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Autore: BeautifulMessInside    05/01/2010    4 recensioni
"Eden Spencer rapinava banche. E non solo. O almeno è quello che faceva prima di essere presa. Oggi collabora con l'FBI. Ma c'è stato un tempo in cui Eden era solo una ragazzina di buona famiglia, figlia di una ricca imprenditrice dell'Upper West Side di Manhattan... Poi un giorno si era innamorata. Della persona sbagliata. Che era anche la persona giusta." Per tutti gli altri Eden è morta quel giorno. Oggi, quasi cinque anni dopo, è costretta a tornare allo scoperto per aiutare l'FBI ad arrestare quelli che una volta erano i suoi amici. Tra verità, bugie e segreti nascosti... In un continuo conflitto tra amore ed odio... Al confine tra la redenzione e la dannazione... Eden scoprirà che non è così semplice spezzare un patto stretto col proprio diavolo personale. - trama, wallpaper e spiegazioni nel capitolo -
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo18

CAPITOLO 18


CIO' CHE (NON) DOVREBBE ESSERE



Now that It's all said and done,

I can't belive you were the one

To build me up then tear me down

like an old abandoned house...


Well, I never saw it coming

I should've started running a long long time ago...

And I never thought I'd doubt you

I'm better off without you

More than you, more than you know...”


Over you - Daughtry





Il silenzio era assordante.


Il motore dell'auto come unico sottofondo alla statale semi deserta.


Davis continuava a guardare la strada con le mani ben ferme sul volante.


Eden cercava invano un punto da fissare.


C'era del surreale in quella situazione.


Sophia dormiva sul sedile posteriore. Il giubbotto di Davis le faceva da cuscino.


Lei continuava a guardarlo con la coda dell'occhio sperando che non se ne accorgesse.


Aveva il viso stanco.


E benché tenesse gli occhi incollati all'asfalto, sembrava non saper resistere alla tentazione di guardare l'immagine di Sophia nello specchietto.


Continuava a farlo.


Lo sguardo si spostava lentamente sul riflesso della bambina e poi schizzava via tornando alla strada.


Come se avesse paura.


Come se fosse troppo.


Eden sentì il bisogno di muoversi.


Abbassò il parasole e guardò il suo viso nel piccolo specchio.


La guancia aveva assunto un colore viola bluastro, ma almeno non si era gonfiata.


Passò le dita sul livido poi distolse lo sguardo.


Ecco. Davis lo stava facendo di nuovo.


Si decise a rompere quella sorta di tregua silenziosa.


E' davvero così difficile?”


Domandò.


Lui non si mosse


Cosa?”


Si sforzò di rispondere.


Eden buttò gli occhi su sua figlia


Guardarla.”


Non quanto guardare te.”


Rispose freddo e tagliente.


Eden sentì addosso il gelo delle sue parole.


Istintivamente tornò alla posizione iniziale ed incrociò le braccia sul petto.


Almeno sai che non avevo scelta.”


Ce l'avevi invece...”


Ribatté di nuovo lui.


La calma apparente in perfetta antitesi al peso delle sue parole.


...Avevi un mucchio di scelte.”


Eden provò a guardarlo, ma non ci riuscì.


Aveva il terrore di incrociare i suoi occhi.


Forse la odiava di già.


Si sforzò di apparire comunque decisa.


Bene. Allora diciamo che siamo pari.”


Non lo siamo affatto.”


Eden buttò indietro la testa contro il sedile.


Non poteva vincere.


Sospirò.


Stava finendo le carte da giocare.


E non sapeva nemmeno più com'erano arrivati a quel punto.


Si concertò sulla vista al di là del finestrino.


Scorreva così veloce che non riusciva a tracciarne i contorni.


Proprio come la sua vita.


Ti prego non odiarmi.”


Sussurrò.


Piano.


Non abbastanza piano.


Finalmente Davis scollò gli occhi dalla strada.


Si voltò verso di lei.


Sul viso una smorfia di incertezza mista ad incredulità.


Lo aveva detto davvero?


Eden chiuse gli occhi senza muoversi.


Sentiva lo sguardo di Davis contro le sue spalle.


Non era abbastanza coraggiosa da ricambiare.


Mamma?”


La voce di Sophia arrivò alle sue orecchie più dolce del solito.


Evitando accuratamente di incrociare Davis, Eden si girò verso sua figlia.


Ti sei svegliata?”


La piccola si tirò su trovando d'ostacolo la cintura di sicurezza.


Siamo arrivati mamma?”


Domandò ritrovando immediatamente il suo entusiasmo per la gita fuori porta.


Non ancora tesoro.”


Sophia mise il broncio.


Incrociò le braccia.


Ho fame.”


Confessò.


Eden sospirò tornando a guardare la strada.


Sì, anch'io.”


Davis guardò l'espressione di Sophia per un solo secondo.


Che ne dite di un hamburger?”


Domandò.


Il broncio di Sophia si sciolse in un sorriso.


Si sforzò per tirare la cintura ed avvicinarsi a Davis.


Con le patatine?”


Lui sollevò le spalle


Certo.”


Il viso della bambina si illuminò ulteriormente.


Eden si sforzò di rivolgergli di nuovo la parola


Meglio di no. Non voglio che mangi tutte quelle schifezze industriali.”


Davis aggrottò le sopracciglia


Dici sul serio?”


Per la prima volta, senza nemmeno il bisogno di vedere la sua espressione, si sentì una madre isterica e petulante.


Il sorriso di Sophia aveva già ripreso le sembianze del suo caratteristico musetto imbronciato.


E' per la sua salute.”


Oddio. Sembrava di sentire sua madre.


Eden scosse la testa cercando di eliminare l'eco di quel suono.


Davis non la stette nemmeno a sentire.


Gli era bastato buttare gli occhi allo specchietto per decidere.


Si preparò a svoltare verso la stazione di servizio.


Eden aggrottò le sopracciglia.


Non aveva sentito le sue parole? O forse stava di nuovo andandogli contro per il puro piacere di farlo?


Rimase a fissarlo per tutto il tempo di parcheggiare.


Sembrava che nemmeno ci fosse.


Davis si slacciò la cintura voltandosi indietro verso Sophia.


Eden avrebbe potuto giurare che quello fosse un sorriso.


Incerto. Timoroso forse. Ma pur sempre un sorriso.


Stupefacente.


Andiamo a prenderci questo hamburger.”


Anche la sua voce aveva d'improvviso un che di singolare.


Sophia esplose in un sorriso di pura gioia.


Sì!”


Esclamò letteralmente saltando sul sedile nel vano tentativo di liberarsi della cintura.


Alla fine riuscì a scivolarne fuori.


Davis aprì lo sportello tornando a guardare Eden ed il suo sconcerto.


Vieni anche tu?”


Domandò con sufficienza.


Lei protrasse le labbra in una sorta di esasperazione.


Aveva forse altre possibilità?


Dai vieni mamma vieni!”


Incredibile.


Poche ore ed erano già coalizzati contro di lei.


Eden finì per sbuffare cercando di soffiare via quel pensiero.



In fondo un hamburger non ha mai ucciso nessuno.



-------




Tyler infilò le mani in tasca.


I suoi passi lenti accanto a quelli di Payne.


Sei stata bravissima.”


Lei sembrava non essere ancora scesa dal palco.


Il sorriso sulle labbra ed il basco scuro in testa.


Intorno a lei Brooklyn sembrava davvero tingersi della magia di Parigi.


Tyler aveva appena assistito al suo ennesimo spettacolo.


E lei era stata una perfetta Madame Bovary.


Come dopo ogni spettacolo, camminavano l'uno di fianco all'altra verso casa.


Grazie per essere venuto anche stasera, significa tanto per me.”


Tyler continuò a fissare l'orizzonte.


Non si direbbe.”


Lei aggrottò le sopracciglia


Che vuoi dire?”


Lui sbuffò


Non capisco perché continui a farlo. Tutte le mattine mi ignori come se nemmeno mi conoscessi e poi invece...”


Colto da un improvviso imbarazzo, la sua frase rimase a metà.


Payne abbassò lo sguardo come se davvero avesse accusato quelle parole.


I suoi passi rallentarono ulteriormente.


Tu non capisci...”


Esordì provocando in lui uno sguardo di esasperazione.


Payne ricercò i suoi occhi


Quelle persone distruggono tutto quello che toccano...”


Iniziò riferendosi al gruppo di studenti più snob e popolari di cui, ogni giorno, fingeva di essere parte.


Si strinse nelle braccia


...Ed io non voglio assolutamente che distruggano quello che abbiamo.”


Tyler sollevò le spalle


Quello che abbiamo?”


Già.”


Sarebbe a dire?”


Payne sollevò l'angolo della bocca in un sorriso incerto


Dimmelo tu.”


Entrambi si fermarono senza nemmeno accorgersene.


L'aria della notte muoveva appena i suoi capelli.


Tyler rimase a guardarla senza dire nulla.


La amava da sempre, ma non poteva ancora dirglielo.


Inspirò profondamente incollando gli occhi a quelli di Payne.


Lei mosse un timido passo avanti sfoggiando un sorriso meno timoroso


Vuoi baciarmi Tyler?”


Lui rimase immobile, preda dell'inaspettato calore che quella domanda aveva acceso in lui.


Payne si leccò appena le labbra.


Non essere spaventato.”


Disse facendosi ancora più vicina a lui.


Attese qualche istante.


Si riempì i polmoni d'aria.


Sai, se questa fosse una commedia adesso ti avvicineresti a me...”


Il tono della sua voce si addolcì lentamente.


Rimase in attesa di una sua mossa.


Tyler finalmente prese coraggio, passando delicatamente tra le dita una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi.


...Mi diresti che sono bellissima...”


Lo sei.”


Finalmente la voce di Tyler rispose alla sua sussurrando.


...che sogni questo momento da sempre...”


Sai già che è così.”


Mosse lentamente le mani per accarezzarle il viso.


Payne socchiuse gli occhi godendo di quel contatto


...Poi mi prenderesti tra le braccia e poi...”


Payne?...”


Tyler si permise di interromperla pronunciando il suo nome a bassa voce.


Lei socchiuse le labbra, lui sorrise appena.


...Questa non è una commedia.”


Payne rispose al suo sorriso


Allora baciami e basta.”


L'incontro delle loro labbra concluse la conversazione.


Il primo bacio. Un perfetto primo bacio.


E comunque era solo questione di tempo.



---------------



Tutto ok?”


Payne balzò sul sedile tornando al presente.


Sì.”


Sembravi finita su un altro pianeta.”


C'ero davvero.


Lei sorrise.


Tyler guardava con attenzione la strada.


Eden gli aveva raccontato del suo appartamento, ma lui non era mai stato a Chicago prima.


In qualche modo quella città sembrava uguale a tutte le altre.


E cercare nella confusione del traffico non era semplice. Nemmeno lì.


Payne ripensò di nuovo a tutto quello che Tyler le aveva raccontato.


Il coma. L'FBI. Una bambina.


Non riusciva ancora a crederci.


Sembrava più la trama di uno dei suoi racconti che la realtà.


Tyler si schiarì la voce.


Grazie comunque.”


Payne si morse il labbro


Di cosa?”


Di essere venuta con me. Almeno stavolta.”


La precisazione finale riaccese il suo senso di colpa.


E tutti i suoi rimorsi.


Payne si sforzò di non drammatizzare.


Sai come si dice...”


Scrollò le spalle


...Chi sbaglia impara.”


Dietro quelle poche parole un mondo intero.


Rimpianto. Nostalgia. Colpa.


Speranza.


Credo che ci siamo.”


Tyler rallentò scrutando il nome della via all'altro lato della strada.


Decise di lasciare la sua Mustang e proseguire a piedi.


Con la dovuta cautela si avvicinarono al palazzo.


Il sole era già calato e tutto sembrava apparentemente calmo.


Percorso il breve vialetto Tyler bussò alla porta.


Payne teneva gli occhi aperti alle sue spalle.


Nessuno rispose.


Bussò di nuovo.


Non aveva corso come un matto per più di dieci ore solo per trovarsi di fronte ad una porta chiusa.


Aprire la serratura fu più piuttosto semplice.


Dentro furono accolti da semioscurità e disordine.


Troppo disordine. Perfino per Eden.


Sembrava come se qualcuno avesse rovistato tra le sue cose.


Payne si mosse lentamente nella stanza cercando di immaginare la sua amica.


Passò le mani sulla pelle fredda del divano.


Visualizzò la sua sagoma intenta tra i fornelli.


Buttò gli occhi nella stanza con la carta da parati rosa.


Doveva essere quella della bambina.


Mentre cercava di immaginare che viso potesse avere la figlia di Eden e Davis, intorno a lei Tyler si muoveva come una furia.


Aveva timore degli agenti ed iniziava a preoccuparsi davvero.


Sto scappando. Non c'è altro modo per dirlo.”


Probabilmente era stato uno stupido a sperare di poterla fermare in tempo.


Payne espirò cercando qualche parola giusta da dire.


La delusione di Tyler era evidente.


Per lei, invece, tutto era ancora troppo irreale.


Non sapeva come confortarlo.



Se n'è andata.”



Quella voce li colse alle spalle come una fucilata.


Tyler scattò immediatamente in cerca dello sconosciuto che aveva pronunciato quelle parole.


Sfoderò la pistola puntandola alla porta.


Col braccio spinse Payne dietro di lui.


Quell'uomo che non aveva mai visto, stava sulla soglia con le mani alzate. Apparentemente disarmato.


Sul viso il riflesso della sua stessa delusione.


L'istinto gli suggerì chi potesse essere.


Chi sei?”


Domandò.


Daniel Dair, ma chiamami pure Dair.”


Tyler spalancò gli occhi.


I suoi sensi non avevano mentito.


Avevano di fronte l'FBI.


Dov'è Eden?”


Incalzò facendosi minaccioso con la sua 9mm.


Speravo potessi dirmelo tu.”


Stavolta Tyler aggrottò le sopracciglia.


Io? Sei tu l'agente...”


Si mosse di nuovo


...Dove l'avete portata?”


Dair scrollò le spalle


Da nessuna parte. Se n'è andata di sua spontanea volontà. O almeno spero.”


Dair mosse con cautela il primo passo al di là della soglia.


Con le mani ancora alzate cercò di spiegarsi.


Puoi abbassare la pistola. Sono disarmato. Perquisiscimi pure se vuoi.”


Payne venne finalmente avanti.


Ci penso io.”


Mugugnò avvicinandosi a lui.


Davvero non sembrava minaccioso.


E' pulito.”


Sentenziò dopo aver tastato i suoi abiti.


Tyler deglutì abbassando l'arma con una certa resistenza.


Tyler Matthews giusto?”


Lui annuì e basta.


E tu devi essere Payne. So praticamente quasi tutto di voi.”


Allora dimmi dov'è Eden.”


Fu la risposta secca di Tyler.


Dair abbassò la testa.


Stavolta ha davvero combinato un bel casino.”


Che vuoi dire?”


Il tenente rialzò gli occhi.


Sollevò un sopracciglio.


Non lo sai?”


Tyler rimase incerto sulla sua risposta.


Il suo sguardo fu comunque abbastanza eloquente.


Ha mandato a monte l'intera operazione.”


Spiegò con palese amarezza.


Tyler corrugò la fronte


Non avete arrestato Davis?”


Decisamente no.”


Il respiro di sollievo di Payne spezzò la tensione.


Non aveva mai davvero creduto a quella parte della storia.


Che è successo?”


Dair inspirò profondamente


Davis non si è presentato alla firma del testamento. E io ci ho rimesso il posto.”


Tyler guardò i suoi movimenti.


La sua faccia stanca.


Il suo sconforto.


E' scappata davvero allora.”


Sbottò.


Dair alzò il viso


Dove?”


Non lo so. Sono corso qui sperando di trovarla, ma siamo arrivati tardi.”


Nello sguardo del tenente si riaccese una scintilla


E dov'è Davis invece?”


Tyler sollevò le spalle


A quest'ora immagino che sia già dall'altra parte del pianeta.”


Dair spostò lo sguardo imprecando tra i denti.


Maledetto bastardo.”


La suoneria del cellulare di Payne ruppe quell'attimo di silenzio.


Lei esitò prendendolo tra le mani.


E' ancora Blake.”


Disse infine.


Mentre Tyler fremeva d'incertezza Dair si rivolse direttamente a lei


Rispondi.”


No!”


Ribatté Tyler.


Payne li guardò entrambi mentre il display continuava ad illuminarsi con insistenza.


Forse sanno dov'è.”


Non è con loro.”


Non vuol dire che non sappiano dov'è.”


Tyler si portò le mani alle tempie.


Tra il suono acuto del telefono e la voce di Dair non riusciva più a pensare.


Rispondi!”


Sentì il tenente rivolgersi di nuovo a Payne.


Lei sembrò voler cedere.


Tyler intercettò le sue mosse togliendole il cellulare dalle mani.


Fulminò Dair con lo sguardo mentre si accingeva a rispondere.


Non doveva fiatare.


Pronto?”


Si può sapere dove cavolo siete??!”


L'urlo di Blake riempì la stanza.


Dovevano incontrarsi a Westchester ore ed ore prima e per tutto il tempo avevano ignorato le sue chiamate.


Abbiamo avuto un contrattempo.”


Rispose lui.


Un contrattempo?! Sei impazzito?! Guarda che qui sta andando tutto a puttane! Davis è sparito e Leman vuole che ce ne andiamo il più...”


Tyler ignorò la sua rabbia focalizzandosi sul dettaglio principale


Che vuol dire che Davis è sparito?”


A quella domanda vide Dair diventare di ghiaccio davanti ai suoi occhi.


I pugni stretti e lo sguardo affilato.


E' sparito ti dico! Non è mai arrivato qui e non risponde alle mie telefonate!”


Il tono di Blake sfumò nella più genuina apprensione.


Di lì a poco avrebbe forse anche pianto.


Sono sicuro che si farà sentire.”


Dovete venire qui, immediatamente!”


Tyler sospirò notando l'assurdità della sua situazione.


Temo che ci vorrà un po' Blake.”


Un po' quanto?!”


Circa dodici ore.


Tyler is passò nervosamente una mano sulla fronte


Ho paura che dovrete aspettare almeno fino a domani.”


Domani?! Ma dove diavolo siete??”


Non importa Blake. Senti, se Leman non vuole nascondervi allora trovatevi un posto per dormire ok? Noi ci risentiamo.”


Chiuse la comunicazione ignorando l'ennesimo urlo di Blake.


Restituì il telefono a Payne.


Gli occhi di Dair erano ancora incollati su di lui.


I suoi muscoli erano sempre più tesi e lo sguardo più torvo.


Come ti avevo detto non è con loro.”


Dair si mosse nervosamente nella stanza


Chiamala.”


Ordinò infine.


Tyler scosse la testa


Credi che non ci abbia già provato?”


Allora provaci di nuovo!”


I toni della conversazione iniziarono a salire.


Dair aveva ormai rinunciato, ma forse Tyler aveva ancora qualche speranza.


Perché dovrei farlo eh?”


Tyler sollevò un sopracciglio


Perché mai dovrei aiutarti a trovarla? Tu sei un poliziotto!”


Non in questo momento.”


Davvero?”


Dair si morse le labbra.


Odiava esporre quel concetto ad alta voce.


Sono stato sospeso. Non potrei arrestarvi nemmeno se volessi.”


E allora che cosa vuoi?”


Il tenente si spinse a pochi centimetri da Tyler.


Lo guardò fisso negli occhi.


Devo trovare Eden.”


Scandì con voce ferma e decisa.


Tyler lesse nel suo sguardo qualcosa di strano.


C'era più dell'operazione di polizia in ballo. Era evidente.


Proverò a chiamarla. Soltanto una volta. Lei non risponderà e tu ci lascerai andare ok?”


Non era una richiesta. Erano i suoi termini.


Dair acconsentì con un cenno della testa.


Non erano le sue reali intenzioni, ma poco importava.


Tyler indietreggiò di un paio di passi e compose il numero a memoria.


Rimase a fissarlo mentre gli squilli si susseguivano.


Fu genuinamente sconvolto quando sentì la voce della sua amica all'altro capo.


Sperava davvero che non rispondesse.


Non in quel momento.


Tyler?”


La voce di Eden era chiaramente scossa, ma non sembrava spaventata.


Stai bene?”


Fu la prima domanda di Tyler.


Sì. Diciamo di sì.”


Dove sei?”


Ci fu una pausa quasi insostenibile.


Sono con Davis.”


Tyler sgranò gli occhi.


Ad ogni secondo tutto diventava più complicato.


Cosa?”


E' riuscito a trovarci.”


Eden teneva il tono basso, come se stesse parlando di nascosto.


Dove siete adesso?”


Da qualche parte vicino a Johnstown.”


In Pennsylvania?”


Stiamo venendo a Westchester.”


Tyler abbassò lo sguardo.


Probabilmente pensava che avrebbe trovato anche lui lì.


E lui è lì con te adesso?”


Alla parola “lui” Dair aveva di colpo affilato lo sguardo.


I suoi peggiori sospetti andavano prendendo forma.


E' andato a prendere qualcosa da bere. Ecco perché ho risposto solo ora.”


E'... E' tutto ok lì?”


Tyler non sapeva come altro chiederlo.


Vi siete già massacrati?


Tua figlia è lì con voi?


Gli hai detto la verità?


Siete ancora tutti vivi?


Eden sospirò all'altro capo del telefono.


Per ora sì.”


Bene... Ci vediamo lì allora.”


Lei prese un altro lungo respiro


Mi dispiace Tyler. Di tutto. Di averti messo in mezzo a questo casino e di non averti chiamato prima.”


Tyler avrebbe voluto sorridere, ma trattenne il suo istinto.


Non preoccuparti. Si risolverà tutto.”


Com'era difficile dirlo con addosso gli occhi furiosi di un poliziotto.


Si rimise il telefono in tasca e cercò di sfoggiare la più sicura e minacciosa espressione.


Lei sta bene.”


Di sicuro non era abbastanza.


Dair incalzò di nuovo contro di lui, afferrandolo per la maglietta.


Dov'è??”


Payne si mosse verso di loro.


Non aveva ancora proferito parola, ma non avrebbe indugiato oltre se ci fosse stato da intervenire.


Perché ci tieni tanto?”


Domandò spezzando la tensione col suo tono inopportunamente curioso.


Era rimasta ad osservare per tutto il tempo ed aveva capito che quell'uomo non agiva per senso del dovere.


Dair la guardò.


Ritrasse le mani di colpo consapevole di aver ceduto troppo rapidamente all'aggressività.


Indietreggiò riprendendo fiato.


Alzò le mani cercando goffamente di mostrare la calma ritrovata.


E' con Davis non è vero?”


L'esitazione di Tyler nel rispondere diede il colpo di grazia ai suoi intenti.


Nascose il viso tra le mani per un secondo.


Non poteva mostrare il suo reale stato d'animo.


Payne aggrottò le sopracciglia facendosi avanti.


Ogni gesto di Dair confermava i suoi sospetti.


Chi sei tu?”


Piegò la testa da un lato


Voglio dire... Non ti comporti affatto come un poliziotto...”


Lo vide stringere di nuovo i pugni


...Sembri piuttosto un fidanzato geloso. Preoccupato e geloso.”


Dair rivolse lo sguardo a Payne.


E poi a Tyler. E poi di nuovo a Payne.


La stessa sensazione che lo aveva colpito la prima volta che aveva visto Eden, lo colpì di nuovo.


Quelle non erano persone cattive.


Seguendo di nuovo l'istinto decise di giocarsi il tutto per tutto.


Hai ragione.”


Ammise spostando gli occhi verso il pavimento.


Non che sia il suo fidanzato, ma comunque noi...”


Le parole gli morirono in bocca.


Noi cosa?


Scosse la testa tornando a guardare Tyler.


Lui scrutò a fondo quel viso.


Era un uomo che chiedeva aiuto.


E' con lui?”


Payne e Tyler si scambiarono un'occhiata di intesa.


Erano entrambi incerti sul da farsi, ma mentire ulteriormente non avrebbe risolto le cose.


Sì. E' con lui.”


Nessuna imprecazione. Nessun gesto furioso. Nulla di nulla.


Dair rimase immobile con gli occhi in quelli di Tyler.


Sophia è con loro?”


Quel nome gli parve estraneo per un momento.


Eden non ne aveva parlato chiaramente, ma se la bambina non era più lì, inevitabilmente doveva essere con loro.


E' riuscito a trovarci” aveva detto.


Immagino di sì.”


Il labbro di Dair tremò per un istante.


Devi portarmi da lei.”


Il suo viso era rimasto impassibile ma dalla voce si capì che aveva chiaramente accusato il colpo.


Tyler scosse la testa.


No. Questo non posso farlo.”


Ma devi farlo!”


Dair alzò la voce rinunciando nuovamente al suo tentativo di mantenere la calma.


Eden non è in pericolo. Davis non farebbe mai...”


Senza volerlo, Tyler cedette all'istinto di rassicurarlo.


Come puoi dirlo? Davis è un assassino!”


Lo interruppe l'altro.


Quindi è questo. Vuoi che ti porti da lei così potrai finalmente arrestare Davis.”


Non mi importa niente di Davis adesso!”


Dair gli urlò in faccia. Fu sul punto di aggredirlo di nuovo, ma si trattenne.


Voglio solo trovare Eden e Sophia...”


Il tenente prese fiato tornando a guardare Tyler


...Sono certo che lo conosci meglio di me... Forse Davis non è così cattivo come dicono, ma credi davvero che siano al sicuro con lui? Che la bambina sia al sicuro con lui? Probabilmente è terrorizzata.”


A quel pensiero un brivido corse lungo la sua schiena.


Tyler rimase incerto sulla sua risposta.


Era sicuro che Davis non avrebbe fatto del male a nessuno, ma il pensiero della bambina... Davis non era certo un esperto di bambini... E la voce di Eden al telefono...


Payne si mosse di nuovo


Dici che non ti importa di arrestarlo, ma cosa vuoi fare allora?”


Dair si rivolse a lei


Voglio solo riportarle qui, al sicuro. Per quanto riguarda voi altri non mi interessa, vi lascerò andare tutti.”


Sollevò le spalle. Con lo sconcerto del suo stesso essere, era la verità.


Perché mai dovremmo fidarci di te?”


Dair gettò via anche l'ultimo brandello di dignità


Perché io la amo.”


Payne lesse la disperazione di quell'uomo.


Non lo conosceva, non lo aveva mai visto, ma non riusciva a non credergli.


Anche Tyler rimase a guardare in silenzio.


Nella sua testa l'immagine di Eden.


La sua espressione quando quel giorno le aveva raccontato tutta la verità.


Il suo viso si era illuminato per un attimo quando, parlando dei suoi agenti di controllo, aveva detto


Mentre l'altro bhé... Lui era... Gentile.”


Parlava proprio di lui.


Ed eccolo qui. Daniel Dair.


Anche i suoi occhi si erano illuminati ogni volta che aveva pronunciato il nome di Eden.


Ed era lì. Arreso davanti al nemico pur di ritrovarla.


Distolse lo sguardo.


Non poteva tradire Davis. Già... Davis.


Quanto lo aveva odiato il giorno in cui avevano creduto Eden morta.


E quanto lo aveva detestato il giorno in cui aveva ucciso quel gendarme.


Era colpa sua se tutto era diventato un casino.


Per lui aveva perso la sua amica e la sua donna.


E insieme a loro ogni speranza di tornare ad una vita normale.


Dentro di lui lo aveva sempre pensato.


E forse era lecito anche pensare che Eden meritasse qualcosa di meglio.


Che potesse ancora essere salvata.


Che proprio quel Daniel Dair potesse salvarla.


Payne gli si avvicinò. Il suo animo romantico si era facilmente lasciato scalfire.


Cosa facciamo?”


Gli sussurrò.


Tyler inspirò profondamente. La rabbia per il passato si era riaccesa prepotente dentro di lui.


Sfilò al fianco di Payne parandosi davanti a Dair.


Queste sono le mie condizioni...”


Iniziò serio e solenne col pollice alzato


Primo, non arresterai nessuno...”


Sollevò anche l'indice


Secondo, lascerai che sia Eden a decidere cosa vuole fare...”


Aguzzò lo sguardo facendosi minaccioso e terribilmente cupo


E terzo, fai anche solo un passo falso e sei finito, agente.”


L'appellativo finale servì a sottolineare l'entità dell'accordo.


Non era un favore fatto a lui.


Era un tentativo dovuto alla sua amica.


La sua migliore amica.


Dair annuì ritrovando un po' di vigore.


Posso accettarle.”


Bene...”


Tyler si mosse verso la porta assicurandosi di avere ancora l'arma a portata di mano.


Non avrebbe di certo abbassato la guardia.


...Muoviamoci allora.”


Aprì la porta facendo cenno a Dair di passare per primo.


Mai e poi mai dare le spalle a qualcuno di cui non ti fidi.


Payne attraverso la soglia con lui, sperando di aver preso la decisione più giusta per tutti.



---------------


Eden ripose il cellulare in tutta fretta uscendo dalla porta semichiusa del bagno.


Come sempre, la voce di Tyler aveva avuto il suo effetto ansiolitico.


Rivederlo sarebbe stato anche meglio.


Guarda mamma! Ci sono i Muppets!”


Sophia se ne stava sul letto con le gambe incrociate ed il telecomando in mano.


Eden la raggiunse sedendosi accanto a lei.


Era sorprendentemente tranquilla.


Forse sarebbe meglio dormire un po'.”


Non ho sonno!”


Protestò la bambina.


Eden sorrise accarezzandole i capelli.


Era stata una giornata movimentata, ma sembrava che l'unica davvero scombussolata fosse lei.


Davvero non sei stanca?”


Sophia scosse la testa velocemente poi si tirò su e si accoccolò tra le braccia di Eden.


Dov'è Davis?”


Domandò.


Eden passò di nuovo le dita tra i suoi capelli.


E' andato a prenderci qualcosa da bere.”


E' simpatico sai?”


Eden aggrottò le sopracciglia di riflesso


Simpatico?


Negli occhi di Sophia non c'era alcun timore di lui.


Come se qualcosa di realmente innato la facesse sentire al sicuro.


E gli hamburger sono strabuonissimi!”


Ecco svelato il trucco.


Eden si sentì davvero meglio di fronte a quel visino sereno.


Tutto il resto non aveva importanza.


O almeno quasi tutto.


Stampò un bacio sulla fronte di Sophia.


Guardò intorno a sé l'arredamento scarno di quella stanza di motel.


Nulla di rassicurante nelle macchie sulla carta da parati, ma data la condizione di fuggiaschi non potevano concedersi di meglio.


Il vento faceva sbattere le veneziane contro il vetro, creando un sottofondo piuttosto inquietante.


Eden si strinse nelle braccia guardando di nuovo la sua bambina.


Era davvero più coraggiosa di lei.


Lei che cercava di ignorare i suoi veri pensieri.


Davis era uscito dalla stanza ormai da parecchio e senza di lui...


Bhé... Inaspettatamente senza di lui non riusciva più a sentirsi al sicuro.


Lei che pensava davvero di potercela fare anche da sola.


D'un tratto non ne era più così certa.


Il suo pensiero volò dritto da un'altra parte.


Tutta colpa di Dair.


Sua e della sua strabiliante capacità di farla sentire al posto giusto.


Forte e protetta.


Chissà dov'era lui adesso?


Un'immagine prese vita spontanea nella sua mente.


L'idea di aver distrutto anche lui la investì come un treno in corsa.


Più insopportabile del previsto.


Quasi non riuscì a trattenere le lacrime.


Dair aveva tirato fuori il meglio di lei e lei l'aveva ripagato col peggio.


Per cosa poi? Per continuare a scappare nell'ombra delle sue bugie.


Per fuggire con un uomo che sembrava non conoscere più.


Tirò su col naso, finalmente conscia della sua nuova situazione.


In quel momento era solo un punto fermo nel moto caotico dell'universo.


Senza più un passato da salvare.


Né un futuro in cui sperare.


Solo un presente senza uscita.


Improvvisamente le mancò il respiro, sentì il panico iniziare a sommergerla poco a poco.


Come sono arrivata a questo punto??


Aria. Aveva bisogno d'aria.


Resta buona qui un attimo, ok?”


Annaspò trattenendo il pianto ancora per un po'.


Sophia annuì con lo sguardo perso nella tv.


E così corse fuori dalla porta pronta a versare in lacrime tutto quel dolore.


Eden scoppiò a piangere stringendo il viso tra le mani.


Si lasciò cadere contro la parete di legno.


Non c'era altro da fare.



Davis riuscì a scorgere la sua figura quasi subito.


Ma con la birra nella mano e una sigaretta nell'altra, gli ci volle un po' per capire che stesse piangendo.


Era la seconda volta in un solo giorno che la vedeva crollare.


E non si sentiva meglio di lei.


Salì piano i pochi gradini che lo separavano da lei.


Poggiò a terra la bottiglia.


Eden rialzò lo sguardo restando a guardarlo in silenzio.


Odiava essere vista in quelle condizioni.


Si strofinò il naso cercando di ingoiare il pianto.


Lui sputò l'ultima boccata di fumo prima di voltarsi verso l'orizzonte.


Io non ti odio.”


Disse continuando a guardare verso il cielo.


Eden rimase impietrita per qualche istante poi chiuse forte gli occhi sperando che bastasse per sentirsi meglio.


Per quanto vorrei, non ci riesco.”


Davis rimase di spalle sedendosi sulle scalette.


Lei respirò profondamente quelle parole.


Si lasciò scivolare lungo la parete distendendo le gambe sul legno.


Riusciva a seguire i suoi respiri dal movimento lento delle sue spalle.


E non riuscire vedere il suo viso era confortante.


Davis parlò di nuovo


Non so come si fa.”


Disse quasi sussurrando.


Eden sollevò un sopracciglio


Che cosa?”


Lui sollevò le spalle


Il padre...”


Disse con una naturalezza disarmante.


Non so cosa fare... Non so cosa dire...”


Stai andando bene invece...”


Davis scosse la testa


Ancora non riesco a crederci.”


Eden rimase a fissare le stelle in silenzio.


Lui mandò giù un altro sorso, ma sembrò non trovarci alcun conforto.


Eden inspirò profondamente


Nemmeno io ti odio...”


Si sentì di precisare


...Ho passato anni interi credendo che fosse così, ma in realtà non ha più alcuna importanza.”


Poggiò la testa al legno


Nulla di quello che è successo ha più importanza.”


Mentre parlava il discorso sembrava venir fuori dalle sue labbra di propria spontanea volontà.


Come se stesse parlando solo con sé stessa.


La verità è che la vecchia Eden è morta quel giorno... E con lei tutto quanto.”


Davis prese un respiro profondo


Quindi anche noi?”


Eden abbassò gli occhi mordendosi le labbra.


Avrebbe voluto dire di no.


Avrebbe davvero voluto dirlo.


Ma i sentimenti per lui non riuscivano a zittire la sensazione che qualcosa si fosse spezzato.


Irrimediabilmente.


Davis sorrise alla luna.


E' paradossale sai? Dal momento in cui mi hanno detto che eri ancora viva non ho fatto altro che pensarci...”


L'ironia forzata della sua voce si interruppe per un po'


Ho fatto cose terribili nella mia vita, ma pensavo davvero di poter ricominciare... Ne ero convinto.”


Eden chiuse gli occhi.


Quei pensieri erano un po' anche i suoi.


Una vita diversa... Io e te... Una famiglia.”


Ti prego non dirlo.”


Lo zittì lei prima che potesse continuare.


Era doloroso.


Quelli erano i sogni che avevano costruito insieme.


Gli stessi che non avrebbero mai realizzato.


Troppo tardi.


Quell'urlo continuava a riempire la testa di Eden.


La costrinse a portarsi le mani alle tempie.



Erano due punti fermi nel bel mezzo del caos universale.


Senza più un passato da salvare.


Né un futuro in cui sperare.





*******



Questa volta eviterò di scusarmi troppo per il tempo tra un aggiornamento all'altro... Mi dispiace da morire, ma ho capito che dovrò farlo per forza ogni 10/15 giorni :((

Non vorrei, ma tra gli esami e tutto il resto, non riesco a ritagliarmi troppo tempo! Spero che abbiate pazienza, anche perché la fine della storia si avvicina e sono più che decisa ad arrivarci!


Per quanto riguarda questo capitolo cosa posso dirvi? Forse starete pensando che la decisione di Tyler è piuttosto strana, ma immagino che abbiate capito che il suo rapporto personale con Davis è abbastanza controverso. Del resto aveva già acconsentito ad aiutare Eden a farlo arrestare, perché non restare coerente? Per lui la sua amica è più importante del resto (quasi al pari di Payne ovviamente^^). A proposito, mi è sembrato giusto dedicare un po' di spazio anche a loro, anche se l'ho fatto solamente attraverso un flashback. Non sono i veri protagonisti della storia, ma fanno comunque la loro parte.


E così Dair si ritroverà catapultato nel loro mondo e, soprattutto, finalmente faccia a faccia col suo nemico numero uno.. Che succederà? Non posso ancora dirvelo!


Dimenticavo... BUON ANNO A TUTTI!!!



Ringrazio da morire CINZIA818, MEREDITH91, SUPREME e MIVIDAM per le splendide recensioni! Stavolta taglio corto (ovviamente per mancanza di tempo O_o) ma tanto lo sapete già che vi adoro e che siete la motivazione che manda avanti questa storia!!


Per ringraziarvi ulteriormente vi dedico questo trailer, realizzato sempre da me, con gli ipotetici volti della storia.. Spero che non abbiate problemi con l'inglese e, tanto per, rifaccio la lista dei personaggi:


Eden – Leighton Meester

Davis – Ed Westwick

Dair – Jensen Ackles

Tyler – Penn Badgley

Payne – Blake Lively

Blake – Sophia Bush

André – Robert Pattinson

McPhee – Sean Bean

Grace – Kristin Kreuk


E Sophia?? Scommetto che capirete da dove l'ho rubata!!^_^


Seguite il link e se ci mette un po' a caricare è normale:


http://www.veoh.com/browse/videos/category/entertainment/watch/v196123085ATwPabM#




























































































































  
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