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Autore: _Claud_    04/01/2010    1 recensioni
Continuo di "The power of blood"
“Questa è l'ultima volta che mi vedrai...” la vidi avere quasi una convulsione... poi notai una cosa...
Dai suoi occhi prima completamente asciutti ora stava cadendo una luce brillante che splendeva come un diamante...
Era una lacrima.
Chloe si voltò... e iniziò a correre...
Non avevo più le forze per rincorrerla, mi accasciai a terra sbattendo i pugni sulla terra densa di umidità.
Vedevo da dietro quella figura, così fragile e vulnerabile che la mia stupidità aveva contribuito a spezzare.
Il mio amore... il mio unico amore... stava scappando da me, scappava dalla fonte del suo dolore.
Fu in quel preciso istante che il mio cuore di spezzò... persi il mio punto di riferimento... persi la donna della mia vita, persi la ragione di vivere.

Nuovi incontri e nuove emozioni vi seguiranno per tutta la durata della storia, lasciandovi con il fiato in sospeso fino alla fine.
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black, Nuovo personaggio, Quileute
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(JACOB)

Erano passati ormai 2 mesi da quella fatidica mattina in cui Chloe mi aveva lasciato ed era ritornata a vivere con i suoi genitori decisa a non rivedermi mai più.
Mi aveva abbandonato come un cane in mezzo alla strada.. proprio così mi sentivo: solo, spaesato e cosciente che nulla saperebbe stato più come prima.
Non ero più come poco tempo prima... non ridevo più, le riunioni con il resto del branco erano uno strazio per gli altri costretti a convivere con il mio dolore.
Mio padre continuava a dirmi che me la dovevo far passare ma era impossibile... l'imprinting non avrà mai fine... e questo poteva solo significare che ero costretto a soffrire per l'eternità.
Speravo solamente che qualsiasi forma di vampiro se ne andasse da Forks in modo da non dovermi più trasformare e continuare a crescere fino ad arrivare alla fine di questa inutile vita... inutile senza di lei.
“Ehi Jake...” mi disse Leah passandomi una mano davanti agli occhi “Sei ancora vivo?”
“Mmm” risposi io senza aggiungere altro.
Quel giorno ero a casa di Seth e Leah. Mio padre mi aveva convinto ad andarli a trovare piuttosto che rimanere tutto il tempo da solo a casa a commiserarmi... secondo me l'aveva fatto anche perchè non mi sopportava più.
“Dai non puoi continuare così...sono passati 2 mesi ormai...” continuò Seth... io non risposi
“Mi sembra di rivivere la stessa situazione di qualche anno fa con Nicole... però ora hai 19 anni!! non più 16!” mi rimproverò Leah. L'unica cosa che riuscii a dire fu
“Non nominare più quel nome per favore...” Leah sbuffò e continuò a guardare la tele.
Da quel giorno era sparita anche Nicole... non per volere suo ma per volere mio. Le avevo detto espressamente di andare via da Forks, sparire dalla mia vista e di non farsi più vedere.
Se era successo tutto questo era esclusivamente colpa sua.... e anche mia, che sono stato uno scemo a darle corda.
Mi infastidiva dirlo ma aveva avuto ragione Leah... sarei dovuto andare subito da Chloe a sistemare la situazione piuttosto che parlare con Nicole...
-stupido...- era la parola che costantemente vagava nella mia mente.
Chissà cosa stava facendo in quel momento Chloe... non c'era istante in cui non la pensassi. Chissà se anche lei mi pensava? sicuramente soffriva da matti ogni volta che pensava il mio nome.
Mi vennero istintivamente le lacrime agli occhi... mi alzai dal divano e uscii di corsa dalla casa di Seth e Leah.
Entrai nella foresta e tirai un pugno al tronco di un albero che quasi si inclinò dalla potenza che ci avevo messo.
“Jacob... stai calmo” mi disse dolcemente Leah avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla spalla. Io annuii... decisi di ascoltarla... a quanto pare lei sapeva cos'era giusto fare.
“Ti prometto che cercherò di parlarle...” mi disse infine
“Davvero?” la guardavo come un bambino... mi sarei sentito perso senza i miei amici.
“Si... proverò a farla ragionare” io la abbracciai e la ringraziai. Forse almeno a lei avrebbe dato retta, alla fine era una sua grande amica fino a poco tempo fa.
In quel momento decisi di farmi un giro... dovevo assolutamente riprendermi un po' quindi decisi di andare in box, prendere la mia vecchia moto nera e rispolverarla.
A vederla mi vennero in mente le uscite da scuola, quando Chloe, così dolce e felice saltava in sella alla mia moto come se nulla fosse...
Tirai via il telo bianco che la copriva e la spolverai velocemente. Montai sopra e accesi il motore. Quel suono così profondo e tuonante mi sollevava molto.
Partii non so verso dove... vagai un po' per la città cercando di non pensare e di abbandonare i miei pensieri all'aria.
Stavo sfrecciando per il centro di Forks quando ad un tratto vidi camminare sul marciapiede Ellen. Era da sola.
Tirai il freno prepotentemente e sgommai per raggiungerla. Mi fermai proprio di fianco a lei.
“Ellen!”
“Ciao Jacob...” mi rispose lei un po' distaccata
“Non dirmi che anche te ce l'hai con me!” dissi supplicante scendendo dalla moto
“Beh...” disse lei riprendendo il passo.
Io la fermai e dissi
“Ti prego Ellen.... te mi credi?” lei mi guardò sospirando
“Si io ti credo... So che non le volevi fare del male... ma rimane il fatto che l'hai fatto!” mi stava rimproverando
“Lo so lo so... non immagini quanto mi sono mortificato per questo... ma ti giuro che io ero andato da quella ragazza solo per dirle di lasciarmi stare! Di smetterla di venirmi dietro perchè io amo tua sorella... è la mia unica ragione di vita!” ero più sincero che mai...
“Ti capisco... anche lei sta soffrendo... non immagini quanto!” quella frase fu come una pugnalata al cuore... sapevo di essere stato un mostro ma sentirmelo dire era ancora peggio.
“Mi devi aiutare...” le chiesi prendendole le mani
“No... no Jake per favore non chiedermi questo!” mi rispose lei cercando di svincolarsi dalla mia presa
“Non ti chiedo di fare nulla di particolare... voglio solo organizzarle qualcosa di speciale nella speranza che mi perdoni... mi aiuterai?” lei sosprirò di nuovo.
Si passò la mano tra i capelli
“Eh va bene... ti aiuterò... solo perchè credo che tu sia sincero! Quindi non mi deludere!” io esultai dalla felicità e la abbracciai. Istintivamente mi ritrassi...
“Scusa... ma puzzi!” le dissi ridendo e tappandomi il naso. Anche lei rise e rispose
“Si... vale anche per me!” ridemmo insieme e mi sentivo decisamente più sollevato.
“Quindi cos'hai in mente di fare?” mi chiese lei curiosa
“Beh una cosa speciale... ora ti spiego tutto........”
Appena finii di spiegare tutto a Ellen sistemammo gli ultimi dettagli e decidemmo che tutto si sarebbe svolto la sera dopo.
La ringraziai infinitamente e poi rimontai sulla moto per tornare da Leah e spiegarle tutto.

(ELLEN)

Dopo il mio incontro con Jake decisi di tornare a casa.
Non sapevo se avevo fatto la cosa giusta ad assecondare Jacob però sapevo che era sincero. E' il colmo... contando che la ragione per cui la mia famiglia si stava spezzando era proprio lui.
Pensai a questo per tutta la strada del ritorno ma decisi di occupare la mia mente con altro appena entrai in casa.
Tutti erano indaffarati a fare qualcosa. Carol stava riassettando la cucina, Nathan era sul tavolo della sala a esaminare alcune carte di lavoro, Andrew e Zack erano incollati davanti alla televisione e come al solito Chloe non c'era
“Dov'è Chloe?” chiesi quasi allarmata
“Ellen... dove vuoi che sia.. è in camera sua ormai da giorni..” mi rispose Zack senza togliere lo sguardo dalla tv.
Feci di corsa le scale e raggiunsi Chloe in camera sua. E' vero... ormai erano giorni che stava chiusa là dentro senza neanche mettere il naso fuori dalla stanza.
Entrai senza neanche bussare e la trovai seduta accanto alla finestra con la testa appoggiata al vetro, guardando fuori
“Ehi sorellina... che ne dici di un po' di caccia oggi? è da tanto che non mangi?” le dissi cercando di farle pensare ad altro. Il suo viso era cambiato, era più asciutto, più pallido, come se fosse possibile per un vampiro, e le occhiaie viola della fame iniziavano a rigare quel visino sofferente.
Lei mi guardò e con un mezzo sorriso scosse la testa.
Mi avvicinai a lei e mi sedetti a terra, le presi le mani e dissi
“Tesoro non puoi stare così... dai usciamo un po'... starai meglio!” Quanto odiavo vederla soffrire in questo modo!
“Non penso che uscire mi farà sentire meglio... sto bene qui” mi rispose con un filo di voce.
“Chloe hai bisogno di mangiare!” le dissi nuovamente con un tono di voce leggermente più alto. In quel momento iniziai a pensare che l'idea di Jacob non sarebbe mai stata realizzabile con lei in queste condizioni. Non sarebbe mai uscita...
Chloe non mi rispose... quanto era testarda!! Mi alzai da terra e stavo per uscire dalla stanza quando mi girai nuovamente verso di lei. Non potevo lasciarla così...
“Chloe vieni” le dissi andando verso di lei e prendendola per un braccio
“No... che vuoi Ellen?” mi rispose lei facendo forza alla mia presa
“Vieni!” dissi con un tono più severo. Si fece alzare e la portai velocemente in camera mia davanti allo specchio. Da quando stava male aveva deciso di togliere ogni specchio in camera sua.
La porsi davanti a quella figura scarnita che sembrava ancora più morta di un vampiro. Lei si guardò quasi sorpresa e sofferente.
“Guardati... è da 2 mesi che sei così... capelli arruffati, occhiaie... guarda! i tuoi occhi non sono più dorati... sono quasi neri! Chloe te hai sete, hai bisogno di sangue e non negarlo!” Mi stava facendo quasi innervosire.
Lei si toccò il viso guardandosi sempre allo specchio e disse
“Forse.... forse hai ragione...” Io sorrisi e abbracciandola dissi
“Finalmente! Dai che usciamo a caccia!” Lei si fece trascinare senza opporre un minimo di forza e la portai fuori di casa uscendo dalla finestra.
Appena uscimmo all'aria fresca sentii Chloe tirare un sospiro
“Un po' di aria fresca ti farà bene” le dissi mentre iniziavo a correre per la foresta sempre tenendo il braccio di Chloe per non lasciarla indietro.
Arrivammo in una raduna, che a giudicare dall'odore era piena di cervi. Mi feci forza e procurai 3 cervi... decisi di darne 2 a Chloe, ne aveva sicuramente più bisogno di me.
Appena sentì l'odore de sangue fresco davanti ai suoi occhi, Chloe non resistette e si buttò a capofitto sul corpo morente del cervo.
Stava tornando sé stessa... Appena alzò il viso notai immediatamente il cambiamento. Gli occhi stavano tornando color oro vivo e le occhiaie erano scomparse da suo viso. Mi fece un sorriso e fu il regalo più prezioso che mi potesse fare contando il suo stato d'animo.
Mi avvicinai a lei e asciugai con il dito una goccia di sangue che le scendeva dalla bocca
“Ecco qui la mia stupenda sorellina...” lei mi sorrise nuovamente e mi abbracciò forte. Stava sicuramente recuperando anche le forze perchè la sua stretta non era più stata così forte da due mesi a questa parte.
“Grazie...” mi sussurrò all'orecchio “Non riesco a capire come fate a sopportarmi in questo stato”
Io risi e risposi
“Beh infatti sei abbastanza insopportabile! Però non ti abbandoneremo...”
Riaverla a casa era una gioia per tutti anche se la ragione per la quale era tornata aveva allietato solamente Andrew e Zack. Il resto della famiglia era triste quanto lei.
Sapevo benissimo quanto ci teneva a Jacob e dopo aver sentito cosa aveva fatto non ci volevo credere.
Per questo avevo accettato di aiutare Jake... solo perchè avevo riconosciuto che per lei non era un pericolo... anzi... la aiutava a vivere.
Dopo pochi minuti tornammo nuovamente a casa e andammo in camera mia. La feci sedere sul letto e decisi di sistemarle un po' i capelli. Lei si fece pettinare senza problemi.
“Ci dobbiamo fare carina sai?” le dissi mentre le legavo i capelli in una coda
“Perchè? tanto devo stare in casa...” mi rispose lei sbuffando
“Qui ti sbagli! Domani sera io e te sorellina usciamo!” lei si girò di scatto e mi rispose
“Cosa hai in mente? Non ho voglia di uscire...Qualsiasi posto mi ricorderebbe lui...”
Iniziò ad innervosirsi. Mi prese la spazzola dalle mani e la lanciò dalla parte opposta della stanza
“Ma cosa voglio fare?!” disse quasi urlando
“Anche se mi faccio bella non cambierà nulla... Non ho più nessuna ragione per essere carina... Ho perso la mia ragione” la presi per la spalle e la scossi leggermente
“Chloe ma non lo capisci? Te non l'hai persa! La tua ragione è la fuori nel mondo... che ti sta aspettando e aspetta solo che tu la perdoni”
Mi guardò con gli occhi sbarrati e mi rispose
“Te hai incontrato Jake?” l'intuito di Chloe sfortunatamente era rimasto intatto. Rimasi in silenzio.
“Te l'hai visto... ci hai parlato...” mi disse risedendosi sul letto.
“Chloe... si vede lontano un miglio che lo ami ancora... e lui è realmente pentito...” le dissi più sincera che potevo. Forse essendo sincera avrei potuto risolvere qualcosa.
“Ora stai dalla sua parte?” mi disse con tono accusatorio
“No... io non sono dalla sua parte... ma neanche dalla tua. Lui ha sbagliato... ma te stai sbagliando ora” mi guardava perplessa
“Prova a incontrarlo... scoprirai anche te qual'è la cosa giusta da fare”
Lei si coprì il viso con le mani e notai che fu presa quasi da una colvulsione... ma pensai che fosse frutto della tensione e nervosismo.
La sua sofferenza si poteva sentire da kilometri. Io decisi di rimanere in silenzio.
Improvvisamente lei alzò il viso e si rivolse verso di me. Rimasi scioccata da quello che vedevo.
“Ellen.... cos'hai?” mi chiese lei inconscia di quello che le stava succedendo.
“Chloe... te.... te stai piangendo!” le dissi pietrificata. -I vampiri non possono piangere... è impossibile- continuavo a pensare, eppure quella che stava scendendo dagli occhi di Chloe era una lacrima. Una vera e propria lacrima.
Lei si toccò la guancia con una mano
“Oddio Ellen.... cosa mi sta succedendo?” mi chiese lei allarmata toccandosi la guancia ormai umida.
“Non lo so... non lo so!” dissi guardandomi attorno e poi urlai
“Nathan!! Nathan corri! Nathan!!”
  
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