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Autore: relance    04/01/2010    1 recensioni
L'autunno soffia leggero sulla Terra. Al Garden di Balamb alcuni studenti si preparano ad affrontare un importante esame che permetterà loro di partecipare al concorso SeeD. Il nostro protagonista, Relance Clat, è un sedicenne aspirante a questo titolo illustre ed aspetta con i compagni di imbarcarsi in questa nuova impresa. Non conosce ancora il significato del detto: " La via verso il futuro è unica quanto lo sono i suoni del vento.". Spesso la storia sceglie i propri eroi senza alcun preavviso...
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sarò tra i primi... Quistis aveva detto che mi avrebbe proposto come ‘A’ all'esame... So che mantiene fede a ciò che dice… ma mentre Shu estrae il piccolo foglio quadrato e lo consegna a Squall, sento una stretta allo stomaco, come se avvertissi una delusione imminente... Il nostro preside si porta alla bocca il microfono e dice " Luke Marmanie". E uno è andato… " Bene!". Luke si fa scrocchiare le mani e poi sfila dai suoi pantaloni i guanti da battaglia, li indossa facendo attenzione di far aderire le borchie con le nocche. Voltandosi verso me, Lara e John dice " Datemi cinque minuti e torno!". Sorrido e lo seguo con gli occhi mentre scende la scaletta. Non credo che avrà problemi, ma spero solo che non faccia troppo lo sbruffone.

Squall prende in mano un fascicolo e legge ad alta voce " Luke Marmanie, diciassette anni, due metri e zero-cinque. Giovane molto dotato e studente modello. 9 in orale e 8 in pratico. Molto bene, molto bene. Sei stato considerato come A+ al posto che A, ritengo perciò che Quistis tenga in grande considerazione le tue capacità... aprite la gabbia numero 3!". Si sente un piccolo botto e poi il successivo clangore prodotto dallo sfregamento di due metalli. Dalla boscaglia dietro Luke escono due mostri che avevo visto solo rappresentati nei libri: sono molto grossi, più di Luke, e hanno quattro braccia; l'aspetto è quello di Yeti, però col pelo violaceo ed il petto nero. Indossano un gonnellino sgualcito e rovinato. Appena vedono Luke alzano tutte e quattro le braccia in tono di sfida e iniziano a ruggire. Luke solleva la guardia e comincia a saltellare sul posto.

Uno Yeti alza il pugno in alto a destra e cerca di colpire Luke, il quale si abbassa e lo evita. Si rimette in posizione ed attende la seconda mossa del mostro. Lo Yeti ruggisce indispettito e cerca di colpirlo ora con entrambi i pugni inferiori: Luke li blocca con un solo braccio e poi da una ginocchiata in pancia al nemico. Mentre quello si piega, il mio compagno lo spinge addosso all'altro con un calcio. Entrambi i mostri ruggiscono di rabbia e partono assieme all'attacco. Luke carica un pugno e lo parcheggia in faccia al primo mostro… il secondo, però, lo riesce ad afferrare con tutte e quattro le braccia, sollevandolo e per poi scaraventarlo via. Luke riesce ad atterrare in piedi e riesce a rialzare la testa appena in tempo per notare il successivo affronto e saltare di lato evitando un secondo pugno. Il mio compagno corre fino al mostro a terra, lo solleva e poi lo usa come scudo contro i pugni dell'altro Yeti.

Bravo, Luke, ottima intuizione… solo che così non vincerai… dai, reagisci, stai andato alla grande!

Ancora un pugno si infrange contro il mostro-scudo, ormai svenuto… il mio amico si libera del peso morto e osserva rapidamente la zona circostante. Luke spicca un salto mortale all'indietro per evitare l'ennesimo pugno e poi si ferma. Lo Yeti rimasto esita, dando il tempo al ragazzo di caricare il pugno sinistro, ricopertosi di fiamme. Il mostro è paralizzato dal terrore... e bravo Luke, sei riuscito a ricordarti che questi esseri temono il fuoco! Il mio amico sbatte a terra il pugno e subito una striscia di fuoco parte da esso e serpeggia verso il mostro… Lo Yeti indietreggia, agitando le quattro braccia menando pugni all’aria… La lingua di fuoco esplode quando raggiunge il mostro. Luke si sistema il codino e poi sorride soddisfatto. Il fumo si dirada e mostra lo Yeti steso a terra che comincia a decomporsi in tante, piccola anime variopinte…

Osservare quelle piccole scintille finalmente libere mi provoca sempre una certa tristezza… i mostri sono involucri corrotti di anime rancorose… quando però il mostro muore, le anime si liberano, lasciando questo mondo e tutto il dolore che ha causato loro…

I due ragazzi seduti di fianco a Squall escono dalla gabbia, sollevano in corpo del secondo mostro, il più fortunato poiché solo svenuto, e spariscono dietro gli alberi. Squall si alza e dice " Ottima prova. Il voto ti verrà comunicato entro domani. Procediamo con la seconda estrazione.”. Shu porge un altro bigliettino al preside. “ Lara Serial!".

Lara riprendere a tremare e mi artiglia il braccio destro. La circondo subito e le dico " Ci siamo. Ora non devi aver paura. I mostri sono diversi da quelli che troviamo qui di solito ma hai visto anche tu che sono fattibili… Vai tranquilla!". Le do un bacio sulla fronte ed ella si allontana, gli occhi sbarrati e lo sguardo fisso. Apre la porta e comincia a scendere lentamente. Forza, Lara, devi farti forza. Luke le batte una pacca sulla spalla e lei barcolla a causa del gesto; si riassesta e continua a camminare fino a giungere al centro della radura. Una volta di fronte alla commissione, si ferma: ha un colore bianco-verdognolo in faccia e non ci sono stati miglioramenti riguardo l’espressione da pesce lesso… Lara, ricordi? Scattante, agile, buona mira e SORRISO!

Squall legge " Lara Serial, sedici anni, alta un metro e sessantasette, studentessa diligente e combattente mediocre… Sei una A alquanto strana: hai 8 in orale e 7/8 in pratico...". Il preside si volta verso Quistis e le dice qualcosa all’orecchio, impedendo a tutti noi di sentire… ci mancava solo questa reazione di Squall per l’agitazione di Lara, accidenti! Quistis risponde ad alta voce " In realtà la studentessa Serial è molto forte quanto vuole, solo che tende a lasciarsi prendere dal panico e ad avere perciò un rendimento inferiore alle sue capacità. Tuttavia, le ho dato A come voto perché mi fido di lei… sono certa che non voglia provare a deludermi ed oltre a questo… sai che qui c'era qualcun altro che accusava lo stesso problema, se non ricordo male…". La ragazza con i capelli neri di fianco a Squall abbassa la testa e sorride dolcemente. Il nostro preside dice " Va bene. Cominciamo allora. Gabbia...... numero 7!".

Il solito rumore metallico è accompagnato stavolta da un susseguirsi di suoni striduli, come se qualcuno graffiasse su una lavagna… Lara estrae dal suo microcompressore la Balestra, incrocia le braccia sul petto, lasciando ovviamente all’esterno l’arma, ed attende. Un albero prende fuoco dietro di noi e subito ci voltiamo tutti. Sì, tre Piros! Lara non poteva sperare in qualcosa di meglio. Le palle di magma non fanno che ridere mentre si scambiano occhiate inespressive. Si accorgono prima di noi e cercano di colpirci con sputi di fuoco, non riuscendo a raggiungerci. Lara afferra la leva della Balestra, caricandola; attende solo un paio di secondi prima di lanciare il suo disco… l’arma curva dolcemente, disegnando un arco che punta verso il Piros a sinistra… Purtroppo, però, il mostro si sposta senza alcuna intenzione difensiva e lascia così che il disco sbatta contro il sostegno della nostra gabbia, rimbalzando e cadendo a terra senza energia… Maledizione! Lara, concentrati, ce la puoi fare!

Ora per lei sarà una bella fatica recuperare l’arma… Lara non attende molto e scatta in avanti per riprende il disco; a metà strada un Piros la carica, colpendola di fianco e scaraventandola via. La mia compagna si rialza, barcollando leggermente: ha un braccio tutto rosso per la scottatura. Lara alza le braccia sopra la sua testa e unisce i palmi delle mani: da essi scaturisce una luce azzurra che le avvolge… La mia amica urla " Blizzara!" e lancia la sua magia. Due Piros scappano agitandosi come pesci fuor d’acqua mentre il terzo, troppo lento o troppo sciocco, rimane immobile… Un enorme blocco di ghiaccio si compone sopra la testa del mostro, che ancora ridacchia stupidamente. Lara abbassa le braccia e la lama fredda penetra attraverso il Piros, dissolvendolo. La mia amica approfitta della situazione di vantaggio e corre verso il suo disco. Uno dei due Piros in fuga si volta a guardarla e, quasi avesse l’intelligenza per capire la tattica dell’avversaria, lancia verso la ragazza una magia Fire. Lara si tuffa in avanti, evitando la palla di fuoco, e poi fa una capriola, rialzandosi proprio accanto al disco. Riaggancia l’arma alla Balestra, carica il colpo e poi lo lancia nuovamente. L’oggetto parte disegnando un arco di circonferenza verso destra: manca di poco il mostro più vicino e trafigge quello più lontano. Il disco torna verso Lara che però si abbassa e lo evita, lasciandogli fare un altro giro. La scelta è stata un po' rischiosa: il disco potrebbe non avere la forza necessaria per ferire il nemico, ucciderlo meno che mai… Il Piros evita per la seconda volta l'arma di Lara e poi parte all'attacco. La mia amica protende in avanti il braccio destro, quello a cui è agganciata la balestra, e attende il ritorno della sua arma. Il disco arranca a mezz’aria, visibilmente depotenziato… Inaspettatamente, in prossimità di Lara, l’oggetto accelera notevolmente, così da avere la forza necessaria per riagganciarsi al braccio della mia compagna.

Grande!

Il Piros si solleva ed azzanna l’arma della mia compagna… commettendo così un grave errore… Il disco si trova completamente all’interno della bocca del mostro… la stessa cosa non si può dire della leva di lancio… Lara carica il colpo. Il Piros cerca in tutti i modi di rompere quella cosa dura che si è trovato in bocca, senza prestare così la minima attenzione al movimento dell’avversaria… Non appena Lara lascia andare la leva il disco trapassa il mostro, sventrandolo. La mia compagna attende pazientemente il ritorno dell’arma, sorridendo tra le goccioline di sudore… Non appena il disco torna alla Balestra, Lara ripone il tutto nel microcompressore. Brava, è partita male, poi è riuscita a fare scintille! Squall si alza e dice " Va bene, Serial. Anche tu dovrai aspettare fino a domani per sapere l'esito dell'esame. Procediamo con la terza estrazione...". Squall porge la mano aperta a Shu che subito gli appoggia sul palmo il solito bigliettino. " John Medium!". John, eh? Beh, ora vedremo come se la cava in un esame… È molto bravo con le magie, questo è certo… tuttavia, se il regolamento proibisce l’uso di incantesimi di potenziamento, potrebbe essere troppo dura per lui… Per carità, non fa proprio schifo, ma non penso che sia abbastanza rapido, o coraggioso, per reagire velocemente all'attacco dei nemici… In effetti, il suo più grosso difetto è proprio il fatto di essere pavido…

Prima di rendermi conto della presenza di Lara, lei mi abbraccia urlando di gioia. La stringo forte sollevandola da terra. La mia amica risponde alla stretta fino a togliermi il fiato, soffocando l’esultanza sulla mia spalla. Rido e tossisco mentre la adagio. È radiosa! Pizzicandole dolcemente lo zigomo le dico " Visto? Verso la fine ti sei concentrata ed è andata bene!". Lara strizza gli occhi e appoggia il mento al petto, sorridendo così tanto da farmi temere che le possano venire i crampi al viso. " Lo so, lo so!" esclama con voce tremante " Ti giuro, avevo il panico più totale addosso! Ma poi ho ripensato a ciò che mi hai detto e al fatto che, se avessi combattuto male, tu mi avresti vista e mi avresti rimproverata… e io non lo volevo.". Le sorrido anch'io… “ Io ero tranquillo, sapevo non mi avresti deluso. E poi scusami… per chi mi hai preso, per Quistis?!”. Avvicino le gambe e mimo l’abituale gesto della nostra insegnante, abbassando occhiali immaginari e alzando un sopracciglio. Rabbrividisco un secondo immaginandomi nel corpo di Quistis… Lara ride e apre la bocca per parlare, venendo però interrotta dalla voce, amplificata dal microfono, di Squall. " John Medium, diciassette anni, alto un metro e settantotto, studente modello e combattente magico formidabile. Livello A+ con 9 in orale e 8 in pratico. Combattente magico… Sei nell’ambito psionico?". John sposta il peso da un piede all’altro, in evidente agitazione. “ Sì, signore, riesco ad eseguire esercizi di livello B riguardo al controllo mentale. Sono però… più specializzato nell’ambito della magia elementare assimilata dai nemici.”. Il nostro preside non mostra alcuna reazione alla spiegazione di John; dopo una pausa di qualche secondo si limita a dire “ Capisco. Non siete in molti qui al Garden. Spero sarà un esame istruttivo per tutti… Gabbia Numero 5.”. John estrae dal suo microcompressore il suo Nunchaku, tremando come un budino.

Silenzio… Il solo frusciare delle foglie, un rumore normalissimo ma non abbastanza forte da mascherare i mostri… non sento passi, non sento frullio d’ali, niente di niente… Mi volto abbastanza confuso verso Lara, concentratissima su ogni singolo rumore. Le sussurro “ Cosa credi che…” ma vengo zittito all’istante da un secco “ Sshh. Alla sua destra…”. Alla sua destra? Mi concentro ancora di più, cercando di isolare i rumori provenienti da quella zona dell’arena… ma… a parte i soliti rumori io non sento niente di… “ Hei!”. Esclamo ad alta voce senza volerlo. Lara annuisce e dice “ Scudo isolante. Bisogna essere fortunati per poterlo penetrare prima di sapere della sua esistenza.” “ Fortunati, eh?”. Ridacchio e do un buffetto sulla guancia a Lara: le sue percezioni nell’ambito magico le sono sempre valse ottime votazioni. Ora che ha rotto l’incantesimo sento distintamente la cadenza un po’ scoordinata di pesanti passi. Le foglie alla destra di John si muovono più nervosamente ora, segno che il mostro sta per rivelarsi… Il mio compagno è già girato verso la direzione giusta… anche le sue percezioni non l’hanno tradito. Dalla boscaglia appare… una lucertola armata di scudo e sciabola… Ok… questo cosa dovrebbe essere?

Anche John appare sorpreso, almeno così intuisco a vederlo da qui. Si porta dietro la spalla sinistra un bastone del Nunchaku ed attende, fissando il nemico senza battere le palpebre. La lucertola parte all'attacco con uno scatto degno di un felino. John si abbassa evitando una spadata e poi cerca di colpire il mostro con la sua arma, infrangendo però il suo attacco contro lo scudo avversario. Il mio compagno balza all'indietro evitando un secondo colpo di spada e poi lancia, senza invocarla verbalmente, una magia Firaga. Le fiamme avvolgo il mostro, stritolandolo come fossero un serpente dalle spire di fuoco. Ottima mossa John, e hai sfruttato adeguatamente l’effetto sorpresa: solo i maghi più esperti lanciano senza parlare i propri incanti. Qualcosa però non va… La magia di John è certamente molto potente, eppure sembra non sortire alcun effetto sul mostro, che attende pazientemente che l’effetto si esaurisca… Questo essere o proviene da zone molto calde, rendendolo immune alle magie di fuoco, oppure…

John sembra pensarla come me e lancia una magia Blizzaga, sempre senza invocarla. Il mostro, come prima, accusa il colpo senza neanche provare a schivarlo, facendosi trafiggere in pieno petto dalla lastra di ghiaccio; con una semplicità sovrannaturale anche per un mostro, estrae la lama ghiacciata e la frantuma stringendola nella mano sinistra. Maledizione, che razza di mostro è quello? Avevo pensato potesse essere un mostro mutaforma, una chimera neonata o chissà quale altra diavoleria, avrebbe spiegato l’assoluta unicità del lucertolone e la sua immunità alle magie. John però è stato furbo, molto furbo… ipotizzando questo, ha trasformato la sua magia Blizzaga in una picca affilatissima, causando all’avversario un danno di tipo fisico, notevole tra l’altro, e non magico… Eppure il mostro sembra non accorgersene nemmeno… Non si rigenera, dal foro irregolare sul suo petto fuoriesce ancora del sangue color verde acido, eppure è tornato all’attacco, senza il minimo handicap. Nessun mostro magico potrebbe arrivare a tali livelli di sopportazione… a meno che… non sia solo un’immagine.

Distolgo lo sguardo dal campo di battaglia e cerco di scrutare attraverso la boscaglia dal quale il lucertolone è uscito… niente… Mi sovviene ora in mente un altro particolare: quello non è il mostro di cui si sono uditi i passi prima dello scontro; i tonfi sembravano più quelli di un macigno che cade o di un Archeosaurs che cammina; questo lucertolone, invece, è agile, grande poco più di un normale essere umano e decisamente leggero… No, non sarebbe mai stato capace di produrre quel rumore. Mi abbasso verso Lara e le chiedo " Secondo te, quello è il nemico?". Lei strizza gli occhi e poi indica un punto indefinito, alla destra della scrivania dove è posizionata la commissione d’esame: c'è una specie di lapide incisa con caratteri color oro. La osservo attentamente… e poi le chiedo " Beh?". La mia amica sbuffa lievemente e recita " Capitolo 22, libro uno di “Creature Del Mondo”. Non mi ricordo esattamente dove, ma era un paragrafo dedicato agli esseri magici più potenti, nel quale si segnalava un raro mostro a forma di lapide: di solito, se non ricordo male, si aggira nei cimiteri, allungando radici e infilandole nel terreno per nutrirsi; assimila la forma di persone e mostri per riprodurle in caso di pericolo. Potrei benissimo sbagliarmi, di solito questi mostri hanno la forma di un sarcofago, però è netta la somiglianza. La cosa poi diventa anche più sospetta se consideriamo il posto in cui ci troviamo: che ci fa un oggetto ornamentale come quello nella Zona Di Addestramento?" " Beh, potrebbero già portarsi avanti per gli studenti più incauti, no?". Dallo sguardo di Lara direi che la risposta è “No.”.

Torno a guardare John: è stato tagliato al braccio ed alla guancia destra. Forza, John, non sei stupido: quelle magie avrebbero potuto sicuramente ferire un qualsiasi mostro, anche se fosse stato magico. Rifletti! Il lucertolone scatta verso John che reagisce bloccandone la spada circondandola con la catena magica del Nunchaku. Il mostro lascia andare l’arma, ruota su se stesso e colpisce con la coda l’addome di John con tale forza che il mio compagno viene scagliato ad un metro di distanza. Rotola un paio di volte e rimane disteso, prono. Il ragazzo con il cappello da cowboy seduto al tavolo della commissione si alza armato di un fucile a canne mozze. John si rialza lentamente, evidentemente affaticato. Poggia una mano sul proprio ginocchio per aiutarsi a mettersi in piedi. Quando è in posizione eretta, la schiena rivolta all’arena, vede finalmente la lapide. Quello che poteva sembrare un oggetto inanimato, sentendosi osservato, ha un sussulto di spavento. John alza la mano destra al cielo, tenendola aperta ad artiglio, ed urla “ Flare!”. La magia circonda lo strano essere, dilaniandolo tramite piccole esplosioni di magia non-elementale. Alle spalle del mio compagno, il lucertolone si contorce, quasi fosse schiacciato da enormi mani invisibili. Dopo pochi secondi, la magia si esaurisce, lasciando solo polvere dove prima c’era la lapide. Bella mossa, John: hai usato una magia decisamente esagerata, ma d’effetto… nessuno, nella nostra classe, riesce ad utilizzare un incanto così potente. Il ragazzo con il cappello da cowboy si abbassa la visiera sul viso e si risiede. John si volta, asciugandosi il volto sulla spalla e reggendosi il braccio ferito.

Squall appunta qualcosa su un foglio, dopodiché si alza e dice " Brillante, Medium. Ti consiglierei di dirigerti in Infermeria.". Il mio compagno scuote la testa e replica “ Signore… io… io vorrei rimanere qui… per sostenere i miei compagni come loro hanno sostenuto me.”. Il nostro preside annuisce, attende che John si congedi con il saluto SeeD e poi si risiede. Il mio compagno arranca verso la torre, zoppicando leggermente. Ha preso decisamente una bella batosta… Mi rendo conto solo ora che non è per niente escluso che si possa tornare feriti, anche gravemente, da questo esame… Forse a John è andata bene, o forse no… " Marth Aurolar.”.

Mi sento avvampare la faccia. Volto di scatto la testa verso Squall, che sta riponendo il bigliettino appena letto sul tavolo della commissione. Osservo il mio compagno, appena in tempo per vederlo in azione nel quotidiano e sempre nuovo show: Marth, questa volta, non scende neanche la scala, si limita semplicemente a saltare di sotto, accompagnato dagli " Oooh!" adoranti di qualcuno… Esibizionista…

Si dirige verso il centro dell'arena e sguaina il suo Javelin, estraendolo dal fodero legato alla schiena da due cinturoni che si incrociano sul petto. Squall comincia a leggere la scheda del ragazzo " Marth Aurolar, sedici anni, alto un metro e ottanta, studente modello e combattente provetto. Livello A+ con… 10 in orale e 9 e mezzo in pratico…". Marth interrompe il preside con tono insolente dicendo " Senta, conosco bene la mia situazione scolastica, ora le dispiacerebbe dar via al mio esame?". Squall alza il sopracciglio destro osservando Marth. Quistis scatta in piedi, tremante di rabbia, pronta a sbottare… Si risiede quando Squall, senza alcuna variazione nella voce, ribatte " Stavo per dire che sono sorpreso, Aurolar, di trovare tante note così positive in uno studente, e complimentarmi con te e con Quistis degli ottimi risultati raggiunti in soli tre anni di preparazione. Ti devo ringraziare, comunque… mi hai fermato prima di commettere un errore. Gabbia numero 2.". Insolente ed arrogante, ma Squall gli ha dato il fatto suo.

Il rumore metallico stavolta è meno forte, come se la gabbia fosse situata lontano. Come è accaduto anche per John, non si avverte alcun rumore. Marth si mette in posizione, facendo saettare gli occhi in ogni direzione. Fa bene ad essere cauto, però stavolta non si vede e non si sente davvero niente! Certamente Marth, situato al centro dell’azione, ha una percezione maggiore di noi che siamo appesi quassù, ma non si è mossa neanche una foglia… Faccio appena in tempo a pensare questo che il ragazzo salta all’indietro, avvitandosi un paio di volte, atterra ed inizia a ruotare su se stesso; alla fine del movimento affonda l’asta davanti a se, fendendo solo l’aria… Marth sta già ansimando, ha sprecato un sacco di energie per quei movimenti e non sembra aver concluso molto… Il ragazzo inarca la schiena, arrivando quasi a toccare terra con la testa, usa il Javelin come appoggio e ruota su se stesso; Marth si appoggia a terra, rotola all’indietro e salta lontano, avvitandosi stavolta svariate volte. Quando atterra, la gamba destra cede sotto il suo peso… vedi che cosa succede ad esagerare?! Il mio compagno rotola a terra… e dietro di lui, sollevando nubi di polvere, si formano tagli nel terreno… Marth si rialza, fa uno scatto all’indietro con la testa e si volta verso la palma alle sue spalle: corre in verticale compiendo una traiettoria a zig-zag, afferra la cima, dove le grandi foglie si aprono, e lì si ferma, osservando di sotto ed attendendo.

Non è possibile... profondi squarci, fatti da quelle che sembrano sciabole invisibili, si aprono sulla palma, salendo verso Marth. Il ragazzo osserva sotto di se, alza l’asta e la scaglia verso il basso… Pare non abbia colpito niente… eppure gli squarci si sono interrotti. All’improvviso Marth urla di dolore, la sua maglietta si apre ad incrocio e sotto di essa la pelle di strappa, lasciando fuoriuscire del sangue. Inizia una colluttazione che vista da qui appare mimata: il mio compagno ha afferrato qualcosa ed ora lotta cercando di non farsi colpire ancora. Il ragazzo riesce a mettersi in piedi, lascia libere le mani, ruota su se stesso e da un calcio al suo avversario… Approfittando del momento di vantaggio, Marth si getta di sotto, tuffandosi come da un trampolino; atterra rotolando ed estrae il Javelin dal terreno. Si rimette in posizione ed attende…

Marth compie un paio di capriole all’indietro, fa roteare la sua arma attorno a se ed urla “ Araldo!”. Ancora una volta, il mio compagno lancia la sua arma facendola conficcare nel terreno… da essa, scaturiscono saette bianche e nere, mentre il muso di un drago si disegna sul terreno, circondato da scritte e simboli incomprensibili. Il suo avversario finalmente si mostra: è una chimera, con il corpo da uomo, le gambe di capra, le braccia che sono due lame ricurve ed il viso da giaguaro. Ora si spiega la dote sovrannaturale di mimetizzazione ottica… La magia esaurisce il suo effetto quando restituisce il Javeil al proprietario. Il mostro è ora visibile, ma non ancora sconfitto. Marth non indugia: scatta all’attacco, fa roteare due volte la sua arma attorno a se ed esclama “ Drakoken!”. Il mostro resta paralizzato dallo stupore, lasciandosi così tagliare a metà dall’attacco del suo avversario. Il mio compagno si ferma di colpo, respira profondamente e si rimette in piedi, riponendo l’arma.

Devo ammetterlo, è stato davvero bravo… Non so se sarei riuscito ad affrontare un avversario invisibile. Marth si presenta davanti al tavolo della commissione, le gambe divaricate e le mani congiunte dietro la schiena. Squall si fa attendere qualche secondo prima di alzarsi e dire “ Mi congratulo, Aurolar. Hai affrontato una prova molto dura anche per un SeeD. Hai indubbiamente dimostrato le tue capacità. Ora vorrei invitarti a sederti al nostro tavolo, su una delle due sedie vuote, ed attendere la fine degli esami.”. Marth rimane interdetto, e non è il solo… Marth al tavolo della commissione? Che storia è questa? “ Vorrei conoscere il motivo della sua richiesta, signore.”… e bravo Marth, non sei il solo. Squall afferra l’ultimo bigliettino all’interno del barattolo recante la scritta GRUPPO A e poi solleva lo sguardo sul ragazzo. Quistis si alza in piedi e risponde, strappando non molto delicatamente il microfono dalle mani del preside, “ Il Garden sta selezionando gli elementi migliori di ogni classe per un progetto speciale… quindi SIEDITI e non peggiorare oltre la situazione.”. Marth resta dubbioso, ma si limita a fare il saluto SeeD ed ubbidire all’ordine ricevuto. Squall riprende il microfono ed annuncia " Questo è l'ultimo alunno del Gruppo A. Relance Clat.".

  
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