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Autore: dawn_summers90    31/12/2009    2 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia, la dedico a tutte voi! Mi scuso già in anticipo se non la aggiornerò spesso ma sono un po' presa con l'università! La storia prende spunto da alcuni romanzi famosi, il mio intento non è copiarli ma creare una base per poi iniziare una storia del tutto inventata da me. Spero che vi incuriosisca... Buona lettura e tante recensioni! Rossana viveva con loro da quando i suoi genitori erano morti in circostanze misteriose. Dopo tanti anni ho capito il significato di quella frase...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vento fresco mi scompigliava i capelli e mi costringeva a stringermi sempre più nel mio cappotto, tenevo lo sguardo basso cercando di non farmi notare, come qualcuno che ha paura di essere scoperto dopo aver commesso un fattaccio. Mentre camminavo sentivo le urla dei bambini che andavano a scuola, alzai il volto per osservare meglio e mi resi conto che erano passati davvero tanti anni da quando anche io ero uno di quei bambini. Sospirai ripensando a quei momenti e rallentai il passo. Finalmente giunsi a destinazione. Con esitazione bussai alla porta e attesi che qualcuno mi aprisse. Ecco che finalmente, dopo una manciata di minuti, un uomo distinto, alto, molto più alto di me mi fece cenno di entrare. Mi fece accomodare nel grande salotto, sul divano dove Rossana era solita sedersi per riposarsi. Mi sedetti con calma e iniziai a parlare per rompere il ghiaccio. “ Mr. Alan, scusi il disturbo ma avevo bisogno di vederla assolutamente. Stamattina ho trovato un pacco sulla porta di casa e…” non riuscii a terminare la frase che lui subito incalzò con fare molto burbero. “ ... e Rossana ti ha detto di venire qui a consegnarmelo, vero?”. Lo vidi alzarsi per prendermi il pacco dalle mani, quasi non avessi il diritto di tenerlo e lo osservò. “ Non dovresti essere a conoscenza di tutto questo, è molto pericoloso. Se ti trovassero, saprebbero dove si trova mia nipote e andrebbero a prenderla. Non oso immaginare che cosa potrebbero farle, oh la mia bambina! È colpa tua, tu la esponi ad un grosso rischio, Dio solo sa perché lei lo fa!” mi disse alquanto arrabbiato. “ Io amo sua nipote e lei mi ricambia, so che la espongo a grandi pericoli, non solo lei ma tutti voi, ho chiesto ripetutamente a Rossana di educarmi per essere come voi, solo in questo modo potrei aiutarvi e soprattutto proteggere lei” risposi fissandolo negli occhi. “ Sai che non approverei mai e poi mai un simile abominio!! Tu non sarai mai uno di noi, tu attiri solo guai! Ora che hai portato a termine il tuo compito, tornatene immediatamente da dove sei venuto!” mi ammonì nuovamente. Raccolsi velocemente il mio cappotto e uscii dalla porta che suo zio aveva aperto. Ero quasi giunto a casa quando notai qualcosa di strano: la porta di casa era socchiusa e le finestre al piano superiore erano spalancate. Ero certo di averle chiuse prima di uscire di casa. Presi coraggio e decisi di avvicinarmi, incurante del pericolo. Avevo già i piedi sopra lo zerbino quando qualcuno mi afferrò prepotentemente il braccio sinistro e con forza mi spinse via.
  
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