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Autore: Annette85    05/01/2010    3 recensioni
«Arthur Weasley ti vuoi muovere?» urlò Molly dalla soglia di casa, pronta per andare al San Mungo.
«Arrivo, Molly cara», rispose l’altro, precipitandosi giù dalle scale e cercando in tutte le tasche le chiavi dell’auto.[...]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nota: Storia scritta per il Meme di Natale di Michiru e basata sui prompt Strada ghiacciata e Neve.
Buona lettura^^


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Neve, ghiaccio e un bambino in arrivo

«Arthur Weasley ti vuoi muovere?» urlò Molly dalla soglia di casa, pronta per andare al San Mungo.

«Arrivo, Molly cara», rispose l’altro, precipitandosi giù dalle scale e cercando in tutte le tasche le chiavi dell’auto. Una volta capito che non si trovavano neanche nei pantaloni, iniziò la sua ricerca in casa, mentre la strega, ancora ferma sulla soglia, dava segni di impazienza.

«Guarda che il bambino nasce qui, se non ti sbrighi. E io non voglio che nasca sullo zerbino», disse Molly, mettendo ancora più fretta al marito.

Stanco di cercare e dell’impazienza di sua moglie, Arthur prese la bacchetta e richiamò le chiavi con un semplice incantesimo di appello. «Possiamo andare», sospirò poi, dirigendosi verso la porta e aprendola per uscire, mentre si dava dell’idiota per non aver visto prima le chiavi, appoggiate sul tavolino all’ingresso.

Molly fece per uscire, ma Arthur sembrava come pietrificato. «Che succede adesso?» chiese lei cercando di sorpassarlo.

«È nevicato», rispose solo il mago, non riuscendo a muovere un muscolo in direzione dell’auto parcheggiata nel vialetto.

«Sì, Arthur, è successo stamattina. Ormai non c’è più pericolo», disse Molly con estrema calma, come se parlasse a un bambino piccolo.

«Ma...», iniziò a dire il mago, ma le parole gli morirono in gola. «Molly», sospirò poi. «C’è una cosa che non ti ho mai detto».

Arthur deglutì a fatica, mentre la strega lo osservava incapace di chiedergli cosa ci fosse che non andava.

«Non so guidare con la neve», sentenziò dopo alcuni secondi il mago. «E sono sicuro che ormai le strade sono perlopiù ghiacciate».

L’espressione di Molly virò dal comprensivo allo spazientito in meno di un secondo, a causa anche dei dolori che si facevano sempre più insistenti e ravvicinati. «Mi meraviglio di un Grifondoro come te, Arthur», disse a denti stretti, cercando di trattenersi dall’urlare contro il marito. «Vuoi che guidi io fino al San Mungo? Ti ricordo che non ho la patente e il bambino sta per nascere!» urlò poi.

Arthur sembrava più spaventato da sua moglie che dal possibile ghiaccio sulle strade. «O-ok, vedrò cosa posso fare», disse uscendo finalmente nel vialetto e dando il braccio a Molly per aiutarla a camminare nella neve.

Per tutta risposta lei scostò di malo modo il braccio del marito e si diresse impettita verso l’auto, ne aprì lo sportello dal lato passeggero e attese che Arthur si decidesse a mettere in moto. Uscire dal vialetto di casa fu la cosa più facile: il ghiaccio non doveva essersi ancora formato e le ruote dell’auto sembravano muoversi bene anche sul manto nevoso.

Il dramma accadde quando Arthur, giunto ormai a metà tragitto per Ottery St. Catchpole, sterzò violentemente a causa di una lepre: l’auto slittò su una piccola lastra di ghiaccio e finì malamente sul ciglio della strada.

«Lo sapevo», sospirò il mago prendendosi la testa tra le mani.

«Per Morgana», disse Molly al suo fianco. «Ti vuoi ricordare una buona volta di essere un mago?»

Arthur la guardò come se gli avesse detto che il bambino che stava per nascere non era suo e si ridestò all’improvviso dal torpore misto a paura che l’aveva colto da quando aveva visto la neve qualche istante prima. Subito sfoderò la bacchetta magica; si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcuno, ma a parte la lepre, ferma in mezzo alla strada, non c’era nessun altro. Con un incantesimo rimise l’auto sul tracciato e con un altro trasformò le ruote in lame da slitta.

«Sapevo che avresti trovato una soluzione», si addolcì un po’ Molly. «Ma ora è meglio se ti sbrighi, qualcuno è impaziente».

Il mago non se lo fece ripetere e finalmente ripresero il viaggio, arrivando nei pressi di Londra in pochi minuti e senza ulteriori incidenti.


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Prima storia dell'anno e su Arthur e Molly che aspettano il primo figlio... non si poteva iniziare meglio l'anno XD
Ok, evito di dire altre cavolate e lascio la parola a voi, comunque ringrazio tutti quelli che finora hanno letto e commentato le mie storie (trovate le risposte ai vostri commenti nelle varie storie), come anche quelli che le hanno messe nei preferiti, tutto ciò mi fa sempre molto piacere^^

Ciao ciao

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Risposta ai commenti ricevuti
@alexis_malfoy: Grazie per i complimenti^^

   
 
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