Nothing’s Gonna Stop Us Now





-Ehi, Mello, tu ci pensi mai alla morte?-
-Mh?-

Ce ne stavamo seduti sull’erba a sparare cazzate come al solito. Era passato un po’ di tempo da quella litigata e, naturalmente, ci eravamo già riappacificati.
Certe sere prendevamo la moto e andavamo in giro per la città, senza una meta precisa, finché non trovavamo un posto carino dove fermarci.
Quella volta avevamo beccato un posticino buio su di una collina affacciante sulla città frenetica.

-E che ci guadagno a star lì a pensarci? Sono giovane, comincerò a pensarci quando avrò settant’anni.

-Oddio, spero di esserci ancora per vederti vecchio decrepito!

-E poi non ho mai creduto a quel genere di cose… inferno, paradiso… penso semplicemente che quando sei morto sei morto e basta. Comunque, ne riparliamo quando saremo morti!

Risi ed accesi l’ennesima sigaretta, sdraiandomi completamente sull’erba.

-Beh, in effetti la penso così anch’io. Anzi, penso che anche Dio non esista proprio.-

Chiusi gli occhi e ascoltai i suoni fin troppo familiari della città frenetica. Faceva un freddo cane, ma ero contento di uscire di casa senza dover pedinare qualcuno o dover eseguire qualche altro ordine.

-Insomma, pensavo… se davvero lassù esiste un Dio misericordioso che non attende altro che accoglierci tutti a braccia aperte nel suo amore infinito… che ha creato l’universo, tutti i pianeti e le stelle, gli animali… gli uomini… mi chiedo… ma non ha altro da fare dalla mattina alla sera?-

Scoppiasti a ridere come un forsennato.

-No, sul serio, all’inizio c’era il nulla… il Tipo si annoiava così decide di creare miliardi di corpi celesti, solo su uno ci crea delle forme di vita e poi si diverte a farsi adorare da loro per qualcosa che ha fatto in soli sei giorni e ad aspettare di accoglierli nel regno dei cieli…? Ma non aveva altro da fare?-

-Ti prego, Matt, mi farai morire!- esclamasti tenendoti il ventre dalla risate.

Il tuo ventre, i tuoi fianchi…

-Mello, mi chiedo come fai in pieno inverno ad andartene in giro con la pancia scoperta, ma non hai freddo?

Mi tirasti un pugno su una spalla.

-Si chiama stile. E attira le ragazze!-

-Oh, vedo! Vedo eccome!- risposi sghignazzando.

-Andiamo, sono più figo e più intelligente di te, potrei avere tutte le ragazze che voglio.-

-Ohoho… sentilo! Facciamo una prova? Scommetto una settimana senza la mia PSP che non ne trovi una neanche a pagarla!- proposi sicuro di me stesso.

-Perfetto! Te ne porto a casa una o due stasera stessa!-

-Tsk…- chiosai.

-…A meno che tu non sia geloso!- ipotizzasti, diminuendo terribilmente la distanza fra i nostri visi.

-Ma figurati! Geloso io?-

Annuisti energicamente, rialzandoti e cominciando a canzonandomi irritantemente.

-Dio, sei ti prendo…!-

Corresti verso la moto e, saltato su, scappasti via.

-EHI! NON PUOI LASCIARMI QUI! SEI SCEMO? MELLO!!- urlai, sbracciandomi. -Guarda che se non torni indietro immediatamente comincerò ad urlare il tuo vero nome! MIHAEL KEEHL?!?-

Ti voltasti indietro immediatamente con una derapata e tentasti di investirmi, facendomi cadere di lato per riuscire a schivarti.

-Ma sei scemo?!?-

-NON… pronunciare mai più quel nome! Se lo fai un’altra volta ti ammazzo!- mi imponesti, scendendo dalla moto e puntandomi la pistola contro.

Rimasi zitto fissandoti negli occhi, con una certa paura in corpo. Quando ti arrabbiavi così c’era da avere paura sul serio.

- …Scusa.-

-Il mio vero nome non lo sapeva nemmeno Roger! Nemmeno Watari! Sai cosa significa questo?-

Sapevo perfettamente cosa intendeva dire, ma era meglio aspettare che fosse lui a dirlo.

-Significa che tu sei l’unico al mondo a saperlo! Significa che mi fido ciecamente di te, quindi non deludermi mai più! Intesi?-

Misi una mano sulla pistola e la abbassai. –Ho capito, mi dispiace!-

Pochi seondi dopo le nostre labbra si unirono in un bacio appassionato. Ti abbracciai forte, cercando di scacciare dalla mente il dubbio che mi era appena sorto.

-La tua bocca…

-…Che c’è?-

-Sa di cioccolato…-

Mi spingesti via.

-E la tua sa di fumo, idiota.-

Salimmo in moto ridendo e scherzando.

-Comunque la sfida di prima la considero ancora valida! Vedrai quante ragazze ti porto a casa stasera!-

-Non ci provare! Prima stavo solo scherzando!-

-E che problema c’è? Poi ce le dividiamo!-

-Sei un bastardo!!- osservai scoppiando a ridere.


Quella volta, mentre mi ripetevi che ero l’unico a sapere il tuo nome… ebbi un dubbio. Un dubbio che mi attanagliava, mi faceva stare male al solo pensiero.
Ero veramente solo io a saperlo?
Non so per quale ragione, ma avevo il presentimento che anche Near ne fosse a conoscenza.
E la cosa non mi piaceva affatto.
Forse non volevi dirmelo per proteggermi, ma… il fatto che tu mi avessi mentito su una cosa del genere, con un’espressione così seria…
Anche ora, mentre un’altra pallottola mi lacera la carne… non te lo posso perdonare.
Due pallottole, che vuoi che sia… mi posso ancora salvare. Una terza pallottola. E’ possibile sopravvivere con tre pezzi di piombo in corpo? Lo spero, ci sono ancora così tante cose che devo dirti, che devo chiederti, che devo sbatterti in faccia…
Ma soprattutto avevo un obiettivo che mi ero posto. Non posso morire ora.





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Innanzitutto ringrazio Misa_4ever e AlDiavoloIlNick (complimenti x il nick!! XD stupendo!) per i vostri commenti!
Tranquilla Misa, aggiornero una volta ogni 1 o 2 giorni! Non mi piace far aspettare i lettori! ^^ E grazie per i tuoi complimenti! Non credo di scrivere poi così bene, ma sono contenta che apprezziate!^^" Ah, e buon anno a tutti!^^
Mi scuso se in questo capitolo non ho scritto molte cose interessanti O__O non so ho come questa impressione... ditemi cosa ne pensate! X3
Alla prossima!

Capu-chuu~♥