Dal diario di Isabella Marie Swan, Primo Febbraio 1834.

Li sento, sai? Li sento nel cuore della notte, giorno dopo giorno, che passano di dimora in dimora e portano via le giovani donne. Jessica è scomparsa da due giorni, ormai, e i suoi genitori non hanno più rivolto la parola a nessuno che non fosse Padre Steven. Angela è terrorizzata. Anche mio padre lo è.

Ma io no. Io non temo il Principe Edward, o le sue guardie. Non ho timore delle leggende che si narrano sul suo conto, perché sono solo leggende. Dicerie, ingrossate di volta in volta mentre passavano da una bocca all’altra. Charlie, mio padre, non capisce la mia serenità. Non comprende come io possa andare a letto tranquilla la sera sapendo che uno dei Freddi potrebbe portarmi via.

Ma Charlie e Angela e tutte le persone spaventate come loro non sanno che io ho dalla mia le forze di Dio. Nessuno sa quello che mi ha donato mia madre, prima di morire. E nessuno deve saperlo.

So che una di queste notti Loro arriveranno a me. Il villaggio è sempre meno popolato, e così lecampagne circostante. Le voci corrono, la gente fugge. La gente scompare, e tutti fingono che non sia così, ma lo sanno. Sanno che il demonio è fra noi, ma nessuno ha il coraggio di affrontarlo. E così tacciono, lasciano che le loro mogli, le loro figlie, le loro madri vengano uccise dai Freddi. I Freddi. Non mi è mai andata a genio questa definizione, ma ce n’è una gran varietà fra cui scegliere: Freddi, Demoni, Angeli Neri, Assassini, Vampiri. La cultura popolare ha avuto una gran fantasia in merito, da più fronti. Ma non importa come vengano chiamati: tutti sanno cosa sono. Bevitori di sangue umano. E tutti sanno che il Principe Edward e il suo corpo di Guardia lo sono.

Oggi ho parlato con Mike. Non avrei mai creduto di potermi alleare con un uomo del posto, eccetto Jacob, ma ora anche il ragazzo è dalla mia parte. Siamo sempre di più nella nostra lotta, e il mio esercito non aspetta che un segnale. Abbiamo perso Jessica, e non credo che Angela rimarrà con noi, ma stiamo crescendo.

Non faccio troppo affidamento su di loro, devo confessartelo. Ma faccio affidamento sulle mie forze, e so che sarà la giustizia a trionfare. Non ho timore di morire per liberare il mondo da quel flagello chiamato Principe Edward.

Bussano alla porta. Il sole è calato da tempo, e stanotte la luna non risplende nel cielo.

Mio padre si agita nell’altra stanza, corre ad aprire. Lo sento inciampare, e ora sento la sua voce. È brusca, e spaventata.

Sono arrivati. Loro sono venuti a prendermi. Io devo…

 ***

Lettera per la signorina Angela Weber, da Isabella marie Swan.

Cara Angela,

so che sarai spaventata. Quest’oggi non mi vedrai giù nei campi. Sì, sono stata presa. Sono su questo carro buio, ora, e ci stiamo dirigendo a ovest. Non riesco a vedere nulla, all’esterno, ma credo di sentire il rumore del fiume.

Perdonami, ma non ho tempo per le formalità. Sono certa che la scomparsa mia e di Jessica ti avranno terrorizzata, come tutti, ma ti devo scongiurare di non abbandonarmi. Non ancora. Devi solo fare una cosa per me. una sola,e poi non sentirai mai più parlare di questa faccenda. Di a Mike e Jacob che non è ancora il momento. Di’ loro di aspettare un nuovo ordine. Loro capiranno. E' di estrema impornza che tu li avverta.

Ora ci siamo fermati. Forse mi faranno scendere. Se siamo nei pressi di un villaggio, cercherò di fuggire quelpoco che basta per incontrare qualcuno che riuscirà a recapitarti questa lettera. Me lo auguro.

Sai, li ho sentiti parlare del Principe Edward, ma non credo a nulla di quello che ho udito. Il sovrano è un tiranno, un assassino, e va fermato. Te ne prego, fai quello che ti ho domandato. Ne va della vita di molti.

Con affetto, Isabella Marie.