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Autore: Linds    04/01/2010    5 recensioni
Si girò di scatto e contemporaneamente un raggio di luce verde le passò da sopra la spalla e andò a trafiggere il petto del Mangiamorte che cadde morto ai suoi piedi. Cacciò un urlo e si voltò per capire da dove fosse venuto l’incantesimo che le aveva salvato la vita, ma non c’era nessuno. Nessuno tranne Malfoy.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Do you trust me
DO YOU TRUST ME?
..Ti fidi di me?..
 
Erano le quattro di mattina e un sonoro boato ruppe il silenzio all’interno delle mura di Hogwarts. Si svegliarono tutti di soprassalto e immediatamente pensarono tutti la stessa cosa.
Mangiamorte.
Harry si mise gli occhiali e si affacciò alla finestra. Il marchio nero era lì, stampato nel cielo, come a farsi beffa degli abitanti del castello.
Alla fine ce l’avevano fatta. Dopo vari tentativi di irruzione andati a vuoto i seguaci di Voldemort erano riusciti ad entrare.
Prese la bacchetta dal comò e in fretta e furia uscì seguito da Ron, con cui condivideva la stanza. Tutti gli altri studenti si stavano, come loro, riversando nella sala comune, per poi allontanarsi insieme dalla Torre di Grifondoro e andare a combattere. I due Prefetti, vale a dire Hermione e Ron, stavano radunando i più piccoli, cercando di calmarli e rassicurarli.
La stessa scena si stava realizzando nelle altre Case. I professori li avevano preparati ad un attacco e loro sapevano cosa fare. Erano abbastanza organizzati.
Solo a Serpeverde la scena era leggermente diversa. Non c’era tutta questa preoccupazione. E molti di loro probabilmente sapevano dell’attacco, visto che i genitori erano Mangiamorte.
Harry guidava i Grifondoro giù per le scale della Torre e a metà via incontrarono Tassorosso, Corvonero e i pochi che partecipavano di Serpeverde. Qualche minuto e si trovarono di fronte un esercito di uomini incappucciati già intenti a combattere contro i professori, così non attesero oltre. Sfoderarono le bacchette e la guerra infuriò.
 
Dopo aver atterrato uno dei nemici, in un attimo di tregua Hermione si guardò intorno.
Harry combatteva con due Mangiamorte, Ron ne aveva appena schiantato uno e stava correndo in direzione dell’amico. Vide Ginny schivare un colpo, e contrattaccare, poi Luna salvare Neville che a sua volta schiantò un uomo alle spalle della ragazza.
Alla sua destra notò un ragazzino Serpeverde in seria difficoltà e corse ad aiutarlo: era così attenta a colpire l’uomo di fronte a lei che non si accorse di quello alle sue spalle.
-dietro di te! – urlò il ragazzino.
Si girò di scatto e contemporaneamente un raggio di luce verde le passò da sopra la spalla e andò a trafiggere il petto del Mangiamorte che cadde morto ai suoi piedi.
Cacciò un urlo e si voltò per capire da dove fosse venuto l’incantesimo che le aveva salvato la vita, ma non c’era nessuno.
Nessuno tranne Malfoy.
“non può essere stato lui” pensò. Ma i suoi ragionamenti furono interrotti dall’arrivo di altri Mangiamorte.
Riprese a combattere. Perse il conto di quanti uomini incappucciati aveva schiantato.
-Hermione Granger.
Si girò e si trovò di fronte un uomo mascherato. Non poteva sapere con certezza chi fosse, ma il tono schifato che aveva usato per pronunciare il suo nome era inconfondibile.
Lucius Abraxas Malfoy.
-i tuoi cari amichetti non dovrebbero lasciarti sola. Una piccola Mezzosangue come te andrebbe protetta.
-so difendermi da sola, grazie.
-sei solo una mezzosangue, cosa pensi fare contro dei maghi veri?
-è per questo che Voldemort si circonda di Mangiamorte purosangue? Perché non è in grado di vincere da solo?
-ragazzina impertinente. Stupeficium!
-Protego!
Hermione riuscì a schivare il colpo così iniziarono il duello ma il Mangiamorte era decisamente in vantaggio. Era troppo potente per lei e dopo qualche minuto si accorse di indietreggiare: lentamente il suo avversario l’aveva spinta sulla Torre di Astronomia, e una volta in cima aveva chiuso la porta dietro le proprie spalle.
Erano soli, nel silenzio più totale, mentre fuori c’era l’inferno.
Si sentiva in trappola.
Era in trappola.
-Colloportus. Bene bene mezzosangue..
-cos’ha intenzione di fare?
-oh lo scoprirai molto presto mia cara..
-non..
-Crucio!
La prese in pieno.
Non se l’aspettava.
Sentiva il dolore diffondesi lentamente dal petto al resto del corpo aumentando sempre di intensità. Sentiva i muscoli contrarsi, le ossa contorcersi, i polmoni ritirarsi.
Aveva bisogno d’aria.
Un disperato bisogno d’aria.
-Implorami mezzosangue, implorami di smetterla. Una sola tua parola e finisce tutto.
Ma il suo orgoglio Grifondoro non le permise di chiedere pietà a quell’uomo, non le permise di pregarlo per la fine di quella tortura.
Era lì a terra, che si contorceva dal dolore, ma le labbra erano serrate ermeticamente. Non usciva un solo suono da quella bocca.
Non si sarebbe piegata alla sua volontà.
 
Un rumore distrasse il Mangiamorte che scostò la bacchetta da lei, dandole tregua.
La porta si era aperta, e una voce familiare la raggiunse.
-padre, vi ho trovato finalmente.
Malfoy richiuse la porta e raggiunse il padre, guardandola dall’alto in basso. Le rivolse un ghigno ed Hermione vide l’uomo volare indietro, colpito da un incantesimo non verbale. Capì subito che Malfoy era dalla sua parte. Lui era l’unico in tutta la scuola ad aver imparato gli incantesimi non verbali.
Era stato lui. Non c’era altra spiegazione.
-sudicia mezzosangue! E così sai fare magie anche senza bacchetta! Ma che brava! Me lo sarei dovuto aspettare da una so-tutto-io come te!
Hermione spostò lo sguardo su Malfoy Senior che a causa del colpo aveva perso la maschera e il cappuccio. Adesso i lunghi capelli biondi erano liberi di ricadergli sulle spalle e gli occhi grigi potevano incenerirla con una sola occhiata.
Lucius si rialzò e puntò la bacchetta contro di lei.
-Crucio!
-Protego!
Draco si frappose tra il padre e la ragazza, difendendola. Passò un lampo di stupore negli occhi di Malfoy che però tornarono subito impassibili.
-cosa stai facendo Draco?
-la cosa giusta, padre.
-hai perso la testa forse?!
-no, ho solo capito che non voglio diventare schiavo di un pazzo megalomane, tanto mezzosangue quanto quelli che uccide.
-non rivolgerti così al tuo signore!
-è il tuo signore, non il mio. Io ho scelto padre. Tu sei ancora in tempo per farlo.
-sei un vile traditore e pagherai per questo!
 
Presero a combattere ma erano praticamente allo stesso livello.
Nessuno dei due prevaleva sull’altro.
Draco era stato colpito più volte e aveva un braccio sanguinante, Malfoy zoppicava leggermente. La ragazza vide Draco indietreggiare e lanciarle occhiate.
-alzati Hermione! – le urlò Draco.
Fece come le aveva detto, raccolse la bacchetta e si rimise in piedi. Lui la prese per un polso, spingendola dietro di sé, facendole ancora da scudo con il proprio corpo. Erano proprio davanti all’enorme terrazza che dava su uno strapiombo di quasi cinquanta metri.
-arrenditi Draco, non vincerai mai!
-Impedimenta!
Malfoy venne colpito all’improvviso e Draco velocissimo spinse Hermione sul bordo della Torre.
-ti fidi di me?
Hermione lo guardò un secondo spaesata.
Non c’era tempo per aspettare una risposta, lui le mise le mani sulle spalle e la spinse di sotto, gettandola nel vuoto. Gridò.
Draco saltò sulla scopa che era appena fuori dalla Torre urlò – Bombarda! – e la Torre saltò in aria, con suo padre ancora dentro.
Si allontanò dall’edificio mentre con un incantesimo mentale aveva richiamato a se il corpo della ragazza che gli volò in braccio.
-sei un deficiente!
-stai calma mezzosangue!
-Potevi dirmelo che mi avevi fatto un incantesimo! Mi hai fatto prendere un accidente!
-e il mio divertimento dov’era?!
Scoppiò a ridere e Hermione pensò a quanto fosse bello. Non l’aveva mai visto ridere.
-che incantesimo era?
-Magia Oscura. Impedisce a chi ne viene colpito di allontanarsi più di qualche metro da chi lo pronuncia.
-mi hai fatto spaventare!
-e dai che ti sei divertita anche te! – le disse con un sorriso a cui lei non poté non rispondere.
Avevano fatto il giro del Castello e Draco stava scendendo in picchiata, come faceva sempre durante le partite di Quiddich, ma Hermione si aggrappò più forte a lui, nascondendo il viso nel suo collo e Draco si fermò di botto.
-tutto bene?
-ho paura.
-andrà tutto bene, vedrai.
-d’accordo.
Il ragazzo riprese a muoversi e atterrarono nella Foresta Proibita per non farsi vedere. Smontò e aiutò Hermione a fare lo stesso. Si avvicinarono al limite della foresta e quello che videro le fece venire le lacrime agli occhi.
Dalle mura uscivano grida ed esplosioni. Era tutto circondato da fumo nero che si levava lento verso il cielo, verso il marchio nero che sovrastava il loro amato castello.
Era uno spettacolo raccapricciante.
Draco puntò la bacchetta verso di esso e sussurrò – Deletrius – e a poco a poco il marchio nero si dissolse nel nulla.
-sei pronta?
-sono pronta.
Si presero per mano e iniziarono a correre verso i loro amici, verso la battaglia. Arrivati al portone d’ingesso lei si bloccò, obbligandolo a fare lo stesso.
-perché mi hai salvata?
Lui non era affatto sorpreso di sentirla pronunciare quella domanda. Se lo aspettava.
-nessuno può farti del male. È una mia esclusiva.
Le sorrise e ancora una volta lei non riuscì a resistere: le sue labbra si curvarono in un dolce sorriso.
Guardarono il portone semi distrutto e con un sospiro avanzarono verso la battaglia. Tre Mangiamorte avanzavano verso di loro che si misero in posizione, pronti a difendersi.
-non mi abbandonare..
-non lo farò Hermione.
-mi fido di te, Draco.
E guerra fu.

 
 
 
 
Ciao a tutti!
Spero che vi sia piaciuta, anche se so che non è il massimo XD
Ringrazio già tutti e chiedo scusa se non vi nomino uno per uno XD GRAZIEEE
Che dite, me lo lasciate un commentino?? =)
Bacioni Linds
 
  
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