Dedicata
a MsMontana,
che con le sue storie mi
ha fatta sognare - e credo
non solo me - e a cui
dedico questa piccola
sciocchezza, sperando che
le piaccia. =)
Letture
pericolose
Remus era sdraiato sul letto, come
sempre intento a leggere
un grosso libro, quando la porta della stanza si spalancò,
mostrando sulla
soglia un uomo di non più di 25 anni che sorrideva allegro.
“Moony, cosa fai qui tutto solo a leggere?” chiese
Sirius Black, richiudendosi
la porta alle spalle e dirigendosi verso il letto dell’amico.
“Pensaci, e vedrai che la risposta era già nella
domanda, Pad.”
Sirius Black, 24 anni e tre quarti, lunghi e lisci capelli castani e
occhi di
un disarmante color castagna, recava in viso un punto interrogativo
grande
quanto una casa.
“Leggo.” Sospirò Lupin, rassegnandosi
all’ignoranza del ragazzo, voltando una
pagina del grosso tomo.
“Ahhh, ho capito.” Annuì Sirius,
convinto.
Improvvisamente, con un movimento repentino, l’animagus si
sdraiò accanto al
suo leggendario amico, fregandogli buona parte del cuscino.
“Ma insomma!” esclamò il mannaro.
“Siii?” chiese
Sirius con voce
angelica, sbattendo le ciglia per cercare di incantare l’uomo
accanto a lui.
“Razza di un cagnaccio pulcioso, scendi immediatamente dal
mio letto!” esclamò
un accigliato Remus Lupin, fissando negli occhi il suddetto cagnaccio
pulcioso.
“Andiamo Moony… non si accoglie un amico nel
proprio letto?” continuò Sirius.
La fronte di Remus si increspò, mentre il suo cervello
elaborava una risposta
che mai le sue labbra avrebbero osato pronunciare e che avrebbero
buttato al
vento anni ed anni di dura resistenza.
“Non se il suddetto amico ti provoca reazioni che non
dovresti provare se non a
contatto con una donna.” Pensò, arrossendo
leggermente e distogliendo gli occhi
ambrati da quelli scuri dell’amico e puntandoli nuovamente
sul libro appoggiato
al bacino.
Sirius, notando l’evidente imbarazzo di Moony,
sogghignò malefico e con uno
scatto degno di un felino si appropriò del libro di Remus,
che venne gettato
malamente a terra mentre Padfoot saliva a cavalcioni sopra
all’abbattuto
lupachiotto.
Remus sgranò gli occhi. Sirus era ad un soffio da suo volto.
Cercando di mantenere un minimo di contegno, mise su la sua migliore
faccia
irata, per poi rivolgersi a Padfoot. Se non fosse sceso immediatamente,
sapeva
bene quello che sarebbe successo.
“Sirius. Scendi immediatamente.” scandì
lentamente.
Sirius, credendo che il ragazzo gli stesse chiedendo di scendere per
pura e
semplice comodità, gli sorrise, senza ovviamente spostarsi
di un millimetro dalla
sua postazione.
Remus chiuse gli occhi, proiettando i suoi pensieri altrove, per non
cedere
agli impulsi dettati dal cuore.
“Moony?” chiese Sirius, preoccupato.
La goccia che fece traboccare il vaso.
Remus, con uno scatto degno di un lupo mannaro, attirò a
sé Sirius, avventandosi
sulle labbra del Malandrino.
Padfoot, dopo un attimo di esitazione, non esitò a
rispondere, facendosi
scivolare tra le dita i sottili capelli di Remus.
Solo in quel momento si resero conto entrambi di quanto avessero
bramato quel
contatto per anni e anni.
Un pensiero di Sirius interruppe però quel momento di
intimità.
Non potevano, era contro natura, erano due uomini, si conoscevano da
una vita.
Il cane si staccò brutalmente dalle labbra del lupo,
leggendo nei suoi occhi –
ora nuovamente aperti – la tristezza di una relazione
impossibile.
Sirius voltò il viso, ma non si mosse dalla posizione in cui
si trovava,
provocando il desiderio del ragazzo sotto di lui, che
sospirò afflitto e si
lasciò ricadere all’indietro sul cuscino con un
braccio davanti agli occhi.
Sul viso di Remus una smorfia di sofferenza e stanchezza la faceva da
padrona,
quasi il ragazzo dovesse sopportare su di sé tutto il peso
del mondo.
Ma è risaputo che Sirius Black non ha mai ascoltato molto il
cervello.
Dopo qualche minuto infatti, Padfoot volse il viso nuovamente verso
Remus.
Gli scostò dolcemente il braccio dagli occhi e si
avvicinò nuovamente a lui,
tanto che i loro respiri si fusero in una danza infinita e ardente di
desiderio.
Remus lo guardava con occhi sofferenti.
“Remus…” gli sussurrò,
addolcendo improvvisamente lo sguardo.
“Un si sarebbe per sempre.” Terminò,
senza staccare i loro sguardi.
Il vento ululò fuori dalla finestra, talmente tanto forte
che Sirius rischiò di
non udire la risposta alla sua domanda.
“Si.” Chiosò debolmente Remus.
In un attimo Sirius gli fu addosso, appropriandosi nuovamente delle sue
labbra
e attirandolo in un vortice di passione.
Alloooora, questa sciocchezzuola è venuta fuori per colpa di MsMontana (grazie cara per quelle meraviglie che scrivi), che con le sue storie mi ha talmente emozionata e spinta verso le Remus/Sirius che ho voluto provare a scriverne una anche io, perciò questa… non so come chiamarla… cosa, ecco, spero veramente che le piaccia quanto è piaciuto a me scriverla =)
Ora spero in almeno un commentino, dato che è la mia primissima Remus/Sirius e che mi sono sbilanciata parecchio visto il mio amore folle per le Remus/Dora… XD
Devo inoltre avvisare che se vi sembra un po’ – ok, molto – incasinata, è perché è nata da un sogno fatto questa notte (vedete quanto può essere bacato il mio cervellino?? -.-‘’), ma a me piace assai, quindi… spero in recensioni positive =)
A presto.