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Autore: lucy square5    02/01/2010    1 recensioni
Bianca è una ragazza con un passato triste e un forte legame con il padre.
Scesa dall’aereo tutte le persone chiamavano il suo nome 'BIANCA, BIANCA'. Il padre aveva parlato a tutti della figlia…una ragazza bionda riccia dagli occhi azzurri come il mare che però erano stati oscurati dalla morte della madre.
La mia prima fic!
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA ROSA BLU

 

In un piccolo paesino della Serbia viveva un’ umile famiglia composta da 3 figlie e un padre rimasto vedovo.

Il padre faceva il medico e aveva richiesto da tempo il permesso di partire per l’Africa per aiutare i bambini orfani e malati.

La povera moglie era morta in Africa colpita da una malattia infettiva presente nei parassita africani. Non erano riusciti a trovare l’ultimo ingrediente per completare il farmaco utile per guarirla: petalo di rosa blu.

Dopo la morte della madre la figlia più piccola, Bianca, si era legata molto al padre. Adorava ballare, leggere e rimanere da sola per ore a osservare il cielo.

Dopo qualche  mese arrivò al padre la desiderata lettera con il consenso per la partenza e un biglietto aereo per il giorno successivo. Sarebbe dovuto partire il giorno stesso. La sua unica preoccupazione era Bianca. Come faceva a lasciarla da sola…avrebbe rifiutato la sua partenza rinchiudendosi in una vecchia cantina ad osservare la foto della madre e rifiutando il confronto.

La sera stessa il padre si era convinto ad andare a parlare con la figlia ma la trovò addormentata sul letto con una margherita tra le mani. Decise così di lasciarle un biglietto .

La mattina seguente la bellissima fanciulla trovò il biglietto con scritto: “Carissima figlia mia…il mio lavoro mi aspetta…parto…vado in africa sulle orme di tua madre prenditi cura di te e non smettere mai di guardare il cielo…prima o poi avrai notizie di me” .

Sul viso della giovane scese una lacrima che bagnò la bocca e il biglietto. Nella sua mente passarono in un istante le immagini della madre il giorno del funerale e del padre mentre le prometteva che lui non l’avrebbe mai abbandonata. Immaginini di quando era bambina e che correva in mezzo al prato con la madre e le sorelle. Si sentiva tradita dalla persona che le aveva dato sicurezza…non poteva perdere anche lui. Non avrebbe sopportato anche la scomparsa del padre.

Accanto al biglietto il padre aveva lasciato una rosa Blu proprio come i suoi occhi che da tempo non brillavano più .

Passarono giorni, mesi e anni, finché il 24 settembre 1995 giorno dell’anniversario della morte della madre Bianca andò al cimitero a portare un mazzo di fiori sulla tomba e rimase li per ore e ore a piangere e a guardare il cielo.

Cara Bianca,

tuo padre è in pericolo,sono giorni che non mangia e perde peso a dismisura…abbiamo bisogno del tuo aiuto…chiede di te…è consapevole di dover morire ma vuole dare l’ultimo saluto a te..la figlia a cui deve la sua esistenza. Devi portare un petalo di rosa blu…quella che lui 2 anni fa ti regalò prima di partire…accorri accorri a tuo padre restano pochi giorni di vita…

in fede

Luciano”

Bianca senza esitare corse in camera e aprì la scatola dei ricordi dove era riposta la rosa regalatale dal padre e prese il primo volo per l’Africa.

Scesa dall’aereo tutte le persone chiamavano il suo nome BIANCA BIANCA.

Il padre aveva parlato a tutti della figlia…una ragazza bionda riccia dagli occhi azzurri come il mare che però erano stati oscurati dalla morte della madre. Umile e introversa spesso anche puntigliosa nei modi di rispondere e fare.

Si fece accompagnare da un signore nell’accampamento dove era ricoverato il padre….

Appena ritrovato gli accarezzò il viso sudato e pallido e disse: “Babbo…avevi detto che non mi avresti abbandonato…ecco ho riportato la rosa blu che mi avevi regalato…ora sono io che ti devo aiutare…ti prego non morire, non morire”

Singhiozzando e con voce tremante il padre rispose: “ io ti devo abbandonare…ma sarò sempre nel tuo cuore…vado a fare compagnia alla mamma…ti prego non utilizzare un petalo per la mia cura…utilizzalo per salvare un bimbo malato come me, ma degno di vivere…io sono orgoglioso di avere una figlia come te…aiuta gli altri e tutti ti ameranno….” E i suoi occhi si addormentarono come un bimbo appena nato che si accascia sulla spalla della  madre.

Bianca scoppio in un infinito pianto quando udì la voce della madre che le diceva: “Cara ….hai fatto la cosa giusta…il tuo papà viene con me….tu devi seguire le nostre orme…senza farti oscurare mai quegli occhi cristallini da nessuno….mi raccomando; ti voglio bene….”

Bianca seguì le orme dei genitori e non ritorno più in Serbia perché aveva capito che era in Africa il suo futuro, doveva aiutare i bambini che non avevano avuto la sua fortuna:  avere genitori in grado di crearle un futuro.

 

Ciao! Questa è la prima storia che scrivo e la dedico a mio babbo, perchè ho un ottimo rapporto con lui. ^^
Non so come sia, mi è venuta così di getto... abbiate pietà! ^^''
  
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