I midnighter non si ritrovarono a godersi l’ora segreta, quella notte. Nemmeno la successiva, l’altra e la seguente ancora.
Si sentivano troppo vulnerabili.
Poi, una settimana dopo,
finalmente si decisero.
Fecero un timido giro per la città, che sembrava
così ostile, quella sera…
Tutto procedeva tranquillo, quando una figura li mise in allerta.
***
Si muoveva, non era uno stoccafisso, anche se si sarebbe potuta tranquilla mente scambiare per uno di essi.
Quando si girò con uno scatto felino Melissa sobbalzò, tutti indietreggiarono e Jessica urlò.
No, diavolo, com’era possibile!? Si sbagliavano di certo… ma come potevano sbagliarsi in quattro, maledizione!
Dess li fissava da sopra una panchina, rannicchiata come un gatto.
***
<< Dess! >> gridò Jessica << Dess, Dess! Oddio, tu sei viva! >>.
Melissa la afferrò per un braccio e la tirò indietro, portandosi una mano alle tempie.
<< Mel! Non
vedi? È Dess, è viva! >>
esclamò
<< Zitta, stupida! >> la fece tacere l’altra.
“Che
ingenua” pensò
<< No, non è per niente viva. Non percepisco la sua mente, è come se fosse morta. Maledizione, non avvicinatevi! >> strillò.
Jessica la fissava con tanto d’occhi, consumata dallo stress; tuttavia nessuno osò contraddirla. In quel momento era l’unica che poteva esprimere un giudizio valido.
<< Jess, quanto manca alla fine della mezzanotte? >> chiese poi Rex, alludendo all’orologio che la ragazza portava di solito al polso.
<< Trentotto minuti, all’incirca. >> disse, assente.
<< Bene. State fermi qui, mi avvicino io. Non è pericolosa per me, sono mezzoscuro anch’i… >> ma Rex non fece in tempo a finire la frase.
Dess si era già avvicinata ad una velocità impossibile e li fissava con la testa reclinata a sinistra, negli occhi l’espressione curiosa di un bambino.
Uhuh, la scoperta *-* i guai cominciano da qui *muhahahah*... vi ringrazio tutti, un bacione :*