Dedico
questa piccola cosa a Severus Pyton.
Grazie,
ascoltando il brano ho pensato a questa shot.
Peace
“ Draco”
Lui non rispose
“Draco, basta”
La collina aveva un aspetto spaventoso quella notte.
Draco Malfoy era lì, e guardava dall’alto la cittadina di Babbani, oscurata
dalle tenebre. Il suo cappotto lungo, nero, si confondeva con l’oscurità e i
biondi capelli danzavano mossi dal vento. Blaise Zabini invece era vicino a
lui, le mani nelle tasche del pantalone, un mantello dietro le spalle.
“Draco…finiscila”
Il biondino si girò a fissarlo “ non posso, Blaise”
“ Non è colpa tua, Draco. Non è mai stata”
“ ma lui è morto, per colpa mia”
“ finiscila di compiangerti” disse Blaise avanzando
vicino all’orlo della collina. “Guarda. Laggiù. Il villaggio dei
Babbbani..adesso è cupo, senza luce. Solo ombre lo popolano.. stanotte invece,
si alzerà una potente fiamma rossa, e le case brilleranno, e il cielo si
colorerà di porpora”
Draco si avvicinò al moretto che continuò “ e noi saremo
lì, circondati da quella luce, e vedremo la gente gridare, morire. E poi,
continueremo con altri villaggi, di casa in casa, massacreremo quei babbani, li
tortureremo per puro divertimento. E tu riderai, vedendo lo sterminio. E
finalmente ti scorderai di lui. È il nostro destino, è il nostro pane...”
“ e se io non volessi, Blaise?”
“ non cercare scuse. So che odi i mezzosangue e i
babbani, non puoi nascondere la tua ira”
“ hai ragione” sorrise Draco, tristemente “ ormai lui non
c’è per salvarmi.”
“ Draco, devi fartene una ragione, il suo corpo è stato
trovato carbonizzato, lo sai. Non puoi continuare a sperare” ribattè il
moretto, cupo
“ lo so, devo solo continuare quello che ho già iniziato.
Con mio padre, con te…ma il suo pensiero mi tormenta.”
“ lo amavi?” chiese Blaise a bruciapelo.
“ forse. Forse mi ero affezionato a lui, ma non lo amavo.
Ma sono sicuro che non era solo una scopata. Sai, la prima volta che lo abbiamo
fatto, il mio istinto diceva di alzarmi e lasciarlo lì, così avrebbe capito che
lo avevo solo sfruttato e basta. Ma invece sono rimasto con lui, e mi piaceva
accarezzargli i capelli, guardarlo mentre dormiva. Poi quando ci alzavamo la
mattina seguente, stavamo ore e ore solo per coccolarci, e anche per litigare,
ma tutto finiva sempre con un bacio. Sentivo che provava qualcosa per me, e io
per lui, ma cercavamo di non andare oltre. E adesso, che non c’è, mi manca”
finì Draco, voltandosi a guardare il moretto.
E vide che Blaise Zabini piangeva.
“ Signori, siete pronti?”
“ si padrone” risposero in coro gli uomini incappucciati
di nero.
“Draco, stai bene?” sussurrò Lucius Malfoy a suo figlio,
che stava affianco a lui “ te la senti di combattere?”
“ che cosa dovremmo combattere padre? Sono solo babbani.
Forza, uccidiamoli tutti” e sorrise sadico, mentre il padre ricambiava maligno.
“ Prima di cominciare, vorrei dedicare questo sterminio a
un giovane a cui tengo molto…” ghignò Voldemort “ ..che adesso sfortunatamente
è morto. Ad Harry Potter!” gridò alzando in aria la bacchetta. I mangiamorte
risero malignamente. Draco sentì lo stomaco contrarsi in una morsa. “ Non
pensarci” mormorò Blaise al suo orecchio, vedendo il biondino guardare vitreo
il Signore Oscuro.
“ allora! Andiamo!” continuò Voldemort, facendo segno a
Tiger e Goyle di andare per primi.
Quello che accadde dopo, fu uno sterminio.
I Mangiamorte uccisero uomini, donne e bambini. Tutti
sembravano fuori di se. Una grande luce rossa brillò nel cielo, le fiamme divamparono
in ogni casa.
Sangue e urla.
Solo.
“ Avada Kedavra!” sibilò Draco ad un uomo che tentava di
difendere sua moglie e sua figlia. La donna urlò dal dolore, poi scoppiò in
lacrime, abbracciando la bambina con i capelli neri, che guardava il biondino
con occhi vitrei. Draco ghignò, poi uccise la donna, che batté il capo contro
una roccia. Poi si voltò ad affrontare la bambina, che sorrideva triste. “
perché lo fai” chiese lei inespressiva. Il Serpeverde la fissò sorpreso “ che
vuoi dire?” “ perché lo fai. La
speranza non è morta” rispose la bimba, scotendo la testa.
“ La Speranza è Morta, piccola. Devi fartene una ragione.
È morta quando lui se ne andato. Questa è la verità.”
“ La Speranza è viva. Lui è vivo.”
“ non lo sai!!” gridò Draco sopraffatto dalla rabbia. “
E’ morto! E ha lasciato voi in balia dei Mangiamorte! Come puoi credere che sia
vivo?”
“ sto parlando di te stesso. Del tuo animo buono che c’è
ancora, ma tu non lo senti.”
“ Tu, piccola ingenua, che ne sai?”
“ so che ti voleva bene, e che te ne vuole ancora”
“ di che cosa stai parlando adesso??!! Finiscila, stupida
babbana!” urlò Draco alzando la bacchetta.
Uno scoppiò, e il biondino si girò un attimo. Poi quando
si rivoltò, la bambina era sparita.
“ dov’è il Signore Oscuro?” chiese folle Bellatrix,
lanciando un Crucio su una famiglia intera.
“ non lo so!” gridò in risposta Lucius, uccidendo un
bambino che cercava di scappare.
“ basta” ordinò una voce.
Malfoy si voltò, poi sorrise “ e tu che vuoi? Vuoi fare la stessa fine? Aspetta un attimo
che raggiungerai gli altri”
“ ho detto di finirla”
“ e tu mocciosa, vorresti dare gli ordini a me?”
“ posso e lo faccio. Avada Kedavra” una luce verde partì
dalla bacchetta, che colpì Lucius.
Cadde a terra morto, mentre Bellatrix sbarrava gli occhi terrorizzata. “ tu..”
disse tremolante. Morì senza dire nient’altro.
L’uomo che un tempo veniva chiamato Tom Riddle, cadde a
terra senza una parola.
Voldemort era morto.
Draco Malfoy vide tutta la scena. Vide un uomo che aveva
calato sulla testa un cappuccio nero uccidere il Signore Oscuro con l’Avada
Kedavra. Vide arrivare gli Auror, che catturarono i Mangiamorte rimasti.
Vide quel ragazzo abbassarsi il cappuccio. Due occhi
verdi brillarono nell’oscurità.
E Draco Malfoy fuggì senza lasciare traccia.
Camminava lentamente, come un fantasma che non riesce a
trovare pace, nelle strade di Londra. Era Natale, e si sentiva nell’aria una
strana pace, mista a felicità. Lui invece sentiva solo la malinconia pervadere
il suo cuore. Perché era tornato? Per continuare a soffrire come un cane? O per
trovare la felicità che tanto bramava?
Si fermò in mezzo alla strada. Davanti a sé, c’era una
casa, gialla, con sfumature arancioni. Dentro tante persone, che brindavano con
bicchieri di Champagne. Riconobbe Ron Weasley, Hermione Granger, Silente, e
altri auror. Non poteva entrare. Li odiava, quelli. Anche se erano stati amici
di.. di lui.
All’improvviso una moto parcheggiò lì vicino. Draco si
nascose, cercando di confondersi con il buio. Intanto dal veicolo scese un ragazzo,
non molto visibile a causa dell’oscurità. Vide che entrò in casa. Sentì l’urlo
della Granger, così si sporse alla finestra, per vedere che succedeva. Una
lacrima solitaria scese dall’occhio sinistro. Lui era tornato. La speranza era
tornata. Ricordò le parole della bambina, e si diede mentalmente dello stupido
per non aver capito subito. Continuò a guardare. Hermione era in lacrime,e lo
abbracciava quasi fino a stritolarlo. Ron stava accanto a lei, anche lui
commosso. Gli altri erano in cerchio, chi singhiozzava, chi sorrideva. Lui si
staccò dagli amici, e come se avesse un richiamo, si avvicinò alla finestra.
Draco non si mosse vedendolo avvicinarsi e lo fissò attraverso il vetro,
poggiando una mano sulla lastra. Lui fece lo stesso, facendo combaciare le
mani. Non si toccavano, ma sentivano di essere in contatto attraverso il vetro.
Poi lui si staccò e soffiando sulla lastra, la fece appannare per il calore.
Con un dito traccio due parole al contrario per dare la possibilità a Draco di
capirle.
Scrisse “ Ti amo”
Poi uscì dalla casa, guardando negli occhi il biondino.
“sei tornato” sussurrò.
“ e tu sei fuggito” rispose Draco avvicinandosi al volto
del moretto. “ perché l’hai fatto? Perché ci hai fatto credere di essere
morto?”
Harry sorrise tristemente. “sapevo di non farcela per
combattere con Voldemort, così me ne sono andato, per allenarmi”
“ e mi hai lasciato, senza dire niente!”
“ mi dispiace, ma tu volevi diventare Mangiamorte, l’ho
fatto anche per te”
“ sapevi che non ce l’avrei fatta a stare senza di te,
sapevi che avrei sofferto, e avrei accettato la via del male! e allora perché?”
chiese Draco quasi disperato.
“ per farti capire che avresti dovuto farcela da solo! Io
non potevo fare niente! Anche se io ero con te, tu saresti diventato lo stesso
mangiamorte, non puoi negarlo!” ribattè Harry deciso. Draco lo strinse a sé,
appoggiando il mento sulla sua spalla. “ mi dispiace Harry. Ho ucciso tutte
quelle persone…e mi è anche piaciuto…mi dispiace…”
“ era quello che intendevo…” mormorò Harry nell’incavo
del collo del biondino
“ cosa?” domandò lui, incerto.
“ ti ricordi la bambina? Be, ha detto che nel tuo animo
c’è ancora la bontà, ma tu non la sentivi…adesso invece la senti, ti sei
pentito di quello che hai fatto…” sussurrò Harry staccandosi. “ adesso io sono
con te. Non ti lascerò..”
“aspetterai davvero che io ritorni da Azkaban?” chiese
Draco sorpreso
“ certo, ti amo, lo sai”
“ e io amo te. Harry Potter”
Harry abbassò la testa, sorridendo imbarazzato.
Draco entrò ad Azkaban. Non c’erano i Dissennatori, e
quindi fu molto più facile.
Harry andò a trovarlo tutti i giorni, e quando finalmente
il biondino uscì, Potter fu fuori ad aspettarlo come aveva promesso.
L’animo di Draco aveva finalmente trovato la Pace.
Fine
Ringrazio chi ha commentato la precedente shot, Veleno:
Michelle Malfoy, Impossibile
Dream, Moon89, Rem91, Cloudy_chan, hermione, Copilote, Slytherina, Kathlyne e
naturalmente Severus_Pyton.
Ringrazio anche chi ha solo letto, e spero che
commenterete questa shot.
Un bacio.