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Autore: sbuff    02/01/2010    4 recensioni
Nel sesto volume assistiamo ad una specie di "crollo" di Lupin quando viene a spare che Silente è morto. Tutto questo coincide con la fine delle resistenza che fa a Tonks. Adesso, dato che io ho sempre creduto che Sirius non fosse definitivamente morto e che per me questi due sono *particolarmente* legati, ecco le spiegazioni che mi sono data ^^
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HOPE DIE LAST









Dopo aver guardato Harry seppe, per la prima volta in tutta la sua vita, che per lui non c’era più nessuna speranza.
Con lui era morto tutto, anche la sua voglia di vivere.
Albus Silente, il più grande mago che avesse mai conosciuto, era morto per mano di una di quelle persone delle quali si fidava di più, e, in modo del tutto irrazionale, non poteva che odiare quell’ingenuo mago che aveva forzato troppo la mano e che, lasciandosi trasportare da un’insensata speranza, si era lasciato uccidere senza tenere conto della promessa che gli aveva fatto.
Non aveva più nessuna possibilità di riportarlo indietro, l’unico ad avere la potenza sufficiente per richiamarlo dal velo era lui, che si era lasciato ammazzare come un principiante, come uno sciocco sprovveduto, mandando all’aria tutto quello che rimaneva della sua vita, dilaniata dal morso di un lupo e poi lacerata da centinaia di dissennatori, che assorbivano lui tramite i ricordi di un altro uomo.
Non pianse, non aveva più lacrime.
E, nella sua incoscienza, per la prima volta sentiva davvero il dolore della perdita per Sirius, e la morte di Silente passava egoisticamente in secondo piano.









«Che cosa ne dici allora Moony? Pensi che sia il caso di… sì, insomma, di dirlo almeno a James?» chiede un po’ titubante un ragazzo moro, con quel viso pallido dai lineamenti marcati incorniciato dai capelli setosi che gli arrivano alle spalle.
Non ottiene risposta, e allora guarda in su, verso quel coetaneo che gli sta accarezzando i capelli.
Il suo viso è contratto in un’espressione di rimprovero, sebbene la dolcezza dei suoi occhi dorati non contribuisca minimamente a renderlo minaccioso.
«cosa vuoi che ti dica? Mi fai sempre la stessa domanda, e ti do sempre la stessa risposta. È il tuo migliore amico, e anche uno dei miei. Mi fido di lui quanto ti fidi tu, e non credo che scapperà urlando. Quindi sì, trova il modo di dirgli tutto, io sono d’accordo. Ma fallo, oppure se preferisci, lo possiamo fare insieme se non lo vuoi affrontare da solo» ribadisce esasperato.
Sirius allora si accoccola meglio tra le sue gambe, si tira un po’ più su, come per darsi un contegno, e poggia la schiena al petto dell’altro. «Non è questo il punto Remus! Solo che è difficile… quanto tempo è che teniamo questa cosa per noi? Magari potrebbe… prenderla male, ecco. Più che altro perché gli abbiamo tenuto il segreto» si affretta ad aggiungere, e a Remus scappa un sorriso, e ricomincia ad accarezzargli i capelli.
«Certo, non hai affatto paura che la prenda male sapendo che due dei suoi più cari amici, entrambi maschi, fanno allegramente un salto nella Stanza delle Necessità ogni volta che decidono di avere un po’ di intimità… o meglio, non ti spaventa affatto l’idea che potrebbe allontanarlo da te il fatto che scopra che i suoi sopracitati amici abbiano bisogno di intimità…» aggiunge allegro.
Sirius ha un sussulto. «Tu credi… tu credi davvero che Jam…»
Remus ride e lo stringe forte. «No, non credo. Credo che magari si potrebbe addirittura sentire offeso se venisse a scoprire questi tuoi pensieri. Ti faccio notare che avrebbe avuto molte più motivazioni per allontanarsi da me quando ha scoperto che sono un lupo mannaro, non credi?» risponde con la sua solita calma. E anche Sirius si fa contagiare da quella calma, sebbene si vorrebbe sentire indignato per quell’affermazione: Sirius detesta quando si sminuisce per quella parte di lui sulla quale non ha alcun potere.
«D’accordo. Allora vorrà dire che gli parlerò. Magari lo farò anche questa sera, sai, quando torna nella sala comune…» mormora girandosi in quell’abbraccio delicato e prendendo il sopravvento in quello che ha tutte le carte in regola per diventare un qualcosa di molto soddisfacente per entrambi.

°°°°°°°°

Passano dodici anni dalla morte di Lily e James, passano dodici anni dall’ultima volta che si sono visti.
Per dodici anni si è sentito uno sporco schifoso, perché nonostante tutti lo descrivessero come l’assassino Lily e James, nonostante avesse quasi la certezza che alla fine avesse tradito tutti continuava ad amarlo come quel giorno d’estate del loro settimo anno di scuola in cui avevano deciso di dire ai loro amici che si amavano davvero, che sarebbero andati a vivere insieme.
Dopo dodici anni in cui l’ha creduto colpevole ecco che lo rivede, più magro, più sporco, più vecchio e addolorato di dodici anni.
E non può fare altro che abbracciarlo stretto, ricacciando indietro le lacrime che minacciano di affiorare, e le sostituisce con un sorriso strano, lo stesso che compare sul volto di quel Sirius così invecchiato. È vero che senza di lui nemmeno con Remus il tempo è stato clemente, il suo volto è ormai scavato, emaciato, con molti più segni sul corpo di quanti vorrebbe dimostrare.
Non possono lasciarsi andare, non possono dimenticare tutto quello che li ha divisi.
Il figlio di James è in quella stanza, ed è lui che attira l’attenzione del l’animagus, e Remus lo conosce quello sguardo, sa già che cosa quel giovane sarà per Sirius… quella giovane versione di James…
Ci vogliono settimane perché si possano vedere di nuovo, e allora sì che possono abbandonarsi l’uno nelle braccia dell’altro, allora sì che possono ricordarsi di nuovo cosa voglia dire non essere soli.
Ma dura poco, meno di due anni e tutto finisce ancora, e Remus vede il compagno svanire dietro un velo invisibile che mormora frasi senza significato.
E allora Silente che lo riafferra dal suo baratro di follia, è quel grande mago che gli concede qualcosa a cui aggrapparsi: c’è una possibilità, è una magia complessa che necessita di tanto tempo. “Non smettere di sperare”, gli aveva detto Silente, “la speranza è l’unica cosa che riuscirà sempre a vivere, la speranza per qualcosa di buono in quello che resta della tua vita.”
E allora può sperare davvero, può sperare che la sua solitudine non sarà eterna, che alla sua dannazione c’è davvero un modo per sfuggire.









Dopo la morte di Silente, Remus aveva perso ogni voglia di combattere.
In ogni senso.
Eppure in quel momento, nonostante le parole di Silente, Remus sente di averla perduta davvero tutta la sua speranza. Ma se questa è l’ultima cosa che scompare dall’anima di un uomo, allora lui può sinceramente definirsi ancora vivo?
Se davvero Sirius non poteva tornare perché intestardirsi ancora, negando anche a Tonks di essere felice? Se davvero non poteva più esserlo, tanto valeva far quello che poteva per far si che lo fosse lei.
E allora la testa crollò sotto il peso di tutti quegli anni di affanni, dopo tutto quel dolore e rinuncia a tenerle testa: lei era giovane, combattere non sarebbe stato poi così difficile per lei. Allora anche lui fingerà di essere felice, sperando che almeno una volta, durante le sue svariate trasformazioni, decida di assumere la sua forma, magari per scherzo, magari solo per qualche secondo, per poter credere di essere sfiorato dalla mano della Dea Felicità.











*ANGOLINO DELL’AUTRICE*
Allora, è conclusa la mia prima capatina fuori dalla sezione di Saiyuki ù.ù
Penso che tornerò presto in quella sezione data la disastrosa esperienza nel mondo di Harry Potter, personaggio che ho altamente ignorato in favore di questi due, così cccarini e cccoccolosi *-* mi fanno impazzire.
Proprio poco fa ho finito di leggere la saga di Harry Potter, e questa cosa ha assunto una vaga forma nella mi mente. Le scene che vedevo mi piacevano, però poi è uscito solo questo ç___ç
Insomma, le immagini mi facevano vedere Lupin che si lascia cadere sulla sedia in infermeria alla fine del sesto volume, quando viene a sapere della morte di Silente. Dato che il tutto coincide con la fine della resistenza che il nostro adorato lupo mannaro fa a Tonks ho deciso che il motivo era questo, ecco ù.ù
Va beh, tolgo il disturbo U__U
Se vi va lasciate un segno del vostro passaggio –più consistente del numero di letture magari.
Mi farebbe piacere ricevere consigli su come migliorare, sia riguardo questa coppia sia riguardo lo stile o altro, magari per le prossime. Ok, adesso me ne vado sul serio, buone -restanti- feste!!!!
-^.^-
  
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