Destra… sinistra… destra… sinistra…
Il pendolo spaccava inesorabile ogni secondo. Il pendolo era d’oro,uno di quei vecchi mobili che suo padre aveva tenuto come ricordo di sua nonna. Uno di quei pendoli d’epoca che abbellivano il salotto ben illuminato di casa Ross.
E se il pendolo andava a destra,gli occhi di lei si spostavano a destra. E se invece andava a sinistra,subito gli occhi si spostavano a sinistra.
Don…
Il pendolo rintoccò rumorosamente,ma lei c’era tanto abituata,che anche a pochi centimetri,non l’aveva sentito. Don… don…
Ma cosa stava facendo lì? Si chiedeva,mentre i secondi passavano sotto i suoi occhi.
Don… don… don…
Sei rintocchi. Erano appena passate le sei del mattino,e Dinah era già sveglia,a fissare il pendolo che contava scorrere lento i secondi.
I primi raggi di sole si erano affacciati stanchi all’orizzonte. Dinah si levò finalmente da quella strana posizione e fece per scostare le tende dalla finestra. Nella stanza aleggiava un velo di agitazione silenzioso che scuoteva rumorosamente l’animo di lei. Si,perché quello era un giorno importante,un giorno che forse avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
“Ma cosa mi ritrovo a pensare?”disse a mezza bocca.
Che scema che sono! Sorrise debolmente,imbarazzata per quello che aveva pensato fino ad allora.. perché agitarsi tanto? Si chiese di nuovo.

Perché tanta agitazione,vi state chiedendo? facile…quello era il suo primo giorno di scuola… ____________________________________________________________________________________ Quattro del mattino. L’aria gelida delle quattro del mattino passava dallo spiraglio della finestra semi aperta della sua stanza,e lui si svegliò di colpo quando quel filo di vento gli accarezzò il viso. Si alzò di scatto e corse verso il bagno a lavarsi la faccia.
Cavolo,sono ancora le quattro! E chi dorme più! Tornò nella sua stanza,accese la radio e mise su uno di quei cd che mai l’avrebbero stancato,la sua musica preferita…
Neanche se ne accorse,che era tornato sul letto; si massaggiava la testa,e guardava il soffitto,con tutte quelle strane ombre che si muovevano,e formavano strane,stranissime figure..
Daniel era molto pensieroso,da lì a poche ore la sua vita stava per cambiare,stava inoltrandosi in un mondo sconosciuto,in un mondo… un mondo… era stato invitato a frequentare una scuola… una scuola… particolare!