Titolo:
What do you live for? I live
for you
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
Autrice: Cicci12
Capitolo: Proposta “indecente”
Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me
What do you live for? I live for you
…Proposta “indecente”…
Mi avvicinai deciso a Gianluca, in piedi accanto alla
macchina di Elettra con la quale erano arrivati.
Mi voltava le spalle, così che non mi vide arrivare, tanto
che potrei giurare di averlo visto sobbalzare quando gli rivolsi la parola.
- Gian, posso parlarti un minuto?- gli dissi, attirando la
sua attenzione.
Il moro si voltò verso di me, senza nascondere il suo
stupore: forse lui, a differenza di Elettra, aveva capito fin da subito che la
sua presenza in California non era vista di buon occhio da parte mia.
- Certo, dimmi.- rispose poi, appoggiandosi alla portiera
della macchina e incrociando le braccia al petto.
- Volevo scusarmi per il mio comportamento dell’altra sera.
Sono stato imperdonabile.- dissi tutto d’un fiato,
senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
- Non è a me che devi chiedere scusa.- mi fece notare,
sorridendo, e rimasi stupito nel notare che si
trattava di un sorriso sincero.
- Con Elettra ho già parlato e abbiamo risolto. Ma mi sembrava giusto chiedere scusa anche a te. In fondo
quello che ho attaccato è stato il vostro rapporto.-
- Davvero avete risolto?- mi chiese lui, sollevando un
sopraciglio, ignorando la mia risposta.
- Perché la cosa ti stupisce tanto?-
- Perché conosco Elettra da molto tempo e non è certo una
ragazza che cede così facilmente. Ti ha chiesto scusa anche lei, per caso?-
- Si.- risposi, senza capire dove
volesse arrivare.
- Allora deve tenerci davvero tanto a te.-
- Scusa, ma non ti seguo.-
Questa volta fui io a sollevare un sopraciglio.
- Ormai dovresti averlo capito anche tu, ma Elettra è una
gran testona. E soprattutto è molto orgogliosa. In tanti anni che la conosco l’ho sentita poche volte chiedere scusa e se lo
faceva era perché aveva veramente torto marcio. Se ti ha chiesto scusa anche lei significa che tiene tantissimo alla vostra
amicizia o come la volete chiamare.-
Lo guardai sempre più stupito, come se mi stesse parlando in
un’altra lingua, eppure ero sicuro che stesse usando l’inglese.
- Non mi guardare con quella faccia. Ele potrà anche non accorgersene,
non è mai stata brava in questo genere di cose, ma io vedo tutto, soprattutto
quando si tratta di lei. Quindi, prova a farla
soffrire e dovrai vedertela con me. E ti assicuro che so essere molto cattivo.-
mi disse, con un sorriso di sfida sulle labbra.
Non aggiunse altro e mi superò, raggiungendo gli altri.
Io rimasi immobile, a fissare la portiera della macchina a cui era appoggiato Gianluca poco prima.
Cosa significava
quello che aveva detto? Che si era accorto dell’affetto che mi legava ad Elettra? Che forse anche lei provava qualcosa?
- Ehi, bell’addormentato tra le nuvole, hai intenzione di
onorarci della tua presenza o te ne resti tutto il giorno a fissare quella
macchina?- mi chiamò Nikki, seduta su uno dei panni che avevano
steso sulla sabbia.
Li raggiunsi veloce, sorridendo e sedendomi accanto ad
Elettra, che mi sorrise a sua volta.
- Allora?- sentii una voce accanto a me.
Kellan si era seduto alla mia destra, dalla parte opposta ad Elettra e mi stava sussurrando all’orecchio.
- E se ti rispondessi di farti gli affari tuoi?- gli chiesi,
ridendo, immaginandomi già la risposta.
- Non fare il coglione e rispondi. È più di una settimana
che mi fai dannare e se non le hai parlato ti affogo
in mare.-
Come volevasi dimostrare!
- Ahahah! Tranquillo, abbiamo parlato e risolto.-
- Quindi è tutto ok? Tutto come
prima?- mi domandò Kellan speranzoso.
- Tutto come prima.-
- Oh, grazie al cielo. Non ce la facevo più a sopportarti
con quel muso lungo.- esclamò il mio collega, alzando le braccia al cielo.
- Ehi, bambolina?- disse poi, attirando l’attenzione di
Elettra.
- Mmm?- rispose lei, volandosi a guardalo
curiosa.
- Era ora.- le disse Kellan, facendole l’occhiolino.
- Bene, ora si può iniziare a mangiare. Che avete preparato
di buono?- chiese poi rivolto a Kris e le altre,
sollevando un coperchio.
Alzai gli occhi al cielo, per poi posarli su quelli di lei.
Incontrai il suo sorriso radioso e divertito e le risposi
con gioia.
*
* *
Rimasi a fissare quel sorriso bellissimo per qualche
secondo, prima di essere risvegliata dalla dolce voce di Ashley.
- Ele, ne vuoi un po’?- mi chiese, porgendomi il contenitore
con l’insalata.
- Si, grazie.- accettai, prendendo
la ciotola dalle sue mani.
Mi sorrise, mentre Gian si sedeva finalmente accanto a me.
- Sputa il rospo. Cosa vi siete detti?- lo assalii subito,
senza neanche lasciargli il tempo di poggiare il sedere a terra.
Avevo notato Robert avvicinarsi a lui pochi attimi prima:
avevo temuto il peggio, ma quando avevo visto che stavano avendo una
conversazione civile, mi ero rilassata senza intervenire.
- Stai tranquilla, niente di preoccupate.- mi sorrise lui.
- Non ti ho chiesto se è qualcosa di preoccupante o no, ti
ho chiesto cosa vi siete detti.- insistetti io, senza mollare il suo sguardo.
- Mi ha chiesto scusa per il suo comportamento.-
- Davvero?- chiesi stupita.
Ok chiedere scusa a me, ma non mi sarei mai aspettata che lo
facesse anche con il mio migliore amico.
Inoltre quella che aveva offeso ero
io, non lui.
- Ci tiene davvero molto a te.-
continuò Gianluca.
Riportai lo sguardo su di lui, un po’ stupita e un po’
felice di quelle sue parole.
- Nonostante tutto è un bravo ragazzo. Hai fatto un’ottima
scelta.- aggiunse, facendomi l’occhiolino.
Arrossii mentre abbassavo lo sguardo e sorridevo: non avevo
bisogno delle parole del mio migliore amico per rendermene conto.
Robert era un ragazzo straordinario ed ero davvero contenta
di averlo incontrato lungo il mio cammino.
- Questo pic-nic si sta facendo troppo serio, per i miei
gusti. Meglio movimentarlo un po’.- disse improvvisamente Kellan, e non feci in
tempo ad accorgermene, che già mi aveva sollevata su
una spalla, dirigendosi verso il mare.
- Kellan, non ti azzardare! Mettimi giù!- urlai scalciando e
prendendo a pugni la sua schiena, ma lui non accennò a mollare la presa.
- Non ci contare, bambolina. Un bel
bagnetto non te lo toglie nessuno.-
Tempo pochi
secondi e mi ritrovai in mare, mentre sentivo la risata del biondo attutita
dall’acqua.
Tornai in superficie sputacchiando e cercando di riprendere
fiato.
Riuscii, non senza pochi sforzi, a rialzarmi, con i
pantaloncini completamente zuppi, dal momento che non
avevo avuto il tempo di toglierli.
Mi voltai furente verso Kellan, con i capelli bagnati
davanti al viso, stile bambina di “The Ring”.
- Lutz, questa me la paghi!- ringhiai, e cominciai ad inseguirlo.
Non impiegai molto a raggiungerlo e a trascinarlo in acqua,
mentre entrambi continuavamo a ridere, divertendoci
come due bambini.
Non seppi se lo fecero per fermare noi due o perché vedevano quanto ci stavamo divertendo, seppi solo che ad un
certo punto vidi gli altri correre verso di noi, gettandosi in mare.
Cominciò così una lotta furiosa, fino a quando non ci
ritrovammo ragazze contro ragazzi.
- Volete la guerra? E guerra sia!- esclamai, mentre tutte
quante ci scagliavamo verso di loro, che purtroppo
erano in maggioranza e vinsero.
- D’accordo, d’accordo, mi
arrendo.- dissi al mio assalitore, mentre cercavo di riprendere fiato tra le
risate e il rischio di affogamento.
Quando mi voltai per vedere chi era il mio aguzzino,
incontrai i meravigliosi occhi chiari di Rob, che mi guardavano con dolcezza.
- Presa.- mi sussurrò piano, facendomi venire i brividi.
- Ok, hai vinto. Ma prima o poi mi
vendico.- lo minacciai scherzosa, liberandomi dalla sua stretta: non che quella
vicinanza mi desse fastidio, ma temevo di non riuscire a tenere a freno i miei
istinti ancora per molto.
Finalmente la “battaglia” terminò e tornammo tutti quanti
verso il nostro pic-nic, abbandonato sulla spiaggia.
Il pomeriggio passò tranquillamente, tra bagni, scherzi e
risate.
Finalmente il rapporto tra me e Robert stava tornando piano
piano quello di sempre, anche se un po’ d’imbarazzo c’era ancora.
Erano ormai le 8 di sera quando mi
sedetti sulla riva ad osservare un magnifico tramonto.
Era sempre stato uno dei miei sogni guardare il sole calare
dietro quell’immensa distesa d’acqua che era l’oceano, e avrei tanto voluto
farlo con una persona speciale seduta accanto a me.
- Disturbo se mi siedo vicino a
te?- chiese una voce alle mie spalle.
Mi voltai curiosa e vidi Robert dietro di me, con le mani
sulle ginocchia, piegato per arrivare all’altezza del mio volto; che qualcuno
lassù avesse voluto realizzare il mio desiderio?
- Certo che no.- gli risposi
sorridendo.
Mi si sedette accanto, senza dire una parola e anche lui si
mise a fissare il tramonto.
Era bello restare lì, in silenzio, solo con la sua presenza.
- Ti sei divertita oggi?- chiese improvvisamente, senza
distogliere lo sguardo dal mare.
- Tantissimo. E penso di dover ringraziare Kellan per tutto
questo.- risposi, voltandomi verso di lui e osservando i suoi bellissimi
lineamenti.
- Già, come sempre.- disse ridendo. – Combina tanti casini,
troppi, ma se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.-
- Concordo.- aggiunsi ridendo.
Poggiai i gomiti a terra, distendendomi quasi completamente
sulla sabbia e chiudendo gli occhi, lasciandomi accarezzare dalla fresca brezza
marina.
- Che ne dici di venire all’anteprima di “Eclipse”?- disse
improvvisamente Robert.
Rischiai di soffocarmi con la mia stessa saliva quando gli
sentii pronunciare quelle parole.
- Come scusa?- gli chiesi tossicchiando e sedendomi dritta,
trovandomi esattamente davanti al suo volto.
- Mi piacerebbe che venissi con noi, come accompagnatrice,
diciamo, ma mi rendo conto che sarebbe un po’ troppo rischioso per la tua…
privacy.- aggiunse, voltandosi finalmente verso di me e sorridendo, quel
magnifico sorriso che tanto adoravo.
Anche se l’aveva detto indirettamente, avevo capito
benissimo cosa intendesse dire: mi aveva proposto di accompagnarlo
all’anteprima, un po’ come Michael faceva con Kris, quindi come se fossi la
sua… ragazza.
- Quindi la mia idea era quella di
procurarti i biglietti. So che ci tieni. Magari riesco a trovarne tre, anche
per le tue amiche.-
- Davvero lo faresti?- chiesi, con gli occhi spalancati.
- Certo. Per me non sarà certo un problema.- rispose
ridendo.
Arrossii vistosamente: che stupida,
certo che per lui non sarebbe stato difficile trovare i biglietti, era il
protagonista!
- Così potrai restare con noi senza rischiare di mettere in
pericolo la tua privacy e senza dover rivelare niente alle tue amiche.-
aggiunse Robert.
- Certo, e come spiego i biglietti?-
- Non so, potresti aver vinto un concorso. La fantasia di
certo non ti manca.- disse lui ridendo, guadagnandosi una linguaccia da parte
mia.
- Se venissi direttamente con me, passeresti come la mia
ragazza e la tua vita tranquilla sarebbe a dir poco finita. Ma
così potrò averti accanto comunque.- concluse, parlandomi con la sua voce
sensuale.
E se io non volessi più avere una vita tranquilla? Se
volessi semplicemente starti accanto? Se non mi importasse
dei giornalisti o dei paparazzi che avrebbero poi invaso la mia privacy?
Ma capii all’istante
che quelli erano pensieri senza senso.
Robert aveva ragione: se l’avessi accompagnato
all’anteprima, la mia tranquillità sarebbe andata a farsi benedire per il resto
dei miei giorni.
E senza un reale motivo in fondo, dal
momento che non ero veramente la ragazza dell’attore più ricercato e più
sexy del grande schermo.
- Hai ragione. Forse è meglio non rischiare.- dissi infine,
sorridendogli.
- Grazie.- aggiunsi poi.
E non era riferito solo ai biglietti, ma anche a tutto il
resto: lo ringraziavo per la sua amicizia, per la sua presenza nella mia vita,
per avermi investito quel giorno, sotto il caldo sole della California, per
essere entrato nella mia vita come un raggio che illuminava la mia esistenza.
Entrambi riportammo lo sguardo
sulla sfera luminosa, che stava ormai scomparendo dietro l’oceano, assaporando
quei magnifici momenti trascorsi insieme.
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E rieccomi quiiiii!!!
Lo so, sono imperdonabile, è un sacco di tempo che non
aggiorno, ma i miei neuroni, durante queste feste, sono andati in ferie.
Insomma, anche loro hanno bisogno di un po’ di meritato
riposo, non credete?? V.V
Bè, innanzi tutto…. BUON ANNOOOOOOOOO!!!!!
E anche il 2009 è finito.
Caspita!!!
Chissà ora cosa ci riserverà il 2010.
Spero qualcosa di buono: dal momento che
il capodanno è stato divertente, spero sia di buon auspicio anche per un
bell’anno. J
E le vostre feste come sono state???
Lo so che potreste uccidermi e molti diranno “ma non è
ancora arrivata l’epifania”, xò… vi rendete conto che le feste sono praticamente finite???
Che palleeeeeeeeeee!!!
Io che avevo tanta voglia di natale…
è già passato!! L
Bè, ora non vedo l’ora che arrivi
l’estate! J
Anche se in mezzo c’è ancora pasqua.
Ma vi dirò, mi basta
che arrivi il 12 di febbraio che finisco i primi esami, poi vado tranquilla.
Ufffffffff… non mi va di fare gli
esami!! Anche xkè con lo studio sono messa malissimo!!
:S
Vabbè, meglio non pensarci.
Romina75:
mmmh… credo che Kellan sarebbe più che d’accordo con quello che hai detto. XDXD
Ma entrambi dovrete portare pazienza… sono 2 ragazzi
testardi, hanno bisogno dei loro tempi. V.V sono
contenta che anche questo cap ti sia piaciuto. Ora Rob se n’è uscito con questa
super proposta. Chissà cosa combineranno!! ;) Bè, tanti auguri di buon anno… un bacione.
Skitty:
ehilà, buon anno!!! Che ne dici di questo cap x
iniziare al meglio il 2010?? Spero sia soddisfacente. Finalmente quei 2 si sono riconciliati e Rob ha fatto la sua proposta
“indecente”!!! XDXD speriamo che Elettra sappia affrontare la cosa al meglio,
giusto?? Un bacioneee.