottenuta.
"Sii! Quale Santo ti ha illuminato? Che bello. Che bello e che bello. Domani te lo porto, stanne certo. E stai attento che sono 2 i Dvd, uno è il film e l'altro sono gli extra, cioè effetti speciali, interviste..", la bloccai prima che potesse continuare. Ora forse stava esagerando..
"Ale, è vero che ho deciso di vedermi Twilight, ma non credo arriverò fino al punto di vedermi gli effetti speciali, scene tagliate, interviste e riprese 'dietro le scene'."
"Hihi certo, non si sa mai però. Comunque ti porterò la custodia intera. Vedi tu cosa vuoi farne, ma basta che me la riporti come te l'ho data". La mia risposta fu una risata stentata ma sincera, alla quale si unì anche la sua. Continuammo a parlare per un po’, ma dopo agganciai e mi preparai ad una lunga nottata.
 
18 Novembre 2009

Quello sarebbe stato il giorno di una svolta, lo sentivo. Non sapevo perché ma ero stranamente contento di andare a scuola. Forse perché avevo la certezza che lì ad aspettarmi ci fosse qualcosa che nel bene e nel male avrebbe dato uno scossone a quella situazione. Forse perché avevo la certezza che ad aspettarmi ci fosse Twilight. No. Non potevo di certo essere contento di una simile sciocchezza. Cercai di scacciare subito quel pensiero e mi intimai di soffermarmi su altre cose. Su cose più importanti. Ogni cellula del mio corpo si sforzava di negare che potessi essere felice per Twilight. Volevo convincermi che fosse solo la soddisfazione di dare sete a una curiosità morbosa. Ma avevo quasi il timore che non fosse così. Ero spaventato da quella consapevolezza che man mano si faceva strada dentro me: ero davvero eccitato all'idea di vedere il film. Arrivato a scuola, la prima persona che incontrai fu ovviamente Alessia. Forse perché volevo che fosse la prima. Forse perché era stato un caso. Forse perché lei stringeva tra le mani la custodia di un dvd e sul suo viso teneva stampato un sorriso largo e soddisfatto. Dopo qualche breve discorso, me la consegnò e potei scorgere quella soddisfazione divampare al mio interno al solo sfiorarla, al solo sentire le mie dita stringere qualcosa che finalmente era concreto e palpabile. La giornata scolastica passò liscia e monotona, perché ero totalmente perso in mille pensieri e non badavo per nulla alle spiegazioni. Anzi in realtà, non badavo a Nulla che non fosse la custodia del film che sentivo bruciare in cartella, nulla che non fossero i miei pensieri tormentati su come mi sarei sentito, su cosa avrei provato. Arrivato a casa cercai di svolgere tutti i compiti assai alacremente, anche se fu davvero difficile riuscire a concentrarmi, sia per le immagini che mi scorrevano per la mente, sia per le spiegazioni che mi ero perso in 5 ore. In un modo o nell'altro, completai tutto e sentii che era giunto quel momento che avevo tanto aspettato l'intera giornata. Ora avrei potuto dedicarmi e abbandonarmi interamente. Fosse stato brutto, orrendo o carino, mediocre o bello splendido e meraviglioso, io avevo solo una gran voglia di vederlo e non sapevo davvero cosa aspettarmi. E non m'importava. Non volevo che m'importasse. Era bello sentire che ci fosse un vuoto da colmare, un'oscurità vaga e profonda in cui dovevo ancora avanzare e che dovevo ancora definire. Così mi buttai sul letto, accesi il computer, aprii la custodia, prelevai il film e lo inserii all'interno del portadischi del PC, compiendo così, l'ineluttabile gesto finale che mi avrebbe sconvolto la vita.


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Whole_Cullen