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Autore: NikiBeast    04/01/2010    4 recensioni
Cammino in una strada buia. Non passa nessun’auto. Il freddo mi attraversa le ossa. La minigonna lascia passare il vento gelato fra le mie gambe sottili. Gli occhi fissi sull’asfalto, vuoti, stanchi. Stanchi di continuare a condurre uno stile di vita che non mi appartiene. Pensavo che quella era la vita che volevo fare.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                          Da quando ti ho incontrato

Buonasera Genteee!! xD E anche il 2010 è iniziato.. Si spera in un anno migliore! L’inizio è sembrato positivo .-. ma comunque.. Ritiro quello che ho detto due capitoli fa. La fanfic si concluderà fra due capitoli, dato che la mia Gemella (intelligentissima [O.o ndY]) mi da delle idee così contorte che io ho già dimenticato, eeee ci sarà un sequel u__ù. Potete mettere il cuore in pace, vi torturerò per almeno un paio di mesi. Andiamo ai soliti ringraziamenti:
SkyIsSoBlue2: Eheh, Sore mi dispiace ma sul giornale non ci sono finitaaa! *riot* Aspetto il secondo round dello sclero-time!!! xD Ti adoro <3
Devil96: Ehmmmmmm ._______.” Non ricordo cosa avevi scritto *Gemella Stupida* quindiiiii… .____.” =D Ti voglio beneeee O.o Ok, basta xD
Tokia483: Staremo a vedere xD Non anticipo nulla u__ù Kuss tokiosi pure a te caraH ^-^
Funny_Lady_: Eh sì, Yle è più matura e anche Tom è cambiato molto rispetto ai capitoli precedenti. ^-^ Bacioneee tvtb pure io u__ù
Cavoli che ringraziamenti lunghi u.ù... Un bacione pure alle lettrici che non commentano ^-^ Vi adoro u.ù


Capitolo 18

*Yle*

Ilaria guarda Tom. Poi sposta lo sguardo su di me e sorride, in segno di vittoria. Le sorrido anch’io e faccio alzare Tom dal letto. Vedendomi allo specchio, mi spunta una strana espressione. Sono spaventata, sorpresa e sto per urlare. Sento un liquido “strano” scendere dalle mie gambe. Non capisco. Cosa succede? Una fitta al pancione mi fa capire tutto. Il mio bambino sta per nascere. Fra poco lo avrò fra le mie braccia. Sento gli occhi di entrambi addosso. Non hanno ancora capito. Ma devo spiegargli tutto io??
“MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!”
Rimangono impalati come se non avessero capito il significato della frase. Ilaria spalanca gli occhi e si precipita verso di me. Tom è ancora immobile e perplesso. Ila gli urla di togliermi l’abito e, subito dopo, di chiamare a Bill. Tom si rifiuta di chiamarlo. Ilaria mi sfila piano le scarpe e i collant. Posa la giarrettiera blu sul letto, mentre Tom ancora mi sta sbottonando il vestito. Ma da sola non potevo fare? Cioè, forse avrei impiegato di meno. Ilaria esce una tuta dal grande armadio color ciliegio e inizia a infilarmi i pantaloni. Tom mi toglie il vestito e sento le sue mani fredde che slacciano il corsetto troppo stretto, rabbrividisco. Mi sorride e si scusa per le mani così fredde. Alzo la zip della felpa e mi attacco i lacci delle converse nere, Ila nel frattempo ha chiamato Bill e gli ha spiegato la situazione. Mi ha riferito che ci vediamo direttamente in clinica con lui. Bene. Scendiamo le scale e saliamo sulla macchina di Tom. Tutto succede così in fretta.
Dopo dieci minuti circa arriviamo in clinica e troviamo Bill e Simone nella sala d’aspetto. Una dottoressa mi accoglie e, dopo averle spiegato la situazione, mi ricovera. Mi dice di prepararmi e di decidere chi deve entrare nella sala parto insieme a me. Prendo Bill in disparte e lo bacio.
“Bill, amore mio, non te la prendere… Però vedi… Io voglio fare entrare Tom…”.
Sorride e annuisce. Non mi spiego neanche io il perché di questa scelta, so solo che voglio Tom vicino a me. Bill mi abbraccia e mi bacia. Da un bacio al pancione e mi stringe per l’ultima volta prima di diventare genitori. Gli do un bacio sulla guancia ed esce dalla stanza. Entra Tom nella mia camera e mi accarezza il viso.
Le contrazioni seppur leggere, si sentono… Fanno male… Il dolore aumenta… Entra una dottoressa e mi visita. Dice che la dilatazione va bene. Tom è sempre vicino a me, mi tiene la mano e mi accarezza la fronte. Dio se è tenero. La dottoressa gli dice di togliere tutti i vestiti e di entrare con un camice. Nel frattempo che Tom si veste, mi preparano per andare in sala parto. Mi viene di spingere. Mi hanno assolutamente vietato di farlo.

*Un paio di ore dopo*

Apro gli occhi. Ilaria è accanto a me. Bill e Tom guardano Martina nell’incubatrice, ancora non si sono accorti di niente. Mi muovo leggermente e tutte le attenzioni si spostano su di me. Bill si avvicina e mi ringrazia, non capisco bene di cosa. Tom invece mi da un bacio sulla guancia. Mi chiedono come sto.
“Beh, alla fine non sto poi così male… Martina? Lei, come sta?”
“Bene, però deve stare 24 ore sott’osservazione…”
Annuisco. Voglio la mia bimba fra le braccia, voglio stringerla forte. Ilaria mi capisce e sorride. Mi tocco la pancia, ormai vuota. Un senso di solitudine s’impadronisce di me. Beh, adesso però non sono sola, ho una figlia bellissima…
“Com’è? Me la descrivete?”
“è bellissima… Ha tantissimi capelli neri e sta scoppiando di salute! Ha un paio di coscette, che se le vedi, ti vien voglia di mangiarle…”.
Bill ne parla con la voce spezzata dall’emozione e gli occhi lucidi. In viso ha un’espressione vagamente sognante. Sarà davvero bellissima. Non vedo l’ora di vederla, di sapere che sta bene…

  
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