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Autore: Lau_    30/12/2009    26 recensioni
Io e lei eravamo come cane e gatto, sempre pronti a punzecchiarci. Nessuno l’aveva mai vinta però, entrambi avevamo sempre la risposta pronta e ciò rendeva tutto ancora più divertente. Mi piaceva? Ovvio, ma non l’avrei mai ammesso, era una specie di nemico.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
è la prima shot che pubblico e brrrr ho un po' di paura! xD

Una mia adorata amica mi ha detto che se non la pubblicavo mi uccideva xD
Succede sempre così con ogni cosa che scrivo!
La dedico proprio a lei, (anche se mi minaccia XD), un'amica speciale e una sorella.
Una persona davvero splendida e un'autrice bravissima!
Sam sì sei proprio tu XD
La dedico a samy88! (CORRETE A LEGGERE LE SUE STORIE MERAVIGLIOSE!^^)
Grazie di tutto tesora, dai consigli alla tua presenza nella mia vita!
Ti voglio bene!

Ed ora... buona lettura!

Tregua?!

Baby, I'm so into you
You got that somethin', what can I do?
Baby, you spin me around
The earth is movin, but I can't feel the ground...
[Britney Spears- You drive me crazy]


“Mamma vado a fare due tiri al campetto, ok?” Chiesi mentre le passavo di fianco e le baciavo una guancia teneramente.

“Certo, tesoro, vai pure! Divertiti,” esclamò sorridendo mentre tagliava alcune verdure.
“A dopo,” dissi dopo aver preso le chiavi della macchina.
Uscii e salii sulla mia adorata Volvo, l’accesi e partii verso il campetto da Basket che si trovava vicino a scuola.
Con quel caldo odioso non si sapeva cosa diavolo fare: oziare sul divano era fuori discussione, troppo noioso, quindi tanto valeva uscire, sudare certo, ma almeno divertirsi con gli amici.
Passai davanti ad alcune villette e osservai i bambini giocare con i gavettoni e ridere divertiti. Sorrisi, vederli giocare mi ricordava sempre la mia infanzia, anzi nostra, la mia e quella di fratelli e amici.
Stavo per accelerare quando notai lei che stava lavando la macchina.
Era decisamente troppo sexy.
Lei, Isabella Swan o meglio Bella per tutti e Swan per me.
Una bellissima ragazza, divertente, spiritosa e intelligente.
Gentile e disponibile con tutti; piena di amici e molto corteggiata – nonostante questo però non si era mai comportata da ragazza facile, anzi.
Unico problema? Io e lei eravamo come cane e gatto, sempre pronti a punzecchiarci.
Nessuno l’aveva mai vinta però, entrambi avevamo sempre la risposta pronta e ciò rendeva tutto ancora più divertente.
Mi piaceva? Ovvio ma non l’avrei mai ammesso, era una specie di nemico.
La trovavo diversa dalle solite ragazze: era dotata di un gran spirito, e questo non aiutava a diminuire l’attrazione, fisica e mentale, che provavo verso di lei.
Mi avrebbe fatto sicuramente impazzire un giorno o l’altro.
Fermai la macchina vicino al marciapiede di fronte a casa sua ed uscii sorridendo beffardo.
Potevo fare una tappa, no?
“Swan! Hai aperto un sexy car wash? Mi piace l’idea,” ghignai divertito, adoravo punzecchiarla. Vederla lì, però, che lavava la macchina con quei pantaloncini striminziti… accendeva in me uno strano desiderio.
“Cullen, certo, l’ ho aperto solo per te, non vedi?” Rispose lei alzando le spalle con nonchalance e facendo un sorrisino strafottente. Ridacchiai, sempre con la risposta pronta.
“Ti ringrazio, sei dolcissima come un pasticcino ricoperto di crema,” dissi ridendo mentre mi avvicinavo.
“Invece tu sei dolce come un palo su per il c-“ iniziò ma la interruppi ancora fra le risate.
“Ma come siamo fini.”
“Certamente Cullen, ho imparato dal migliore,” ammiccò verso di me.
Io non sarei fine? Ma perfavore!
“Lo prendo come un complimenti pulce,” dichiarai divertito.
“Fai come vuoi… mosca,” rispose mentre scendeva dal suo pick up.
Mosca? A me?
Mosca a me? Con il mio sex appeal?” Chiesi fingendomi scandalizzato.
“Oh scusami Cullen, dimenticavo il richiamo erotico che sento verso di te,” sussurrò sarcasticamente ma con voce sensuale.
Mon Dieu.
Prese la canna dell’acqua e iniziò a levare i sapone dalle ruote e dal parabrezza.
Si piegò leggermente e…
Bel sed-
“Cullen non guardarmi il sedere perché so che lo stai facendo,” esclamò mentre continuava il suo lavoro.
Ma diavolo, mi leggeva nel pensiero?
“Sono pur sempre un uomo,” controbattei.
“Oh certo, tu intendi però uomo uguale uomo fastidioso come un palo su per il cu-“
“Ancora? - Chiesi divertito. – Bonjour finèsse.”
“Au revoir rouge, “ rispose lei con voce da francesina perfetta.
Rouge? Io ho i capelli ramati!
“Ho i capelli ramati, - sbottai. – Anzi, dei bellissimi e morbidi capelli ramati,” mi corressi.
Si alzò sorridendo e camminò sinuosamente verso di me. Seguii con gli occhi ogni suo passo e poi passai a guardare ogni curva morbida del suo corpo… Mon Dieu.
Quando fu ad una spanna dal mio viso alzò una mano e la immerse nei miei capelli.
Li accarezzò per un tempo indefinito, mentre il mio corpo tremava di frenesia, e poi si avvicinò al mio orecchio.
“Hai ragione. I tuoi capelli sono bellissimi… Eddy.”
Hai ragione. I tuoi capelli sono bellissimi… Eddy.
Quella frase mi riportò indietro nel tempo, a quando eravamo piccoli.
Già, ci conoscevamo sin da marmocchi… ma prima non eravamo cane e gatto.
Sorrisi e mi persi nei ricordi.

“Edwarduccio!” mi chiamò Bella.
Sgambettò fino a dove mi trovavo, ovvero seduto sotto un piccolo albero del giardino, mentre Alice e Emmett, miei fratelli, con Jasper e Rosalie giocavano a palla.
“Dimmi Bella,” risposi sorridendo e lei sorrise di rimando, facendomi notare il buco del dentino mancante.
Ridacchiò e si sedette davanti a me, a gambe incrociate.
“Hai mai visto il cartone Anna dai capelli rossi?” chiese incuriosita.
La guardai confuso. “Uhm, sì, credo. Alice lo guarda spesso,” risposi.
“Davvero?” chiese con un gran sorriso sulle labbra. Annuii divertito.
“Perché tu hai i capelli rossi come Anna!” trillò ridendo.
Cosa?
“Io non ho i capelli rossi! Io ho dei bellissimi e morbidi capelli ramati! Come la mia mamma,” sbottai imbronciandomi. “Oh,” disse lei solamente guardandomi confusa.
Si mise in ginocchio, si avvicinò ed infilò una mano nella mia massa ramata.
Mi guardò negli occhi per un momento interminabile poi parlò mostrando ancora quell’adorabile finestrella nella dentatura.
“Hai ragione. I tuoi capelli sono bellissimi… Eddy.”
Ridacchiai soddisfatto.

“Mi ricorda qualcosa di familiare,” sussurrai quando riemersi dai miei pensieri.
Lasciò i miei capelli sorridendo e si allontanò, tornando alla macchina.
“Ho sempre avuto un debole per i tuoi capelli, - sussurrò ridacchiando e io sgranai gli occhi sorpreso. - Peccato che siano sulla tua testa Cullen.”
Lo sapevo, mica mi fa troppi complimenti!
“Oh mon amour, lo so che non mi fai troppi complimenti perchè c'è di mezzo l'orgoglio, ma tranquilla, so che dentro di te, ogni volta che mi vedi fai continui apprezzamenti,” risposi sorridendo saccente.
“Oh certamente cucciolo, basta crederci,” rispose voltandosi verso di me.
“Oh sì... - Iniziai sempre con il sorriso strafottente. - Tu pensi a me completamente bagnato e vorres-“
“E vorrei appenderti al sole per far sì ti asciughi il cervello o buttarti direttamente in lavatrice sperando che il suo ruotare lo metta a posto,” replicò con un sorrisino vittorioso.
Ok, questa è buona e divertente Swan!
"Oppure strapparmi i vestiti e intrappolare con la bocca ogni gocciolina d'acqua... come se fossi nel deserto e io fossi l'unica fonte," sussurrai sensualmente.
Penso che mi sarebbe piaciuto... parecchio.
“Ti piacerebbe seduttore,”rispose con un sorrisino.
Era decisamente impossibile resisterle, avevo la tentazione in persona davanti ai miei occhi.
“Mmm lo ammetto ma non dirlo a nessuno,” mormorai facendola ridere.
Quel sorriso mi faceva tremare il cuore e ciò non andava bene, dovevo resistere.
Lentamente ci avvicinammo e...
“EDWARD CULLEN! Ci stai provando con mia figlia?” Chiese una voce facendoci sobbalzare entrambi. Charlie...
“Papà bentornato!” Esclamò Bella mentre correva a salutarlo vicino all'auto della polizia.
“Ehi capo! Come va? Tutto bene al lavoro?” Chiesi sorridendo innocentemente.
Mi guardò e poi iniziò a ridacchiare.
“Se non conoscessi tuo padre penserei che sei un ragazzo calmo calmo, ma siccome lo conosco e quel sorriso che fai è uguale a quello che faceva lui quando eravamo giovani, non mi incanti,” disse.
Oh cazzo! Colpa di papà!
Charlie e i miei genitori erano amici da sempre e le nostre famiglie si incontravano spesso... quindi io e la mia adorata Swan di conseguenza.
Bella scoppiò a ridere di gusto.
“Non ci stavo provando! Lo sai che siamo come cane e gatto,” replicai divertito.
“Lo so, lo so! Bè vi lascio; Edward fai il bravo altrimenti ti tiro qualcosa in testa e tu piccola, - si risolve alla figlia. - Se ti da fastidio, ti do il permesso di tirargli un calcio da qualche parte.”
Non lì perdindirindina!
“Sarà fatto pa! - Esclamò lei divertita. Cosa?- Ora Edward mi accompagna al campetto, ci vediamo per cena ok? Torno con Ali.”
“Va bene piccola! Salutami il folletto, Rose e la combriccola, e attenzione.” Ci disse prima di entrare in casa.
La peste sgambettò fino alla mia macchina e si sedette al posto di guida.
Coooosa?Vuole guidare la mia bimba?
“Ehi peste! Cosa stai facendo?” Chiesi quando fui vicino alla portiera aperta.
“Eddai Cullen, fammi guidare,” borbottò sporgendo il labbro inferiore.
“Mmm… certo, - iniziai facendola sorridere. – Che no!”
“Cattivo, - brontolò. – Eddaaaai!”
Ma come potevo resisterle?! Mon dieu.
“Tu cosa mi dai in cambio?” Chiesi sussurrando e avvicinandomi al suo viso.
Lei fece lo stesso e le nostre bocche furono vicine.
Potevo sentire il suo respiro caldo abbattersi sulle mie labbra.
Agognavo quel contatto da troppo tempo... volevo baciare quelle labbra carnose diavolo!
“Dirò a papà che ti sei comportato male se non mi fai guidare,” soffiò facendomi rinsavire.
Oh che peste!
Borbottai qualcosa e le diedi le chiavi, facendola urlare vittoriosa.
Mi spostai e mi sedetti sul sedile del passeggero.
“Solo perchè mi hai ricattato,” mormorai. Riusciva sempre, in ogni modo, ad incastrarmi.
“Lo so che non puoi resistermi,” ridacchiò mentre accendeva la Volvo e ingranava la marcia. Ma dai?
“Mi dovrai dare qualcosa in cambio però,” dissi malizioso.
“Ci penserò... seduttore ,” rispose ridendo mentre accelerava e si inoltrava fra le auto, schivandole.
Bella Swan sei pericolosa!

***

“Te la stai mangiando con gli occhi Ed! Esclamò Emmett facendomi spaventare.
Ero così assorto a guardarla a tal punto da finire in un mondo tutto mio.
“Bah, ero solo sovrappensiero,” controbattei mentre mi rialzavo e gli fregavo il pallone.
Mi ero seduto un momento per riposarmi ed ero finito per osservarla… come sempre.
Lei, la mia tentazione, Alice sorella pazza, Rose e Angela, se ne stavano sedute sul prato, poco più in là, a parlare e a ridere.
“Seee sovrappensiero proprio! La.Stavi.Mangiando.Con.Gli.Occhi.” Ripeté divertito.
“Ed è ovvio che vi piacete dai,” si intromise Jasper.
“Anche lei prima ti guardava ma forse eri caduto nel mondo dei sogni,” aggiunse Ben fregandomi il pallone e tirando a canestro.
Ma tutti eh?
“Io e lei siamo come cane e gatto e ciò è praticamente impossibile,” mentii tranquillamente mentre mi riprendevo la palla e palleggiavo un po'.
“Oh sì siete come cane e gatto e non vi piacete... - Iniziò Jazz pensieroso ma subito dopo continuò con un ghigno. - Edward Cullen sono diciassettenne anni che ci conosciamo e tu a me, Jasper Hale, non mi prendi per il culo,” dichiarò incrociando le braccia al petto e assumendo un’ espressione strafottente che fece ridere gli altri due.
“Divertente,” borbottai.
“Io sto con Rose; Jasper sta con Alice e Ben sta con Angela! Mancate solo tu e Bella,” disse Emmett convinto facendo concordare gli altri.
Troppo orgogliosi per ammetterlo,” rincarò la dose Jasper.
“Pensi che per i quaranta riuscirai a dirglielo?” Chiese Ben mentre fissava sorridente la sua metà.
“Mmm,” brontolai solamente e tornai a stendermi sul prato, piegando il gomito e appoggiando la testa sulla mano.
“Pensa fratellino, pensa intensamente e vedrai che arriverà l'illuminazione!” Esclamò l'orso.
“Oh povero me,” sussurrai mentre mi guardavo in giro ma inevitabilmente finii per guardare lei.
Era ovvio che mi fossi perso per lei: quegli occhi cioccolatosi, quelle labbra a cuoricino, quel... Ah, basta! Dovevo riprendermi!
Distolsi lo sguardo immediatamente.
Lo girai e... oh che cavolo!
Quei tre pazzi mi stavano guardando con un sorrisino divertito disegnato sul viso.
“Ops, you did it again!” Cantarono imitando la voce di Britney Spears.
Mi avevano beccato a guardarla ancora! Ma un po' di privacy?
“Ma che diavolo volete?” Urlai spazientito, mi avrebbero fatto diventare pazzo un giorno l'altro.
“Ops,” iniziò Ben fingendosi scandalizzato.
“You did...” Emmett.
“It again!” Jasper.
Ripeterono la frase e di nuovo scoppiarono a ridere a tal punto da finire per terra e tenersi la pancia.
“Oh piccolo cicciottino come sei prevedile,” sbottò Jasper fra le risate.
Piccolo cicciottino... a me?!
“Ma vi siete drogati? Ma per Dio! Che diavolo vi prende?” Borbottai al limite della sopportazione.
“Dovevi vederti in faccia Edward: prima guardavi la tua Bella come se fosse la Madonna e quando ti sei girato verso di noi avevi una faccia da pesce lesso spaesato che doveva essere fotografata,” esclamò Ben cercando di riprendersi.
“Sveglia Ed,” mi esortò Emmett.
“Va bene ragazzi, - sbuffai esasperato. - Vado a chiedere le mie cose al folletto e poi vado a casa! Ci vediamo pazzi.”
“Ciao piccolo cicciottino,” esclamarono in coro ricevendosi un'occhiataccia e un gestaccio che li fece ridere nuovamente.
Ma in che banda di pazzi sono finito?
Corsi lentamente fino ad Alice e compagnia.
“Signorine,” salutai sedendomi accanto ad Angela.
“Qual buon vento ti porta qui?” Chiese quest'ultima.
“Qual cattivo vorrai dire,” la riprese la mia tentazione facendo ridacchiare tutte.
“Mio amor sentivo qualcosa che mi spingeva verso di te ed eccomi qui,” sussurrai con un sorrisino.
“Ok, fermatevi ora altrimenti... si salvi chi può!” Esclamò Rosalie.
“Esatto! Dicci bro,” disse Alice.
“Volevo il cellulare e le chiavi della Volvo così posso andare a casa.”
Mi sorrise, li tirò fuori dalla sua borsa e me li porse. “Grazie,” dissi.
“Come mai già a casa?” Chiese Angela.
“Fa un caldo boia e voglio farmi una doccia,” risposi sorridendo.
“Ma come? Sei così sexy tutto sudato cucciolo,” ridacchiò Bella.
“Grazie cucciola,” sghignazzai.
“Stasera pigiama party Bro! Visto che mamma e papà escono, loro vengono tutti da noi,” esclamò Alice entusiasta.
“Va bene! - Sorrisi. - Allora a dopo sorellina e ragazze!” Dissi e mi alzai.
“Cullen passeremo del tempo assieme... sei contento?” Chiese la mia perdizione sorridendo. “Ovvio Swan, contentissimo, non mi perderei mai il privilegio di punzecchiarti ancora di più,” risposi sorridendo mentre mi allontanavo.
Non vedevo l'ora!


***

“It's raining man! Allelujaaaaaaaaa it's raining man!!”
“Ma cosa stanno combinando di sopra?” Chiesi con le sopracciglia aggrottate.
La canzone It's raining man di Geri Halliwell stava rimbombando per tutta la casa.
Quelle quattro pazze si erano rifugiate in camera mentre noi ragazzi eravamo comodamente seduti sul divano a giocare alla playstation.
“Probabilmente ballano e cantano,” rispose Emmett. Ma dai?
Non mi sarebbe dispiaciuto salire al piano superiore e dare un occhiata... a lei.
Oh diavolo, da quando era arrivata non ero riuscito a parlarci neanche per cinque minuti.
“Lo sappiamo Ed che non vedi l'ora che scenda,per parlarci e vedere il suo pigiama,"” sghignazzò Ben.
E menomale che è il più tranquillo del gruppo!
“Ben adesso ti appendo sul terrazzo solo con le mutande addosso,” sbottai.
Ok, mi piaceva ma dovevano per forza dirlo ogni volta?
“Eddy non sai più cosa dire,” continuò Jazz ridendo.
“WOOOOO IT'S RAINING MAAAAAAAAN! ALLELUJAAAAAA!”
Ci zittimmo tutti dopo quell'urlo di gruppo.
Seriamente... cosa stavamo combinando?
“Ragazzi, è ufficialmente iniziato il pigiama party! Adesso entro nella stanza buttandomi dalla finestra così vedono piovere il primo uomo!” Esclamò Emmett facendoci ridere tutti.
Che idiota di fratello!
“Sinceramente non mi dispiacerebbe andare a dare un occhiata,” ammise Ben.
E lui è il più tranquillo eh!
“Sono d'accordo,” concordò Jasper dopo aver bevuto un sorso di birra.
“Idem, sono curioso di sapere cosa fanno però non possiamo andarci noi che siamo i fidanzati, penserebbero che vogliamo spiare,” aggiunse l'orso prima di prendere una manciata di pop corn.
Uhm...
Presi un sorso di birra, alzai lo sguardo e li trovai tutti e tre intenti a guardami con un sorrisino diabolico.
“No...” Sussurrai conscio di quello che volevano farmi fare.
“Sì...” Disse Jasper con un ghigno.
“No...” Ripetei leggermente preoccupato. Non sarei andato in mezzo ai leoni!
“Sì! - Urlarono in coro. - Eddai Ed!”
“Non andrò in mezz-“ inizia ma un altro urlo mi interruppe.
“CANDYMAN CANDYMAN!”
"Woooo! Candyman! Sono lì a sgambettare sulle note di quella bella canzoncina!" Esclamò Jasper improvvisamente esaltato come me.
Bella.
Bella che balla.
Bella che sgambetta sulle note di Candyman.
Bella che si avvicina e mi bacia.
Il Nirvana.
Maledetta fantasia!
“Ed vai e torna con un po' di informazioni,” mi esortò Ben.
Feci per replicare ma Emmett mi fermò.
“Ed con noi si arrabbierebbero ma con te no,” esclamò ma non fui molto convinto.
“E poi... - Iniziò Ben. - Potresti dare un'occhiatina a Bella...” Finì con un sorrisino malizioso.
Bella.
Bella che balla.
Bella che sgambetta sulle note di Candyman.
Bella che si avvicina e mi bacia.
Il Nirvana.
Bevvi un altro sorso di birra prima della missione.
Mio Dio dovevo provarci!
“Vabbè... vado a vedere,” mormorai falsamente tranquillo.
“Grande Ed!” Esclamarono mentre mi davano pacche sulle schiena.
Mi avvicinai alle scale e dopo uno sguardo ai tre pazzi, iniziai a salire.
A passo lento, scalino per scalino mi avvicinavo alla meta.
Sembrava che stessi andando in guerra... forse.
Avevo il sangue che scorreva nelle vene e mi sembrava di avere anche il fuoco dentro, mi sentivo bruciare.
Tutto questo per cosa? Ovvio per Bella... iniziavo a pensare che non mi piacesse solamente! Oh che diavolo, dovevo riprendermi e dovevo stare attento.
Mi ritrovai sul corridoio e camminai lentamente con sottofondo di musica, urla e risate. Arrivai fino alla camera del folletto e fui sorpreso di trovare la porta socchiusa.
Che fortuna! Mon dieu.
Avvicinai l'occhio e... dovevo prepararmi psicologicamente, lo sapevo!
Stavano sul letto e ballavano disinibite.
Saltavano, scuotevano la testa facendo oscillare i capelli e muovevano gambe e braccia.
Ma quello a cui dovevo prepararmi era la vista di lei che si muoveva sensuale.
Lei che sorrideva, lei che si divertiva, lei che faceva oscillare i capelli e... le sue gambe scoperte: lunghe e sode.
Indossava una maglietta gigante che le arrivata a metà coscia: avevo già visto le sue gambe ma così mentre ballava... era da troppo tempo che i miei occhi non godevano della sua vista in quel modo.
“Oh mio dio,” sussurrai.
Chiusi gli occhi per un momento ma la sua immagine rimase impressa nella testa.
“He's a one stop shop, makes my cherry pop
He's a sweet talkin' sugar-coated candyman
A sweet talkin sugar-coated candyman”
“Alice abbiamo perso almeno 10 kili,” urlò Bella divertita.
“Ma dopo mangiamo e vedrai che li riprendi,” rispose lei ridendo mentre saltava.
“Rosalie non si lamenta vero? - Iniziò Angela con tono malizioso. - Poi fa attività fisica con Emmett, vero?”
Tutte risero divertite e Rose le tirò addosso un cuscino.
“E che attività fisica” rincarò Bella ricevendo anche lei una cuscinata.
Mi staccai dalla porta e iniziai a camminare lentamente.
Erano entrate in un discorso particolare e non volevo sapere niente delle loro prestazioni.
Scesi le scale con ancora quella visione nella testa e appena fui in salotto mi buttai sul divano, sotto lo sguardo curioso dei tre.
“Allora? Ed sei un fascio di nervi eccitati,” disse Jasper ridendo.
“Oh cazzo, è ovvio! Dio quella ragazza mi farà uscire di testa, era così sexy,” sussurrai perso.
Scoppiarono a ridere senza ritegno.
“Cosa facevano?” Chiese Emmett.
“Le teorie erano esatte: ballavano, cantavano e...”
“E?” Mi esortò Ben.
“E dicevano che Rosalie non ha problemi di linea anche perchè fa attività fisica con Emm,” continuai.
“Datemi la mia scimmietta,” urlò l'orso esaltato.
“Avrai una notte folle con la tua scimmietta dopo che avremo accasato Edward,” sussurrò Jasper enigmatico scambiandosi un'occhiata complice con gli altri due.
Cosa?

***

Avevamo appena finito di cenare, mangiando pizza ovviamente, fra chiacchiere, risate e punzecchiamenti vari fra me e tentazione-Swan.
Tornai in salotto ma non trovai le ragazze.
“Ma dove sono finite?” Chiesi.
“Non lo sappiamo,” rispose Jazz con uno sguardo strano.
Probabilmente erano salite nuovamente a fare casino.
Giocammo per un po' a qualche videogioco finché Emmett non parlò.
“Senti Ed, vai in cantina a prendere le birre?”
“Ma mi avete preso per il servo?” Chiesi mentre mi alzavo.
Inutile controbattere, tanto alla fine ci sarei andato comunque dopo le loro suppliche.
Sono un santo, lo so, lo so!
Mi incamminai, scesi e presi la prima porta a destra.
Scesi nuovamente un'altra rampa di scale ma mi girai quando sentii la porta chiudersi.
Ehm?
Quando arrivai per poco non mi prese un colpo.
“E tu cosa ci fai qui?” Chiese sorpresa.
Bella era seduta in un angolo, vicino alle casse di birra, con lo stesso mio sguardo.
“Io dovevo prendere le birre! E tu?”
“Anche a me avevano detto di scendere a prendere le birre ma poi mi hanno chiusa dentro,” borbottò.
“Ragazzi! Godetevi una bella serata! Veniamo ad aprirvi dopo,” trillò Alice.
“Oh mio Dio! Ci avete chiusi dentro,” urlai.
“Perspicace Ed! A dopo e colpisci!” tuonò l'orso.
“Me lo sentivo che stavano tramando qualcosa,” sussurrò Bella ridendo.
Ecco cosa intendeva Jasper con accasare Edward!
Avevano programmato tutto con le ragazze, maledetti.
“Non possiamo neanche replicare perchè tanto non ci aprono,” dissi convinto assolutamente della mia teoria.
Mi sedetti leggermente a distanza perchè vederla vestita in quel modo non era d'aiuto.
“Perché nonostante siamo in cantina ho caldo?” Chiese mentre portava le gambe al petto, appoggiava le braccia sulle ginocchia e poggiandoci sopra la testa.
“Questa non è proprio una cantina, più una stanza normale. C'è ancora un piano sotto ma è l'abbiamo fatto diventare un box,- risposi sorridendo. - Comunque io non ho molto caldo perchè fortunatamente ho fatto la doccia prima di cenare.”
Anche se inizio a sentire molto caldo qui con te... oh mannaggia!
Restammo per un po' in silenzio accompagnati solamente dai nostri respiri.
“Se ti chiedo di farmi da cuscino, accetti?” Chiese ridacchiando.
“Che? Cosa?” Domandai confuso.
Si alzò e si avvicinò lentamente sorridendo.
“Se tu sei d'accordo, io appoggio la testa sul tue gambe e così posso stendermi... non ci sono divani,” mormorò.
“Oh,” soffiai solamente facendola ridere.
Stesi lentamente la gambe ed appoggiai la schiena al muro.
"Prego," dissi indicando le gambe.
Si piegò, appoggiò la testa e stese le gambe.
Tremai leggermente a causa del contatto, quella ragazza mi faceva vibrare di piacere anche solo con uno sguardo.
“Comoda?” Gracchiai flebilmente.
“Molto, grazie,” rispose voltandosi dalla mia parte.
Come dovevo comportarmi? Dovevo parlarle? Lei mi piaceva ed anche molto ma lei sentiva lo stesso? Era davvero come dicevano i ragazzi?
I continui sguardi e il continuo punzecchiarsi dovevano significare pur qualcosa.
“Edward, ehi, Edward ci sei?” La sua voce mi risvegliò dai miei pensieri.
Un momento...Edward?
“Chi?” Chiesi con occhi sgranati.
“Tu!” Esclamò lei confusa.
“Io? Edward? Mi hai chiamato Edward! Tu... - Balbettai. - T-tu... è da tantissimo che non usavi il mio nome.”
Ero completamente sbalordito... lei... lei mi aveva chiamato per nome!
Non lo faceva mai; avevamo smesso di chiamarci per nome all'età dei quindici anni, età dell'inizio dei nostri punzecchiamenti.
“Ogni tanto,” mormorò e notai le sue guance colorarsi di rosso.
Era... era... arrossita! Cosa stava succedendo?
“Cioè...io...oddio...è da due anni che non mi chiamavi più per nome,” sussurrai.
Bè, io uso il tuo nome per parlare di te con gli altri... è con te che uso il cognome, sai punzecchiamenti vari, soffiò.
“Bella,” mormorai poggiando una mano sulla sua guancia e carezzando lo zigomo con il pollice.
Ormai era scientificamente provato: Edward Cullen si era perso per Isabella Marie Swan.
Ormai era anche scientificamente provato un altro fatto: Edward Cullen, dopo aver sentito il suo nome fuoriuscire da quelle labbra carnose, si stava sciogliendo come un gelato al sole.
Ridicolo? Probabile.
“Le ragazze mi dicono che tu mi fissi tante volte,” sussurrò con un sorrisino malizioso.
“I ragazzi mi dicono che tu mi fissi tante volte,” mormorai usando le sue stesse parole e lo stesso sorriso.
“Ehi, l'ho detto prima io,” borbottò.
“Ok te lo concedo. - Dissi divertito e continuando a toccarle la guancia. - Pensi che sia sbagliato? Cioè che io ti guardi...”
“Mmm, non so sai? Non credo che papà approverebbe,” ridacchiò.
“Hai ragione; come possiamo fare? Dici che il capo mi arresterebbe se continuassi a guardare sua figlia?” Chiesi interessato.
Si finse pensierosa. “Non so sai? Se questo suddetto ragazzo piacesse alla figlia, forse e dico forse, magari lo accetterebbe,” terminò sorridendo birichina.
Dio, era stupenda.
“E alla figlia piace questo ragazzo?” Domandai fingendomi tranquillo. Era agitatissimo però, fremevo nel sapere la risposta che forse avrebbe cambiato tutto.
“Mmm forse,” disse divertita.
“Forse?” Mon dieu, mi stava tenendo sulle spine.
“Lui è come il nemico, sì una specie di nemico, sai?”
Inaspettatamente si tirò su e di slancio mi abbracciò, portando le gambe dietro alle mia schiena e la testa appoggiata fra la spalla e il collo.
Tremai e potei sentire il suo caldo fiato abbattersi sulla mia pelle.
“Il nemico? Sono il nemico, in che senso?- Chiesi tremante mentre stringevo piano i suoi morbidi e sensuali fianchi. - Questo abbraccio significa?”
Feci una scansione del suo corpo e quando notai scoperta la maggior parte delle gambe, deglutii.
“Questo abbraccio è perchè avevo voglia di abbracciarti, - sussurrò e sfregò il naso sul mio collo facendomi sospirare. - Una specie di nemico... - Si fece pensierosa e dopo un minuto parlò. - Hai presente quando succede che un bambino ruba la bambola ad una bambina e non gliela ridà più? Così diventano nemici in un certo senso.”
Scoppiai a ridere divertito. Quella ragazza era tutta una scoperta.
“Noi quindi siamo il bambino e la bambina che litigano per la bambola esatto? Perchè io te l'ho rubata,” chiesi col sorriso sulle labbra.
“In un certo senso è così, mi hai rubato qualcosa e non me l'hai più ridata. Mi piaci però Edward,” sussurrò e le sue guance si imporporarono.
Lei, io... io le piaccio cavolo!
"Anche tu mi piaci... Bella," ammisi mentre le prendevo il viso fra le mani e la guardavo intensamente in quegli oceani cioccolatosi.
“Mmm, ma rimane che noi siamo nemici però,” mormorò mentre mi sfiorava lentamente le labbra con le dita.
“Cosa ti ho rubato?” Mugugnai.
Era completamente perso dal suo tocco, dal suoi occhi, dalla sua voce.
La volevo mia, solo mia.
“Mi hai rubato il... cuore.”
Il cuore.
Il cuore.
Le ho rubato il cuore.
In quel momento probabilmente sarebbe uscito il mio di cuore dal petto.
Colto dalla felicità più assoluta attaccai le mie labbra alle sue e fu... il Paradiso.
Diciassettenne anni avevo aspettato ma toccare quelle labbra carnose non fu affatto come mi immaginavo... era molto meglio.
Dolci e tenere si sfiorarono.
Voraci e affamate si cercarono.
Dischiudemmo le labbra e le nostre lingue si toccarono.
Timidamente si conobbero e lentamente presero confidenza.
Baci rubati, respiri spezzati, mani ingorde in cerca del viso dell'altro.
Ansanti e col respiro corto ci staccammo.
“Bella... sono diciassettenne anni che aspetto di baciarti,” sussurrai con estrema sincerità contro le sue labbra.
“Credo che Charlie approverà,” ammise ridacchiando e immergendo le mani nei miei capelli sfiorandoli dolcemente.
“Mmm penso di sì.” Risposi toccando dolcemente le sue labbra con le mie.
Non ci potevo ancora credere: io e lei.
Allora... cosa ne dici di una... tregua? Ti ridò la tua bambola,sussurrai con la speranza nel cuore.
Mmm penso che si possa fare...ma la bambola tienila,rispose sorridendo birichina.
E allora vada per la tregua mia Bella.
Sorrisi e felicissimo tornai ad occuparmi di quelle labbra invitanti.
Finalmente!

_____

Che cosa ho scritto? Una cavolata? Una cosa senza senso? xD
Ok, lo ammetto però: mi sono divertita a scriverla XD
Era da un po' che avevo in testa Edward e Bella in versione cane e gatto che si piacciono
ed ho finito per scriverne una shot!

Voi che ne pensate?^^
Auguro un felice e buon anno a tutte!
Spero che vi porti tanta felicità e gioia!
E magari pure un Edward Cullen davanti alla porta xD
Un bacione e grazie anticipatamente a chi leggerà questa pazzia!
Lau!

  
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