Ed eccomi qui, a camminare lungo la navata della chiesa, guardando negli occhi l’unico uomo che potrei mai desiderare al mio fianco, l’unico uomo che possa dire di avere amato realmente, e anche l’unico che non potrà mai più essere mio. Lo guardo, ma lui non guarda me, i suoi occhi sono solo tuoi. Gli occhi bruciano tanto che sono sicura potrebbero incenerirlo; ma non vogliono far del male, vogliono solo piangere, e lo fanno. Una lacrima scende dai miei occhi, allora tu ti avvicini a me dicendo: << Leah, di solito è la sposa a piangere, non la damigella >> Ridi. Tutti ridono. Jacob, Paul, Jared, Embry, Billy, i tuoi genitori, le tue sorelle, Claire, tutta la riserva, Sam… ma Seth no, lui rimane in silenzio, lui ha capito. Io abbasso gli occhi, ma non arrossisco, ho smesso di farlo molto tempo indietro. Sono fredda, acida, così molti mi definiscono, ma qualche anno fa ero solare, e soprattutto felice. È arrivato il momento del giuramento, tu dici si. Ora tocca a lui. Anche la sua risposta è quella. Stingo i pugni. Claire si avvicina portando gli anelli, ve li scambiate. Ora è il momento del bacio. Sorridi e piangi prima di toccare le sue labbra con le tue ancora una volta. Anch’io piango con te, ma i nostri motivi sono differenti: tu provi gioia e vittoria, io solo dolore e sconfitta. La cerimonia nuziale è finita, ma c’è ancora il banchetto. Tutti vi abbracciano augurandovi buona fortuna; mi butto anchi nella mischi, arrivo davanti a voi e ti abbraccio. << Sono così felice Leah >> dici stringendomi ancora di più. Si, tu sei felice, ma non ti è mai importato niente della mia di felicità, ammettilo. Abbraccio anche lui, nonostante non ne abbia voglia. Lo stingo delicatamente. << Spero un giorno tu possa essere felice >> mi sussurra all’orecchio; ma io non lo guardo, fingo indifferenza allontanandomi da voi. Non so se sia giusto ciò che ho in mente di fare, sono sicura me ne pentirei, e in più scatenerei la sua ira, ma in fondo è ciò che voglio, e in oltre non potrei vivere sapendolo tuo. È passato un mese, siete appena tornati dalla luna di miele alle Hawaii, ospiti di Rebecca, la sorella di Jacob. In tutto questo tempo ho pensato se sia giusto farlo o meno, e ho preso la mia decisione. Sono egoista, è vero, ma ricorda che lo sono diventata, prima non lo ero. Io non posso avere Sam? Non lo avrai neanche tu. Non posso mettere fine alla vita di lui senza uccidere anche un po’ di me stassa, perciò ho deciso di mettere fine alla tua. Così non potrai mai più godere di quell’amore che un tempo era mio, e solo mio. Penserai che io sia pazza, m aè l’amore a giudarmi, nonché il cuore, perché la mente mi dice di scappare, o se non altro di ignorare, ma vedi è troppo il tempo che ho passato girando la testa dall’altra parte, perciò è l’ora di seguire ciò che il cuore comanda; ma bada bene, il mio cuore non mi suggerisce di uccidere te, ma mettere fine alla mia sofferenza, e l’unico modo per farlo è morire. Non sarei mai in grado di suicidarmi, un gesto troppo codardo. L’unico che potrei ringraziere di avermi portato alla morte è Sam, ma visto che non mi farebbe mai una cosa del genere l’unico modo è uccidere l’oggetto del suo imprinting. Conosco le leggende. Se un licantropo uccide, anche solo per sbaglio, “l’anima gemella” di un fratello allora è guerra. È ciò che voglio, ma non mi batterò per avere salva la vita, no, io voglio morire, io voglio la pace, o quantomeno voglio trovarmi lontana da voi due e dal vostro amore, anche dovessi andare all’inferno. Aspetterò che lui si allontani da te, poi compirò ciò che devo. Il momento è giunto. Ti vedo attraverso la finestra intenta a preparare i tuoi soliti muffin per il branco. Io non ho mai partecipato a questa mangiate di gruppo, in verità non sono mai venuta a trovarti, e con il branco non ho proprio ottimi rapporti. Non mi comprendono, ma come potrebbero loro capirmi non avendo mai sofferto come me. Mi avvicino e ne sento l’odore. Sono i muffin ai mirtilli; ti ho insegnato io a farli, Sam li adorava. Adora anche i tuoi vero? Entro in casa, tu mi guardi sorpresa, ma felice. Povera Emily, che crudele destino ti attende. << Vieni fuori con me per favore >> ti chiedo precedendoti. Siamo nel giardino. << Ti voglio bene Emily, ma il dolore che provo è più forte di qualsiasi sentimento >> mi guardi confusa e mi rendo conto di non poterti uccidere così. Voglio rendere il tuo viaggio verso il paradiso un po’ più dolce. << Sam ti ama, e sono sicura ti seguirà di sua volta >> la consapevolezza del mio gesto fece breccia nel mio cuore, e forse era sbagliato ucciderti, ma sarebbe stato meglio per tutti e tre. Voi due ve ne starete in paradiso, insieme, senza di me, senza sentirvi in colpa per essere la causa del mio dolore, dimenticandomi. Lascio che il tremore si diffonda in me. Ora sono un lupo. Quel lupo grigio che già troppe volte ti ha vista attraverso i suoi pensieri cercando di ignorarli, stringendo i pugni e andando avanti. Tutti i lupi della riserva comprendono ciò che mi passa per la testa, tutti corrono, vogliono impedirmi di farti del male. Un ultima volta guardo le tua cicatrici sul volto. Almeno porterai qualcosa di suo con te, oltre la consapevolezza del suo amore. Quello che mi manca. Ti ordino di fermarti! I pensieri di Sam mi arrivano chiari e tondi, ma nulla può contro la disperazione. Toccala soltanto e giuro che ti uccido! Sam correva disperato nel vano tentativo di salvarti, ma sono troppo distanti, e io non mi fermo. Almeno sarai tu a mandarmi all’inferno.Penso in risposta a Sam. E ti uccido. In un solo colpo. Non voglio che tu soffra per il dolore. Poco dopo averti uccisa Sam ha donato la pace anche a me. E sai che ti dico? Che adesso sono felice.