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Autore: Gringoire    01/01/2010    1 recensioni
La sera di Capodanno tutta Hogwarts festeggia. Tutta Hogwarts tranne una ragazza, rinchiusa nella torre di Grifondoro a studiare, che si vedrà arrivare improvvisamente un regalo di Buon anno nuovo. Buon 2010 a tutti =)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuochi d’artificio

Rose Weasley non capiva come mai tutti i ragazzi rimasti ad Hogwarts per le vacanze di Natale fossero così eccitati per uno stupido avvenimento come la fine dell’anno.
Lei non aveva mai festeggiato il 31 Dicembre, e anche quella sera non era diverso, non poteva sopportare tutte quelle insulse chiacchiere sulla festa che si sarebbe tenuta quella sera, a cui tutta la scuola – ovviamente meno lei – avrebbe partecipato.
Da quella mattina tutti i ragazzi discutevano, cercando di scegliere la dama più bella, le ragazze discutevano ugualmente di vestiti e ragazzi che avrebbero chiesto la loro mano anche solo per un ballo.
Rose appena alzata, aveva cercato di rifugiarsi in biblioteca, dove era sicura che nessuno sarebbe entrato a disturbarla, visto il fermento di chiunque per quell’inutile festicciola organizzata dalla preside.
Bè, si era sbagliata.
Nel giro di qualche ora, a turno, Lily, Dominique, Roxanne e di nuovo Dominique e Lily, erano piombate in quel luogo di pace assoluta e silenzio per chiederle consigli sull’abbigliamento e gli accessori, interrompendo innumerevoli volte i suoi tentativi di ripassare per i G.U.F.O. che si sarebbero tenuti a Giugno.
Persino Albus era accorso da lei, trafelato, all’ultimo minuto per chiederle chi invitare, cosa indossare e chi fosse il suo accompagnatore, andandosene con una faccia stravolta quando la riccia gli aveva rivelato di non voler partecipare alla festa.
Non che non avesse ricevuto inviti, tutt’altro, ma odiava il 31 Dicembre in particolare e tutte le festività in generale, diventate troppo commerciali per i suoi gusti.
Fu così che quella sera rimase in biblioteca fino a quando le fu permesso – circa le sette e mezza, Madama Pince voleva chiudere in anticipo per partecipare alla festa come tutto il resto del castello – dopodiché raccolse tutte le sue cose e si andò a chiudere nella torre di Grifondoro, quasi vuota, visto l’inizio ormai prossimo dei festeggiamenti.
Quando gli ultimi ritardatari se ne furono andati, Rose sospirò, soddisfatta, per poi piazzarsi a studiare seduta sulla sua poltrona preferita, quella nelle immediate vicinanze del caminetto scoppiettante.
Non avvertì nemmeno lo scorrere del tempo, immersa com’era nella lettura del pesante tomo che teneva davanti agli occhi.
Seppe solo che improvvisamente un pallido dito cercò di farle abbassare il libro e quando Rose lo abbassò, si ritrovò faccia a faccia con nientemeno che il migliore amico di suo cugino Albus.
Scorpius Hyperion Malfoy era inginocchiato davanti a lei, superandola anche di così di una buona manciata di centimetri, perfetto nel suo smoking nero, completo di papillon, capelli biondissimi e occhi color dell’argento.
“Scorp.” soffiò, sbalordita di trovarselo davanti.
“Ciao, Rosie.” le rispose lui, apparentemente allegro.
“Cosa fai qui?”
“Sono venuto a prenderti, no?”
Il ragazzo si alzò in piedi, per sedersi sul bracciolo della poltrona.
Rose riportò lo sguardo sul libro, sollevandolo nuovamente davanti agli occhi.
“Non credo, non ho intenzione di muovermi da qui.”
“Dai, Rosie, la festa è quasi finita, è la tua ultima occasione.”
La ragazza sorrise, contenta di sapere che quella tortura sarebbe finita a momenti, restituendole tutti i suoi cugini.
Vedendo che la Weasley non rispondeva, Scorpius continuò a parlare.
“Vieni almeno a festeggiare il nuovo anno. A fare gli auguri.” Cercò di persuaderla.
Niente da fare, Rose non rispondeva e continuava a leggere imperterrita.
Scorpius però, da bravo Malfoy, continuò a lottare duramente, senza arrendersi.
“Se non vieni alla festa non potrò darti il mio regalo…” ghignò malefico, sapendo quanto piacessero i regali alla riccia.
Questo sembrò colpirla, anche se non lo diede a vedere.
“L’ultimo dell’anno non si fanno regali.” Replicò, con tono indifferente.
“Chi lo dice?”
Scorpius non ottenne risposta.
Sbuffò, cominciando a stancarsi di quei lunghi silenzi.
“Comunque non è essenziale che io venga alla festa, me lo puoi dare anche qui il tuo regalo.” Riprese Rose, dopo qualche istante.
“Non posso, devi averlo alla mezzanotte, altrimenti non vale per l’anno nuovo.” Le spiegò Scorpius, con il tono di chi cercava di spiegare qualcosa ad un bambino di due anni.
“Allora aspetta la mezzanotte qui.” Lo invitò Rose, senza degnarlo di uno sguardo. “Non mi dai fastidio, basta che smetti di parlare.” Continuò poi, indicandogli il divano accanto alla poltrona.
“Ma Rose, non puoi venire alla festa e farla finita qui?”
“Come ti ho già detto non ho intenzione di muovermi.” Replicò l’altra, piccata, continuando a leggere.
Scorpius si arrese e si sdraiò sul divano rosso, fissando le fiamme.
Improvvisamente si vide volare in grembo un libricino, tiratogli da Rose.
“Così ti passi il tempo.” Si difese Rose. Dopotutto mancava quasi mezz’ora alla mezzanotte.
Scorpius lesse il titolo sulla copertina: Le avventure di Sherlock Holmes, di Arthur Conan Doyle. Non lo aveva mai sentito prima.
Si strinse nelle spalle, per poi afferrare il libro e aprirlo, immergendosi nella lettura.
Dopo qualche minuto fu nuovamente Rose a rompere il silenzio, un dubbio atroce le era affiorato alla mente. Per un attimo smise di leggere e cominciò a fissare Scorpius.
“Aspetta, chi ti ha dato la parola d’ordine?” gli chiese assottigliando gli occhi. Il suo animo da Prefetto fece bella mostra di sé, domandandosi come mai avesse fatto una Serpe ad entrare nella sua sala comune.
“Tua cugina Lily.” Rispose semplicemente il ragazzo, senza distogliere lo sguardo dal libro. “Poi però quando sono arrivato qui la Signora Grassa non c’era, così sono entrato.”
Rose se lo immaginava. Lily avrebbe fatto qualunque cosa se a chiedergliela fosse stato Scorpius. Si sarebbe ance buttata da un ponte o da un treno in corsa.
Rose continuò a leggere, cercando di memorizzare più nozioni possibili, anche se il pensiero di Scorpius accanto a lei la distraeva. Solo Dominique sapeva che era innamorata di Scorpius da secoli, cosa che era sempre riuscita a nascondere egregiamente, anche se non era facile dato che lui ed Albus erano come fratelli e che quindi se lo vedeva sempre piombare davanti improvvisamente come quella sera.
Passò un lasso di tempo infinito – a detta di Rose – prima che scoccasse la mezzanotte.
Entrambi si accorsero dell’evento grazie ai botti spacca timpani che provennero improvvisamente dal giardino, seguiti da grida e schiamazzi. Tutta la gente presente alla festa era uscita per assistere a quello spettacolo meraviglioso.
Rose sorrise, sapendo che i botti provenivano quasi certamente dai fuochi d’artificio del negozio di suo zio George e che certamente era merito di James se ora brillavano in cielo.
Con i fuochi d’artificio che sovrastavano qualunque rumore, Rose non si accorse quindi di Scorpius, che si era alzato e si era seduto nuovamente sul bracciolo della sua poltrona.
Rose chiuse il libro e lo appoggiò sul tavolino lì accanto, ricordandosi del regalo che il biondo le aveva promesso precedentemente.
Si voltò quindi verso il ragazzo, incontrando i suoi occhi argento.
“Quindi?” chiese, impaziente.
Scorpius non le rispose, ma non distolse nemmeno lo sguardo dal suo.
Incredibilmente in volto aveva un’espressione seria e non beffarda, maligna o strafottente come suo solito.
Rose sbuffò, prima di rivolgersi nuovamente a lui.
“Il mio re-“ non terminò mai la frase, improvvisamente impossibilitata.
Scorpius si era chinato fino a far sfiorare le loro labbra e racchiuderle in un dolce bacio.
Rose era sbalordita, ma non perse un attimo. Passò una mano tra i capelli biondi del ragazzo, tirandolo a sé e rispondendo al bacio.
In pochi secondi si ritrovarono stretti sulla poltrona, uniti in un bacio carico di significati per entrambi, in posizioni alquanto equivoche. Quando Scorpius era scivolato sulla poltrona, infatti, Rose si era seduta a cavalcioni su di lui, trascinandolo in un bacio non più dolce, ma estremamente passionale.
Scorpius non la mollava un secondo, arrivando ad infilare una mano tra i lunghi capelli castani di lei per attirarla ancora più a sé.
Troppo presto – a detta di entrambi – si staccarono, in cerca di aria.
Scorpius ne approfittò.
“Buon anno nuovo, Rose.” Le sussurrò, ansimando.
Le loro labbra si unirono nuovamente, mentre fuori dalla finestra i fuochi d’artificio illuminarono a giorno il cielo trapunto di stelle.

 

Fine


Spazio commenti:
Strano ma vero, non ho nulla da dire, godetevela. Ultimamente ho in mente un sacco di shot, speriamo che arrivi anche l’ispirazione per il seguito delle mille fan fiction che ho in corso *incrocia le dita, esprimendo il desiderio per il nuovo anno*
D’altronde come si dice:” Ciò che fai il primo dell’anno lo fai tutto l’anno”, quindi spero di continuare a scrivere (cosa che senza dubbio farò), ma vorrei continuare le long in corso, non scrivere shottine carine ma corte come le ultime che pubblico.
Bè, a parte questo… BUON ANNO A TUTTI!!! Spero che il 2010 sia un buon anno per tutti voi.
Ancora auguri.
Un bacio <3

   
 
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