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Autore: ada90thebest    31/12/2009    2 recensioni
2009 finisce, ma non tutti sono pronti a festeggiare il nuovo anno! "Mentre lui passa per l’ennesima volta la pezza sul bancone , io mi soffermo a guardare fuori la porta, in realtà mi faccio passare l’ intero anno davanti agli occhi." (non so scrivere un introduzione -.- spero di essere riuscita comunque a scatenare la vostra curiosità)
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2009

2009 finito, è finito uno schifo.

Tutto quello che mi ero ripromessa a Gennaio, mai fatto e non ho nemmeno provato. L’unica cosa positiva che ho fatto? niente.

Se ci penso , piango che è un po’ quello che sto facendo da quando sono entrata in questo bar.

Siamo solo io e il barista , un tipo in camicia bianca e papillon nero, sul taschino ha la targhetta con il nome del bar, chissà perché non ha il suo nome.  Guardando i suoi lineamenti potrei azzardarmi a dire che non è di qui, magari è un altro che come me è partito per trovare chissà cosa, chissà chi.

Alzo il bicchiere di negroni che mi ha gentilmente offerto, faccio pena perfino a lui che risponde con un mezzo sorriso.

Mentre lui passa per l’ennesima volta la pezza sul bancone , io mi soffermo a guardare fuori la porta, in realtà mi faccio passare l’ intero anno davanti agli occhi.

Sono stata una sciocca a pensare  che trasferendomi, sarei stata felice , libera di fare quello che volevo.

Mi faccio talmente schifo che non riesco a dare fiducia a nessuno, penso che si avvicinano a me solo per interesse, perché in me non possono trovare niente di bello e unico, non possono trovare niente a cui affezionarsi.

Una lacrima scende, mentre penso a quanto sono sola.

Sono arrivata in questa città piena di sogni e speranze e con che cosa mi ritrovo? Niente.

Ho un appartamento che cade a pezzi, avevo detto “è momentaneo”, poi non mi sono mossa da li.

Ho un lavoro part-time, anche questo doveva essere momentaneo poi , sono ancora dentro quell’ufficio e fare gli straordinari.

Ma sono sola. Sono terribilmente sola e non posso dire di essere soddisfatta di avercela fatta, sopratutto per qui 400 euro che mio padre mi spedisce ogni mese.

Non posso vedere i miei genitori , il biglietto costa troppo e sono costretta a mentirgli.

Ho inventato una vita non mia, ho inventato un ragazzo che mi corteggia, un’amica con cui vado a fare shopping. Tutte le sere gli dico che me la cavo, tutte le sere mento.

Ieri sera gli ho detto che non li avrei chiamati, motivo? Sarei andata a festeggiare la fine dell’anno con i miei amici, erano contenti.

Per non farmi trovare a casa , sono uscita, ho indossato un vestito , l’unico vestito che ho tra i tanti stracci e sono uscita, da sola.

Indossando quell’abito, ho mentito anche a me stessa.

Sono quasi le undici un'altra ora e il 2010 arriverà. Non mi farò nessuna illusione , niente di niente, non mi aspetto niente da questo nuovo anno.

Il barista si schiarisce la voce “signoria, vuole altro?”, nego con la testa e torno a fissare la porta.

Fuori nevica, ma la gente è ancora in giro, comitive di ragazzi , famiglie , bimbi coperti fino alla testa pronti a dare il benvenuto al nuovo anno.

Entra un cliente, infreddolito raggiunge la stufa del bar e chiede un caffè “ se no a mezzanotte non ci arrivo”, come se a qualcuno interessa quello che ha dire.

Il barista prepara il caffè e accanto gli mette un negroni “ questo lo offre la ditta”. Scopro cosi , che non mi è stata riservata nessuna cortesia.  Lo fa con tutti. Ma in fondo  chi sono io?

Il signore paga il suo caffè e se ne va. Prima di chiudere la porta , mi guarda , o meglio guarda le mie gambe sotto il tavolino e mi rivolge un sorriso . ora andrà dalla moglie e le ripeterà che la ama , non gli dirà che ha guardato le gambe di una ragazza che poteva essere sua figlia.

Il liquido nel mio bicchiere è arrivato a metà , non lo finirò mai.

Sulla porta si sofferma una bambina, guarda all’interno . Poggia le manine sul vetro e il suo respiro appanna una porzione di vetro, lo osserva e con il ditino disegna uno smile.

Sorrido, vorrei tornare anche io per un attimo bambina, spensierata ed allegra.

Bevo un sorso di drink , alzo gli occhi, la bimba non c’è più e lo smile sparisce insieme al mio sorriso.

10 minuti al nuovo anno , chiedo un caffè , lo pago e lo metto sul tavolo .

In strada non c’è più nessuno, il signore di prima starà festeggiando con sua moglie , la bimba sarà tra le braccia del padre pronta ad ammirare i fuochi d’artificio e io sono qui a mandare un sms a mia madre “ fai gli auguri a tutti di buon anno, mi sto divertendo molto qui, auguri di nuovo”, lo invio .

4 cucchiaini di zucchero nel caffè , il cucchiaino rimane fermo mentre giro " la vita è già amara", una lacrima solca il mio viso, buon anno a me.

 

breve, lo so! spero vi sia piaciuta ;)
   
 
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